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Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione

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Risultati in sintesi e fatti rilevanti nell’esercizio

I risultati annuali sono stati condizionati dalla sospensione, nella prima parte dell’anno, delle attività fieristiche e congressuali in Italia disposta dalle normative per il contenimento e la prevenzione della pandemia da Covid-19 adottate dal Governo, che hanno impedito l’organizzazione di eventi in presenza. La ripartenza delle fiere è stata possibile solo a partire dal 15 giugno 2021 mentre quella dei congressi dal 1° luglio 2021. I risultati conseguiti dal Gruppo nel corso dell’anno riflettono, in larga misura, l’attività svolta nel secondo semestre dell’esercizio oltre l’effetto di contributi pubblici ricevuti quale ristoro delle perdite di margine operativo lordo causate dalla pandemia da Covid 19 negli esercizi 2020 e 2021.

I calendari fieristico e congressuale sono stati rivisti concentrando le manifestazioni nell’ultimo quadrimestre dell’anno. Di conseguenza il palinsesto fieristico 2021, con un grande sforzo organizzativo, è stato ricostruito con l’obiettivo principale di ospitarne il maggior numero possibile in questo arco temporale anche cercando di creare sinergie fra settori affini.

La nuova edizione del Salone del Mobile, denominato “supersalone”, tenutasi a settembre, è stato il simbolo della ripartenza del settore fieristico. L’evento, inoltre, è stato riconosciuto a livello nazionale come il momento di ripartenza del sistema economico e del Paese. A seguire poi, nei padiglioni di Fiera Milano si sono succeduti tutti i comparti economici più rappresentativi del Made in Italy: l’intera filiera della moda, l’industria, l’automazione, la farmaceutica, il settore motociclistico, il food & beverage e l’ospitalità professionale, l’edilizia e la sicurezza e l’artigianato. In poco più di tre mesi sono state ospitate 30 manifestazioni fieristiche che hanno visto la presenza di 9.695 espositori su una superficie espositiva di 592.895 metri quadrati netti.

Nel 2021 sono stati invece 22 i congressi ospitati negli spazi gestiti da Fiera Milano Congressi. Tra gli appuntamenti più importanti: Youth4Climate, Driving Ambition e la Pre Cop 26, al MiCo a settembre. Nel mese di ottobre MiCo ha ospitato World Routes, il più importante evento dell'industria dell’aviazione, organizzato da Informa Markets.

Le attività all’estero, nonostante le difficoltà del momento, hanno confermato i trend in crescita rispetto al 2020, rispettando gli obiettivi attesi. In Cina si sono svolte 17 manifestazioni fieristiche, tra cui eventi importanti quali: CeMAT Asia Shanghai, Chinafloor Domotex Shanghai, Motor Show Chengdu, PTC Asia Shanghai e Wuhan Motor Show.

La ripartenza del business a partire dalla seconda metà dell’anno che ha visto in particolare una concentrazione di manifestazione di fiere e congressi nell’ultimo quadrimestre, si è riflessa tangibilmente sul conto economico generando ricavi per 130 milioni di euro.

Nella tabella della pagina seguente sono riportati i principali dati economici e patrimoniali del Gruppo. Per la valutazione dei dati è opportuno considerare che l’attività del Gruppo presenta connotazioni di stagionalità per la presenza di manifestazioni fieristiche a cadenza biennale e pluriennale. Questo fenomeno rende più difficile la comparazione fra i diversi esercizi. Nel corso dell’esercizio, sono state registrate operazioni non ricorrenti in relazione a contributi pubblici per 61,5 milioni di euro, ricevuti a sostegno dell’attività fieristica a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e in relazione alla temporanea riduzione del canone di locazione concessa da Fondazione Fiera Milano per 5,5 milioni di euro. Inoltre, non si sono verificate operazioni atipiche e/o inusuali, mentre per i dettagli e le informazioni sulle transazioni con parti correlate, si rinvia alle Note Esplicative ed Integrative ai prospetti contabili consolidati.

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Di seguito si riportano le principali operazioni avvenute nell’esercizio.

Operazioni volte a soddisfare il fabbisogno finanziario del Gruppo

Durante il 2021 la Società ha lavorato per dotarsi di risorse finanziarie adeguate a garantire la continuità aziendale e per sostenere l’esecuzione del Piano Strategico. Nel 2021 sono stati raccolti finanziamenti a medio termine per 99 milioni di euro.

Fiera Milano dispone, inoltre, di linee di credito a breve termine per 75 milioni di euro.

Per tutta la durata dell’anno 2021 sono proseguite le azioni volte al contenimento dei costi di gestione e del personale. Il ricorso all’utilizzo del Fondo di Integrazione Salariale, a causa del blocco dell’attività, si è protratto fino alla fine del mese di giugno.

Ristori ricevuti a seguito dell’emergenza epidemiologica

In data 21 luglio Fiera Milano ha ricevuto da Simest un contributo, pari a 10 milioni di euro, a valere sul Fondo per la Promozione Integrata a ristoro dei costi fissi non coperti da utili relativi al periodo dal 1° marzo 2020 al 31 dicembre 2020.

Lo scorso dicembre Fiera Milano ha ricevuto, a livello di Gruppo, contributi per 33,4 milioni di euro a valere sul fondo istituito dal decreto-legge n. 34 del 19 maggio 2020 (convertito con modificazioni dalla legge n. 77 del 17 luglio 2020) per l’anno 2020, e per 18,1 milioni di euro a valere sul fondo istituito dal decreto-legge n. 41 del 22 marzo 2021 (convertito con modificazioni dalla legge n. 69 del 21 maggio 2021) per l’anno 2021. Tali contributi sono stati calcolati sulle perdite di margine operativo lordo subìte nei periodi di lockdown conseguenti all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Sviluppo attività congressuale

In un’ottica di sviluppo del settore congressuale, Fiera Milano Congressi, lo scorso settembre, si è aggiudicata la gara per la gestione del nuovo centro congressi internazionale di Torino che sorgerà nell’area dell’ex stabilimento Westinghouse. Il termine dei lavori è atteso fra il 2024 e il 2025.

Sviluppo attività internazionale

Nel corso del 2021 Fiera Milano ha inoltre siglato due importanti partnership con primari player internazionali. In particolare, si segnala l’accordo con il gruppo fieristico internazionale dmg events per il lancio di FIND, evento asiatico di riferimento per il settore del design che si svolgerà nel 2022, 2023 e 2024 a Singapore. Grazie a questo accordo di partnership, Fiera Milano ospiterà, nel settembre 2022, nel quartiere fieristico a Rho, Gastech, l’evento internazionale più grande al mondo dedicato all’industria energetica. Sono attesi oltre 50mila professionisti del settore e 1.000 aziende espositrici su una superficie di più di 60.000 metri quadrati.

Fiera Milano ha poi siglato una partnership strategica con Informa Markets, organizzatore fieristico leader a livello mondiale con oltre 450 eventi in portafoglio. L'accordo prevede una reciproca visibilità nei rispettivi mercati per le manifestazioni dedicate al mondo del food e dell'ospitalità professionale.

Tra i primi appuntamenti previsti dall’accordo, la partecipazione di imprese italiane alle prossime edizioni di Fha-Horeca, manifestazione dedicata al food e all’hotellerie organizzata da Informa a Singapore.

Modifiche ai contratti di locazione con la controllante Fondazione

A partire dal 31 marzo 2020 per l’esercizio 2020 e come prorogato successivamente per gli esercizi 2021 e 2022, alla luce del grave impatto prodotto dall’emergenza di Covid-19, Fondazione Fiera Milano ha concesso la modifica temporanea dei termini di pagamento dei canoni di entrambi i Contratti di Locazione in modo che il pagamento venga effettuato con frequenza trimestrale posticipata, anziché trimestrale anticipata.

In data 20 dicembre 2021 il Gruppo e Fondazione Fiera Milano hanno sottoscritto degli accordi aventi per oggetto alcune modifiche ai contratti di locazione in essere fra le medesime parti, rispettivamente in qualità di conduttore e locatore, relativi ai quartieri fieristici di Rho e di Milano.

Per completezza di informazione si segnala che anche la controllata Fiera Milano Congressi SpA (“Fiera Milano Congressi”) ha sottoscritto – in pari data – con Fondazione Fiera Milano degli accordi modificativi dei due contratti di locazione aventi per oggetto rispettivamente: (i) i padiglioni 5 e 6, le aree pertinenti e i parcheggi sottostanti alla piazza di ingresso e (ii) il padiglione 17.

Le modifiche dei suddetti contratti di locazione si qualificano come Operazioni di Maggiore Rilevanza ai sensi della Procedura Parti Correlate e del Regolamento Consob 17221/2010 costituendo una modifica di un’Operazione di Maggiore Rilevanza fra parti correlate. Ai sensi dell’articolo 9.1 della Procedura Parti Correlate della Società, l’operazione è stata quindi approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 20 dicembre 2021, previo ottenimento del parere favorevole rilasciato in pari data da parte del Comitato Controllo Rischi e sostenibilità. Nella stessa data, il Documento Informativo redatto ai sensi dell’articolo 10.2 della Procedura Parti Correlate e del Regolamento Consob n. 17221/2010 è stato depositato e messo a disposizione del pubblico presso la sede operativa e amministrativa di Fiera Milano, sul sito internet della Società e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato. In merito alla suddetta procedura si ricorda che Fiera Milano è una società quotata di minori dimensioni e che, in quanto tale, beneficia della deroga concessa ai sensi dell’art. 10, comma 1, del Regolamento Consob 17221/2010, pertanto, fermi restando gli obblighi di informativa al pubblico, sono applicati alle operazioni di maggiore rilevanza gli stessi presidi previsti nella Procedura per le operazioni di minore rilevanza.

Inoltre, alla luce della situazione emergenziale, Fiera Milano e la controllante Fondazione, hanno concordato, per eccessiva onerosità sopravvenuta, una temporanea riduzione dei canoni di locazione dei poli fieristici di Rho e di Milano per l’anno 2021. Per le medesime ragioni sono stati altresì ridotti per l’anno 2021 anche i canoni di locazione di Fiera Milano Congressi. L’importo complessivo della riduzione è pari a 5,5 milioni di euro e viene proporzionalmente allocato sui singoli contratti di locazione in essere tra Fondazione Fiera Milano, Fiera Milano e Fiera Milano Congressi. L’operazione consente al Gruppo di trarre benefici di ordine economico-finanziario e rientra nell’ambito delle diverse azioni di riduzione dei costi di funzionamento che Fiera Milano ha attuato per fronteggiare gli effetti della pandemia sulla sua operatività, riferite, in particolare, ai costi di gestione dei quartieri e del personale.

Sostenibilità

Fiera Milano in ambito sostenibile ha sviluppato nel corso dell’anno importanti azioni facendo diventare la sostenibilità una parte integrante del modello di business.

Per la prima volta il Gruppo, all’interno del Piano Strategico CONN.E.C.T. 2025, ha definito il purpose, rivisti la mission, i valori e i temi materiali. Nella seconda parte dell’anno è stato avviato un progetto con l’obiettivo di creare un framework strutturato in tema sostenibilità, definendo gli obiettivi ESG annuali di CONN.E.C.T. 2025 ed un chiaro percorso di miglioramento continuo anche in ottica di medio-lungo termine, in linea con quelle che sono le sfide internazionali che a livello comunitario l’Unione Europea si è data.

Fiera Milano ha intrapreso un percorso al fine di valutare l’impronta ambientale degli eventi fieristici realizzati nei propri spazi espositivi, secondo un approccio di “analisi di ciclo di vita” (il cosiddetto LCA - Life Cycle Assessment). La metodologia LCA consente di quantificare l’impronta ambientale complessiva - dall’inizio alla fine - di prodotti e di servizi, ma anche di eventi di ogni dimensione: dalla loro progettazione, all’allestimento, allo svolgimento, alla conclusione e smantellamento degli stand, alla mobilità e residenzialità dei visitatori. In tal senso Fiera Milano ha contribuito in maniera importante, supportando le fasi di raccolta dei data, al percorso di carbon neutrality del “supersalone”. L’evento speciale 2021 del Salone del Mobile ha scelto, per la prima volta, di attuare una strategia di sostenibilità concreta mediante il calcolo e la compensazione delle proprie emissioni di gas serra, avviando un percorso per diventare un evento carbon neutral.

Nel mese di luglio è stata conseguita dalla Società la certificazione UNI ISO 20121:2013 per la gestione sostenibile degli eventi nell’ambito dei seguenti campi di attività: progettazione, organizzazione, realizzazione e ospitalità di manifestazioni fieristiche e servizi di supporto.

I progressi compiuti da Fiera Milano nell’ambito della sostenibilità hanno trovato conferma nell’attribuzione del premio IGI 2021 (Integrated Governance Index) che ha visto Fiera Milano classificarsi al 1° posto nella categoria “extra 100”. Fiera Milano è entrata, inoltre, nella classifica 2021 delle 150 società “Leader della Sostenibilità” redatta da Statista e Il Sole 24 Ore che hanno analizzato oltre 1.500 società.

Sul fronte delle iniziative in favore dei principali Stakeholder è stata data priorità alla tutela della salute e della sicurezza di dipendenti, fornitori e clienti. In particolare, il protocollo per il contenimento della diffusione del Coronavirus è stato ulteriormente rafforzato per garantire a visitatori, espositori e organizzatori la partecipazione in totale sicurezza alle fiere e agli eventi che si svolgono all’interno dei poli fieristici e congressuali.

La Società, nel 2021, ha inoltre lanciato un piano straordinario di formazione denominato “Fiera Milano Education”, funzionale al processo di rafforzamento delle competenze soprattutto digitali dei dipendenti.

Infine, Fiera Milano, a novembre 2021, ha deciso di supportare l’iniziativa “NET ZERO CARBON EVENTS” promossa da UFI, The Global Association of the Exhibition Industry, insieme ad altre associazioni del mondo congressuale e del turismo (JMIC Joint meeting industry council) e presentata alla COP26 di Glasgow che si propone di raccogliere l’adesione e l’impegno di tutti gli Stakeholder del settore fieristico per il raggiungimento della neutralità degli eventi.

Il Gruppo, aderendo all’iniziativa, si impegnerà, insieme agli altri firmatari, ad azzerare le emissioni nette di gas serra (GHG) entro il 2050, in linea con gli obiettivi globali stabiliti dall’Accordo di Parigi per limitare il riscaldamento a 1,5°C e ridurre del 50% le emissioni globali di GHG entro il 2030 e promuovere e sostenere attivamente gli sforzi del settore lungo tutta la catena del valore. Come azienda firmataria Fiera Milano avrà l'opportunità di essere coinvolta nei vari gruppi di lavoro che contribuiranno allo sviluppo di metodologie di misurazione, alla roadmap del settore e alle iniziative di collaborazione con la più ampia catena del valore del sistema fieristico.

Altre informazioni

  • In data 25 gennaio 2021 Fiera Milano Media SpA ha sottoscritto con la società Quine Srl, editrice specializzata in riviste tecniche nei settori dell’ingegneria, della meccanica, del food e delle costruzioni un contratto preliminare per la cessione del ramo relativo all’attività editoriale. In particolare, oggetto della cessione sono le testate editoriali dei settori Tech, Ho.Re.Ca. e ICT, i relativi dipendenti e gli agenti ad esse correlati. L’operazione è stata perfezionata in data 23 febbraio 2021 con la sottoscrizione del contratto definitivo avente efficacia dal 1° marzo 2021.
  • Nel mese di gennaio 2021 Fiera Milano si è resa parte attiva nel segnalare tempestivamente con un primo esposto presso la Procura della Repubblica di Milano una situazione pervenuta all’attenzione tramite i canali Whistleblowing; le verifiche poste in essere dalla Società hanno confermato il puntuale rispetto di tutte le procedure interne applicabili.Le verifiche si sono svolte nella piena collaborazione con le Autorità competenti che, nel corso delle indagini svolte, hanno individuato un dipendente non apicale della Capogruppo responsabile delle presunte attività illecite nei cui confronti sono state poste in essere le opportune azioni ivi incluso, da parte della Capogruppo, l’immediata sospensione dall’attività lavorativa a scopo cautelativo per tutte le società del Gruppo Fiera Milano e successivamente il licenziamento. L’azienda, in quanto parte lesa, è in attesa della notifica del provvedimento di chiusura indagini e si riserva di valutare la eventuale costituzione di parte civile a tutela dei propri interessi.
  • Nel febbraio 2021 il Gruppo Fiera Milano ha presentato il Piano Strategico 2021-2025, denominato CONN.E.C.T. 2025 (Connections, Exhibitions, Community, Transformation), che ha lo scopo di confermare e rafforzare il ruolo di Fiera Milano quale partner strategico a fianco delle imprese nei loro processi di innovazione, crescita ed internazionalizzazione. Il Piano è orientato alla creazione di valore nel lungo termine per gli azionisti e tutti gli Stakeholder. Per accelerare l’esecuzione del Piano Strategico CONN.E.C.T. 2025 sono state apportate alcune variazioni alla struttura organizzativa aziendale anche attraverso l’inserimento di figure manageriali ed altre risorse, provenienti dall’esterno.
  • In data 28 aprile 2021 si è svolta l’Assemblea ordinaria degli azionisti della Capogruppo, che ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2020 e deliberato di portare a nuovo la perdita netta dell’esercizio di euro 24.755.603,60 e provveduto alla nomina del Collegio Sindacale per gli esercizi 2021-2023 e alla determinazione del relativo compenso. L’Assemblea ordinaria ha inoltre deliberato in senso favorevole al contenuto della Sezione Prima e Sezione Seconda della Relazione sulla Remunerazione, relativa alla politica della Società in materia di remunerazione dei componenti il Consiglio di Amministrazione. La medesima Assemblea ha infine provveduto all’approvazione del Piano di Performance shares 2021-2022 redatto ai sensi dell’articolo 114-bis del D.Lgs. 58/98.
  • In data 14 dicembre 2021 è stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione della società controllata al 100% Fiera Milano Media SpA nella Controllante Fiera Milano SpA con efficacia, ai fini contabili e fiscali, a decorrere dal 1° gennaio 2021. La fusione non ha previsto alcun concambio, essendo la società incorporanda già interamente posseduta da Fiera Milano SpA.
Quadro di riferimento macroeconomico

Andamento macroeconomico

Nel 2021 il PIL è cresciuto del 5,9% (nota 1) a livello mondiale, dopo il calo del 3,1% fatto registrare nel 2020 a seguito dello scoppio della pandemia e delle misure adottare per contenerla. Le economie avanzate hanno registrato un aumento del 5%, mentre i mercati emergenti e in sviluppo sono cresciuti del 6,5%.

Sebbene l’economia mondiale abbia registrato una crescita rispetto all’anno precedente, lo scenario globale è influenzato da elementi che rendono incerte le prospettive: le difficoltà nelle catene di fornitura, che hanno colpito soprattutto Europa e Stati Uniti; la diffusione di nuove varianti di Covid, che hanno spinto diversi Paesi a imporre nuove restrizioni; la continua crescita dell’inflazione, spinta sia dall’incremento dei costi dell’energia che dalla già citata crisi delle catene di approvvigionamento e da una domanda tornata a crescere prepotentemente dopo le restrizioni imposte nel 2020.

Il PIL dell’area Euro è cresciuto del 5,3% (nota 2); la Germania, dopo il calo del 4,6% nel 2020, ha visto una crescita del 2,8% nel 2021. Nel secondo e terzo trimestre l’economia tedesca ha beneficiato dell’allentamento delle restrizioni legate alla pandemia e da un aumento dei consumi privati. L’export e gli investimenti sono però stati frenati dai colli di bottiglia nelle catene di fornitura che calato dello 0,7% a causa del calo degli investimenti e dalla frenata consumi privati, determinata da un incremento dei contagi e dalla crescita dell’inflazione.

Il PIL italiano è cresciuto del 6,5% nel 2021, facendo registrare un forte balzo rispetto all’anno precedente, in cui il PIL era calato dell’8,9%. La produzione industriale italiana è cresciuta nel 2021: a fronte di un calo 2020 dell’11,4%, il rimbalzo nel 2021 è dell’11,8%, arrivando così a recuperare il livello pre-pandemico (nota 3) e facendo meglio di Germania e Francia, che non hanno recuperato la perdita del 2020. Dall’osservazione su base congiunturale si osserva però che i ritmi hanno rallentato con il passare dei mesi (nota 4): nei primi due trimestri 2021 si sono registrati rispettivamente +1,5% e +1,2% rispetto ai trimestri precedenti, nel terzo trimestre la produzione è cresciuta dell’1,0% e per il quarto trimestre si stima una crescita dello 0,5%. Il rallentamento è riconducibile alle difficoltà dal lato dell’offerta: pesa anche in Italia la scarsità di alcuni input produttivi determinata dai colli di bottiglia lungo le catene di approvvigionamento e si fa sentire l’impennata del prezzo europeo del gas e, quindi, dell’elettricità in Italia (+572% a dicembre sul pre-crisi). Anche se in trend discendente, il 2021 si chiude così con un risultato oltre le attese, con la manifattura italiana in grado di rimbalzare in modo convinto dopo il crollo a doppia cifra del 2020, comunque inferiore rispetto alle prime stime avanzate in primavera, nei momenti più duri della pandemia.

Il commercio mondiale (nota 5) è previsto in crescita del 10,8% nel 2021, dopo che nel 2020 aveva fatto registrare un calo del 5,3%. Il dato medio nasconde due velocità diverse: in particolare nelle aree in fase di sviluppo, in cui si registra una scarsa disponibilità di vaccini, la crescita è rallentata. Le divergenze nei tassi di vaccinazione tra diverse aree geografiche creano lo spazio per lo sviluppo e la diffusione di nuove varianti, che potrebbero condurre a nuove restrizioni e danneggiare l’economia. Il commercio di servizi continua a essere influenzato dalla performance negativa dei viaggi, che non hanno ancora recuperato i livelli pre-pandemia e per i quali al momento ci si aspetta una stabilizzazione ad un livello inferiore a quello raggiunto prima del 2020.

Volume degli scambi commerciali mondiali 2015-2022

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Fonte: WTO, ottobre 2021

Le vaccinazioni si sono rivelate un driver importante per ridurre i limiti ai viaggi imposti dai governi di tutto il mondo e permettere di riaprire i confini, ma gli indicatori del trasporto aereo continuano a non recuperare i livelli pre-pandemici: nel 2021 la domanda (nota 6), spinta soprattutto dal mercato domestico, è stata pari al 40% di quella fatta registrare nel 2019 e neanche per il 2022 ci si attende un ritorno ai livelli pre-pandemia, dato che la previsione è di raggiungere il 61% della domanda del 2019. IATA stima che nel complesso le perdite per il settore nel periodo 2020-2022 saranno pari a 201 miliardi di dollari.

Settore fieristico

L’impatto del COVID sul settore fieristico globale è stato superiore a quanto ipotizzato inizialmente, a causa del prolungarsi delle restrizioni legate alla diffusione di nuove varianti. Ufi (nota 7), sulla base di sondaggi condotti periodicamente tra i suoi associati, ha stimato che nel 2021 il fatturato del sistema fieristico globale ha raggiunto mediamente solo il 41% del fatturato complessivamente ottenuto nel 2019, con alcune differenze tra aree geografiche: in Nord America ed Europa il settore è arrivato al 47% del fatturato registrato nel 2019, mentre in Centro e Sud America e in Africa e Medio Oriente si è recuperato rispettivamente solo il 35% e il 32% del fatturato 2019. L’Asia è in linea con il dato medio globale, ossia 41% del fatturato 2019.

La situazione ha mostrato un generale miglioramento nel corso del 2021: la percentuale di chi non ha registrato attività è passata dal 34% di luglio al 16% di dicembre e i player che hanno dichiarato un livello di attività normale sono passati dal 18% di luglio al 40% di dicembre. In termini di utili o perdite di esercizio, a livello globale il 27% degli intervistati ha dichiarato di avere subito una perdita e il 26% ha registrato un calo degli utili, superiore al 50% rispetto al 2019.

I principali Paesi fieristici europei hanno registrato ancora perdite rispetto al 2019, anche se nella maggior parte dei casi meno marcate rispetto all’anno precedente. A causa delle restrizioni imposte, il sistema fieristico italiano ha potuto operare solo dal 15 giugno 2021: durante questi mesi sono state realizzate 172 fiere internazionali e 163 fiere nazionali (nota 8). Si è trattato di fiere con una minore presenza internazionale e dimensioni più contenute, spesso integrate da una componente digitale. L’accesso ai padiglioni espositivi è stato regolamentato da protocolli governativi e da linee guida sviluppati allo scopo di gestire una “nuova normalità”. Il settore inoltre ha potuto contare sull’erogazione degli indennizzi da parte del Ministero del Turismo e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale / Simest, nonché sul supporto all’incoming di ICE e sui contributi da parte delle Regioni sia per le fiere che per le aziende partecipanti. Nel complesso si stima che i metri quadrati affittati in Italia nel 2021 siano calati circa del 60% rispetto al 2019, mentre la contrazione del 2020 era stato più forte (-80%).

In Germania il 2021 si è chiuso con una percentuale di cancellazioni superiore al 2020: secondo AUMA in Germania nel 2021 è stato cancellato o posticipato il 71% delle 380 fiere previste, mentre nel 2020 era stato cancellato o posticipato il 68% delle manifestazioni in calendario. L’elevata internazionalità di espositori e visitatori rende il sistema fieristico tedesco maggiormente esposto alle difficoltà e alle incertezze legate agli spostamenti internazionali e alle regolamentazioni sui criteri di accesso dall’estero, che nel corso del 2021 hanno subito continue variazioni a causa dell’evolversi della pandemia. Anche in Francia le fiere hanno potuto operare a partire dalla seconda metà dell’anno; le fiere che si sono tenute sono state però di dimensioni minori e con un livello di internazionalità ridotto, ma hanno mostrato comunque una ripresa rispetto al 2020. La Spagna è stata tra i primi Paesi europei a ripartire con l’organizzazione in presenza delle fiere a marzo 2021, prima di tutti gli altri maggiori Paesi europei.

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Fonte: elaborazioni Studi e Sviluppo Fondazione Fiera Milano su dati Euro Fair Statistics

Durante il 2021 gli organizzatori hanno continuato a sviluppare format digital: webinar, matching, panel discussion, fiere virtuali, piattaforme di e-commerce, a volte creando un mix di eventi in presenza (ove possibile) e di soluzioni digitali per offrire piattaforme ibride. Da una ricerca (nota 9) UFI emerge però che le soluzioni alternative si sono rivelate spesso insufficienti a rispondere ai bisogni degli espositori e a replicare le opportunità offerte dalle fiere in presenza: il 66% delle aziende intervistate ha dichiarato di avere avuto minori opportunità di business; il 51% ha sperimentato una minore visibilità del proprio brand e secondo il 44% degli espositori sono stati generati meno lead. Anche dal lato dei visitatori gli strumenti digitali presentano luci e ombre: se è vero che il digital è competitivo in termini di costi di partecipazione e di qualità dei contenuti formativi, i visitatori pensano che gli eventi in presenza offrano maggiori occasioni di networking e di business e più opportunità di scoperta di novità.

Settore congressuale e degli eventi

Anche il settore congressuale e degli eventi è stato tra quelli più colpiti dalla pandemia: nel 2021 gli eventi virtuali o ibridi sono stati protagonisti, tanto che, da un sondaggio di Global DMC Partners (nota 10) condotto tra organizzatori internazionali di eventi, emerge che il 79% degli intervistati ha organizzato eventi virtuali e il 43% eventi ibridi. Anche ICCA (nota 11) (International Congress and Convention Association) conferma la tendenza: dei 6.000 congressi associativi internazionali itineranti in programma nel 2021, più della metà ha avuto un format virtuale (40%) o ibrido (11%). Gli eventi posticipati sono stati un terzo di quelli previsti e solo l’11% si è svolto regolarmente in presenza.

Congressi ICCA per segmento (2021)

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Fonte: ICCA, 2021

Rispetto al 2020 sono calate le cancellazioni (passate dal 14% del 2020 al 4% del 2021) e i posticipi (dal 44% al 30%) e sono aumentati gli eventi virtuali (nel 2020 erano il 30% del totale, nel 2021 sono saliti al 43%) e quelli ibridi (dal 2% del 2020 all’11% del 2021).

I format ibridi e virtuali quindi hanno offerto soluzioni per dare continuità all’offerta congressuale e hanno permesso di organizzare sessioni formative e di approfondimento con un pubblico potenzialmente più ampio, senza barriere geografiche, ma hanno messo in evidenza limiti legati alla mancanza di competenze e tecnologie adeguate, oltre che alle minori opportunità di interazione e relationship building rispetto agli eventi in presenza, come accade anche per le fiere. Sembra che gli organizzatori siano poco propensi a investire in modo permanente su di esse: dal sondaggio di Global DMC Partners emerge che solo il 19% degli organizzatori ha affermato di voler sviluppare eventi virtuali anche una volta che si potranno organizzare eventi in presenza, mentre la quota di chi vuole proporre soluzioni ibride è pari al 20%. C’è però una larga fetta di incerti, che rappresentano il 27% degli organizzatori nel caso delle proposte esclusivamente virtuali e ben il 37% degli intervistati nel caso delle proposte ibride.

In Italia nel 2021 l’attività ha registrato cali rispetto al periodo pre-pandemia: secondo una ricerca (nota 12) condotta nell’ottobre 2021 da ASERI (Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali) dell’Università Cattolica il 33% delle sedi che ospitano congressi ed eventi prevedeva una riduzione del numero degli eventi ospitati superiore al 60% rispetto al 2019, mentre il 30% stimava una riduzione tra il 40% e il 60%. Solo il 12% delle sedi prevedeva di chiudere l’anno con cali inferiori al 20%. Conseguentemente, le sedi si aspettavano di subire una riduzione percentuale del fatturato rispetto al 2019 superiore al 60% nel 37% dei casi e tra il 40% e il 60% nel 29% dei casi. Solo l’11% stimava cali di fatturato inferiori al 20%

Previsioni per il futuro e trend emergenti

In un clima ancora incerto emerge, sia nel mondo delle fiere che in quello degli eventi e dei convegni, un moderato ottimismo e la possibilità di ripartire con gli eventi in presenza.

In base ai risultati della ricerca condotta da Ufi (nota 13), nel 2022 ci sarà un rimbalzo significativo dell’attività fieristica e un recupero del fatturato, sebbene non si torni ancora ai livelli pre-pandemia: si prevede infatti che i ricavi a livello globale arriveranno mediamente al 71% del fatturato registrato nel 2019, registrando un rimbalzo significativo. In base alle stime in Nord America ed Europa il settore arriverà rispettivamente al 79% e 75% del fatturato registrato nel 2019 e in Centro e Sud America si raggiungerà il 72%. Asia e Africa Medio Oriente secondo le aspettative si collocheranno sotto il dato medio globale (rispettivamente 68% e 58% dei ricavi 2019).

Tra i player fieristici si rafforza la fiducia nel face to face, cresce l’ottimismo per un ritorno in presenza delle manifestazioni e perde terreno la componente virtuale o ibrida: l’80% crede che il Covid abbia confermato il valore degli eventi face to face (era il 64% un anno fa); il 44% si aspetta meno eventi internazionali e in generale meno partecipanti (in netto calo rispetto al 63% di un anno fa); infine il 73% pensa che ci sia una spinta verso eventi ibridi, con maggiori componenti digitali (era l’80% un anno fa).

I professionisti internazionali del mondo degli eventi e dei convegni si aspettano che nel 2022 l’81% degli eventi avrà almeno una componente in presenza (nota 14): secondo gli intervistati il 42% dei meeting sarà solo in presenza, il 39% sarà in formato ibrido e solo il 19% sarà solo virtuale. Anche i budget sono previsti in crescita: il 64% ritiene che la spesa per l’organizzazione di meeting crescerà nel 2022. Due intervistati su tre si aspettano un ritorno alla normalità nel giro di 1 o 2 anni. I fattori principali, ad eccezione delle restrizioni legate al Covid 19, che potrebbero influenzare la pianificazione di meeting in presenza, sono nel 58% dei casi la fiducia nel rispetto dei protocolli di sicurezza per i partecipanti e nel 55% la flessibilità nell’adattarsi ai cambiamenti.

Anche in Italia si conferma l’ottimismo per il ritorno agli eventi in presenza, con percentuali in linea con i dati a livello globale: più del 60% delle sedi che ospitano congressi ed eventi nell’ottobre 2021 (nota 15) stimava in 1 o 2 anni il tempo necessario per tornare al numero di meeting in presenza pre-Covid. Circa il 20% si aspettava un ritorno alla normalità entro 3-4 anni ma l’incertezza ha pesato sulla percentuale di chi, al momento del sondaggio, non era in grado di esprimere una previsione: si tratta dell’11% delle sedi.

La sostenibilità è un tema rilevante per il settore MICE nel suo complesso e il settore si sta attrezzando non solo a livello operativo, di singolo player o fornitore, ma anche a livello sistemico: in quest’ottica è nata una nuova importante iniziativa, Net Zero Carbon Events. Nel novembre 2021, durante il COP26 svoltosi a Glasgow, i Paesi partecipanti hanno presentato programmi di riduzione del 50% delle emissioni di gas effetto serra entro il 2030, così da rispettare l’Accordo di Parigi del 2015. I diversi settori, tra cui il mondo MICE, stanno preparandosi per raggiungere questo obiettivo, con il fine ultimo di arrivare a zero emissioni nette entro il 2050. Net Zero Carbon Events è promosso da UFI e dalle altre associazioni aderenti al JMIC (Joint Industry Council), quali ICCA (International Congress and Convention Association) e AIPC (International Association of Convention Centres). Il progetto vuole unire gli attori dell’industria fieristica (quartieri fieristici, organizzatori, espositori, fornitori di servizi) per comunicare con una voce sola l’impegno del settore per affrontare il cambiamento climatico; sviluppare metodologie comuni per misurare le emissioni di gas serra; costruire una roadmap; incentivare la collaborazione lungo la filiera di produzione degli eventi; stabilire meccanismi comuni per la reportistica e la condivisione di best practice.

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Andamento economico e finanziario nell’esercizio al 31 dicembre 2021

Andamento economico

Di seguito è riportato il Conto economico consolidato.

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I Ricavi delle vendite e delle prestazioni si attestano a 129.756 migliaia di euro e presentano una variazione positiva di 56.121 migliaia di euro rispetto a 73.635 migliaia di euro dell’esercizio 2020. L’aumento dei ricavi è dovuto alla ripresa delle attività fieristiche e congressuali in presenza a partire dalla metà di giugno per le fiere e dal mese di luglio per i congressi. La variazione è dovuta principalmente alla presenza nell’esercizio in esame delle “biennali anno dispari” Host, Sicurezza, Tuttofood e Made Expo, delle pluriennali ospitate EMO e CPHI oltre che delle biennali ospitate Vitrum e Made in Steel. Tutto questo grazie alla riprogrammazione del calendario fieristico e congressuale, che è stato rivisto posticipando quando possibile gli eventi originariamente pianificati nel corso del primo semestre nella seconda metà dell’anno. Inoltre, a differenza dell’anno in corso, nel 2020, alcune manifestazioni si erano svolte in forma ridotta, tra le quali: la direttamente organizzata HOMI Fashion&Jewels e le ospitate The Micam autunno e Lineapelle-A new point of view. La sospensione prolungata nel primo semestre dell’anno per pandemia da Covid-19 ha portato all’annullamento di alcune importanti manifestazioni (Lineapelle I semestre, Milano Unica primavera e The Micam primavera). Si segnala il posticipo nel 2022 della biennale Transpotec Logitec.

Per quanto riguarda i congressi al MiCo si sono svolti due importanti eventi sui cambiamenti climatici: Youth4Climate e Pre Cop 26 oltre che Driving Ambition a settembre. Nel mese di ottobre MiCo ha ospitato World Routes, il più importante evento dell'industria dell’aviazione, organizzato da Informa Markets, mentre nello stesso periodo del 2020 l’attività congressuale era stata sospesa.

L’EBITDA si attesta a 77.170 migliaia di euro rispetto a 10.443 migliaia di euro del 2020, evidenziando un incremento di 66.727 migliaia di euro. Da menzionare la forte ripartenza del business, che ha visto in particolare una concentrazione di fiere e congressi nell’ultimo quadrimestre oltre che i contributi pubblici di natura non ricorrente ricevuti nell’esercizio quale ristoro delle perdite di margine operativo lordo causate dalla pandemia da Covid 19 negli esercizi 2020 e 2021.

L’EBIT è pari a 31.936 migliaia di euro e si confronta con un valore di -34.318 migliaia di euro del 2020 evidenziando un incremento di 66.254 migliaia di euro. La variazione positiva riflette l’andamento dell’EBITDA.

La gestione finanziaria presenta un saldo negativo per 13.392 migliaia di euro contro un valore negativo di 12.707 migliaia di euro nel 2020. La variazione negativa di 685 migliaia di euro è conseguente principalmente al maggior peso degli oneri finanziari derivanti dai finanziamenti bancari volti a soddisfare il fabbisogno finanziario del Gruppo. Tale effetto è stato parzialmente compensato da minori oneri finanziari su attività in leasing, riferiti alla lease liability derivante dall’applicazione del principio contabile IFRS 16.

Il Risultato prima delle imposte è pari a 18.544 migliaia di euro rispetto a -47.025 migliaia di euro del 2020.

Il risultato netto dell’esercizio delle attività in continuità ammonta a 42.909 migliaia di euro (-34.152 migliaia di euro nel 2020).

Il risultato netto dell’esercizio delle attività discontinue ammonta a 1.172 migliaia di euro e riguarda la cessione del ramo relativo all’attività editoriale (saldo pari a zero nel 2020).

Il Risultato netto al 31 dicembre 2021 si attesta a 44.081 migliaia di euro a fronte di una perdita netta dell’esercizio precedente di -34.152 migliaia di euro. La variazione riflette l’andamento dell’EBIT e beneficia principalmente dell’impatto positivo della fiscalità differita a seguito dell’esercizio dell’opzione per il riallineamento fiscale di alcuni assets.

Maggiori dettagli sulle imposte sono riportati nell’apposita voce delle Note esplicative ed integrative ai prospetti contabili.

Il risultato netto è così attribuibile:

  • per 44.359 migliaia di euro a Soci della Controllante;
  • per -278 migliaia di euro a interessenze di minoranza.

Andamento patrimoniale e finanziario

Nella tabella che segue è riportato lo Stato Patrimoniale Consolidato Riclassificato.

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Le voci riportate nello Stato Patrimoniale Consolidato Riclassificato trovano corrispondenza in quelle del Prospetto della situazione patrimoniale finanziaria consolidata.

Il Capitale investito netto totale al 31 dicembre 2021 ammonta a 473.516 migliaia di euro, con un decremento di 63.159 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2020 (536.675 migliaia di euro).

Le Attività non correnti ammontano al 31 dicembre 2021 a 573.661 migliaia di euro rispetto a 593.812 migliaia di euro al 31 dicembre 2020. Il decremento di 20.151 migliaia di euro è relativo al saldo tra investimenti per 5.945 migliaia di euro, diritti d’uso per 440 migliaia di euro, ammortamenti per 45.212 migliaia di euro, crediti per consolidato fiscale per 8.743 migliaia di euro, incrementi di attività fiscali per imposte differite per 10.713 migliaia di euro, valutazioni delle partecipazioni al patrimonio netto per -690 migliaia di euro, differenze cambio per 222 migliaia di euro e altri movimenti per -312 migliaia di euro.

Il Capitale d’esercizio netto, che è il saldo tra attività e passività correnti, passa da -35.436 migliaia di euro al 31 dicembre 2020 a -86.246 migliaia di euro al 31 dicembre 2021. La variazione è prevalentemente riconducibile alla ripresa delle attività fieristiche e congressuali nel secondo semestre dell’anno che ha determinato in particolare l’incremento dei debiti verso fornitori e gli organizzatori di manifestazioni. Il Gruppo Fiera Milano presenta strutturalmente un capitale di esercizio negativo dovuto al favorevole ciclo di tesoreria che caratterizza le manifestazioni fieristiche, le quali prevedono il pagamento anticipato di una quota del prezzo di partecipazione da parte dei clienti.

Per quanto riguarda l’Indebitamento finanziario netto non comprensivo della lease liability IFRS 16, il Gruppo presenta al 31 dicembre 2021 una disponibilità finanziaria netta di 47.413 migliaia di euro rispetto ad un indebitamento finanziario netto di 23.872 migliaia di euro al 31 dicembre 2020. Il miglioramento pari a 71.285 migliaia di euro è conseguente al cash flow positivo generato dalla ripresa dell’attività operativa oltre che ai contributi pubblici ricevuti quale ristoro delle perdite di margine operativo lordo causate dalla pandemia da Covid 19 negli esercizi 2020 e 2021.

L’indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS 16 ammonta a 364.531 migliaia di euro (473.444 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

I dettagli dell’indebitamento finanziario netto sono riportati nelle Note Esplicative ed Integrative ai prospetti contabili consolidati.

Con riferimento al Patrimonio netto totale, nella tabella seguente sono riportate le voci di raccordo tra i valori ed il risultato dell’esercizio della Capogruppo e quelli del bilancio consolidato:

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Investimenti

Nell’esercizio al 31 dicembre 2021 sono stati realizzati investimenti per complessivi 6.684 migliaia di euro, così ripartiti:

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Gli investimenti in immobilizzazioni immateriali sono pari a 4.699 migliaia di euro, riguardano principalmente la Capogruppo e si riferiscono a:

  • per 2.230 migliaia di euro alle attività ancora in corso relative allo sviluppo dei nuovi sistemi informativi aziendali;
  • per 2.449 migliaia di euro agli acquisti di software e licenze effettuati nell’ambito dei progetti di trasformazione digitale.

Gli investimenti in immobilizzazioni materiali ammontano a 1.246 migliaia di euro e riguardano prevalentemente:

  • acquisti di mobili e beni da destinare al noleggio per le manifestazioni per 166 migliaia di euro;
  • macchine elettroniche, impianti e macchinari per 254 migliaia di euro relativi alla Capogruppo e per 69 migliaia di euro relativi al Centro Congressi oltre che interventi di migliorie sempre relative al Centro Congressi per 754 migliaia di euro.

Per maggiori dettagli sugli investimenti si rimanda a quanto descritto nelle Note Esplicative ed Integrative ai prospetti contabili consolidati.

Andamento della gestione per settori operativi e per aree geografiche

I principali dati di sintesi del Gruppo per settori operativi e per aree geografiche sono analizzati nella tabella che segue.

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I Ricavi delle vendite e prestazioni, ante elisioni per scambi tra settori, nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 ammontano a 133.571 migliaia di euro, di cui 83% realizzati nel settore Attività Fieristiche Italia e 17% nel settore Congressi.

Si segnala che nell’esercizio in corso, a seguito della cessione a terzi del ramo d’azienda "testate editoriali”, le attività del settore Media sono confluite nel settore Attività Fieristiche Italia.

  • I ricavi per Attività Fieristiche Italia si attestano a 110.423 migliaia di euro e presentano un incremento di 46.806 migliaia di euro rispetto al dato dell’esercizio 2020 (63.617 migliaia di euro). L’aumento dei ricavi è dovuto alla ripresa delle attività fieristiche in presenza a partire dalla metà di giugno. La variazione è dovuta principalmente alla presenza nell’esercizio in esame delle “biennali anno dispari” Host, Sicurezza, Tuttofood e Made Expo, delle pluriennali ospitate EMO e CPHI oltre che delle biennali ospitate Vitrum e Made in Steel. Tutto questo grazie alla riprogrammazione del calendario fieristico e congressuale, che è stato rivisto posticipando quando possibile gli eventi originariamente pianificati nel corso del primo semestre nella seconda metà dell’anno. Inoltre, a differenza dell’anno in corso, nel 2020, alcune manifestazioni si erano svolte in forma ridotta, tra le quali: la direttamente organizzata HOMI Fashion&Jewels e le ospitate The Micam autunno e Lineapelle-A new point of view. La sospensione prolungata nel primo semestre dell’anno per pandemia da Covid-19 ha portato all’annullamento di alcune importanti manifestazioni (Lineapelle I semestre, Milano Unica primavera e The Micam primavera). Si segnala il posticipo nel 2022 della biennale Transpotec Logitec.
  • I ricavi per Attività Fieristiche Estero si attestano a 195 migliaia di euro e presentano un decremento di 977 migliaia di euro rispetto al dato dell’esercizio precedente (1.172 migliaia di euro). Si segnala che i due esercizi a raffronto sono stati caratterizzati dalla sospensione delle attività fieristiche a causa della pandemia di Covid-19 che ha portato al posticipo delle manifestazioni nel 2022. Il decremento è dovuto alla presenza nel mese di febbraio 2020 della manifestazione ICTAF organizzata dalla controllata in Sudafrica.
  • I ricavi per Congressi ammontano a 22.953 migliaia di euro e registrano un incremento pari a 17.274 migliaia di euro rispetto all’anno precedente (5.679 migliaia di euro). L’aumento è ascrivibile principalmente alla ripresa delle attività congressuali dal mese di luglio dopo la sospensione prolungata nel primo semestre dell’anno per pandemia da Covid-19. Al MiCo si sono svolti due importanti eventi sui cambiamenti climatici Youth4Climate e Pre Cop 26 e Driving Ambition a settembre. Inoltre, si sono tenuti: ESOT, evento di riferimento in Europa per il trapianto di organi, il Salone del Risparmio, il concorso dei magistrati e nel mese di ottobre MiCo ha ospitato World Routes, il più importante evento dell'industria dell’aviazione, organizzato da Informa Markets. Si segnala che nello stesso periodo del 2020 l’attività congressuale era stata sospesa.

L’EBITDA pari a 77.170 migliaia di euro presenta un incremento di 66.727 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente ed è così attribuibile per settori operativi:

  • Attività Fieristiche Italia: registra un EBITDA di 61.446 migliaia di euro rispetto a 11.259 migliaia di euro dell’esercizio al 31 dicembre 2020. L’EBITDA ha beneficiato di contributi pubblici di natura non ricorrente ricevuti nell’esercizio quale ristoro delle perdite di margine operativo lordo causate dalla pandemia da Covid 19 negli esercizi 2020 e 2021. Inoltre, si segnala che nell’esercizio in esame, Fiera Milano e Fondazione Fiera Milano hanno concordato una temporanea riduzione del canone di locazione del sito fieristico di Rho per 5.054 migliaia di euro.
  • Attività Fieristiche Estero: registra un EBITDA di 342 migliaia di euro rispetto a -796 migliaia di euro dell’esercizio al 31 dicembre 2020. La variazione è riconducibile principalmente al risultato della joint venture, contabilizzata con il metodo del patrimonio netto, detenuta a controllo congiunto con il partner Deutsche Messe AG che nel 2020 aveva visto invece la sospensione delle attività fieristiche in Cina fino al mese di agosto a seguito dell’emergenza di Covid–19 con il conseguente ridimensionamento delle manifestazioni.
  • Congressi: l’EBITDA è di 15.382 migliaia di euro rispetto a -35 migliaia di euro dell’esercizio al 31 dicembre 2020 evidenziando un incremento di 15.417 migliaia di euro. L’EBITDA è principalmente attribuibile al già evidenziato andamento dei ricavi e ai i contributi pubblici di natura non ricorrente ricevuti nell’esercizio quale ristoro delle perdite di margine operativo lordo causate dalla pandemia da Covid 19 negli esercizi 2020 e 2021.

L’EBIT pari nel complesso a 31.936 migliaia di euro rispetto a -34.318 migliaia di euro dell’esercizio precedente, è così attribuibile per settori operativi:

  • Attività Fieristiche Italia: registra un EBIT di 21.766 migliaia di euro rispetto a -28.136 migliaia di euro dell’esercizio al 31 dicembre 2020. La variazione è principalmente riconducibile all’andamento dell’EBITDA.
  • Attività Fieristiche Estero: registra un EBIT di 106 migliaia di euro rispetto a -1.092 migliaia di euro dell’esercizio al 31 dicembre 2020. La variazione è riconducibile principalmente all’andamento dell’EBITDA.
  • Congressi: l’EBIT è di 10.064 migliaia di euro rispetto a -5.015 migliaia di euro dell’esercizio al 31 dicembre 2020. La variazione è principalmente riconducibile all’andamento dell’EBITDA.

Infine, con riferimento ai Dipendenti, le 669 risorse del Gruppo al termine dell’esercizio sono così allocate nei quattro settori: 79% a Attività Fieristiche Italia, 13% a Attività Fieristiche Estero, e 8% a Congressi.

Dati operativi

Nella tabella che segue sono riportati i dati relativi alle manifestazioni svoltesi nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, nei Quartieri fieramilano, fieramilanocity ed esteri, confrontati con i dati progressivi dell’esercizio precedente. In particolare, la tabella riporta i metri quadrati netti espositivi occupati ed il numero degli espositori partecipanti. Le manifestazioni sono classificate, a seconda della cadenza temporale, in annuali, biennali e pluriennali e per ciascuno dei periodi a raffronto sono anche indicati i dati delle manifestazioni direttamente organizzate dal Gruppo (i dati vengono indicati in forma arrotondata per una più agevole lettura e comparazione).

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Dalla tabella si rileva che nell’esercizio 2021 l’incidenza sul totale dei metri quadrati riferiti a manifestazioni annuali è stata di circa il 69%. In termini di superficie espositiva netta, le manifestazioni annuali hanno raggiunto 662.980 metri quadrati e presentano una variazione in aumento di 34.565 metri quadrati rispetto all’esercizio precedente. La variazione ha interessato principalmente le manifestazioni annuali all’estero (+23.120 metri quadrati, pari a circa all’8%). Le manifestazioni con cadenza biennale hanno raggiunto quota 182.270 di metri quadrati netti espositivi, con un incremento rispetto al 2020 di 172.455 mq. La variazione positiva è dovuta principalmente alla presenza delle manifestazioni “biennali anno dispari” direttamente organizzate (Host, Tuttofood, Made Expo e Sicurezza). A tale effetto si è aggiunto l’incremento delle manifestazioni pluriennali ospitate in Italia che hanno avuto una variazione pari a 109.020 metri quadrati. Il contributo totale delle manifestazioni svolte all’estero rispetto al 2020 si è riflesso in una variazione positiva di 23.120 metri quadrati netti, pari a circa all’8%, dovuta alle manifestazioni annuali in Cina. Si segnala che le manifestazioni in Sudafrica e Brasile sono state posticipate al 2022 causa pandemia da Covid-19.

Nelle tavole che seguono è riportato, per i due periodi a raffronto, il portafoglio manifestazioni ospitate dal Gruppo nei Quartieri fieramilano e fieramilanocity, con indicazione dei metri quadrati netti espositivi occupati e del numero di espositori, suddiviso per cadenza temporale e con evidenza delle mostre direttamente organizzate (i dati vengono indicati in forma arrotondata per una più agevole lettura e comparazione).

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La tabella che segue riporta il dettaglio per manifestazioni tenutesi all’estero per le quali il Gruppo ha operato come organizzatore, partner commerciale o agente. La superficie espositiva netta occupata ammonta a 310.495 metri quadrati (i dati dei metri quadrati netti espositivi vengono indicati in forma arrotondata per una più agevole lettura e comparazione).

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Risorse umane del Gruppo Fiera Milano

Composizione e turnover

Al 31 dicembre 2021 i dipendenti a tempo indeterminato del Gruppo sono pari a 669 unità rispetto alle 707 del 31 dicembre 2020.

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In dettaglio, nel corso del 2021, si sono registrate entrate per 34 unità, di cui 29 nel contesto italiano, dovute principalmente alla sostituzione di personale cessato per dimissione, al potenziamento delle aree commerciali e delle tecnologie digitali oltre che alla stabilizzazione dei contratti a termine a rafforzamento di tutte le strutture organizzative; le restanti 5 risorse in ambito estero sono legate per lo più a sostituzione di personale dimissionario.

Le uscite sono pari a 72 unità di cui 53 unità nelle società italiane - correlate per la maggior parte a dimissioni volontarie e/o risoluzioni consensuali, alla cessione del ramo editoriale di Fiera Milano Media nonché ad alcuni pensionamenti - e 19 unità nel contesto estero legate prevalentemente ad una riorganizzazione del business ed un elevato turnover.

Il turnover complessivo, calcolato come incidenza della somma tra entrate ed uscite sul numero medio delle risorse, è stato del 18,2% rispetto al 18,8% dell’anno precedente.

Di consuetudine, il Gruppo Fiera Milano si avvale di personale con contratto a termine per far fronte ai picchi di attività legati all’andamento del calendario fieristico e all’avvio di progetti straordinari. A causa della pandemia da Covid-19, il personale con contratto a tempo determinato passa da 14 unità al 31 dicembre 2020 a 6 unità nel 2021, principalmente dovuto alla mancata possibilità di confermare i contratti in essere.

Il Gruppo Fiera Milano nell’ambito di convenzioni stipulate con l’Università Statale di Milano, il Politecnico di Milano, l’Università Bocconi di Milano, l’Università Bicocca di Milano, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, l’Università IULM di Milano, lo IED - Istituto Europeo di Design di Milano, L’Accademia di Fondazione Fiera Milano l’Università Carlo Cattaneo – LIUC di Castellanza, la Business School Sole 24 Ore, l’Università dell’Insubria di Varese e Randstad, negli ultimi mesi del 2021 ha ospitato 28 (25 attivati nel 2021, 3 attivati in precedenza) esperienze di stage in diversi settori aziendali (Acquisti, Commerciale, Comunicazione, Controllo Interno, Customer Care, IT, Legale, Marketing, Operation e Area Tecnica). La durata media del periodo di tirocinio è generalmente pari a 6 mesi.

Contrattualistica vigente

Le società italiane del Gruppo Fiera Milano adottano il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti di Aziende del Terziario, della Distribuzione e dei Servizi.

I dipendenti sono ripartiti in tre macrocategorie:

  • Dirigenti, con ruoli di carattere manageriale.
  • Quadri, con ruoli di carattere specialistico.
  • Impiegati, addetti ad attività di ufficio e supporto tecnico.

Nel Gruppo Fiera Milano, settore Italia, non esiste la categoria “operai” in quanto lo svolgimento delle attività connesse all’erogazione e alla predisposizione di servizi fieristici viene effettuato attraverso l’utilizzo di fornitori esterni.

Nel contesto estero ogni società applica la contrattualista vigente del paese di appartenenza.

Misure di sicurezza adottate

Nell’ambito italiano del Gruppo Fiera Milano la sicurezza di tutti i dipendenti è un prerequisito imprescindibile, su cui investire significativamente. Nel corso del 2021 è stata effettuata attività di formazione sulla sicurezza, destinata ai dipendenti con ruoli tecnici.

Per fronteggiare la pandemia da Covid-19, si è inoltre provveduto ad inviare a tutta la popolazione aziendale i nuovi Protocolli di sicurezza redatti al fine di illustrare le misure adottate e i comportamenti da tenere nei luoghi di lavoro; per lo svolgimento del lavoro da remoto, sono stati inoltre inviati spunti aggiuntivi in tema di ergonomia e lavoro da casa.

Pandemia Covid-19 - Interventi di sostegno al reddito

Il settore fieristico-congressuale è stato uno dei comparti maggiormente coinvolti nella crisi generatasi a seguito della pandemia di Covid-19.

Il Gruppo ha fin da subito adottato tutte le azioni necessarie per tutelare la salute e la sicurezza dei propri clienti, fornitori e dipendenti, utilizzando, tra le altre misure, iniziative di remote working. Per contrastare gli effetti della pandemia, sono state avviate importanti azioni di riduzione dei costi, riferiti ai costi di gestione dei quartieri e del personale

In relazione al personale, nel corso del 2021 sono stati sottoscritti per le diverse realtà del Gruppo i verbali di esame congiunto per la proroga dell’ammortizzatore sociale Covid-19, già attivato nel corso dell’anno 2020, in coerenza con il susseguirsi delle disposizioni governative emanate in funzione delle curve dei contagi epidemiologici.

Tale ammortizzatore sociale ha operato per 23 settimane complessive nell’arco dell’anno coinvolgendo, compatibilmente con le mansioni, a rotazione settimanale o giornaliera, l’intero personale.

Al fine di garantire il sostegno economico dei lavoratori, l’azienda si è impegnata ad anticipare la corresponsione dell’assegno ordinario previsto dall’ammortizzatore sociale, alle normali scadenze di ciascun periodo di paga mensilmente prevista, con il meccanismo del conguaglio sui contributi INPS nonché a integrare, in via eccezionale, l’indennità percepita da ciascun lavoratore collocato in ammortizzatore sociale nella misura del 40% della differenza tra l’indennità e l’ammontare della normale retribuzione.

Allo stesso modo è stato definito che, i lavoratori interessati usufruissero dell’ammortizzatore sociale solo previo esaurimento delle giornate di ferie e di permesso maturati e non goduti negli anni pregressi.

Formazione

In un momento in cui il business si sta trasformando ed è in costante evoluzione, sempre più il lavoro che svolgono le persone ogni giorno richiede aggiornamento costante. Anche per il 2021 il Gruppo Fiera ha posto particolare attenzione alla formazione continua nell’ottica di migliorare le capacità delle proprie persone sia sull’implementazione delle hard skills, ampliando le conoscenze, sia sullo sviluppo e miglioramento delle soft skills. Capacità che consentiranno all’azienda di offrire servizi migliori per i propri clienti.

Il Gruppo Fiera Milano nel 2021 ha aderito all’iniziativa del Fondo Nuove Competenze che ha previsto la partecipazione di tutti i dipendenti ad un importante Progetto Formativo nel periodo luglio/ottobre. La maggior parte del piano si è svolta con sessioni “modulari” e “ripetute”, per permettere a tutti di frequentare, tenuto conto del proprio calendario professionale e di ferie.

Tale piano ha coinvolto tutti i dipendenti del Gruppo Fiera Milano ed è stata un’occasione per sviluppare un’azione formativa intensiva su temi molto attuali ed importanti per il Gruppo in questo periodo di ripartenza e trasformazione. Il Piano ha previsto tre ambiti fondamentali di sviluppo delle competenze:

  • Formazione in temi di compliance.
  • Reskilling relativo alla Digital Transformation.
  • Skillsets necessari per costruire le competenze di domani.

Nello specifico i contenuti che sono stati veicolati nei diversi corsi sono quelli relativi al mondo di Salesforce CRM, quelli relativi ai sistemi QMS, SynerTrade e Maglie 2.0, i corsi a catalogo (Time Management, Project Management, Comunicazione Digitale, Problem Solving), i corsi sulla Sostenibilità, sulla Compliance, sulla Cyber Security e sul mondo delle competenze digitali “orizzontali”.

Ogni attività formativa è stata prenotata, svolta e certificata attraverso il portale HCM, modulo Learning. Oltre 200 le classi Teams sviluppate in maniera “sincrona” (live) che, rimarranno a disposizione dei dipendenti anche per il futuro registrate al link Fiera Milano Education.

Nel corso del 2021 è proseguito il piano finanziato For.Te. tramite il quale abbiamo erogato formazione linguistica riservata ad un gruppo volontario di 21 dipendenti. Per dare continuità al programma risultano in previsione per il 2022, 18 giornate d’aula di approfondimento, all’interno del piano finanziato For.Te, per il periodo 10 gennaio al 18 marzo 2022 durante il quale saranno organizzate giornate d’aula per ciascuno dei seguenti argomenti (già trattati o introdotti con corsi di 32 ore in estate):

  • Project Management (30 posti).
  • Marketing e Comunicazione (20 posti).
  • Time Management (20 posti).
  • Progettazione/Rendering (16 posti).

Nel corso del 2021 si è avviato anche il progetto “Agorà – From lockdown to lookup” rivolto al Top Management del Gruppo Fiera. Il progetto ha come obiettivo quello di migliorare l’efficacia del team allo scopo di rispondere alle future sfide in un momento di profonda trasformazione nonché quello di individuare le dimensioni principali sulle quali lavorare per rendere la squadra ancora più capace di raggiungere gli obiettivi generando concrete iniziative di sviluppo volte a realizzare i cambiamenti di maggiore valore per il Gruppo.

Il piano formativo si è concluso con:

  • 44.802 ore frequentate su 49.600 richieste ad ANPAL per un tasso di completamento del 90%;
  • i corsi frequentati dai 538 colleghi coinvolti dal piano sono stati 8.686 (circa 16 a testa);
  • questi corsi sono stati valutati a sistema nel 67% dei casi (6.440 valutazioni ricevute);
  • la valutazione complessiva media è stata di 3.8 su una scala da 1 a 5.

A tal proposito si ritiene di proseguire con le attività formative presentando una nuova istanza per accedere ad un nuovo Fondo Nuove Competenze.

Nel 2021 è proseguita anche l’iniziativa settimanale “Tips” (suggerimenti IT e trucchi sull’utilizzo di strumenti e softwares) attraverso l’invio settimanale di una mail a tutta la popolazione e la pubblicazione della news sulla intranet aziendale.

È altresì proseguita la formazione manageriale e tecnica rivolta a tutti i dipendenti del Gruppo e organizzata da Business International.

Relativamente alle consociate estere CIPA Fiera Milano si è focalizzata nel fornire adeguate linee guida a tutti i dipendenti in merito alle azioni legate al posticipo delle proprie manifestazioni, all'approccio comunicativo con i propri clienti e alla costante informazione sulla salute e sul benessere nonché sulle misure di prevenzione relativamente alla pandemia da Covid-19. Al fine di potenziare al massimo le competenze delle proprie persone, la società ha inoltre offerto la possibilità a tutti i dipendenti di partecipare a numerosi corsi di formazione. Sono state implementate diverse partnership con le migliori università e forniti corsi di formazione incentrati sul miglioramento dei processi (ERP), sulla salute mentale, sull'implementazione delle pratiche di protezione dei dati (GDPR), sul riciclaggio delle procedure del codice etico per tutti i dipendenti e sulla partecipazione della leadership alla conferenza UFI Latam.

Le persone complessivamente coinvolte nella formazione sono state nell’anno 615 per un numero di corsi pari a 85 per un totale complessivo di ore frequentate pari a 45.970.

Principali fattori di rischio cui il Gruppo è esposto

Gestione dei rischi nel Gruppo Fiera Milano

Fiera Milano adotta un processo strutturato e integrato di analisi e gestione dei rischi a livello di Gruppo, che si ispira a standard riconosciuti a livello internazionale in ambito ERM. Sulla base di una metodologia di mappatura e quantificazione dei rischi che prevede il coinvolgimento diretto del management di Gruppo in qualità di risk owner, il processo ERM è a supporto sia della valutazione, definizione e pianificazione degli obiettivi e delle strategie aziendali che della loro corretta esecuzione, attraverso l’integrazione nei processi di pianificazione e gestione aziendali delle seguenti attività:

  • sistematica e proattiva identificazione dei principali rischi (strategici, operativi, finanziari e di compliance) cui il Gruppo è esposto;
  • valutazione dei potenziali effetti negativi sulle performance desiderate (impatto) e della probabilità di accadimento dei rischi identificati;
  • analisi del sistema di risk management sui singoli fattori di rischio, vale a dire del livello di presidio in termini di azioni di risk mitigation in essere (es. di tipo contrattuale, assicurativo, organizzativo/procedurale);
  • definizione e monitoraggio dell’implementazione di risk response coerenti con il livello di rischio residuo, tenuto conto della propensione al rischio aziendale.

I risultati del sopracitato processo ERM sono oggetto di comunicazione periodica in sede di Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, Collegio Sindacale e Consiglio di Amministrazione, e sono utilizzati dalla funzione Controllo Interno come elementi informativi finalizzati alla predisposizione del piano annuale di audit risk-based.

Il presidio organizzativo e procedurale sul processo ERM è garantito dalla funzione di Risk Management, che ha la responsabilità sul corretto funzionamento del complessivo processo di gestione dei rischi aziendali e che opera in base alle previsioni della Policy ERM, che disciplina ruoli e responsabilità nell’ambito del processo di identificazione, misurazione, gestione, monitoraggio e reporting dei rischi aziendali del Gruppo Fiera Milano.

Il processo di Enterprise Risk Management integra i rischi ESG, ovvero quegli eventi di rischio che possono pregiudicare il conseguimento degli obiettivi di sostenibilità del Gruppo nelle cinque aree tematiche ambientale, sociale, personale, diritti umani e lotta alla corruzione. L’integrazione dei rischi ESG (ambientali, sociali e di governance) nel processo ERM permette una gestione di tali rischi maggiormente strutturata e proattiva con ricadute positive sulla salvaguardia degli obiettivi di sostenibilità del Gruppo.

Si descrivono di seguito i principali fattori di rischio cui il Gruppo Fiera Milano è esposto, così come emersi dal processo sopra descritto, considerato sia il settore di attività in cui opera, sia le peculiarità del modello di business adottato. Sono altresì richiamate le politiche adottate dal Gruppo per la gestione e mitigazione dei fattori di rischio descritti.

1. Rischi di contesto esterno e strategici

Rischi connessi al contesto economico generale, all’evoluzione e alla competitività del mercato fieristico

I risultati economici e finanziari del Gruppo sono soggetti all’andamento del ciclo economico e/o da elementi macroeconomici, sia generali, sia specifici del settore di riferimento; inoltre il Gruppo è esposto al rischio che la posizione di leadership raggiunta sul mercato domestico possa risentire dell’inasprimento della concorrenza o dell’ingresso di nuovi operatori che potrebbero incidere negativamente sulla posizione di mercato del Gruppo.

Nel 2021 il PIL è cresciuto del 5,9% (nota 16) livello mondiale, dopo il calo del 3,1% fatto registrare nel 2020 a seguito dello scoppio della pandemia e delle misure adottare per contenerla. Sebbene l’economia mondiale abbia registrato una crescita rispetto all’anno precedente, lo scenario globale è influenzato da elementi che rendono incerte le prospettive: le difficoltà nelle catene di fornitura, che hanno colpito soprattutto Europa e Stati Uniti; la diffusione di nuove varianti di Covid, che hanno spinto diversi Paesi a imporre nuove restrizioni; la continua crescita dell’inflazione, spinta sia dall’incremento dei costi dell’energia che dalla già citata crisi delle catene di approvvigionamento e da una domanda tornata a crescere prepotentemente dopo le restrizioni imposte nel 2020.

Il PIL dell’area Euro è cresciuto del 5,3% (nota 17), e il PIL italiano è cresciuto del 6,5% nel 2021, facendo registrare un forte balzo rispetto all’anno precedente, in cui il PIL era calato dell’8,9%. Si osserva tuttavia un rallentamento nel ritmo di crescita nell’ultima parte del 2021, riconducibile alla scarsità di alcuni input produttivi e all’impennata dei prezzi di gas e elettricità.

La società di consulenza AMR (nota 18) stima che la dimensione del settore fieristico mondiale nel 2021 risulterà dimezzata (-49%) rispetto ai livelli pre-covid (2019). A livello globale ci si aspetta che nei prossimi anni la ripresa sarà graduale e si prevede un pieno recupero solo a partire dal 2023 (-4% rispetto ai livelli pre-covid). Il lockdown del primo semestre 2021 ha pesantemente impattato sul settore fieristico italiano, atteso in aumento del 52% rispetto al 2020 ma pur sempre in diminuzione del 69% rispetto al 2019. Nel 2022 AMR stima che i volumi dei mq rimarranno minori del 40% rispetto a quelli del 2019 e recupereranno nel 2023 fino all’85% dei volumi pre-covid (2019).

Fiera Milano si trova ad affrontare un livello di concorrenza nel settore fieristico, con particolare riferimento al contesto europeo e nazionale, inasprito da riposizionamenti nel calendario fieristico e conseguenti sovrapposizioni fra eventi concorrenti. L’emergenza Covid ha costretto infatti i principali operatori fieristici, a livello sia domestico che internazionale, a riposizionare gli eventi in portafoglio in periodi diversi e successivi rispetto a quelli originariamente pianificati. Tali riposizionamenti hanno spesso provocato nello scacchiere del calendario fieristico internazionale sovrapposizioni fra eventi concorrenti, con conseguente aumento del livello di concorrenza fra i player fieristici, che peraltro si troveranno a gestire una base clienti (espositori e buyer) con minori capacità di spesa e ridotta propensione all’acquisto rispetto al periodo pre-covid.

Da menzionare infine i possibili effetti del recente conflitto in Ucraina; l’interscambio commerciale fra l’Italia e la Russia è molto rilevante - circa 7,3 miliardi di euro di export nel 2020 – con prevalenza nei settori moda, alimentare, chimico-farmaceutico, meccanica e servizi di impiantistica e costruzioni, settori merceologici fra i più rappresentati nel panorama delle manifestazioni fieristiche del Gruppo. L’inasprimento delle relazioni politiche con la Russia porterà a un calo tendenziale dell’export italiano nel breve periodo con contraccolpi sulle imprese operanti nei citati settori e, indirettamente, anche sulla qualità della presenza di tali imprese nelle manifestazioni fieristiche in calendario.

E’ verosimile inoltre, alla luce dell’attuale situazione, attendersi una riduzione della presenza alle manifestazioni fieristiche in calendario nei prossimi mesi di visitatori professionali (buyer) provenienti dai territori russi.

In tale scenario, caratterizzato quindi da forte incertezza per l’entità e i tempi della ripresa economica e per l’inasprimento della concorrenza, il Gruppo Fiera Milano è impegnato a perseguire le linee strategiche delineate nel Piano CONNECT 2025, imperniato su quattro principali direttrici: (i) valorizzazione dei servizi tradizionali e digitali (ii) rafforzamento delle manifestazioni di proprietà (iii) consolidamento del business congressuale (iv) sfruttamento del potenziale delle strutture espositive.

Evoluzione del quadro normativo e regolamentare

Rischio di contesto esterno legato agli effetti dell’evoluzione della normativa in materia di contrasto alla pandemia da Covid-19 emanata di volta in volta dal governo nazionale e dalla Regione Lombardia, in termini di nuove disposizioni o modifiche all’assetto vigente, con relativi effetti sull’operatività del business fieristico e congressuale e connesse variabili competitive. I provvedimenti emanati nella prima fase della pandemia contenevano indicazioni variabili in funzione del quadro epidemiologico di riferimento e generalmente coprivano lassi temporali limitati, con l’effetto di elevare l’incertezza degli operatori del settore; con il decreto-legge “riaperture” del 22 aprile 2021 il governo ha previsto lo svolgimento in presenza, in zona gialla, delle fiere a partire dal 15 giugno 2021 e dei congressi e dei convegni a partire dal 1° luglio 2021. Per gestire tale fattore di rischio il Gruppo Fiera Milano pone in essere, attraverso la Direzione External Relations & Communications, una attività di advocacy presso le istituzioni a salvaguardia degli interessi del Gruppo e del settore fieristico e congressuale, anche tramite la ricerca e l’individuazione dei migliori canali attraverso i quali tutelare i propri interessi (es: associazioni di riferimento AEFI e CFI) e il confronto con gli altri operatori fieristici su tematiche di interesse comune (es: protocollo anti-Covid per lo svolgimento di manifestazioni e congressi). Da citare a tal proposito il recente Decreto Legge Covid del governo del 2 febbraio 2022, che favorisce il ritorno dei visitatori extra-UE attraverso il riconoscimento dello status vaccinale del paese di origine integrato da tampone in caso di non conformità con quello italiano.

Ricalendarizzazione di eventi per Covid-19

Nel corso del 2021 si è protratta l’emergenza pandemica da Covid-19, che ha comportato un lockdown delle strutture fieristiche e congressuali per il periodo dal 1° gennaio al 14 giugno, mentre per il periodo dal 15 giugno fino a inizio settembre l’attività fieristica e congressuale è risultata estremamente ridotta. Da inizio settembre le attività sono effettivamente ripartite, ma hanno registrato risultati mediamente dimezzati rispetto al periodo pre-covid nei principali KPI (mq, n. espositori, ricavi e margini) a causa di diversi fattori, fra cui la ridotta mobilità internazionale e gli effetti della crisi economica che ha costretto gli espositori a rivedere i propri budget di spesa. Ciononostante, il Gruppo, con un notevole sforzo organizzativo, è riuscito a concentrare nell’ultimo quadrimestre dell’anno lo svolgimento di circa trenta manifestazioni fieristiche nei quartieri fieristici milanesi.

La comparsa a fine novembre della variante Omicron, la più contagiosa fra quelle manifestatesi dall’inizio della pandemia da Covid-19, e la sua rapidissima diffusione a livello globale hanno introdotto nuovamente un elemento di incertezza sulla mobilità internazionale, che ha spinto gli organizzatori degli eventi fieristici programmati nella prima parte dell’anno a ricalendarizzarli in date successive, con l’obiettivo di facilitare la presenza di espositori e buyer internazionali.

In particolare, sono state ricalendarizzate sia mostre di proprietà del gruppo, fra cui Bit (da febbraio ad aprile), Transpotec Logitec (da gennaio a maggio), Homi (da gennaio a marzo), che mostre ospitate quali il Salone del Mobile (da aprile a giugno), Mido (da febbraio a maggio) e Mostra Convegno Expocomfort (da marzo a fine giugno). Tale ricalendarizzazione interessa comunque l’esercizio 2022, allo stato attuale non vengono registrati rinvii ad anni successivi o cancellazioni.

Il quadro sanitario sta progressivamente migliorando, in quanto i contagi da variante Omicron hanno raggiunto il “plateau” a fine gennaio e sono in costante discesa, talchè i principali Paesi europei stanno pianificando un allentamento delle restrizioni con l’obiettivo di un progressivo ritorno alla normalità. Allo stato attuale l’outlook è quindi moderatamente positivo, anche se non è possibile escludere la comparsa di ulteriori varianti in grado di complicare nuovamente il quadro e impattare negativamente il calendario fieristico e congressuale.

Ciclicità e stagionalità del business fieristico e congressuale

L’organizzazione e l’ospitalità di manifestazioni ed eventi fieristici e congressuali sono, per loro natura, soggette a stagionalità e ciclicità della domanda, entrambi fattori particolarmente rilevanti per i mercati italiano ed europeo; gli stessi risultano infatti caratterizzati sia dalla quasi totale assenza di manifestazioni fieristiche nel corso dei mesi estivi, sia dalla presenza di manifestazioni fieristiche a cadenza biennale o pluriennale. Tale stagionalità influisce notevolmente sulla distribuzione dei ricavi e dei margini realizzati dal Gruppo, che si espone al rischio di avere livelli di saturazione delle strutture espositive e congressuali non ottimali ai fini del raggiungimento delle marginalità attese.

L’attuale strategia del management, condensata nelle direttrici del Piano Strategico 2025, cioè (i) valorizzazione dei servizi tradizionali e digitali (ii) il rafforzamento delle manifestazioni di proprietà (iii) consolidamento del business congressuale (iv) sfruttamento del potenziale delle strutture espositive, consentirà in prospettiva di raggiungere una maggior stabilità dei ricavi e dei margini sia in corso d’anno che fra anni pari e dispari.

Dipendenza delle società del Gruppo dal business fieristico

Risulta ad oggi rilevante la dipendenza di alcune Società del Gruppo dall’andamento del business fieristico e congressuale, con particolare riferimento alle società Nolostand SpA e Mico DMC Srl, i cui business risultano ancora oggi prevalentemente captive rispetto al portafoglio manifestazioni e congressi del Gruppo.

Per ovviare a tali condizioni di dipendenza ed al relativo rischio insistente sui business delle suddette Società, il Gruppo ha avviato alcune attività volte alla mitigazione dei potenziali effetti negativi sui risultati consolidati.

Mico DMC è impegnata nello sviluppo di linee di business non captive, quali quella degli eventi corporate e la proposizione di servizi DMC direttamente agli espositori, sia delle manifestazioni proprie che delle manifestazioni di terzi, a tal fine la società ha previsto nel proprio assetto organizzativo una funzione dedicata di Business Development.

Per quanto riguarda Nolostand SpA, tale fattore di rischio è connaturato al modello organizzativo di funzionamento che il Gruppo ha scelto e adottato per Nolostand SpA, che presenta un’operatività quasi completamente captive rispetto al business fieristico e congressuale sviluppato dal Gruppo di appartenenza. Nello specifico l’offerta commerciale è gestita dalle strutture di Fiera Milano SpA nelle fasi (i) di vendita, attraverso la funzione Vendita Servizi della direzione Marketing & Services, e (ii) di progettazione, attraverso la funzione Area Tecnica – Progettazione della Direzione Operations, mentre la fase di execution delle commesse è gestita dall’area operativa (ingegnerizzazione, logistica e cantieri) di Nolostand SpA.

Rischi legati alle richieste del mercato in materia di certificazioni di sostenibilità

Il Gruppo è esposto al rischio che nel contesto di mercato attuale e prospettico, alcune tipologie di clientela (principalmente organizzatori di fiere e congressi ed espositori) appartenenti a settori merceologici particolarmente attenti e sensibili ai temi di sostenibilità ambientale si orientino verso operatori fieristici con un maggior grado di maturità e un profilo più evoluto, rispetto a quello di Fiera Milano, in tema di possesso di certificazioni ESG. Nel caso del mercato congressuale vi sono organizzatori di grandi eventi che per policy si stanno orientando sullo svolgimento di eventi solo “carbon neutral” e conseguentemente selezionano le venue congressuali principalmente sulla base di prerequisiti abilitanti tali tipologie di eventi.

Nell’ottica di gestire tale fattore di rischio il Gruppo si è mosso su vari fronti.

A livello di policy nel 2020 Fiera Milano si è dotata di una Politica per la qualità, sostenibilità, ambiente e sicurezza, con lo scopo di promuovere la sostenibilità economica, ambientale e sociale degli eventi organizzati ed ospitati presso i quartieri fieristici e congressuali, seguendo principi di buona gestione, sicurezza, inclusività, integrità e trasparenza.

Fiera Milano ha conseguito la certificazione LEED (livello Silver) per ciò che concerne il Centro Servizi, il Centro Congressi e le Torri Uffici del quartiere espositivo di Rho.

Il centro congressi MiCo, gestito dalla società controllata Fiera Milano Congressi, negli anni precedenti ha ottenuto l’upgrade della certificazione di Healthy Venue da “Silver” a “Gold” da parte della World Obesity Federation; il livello “Gold” prevede una maggiore attenzione al catering, alla promozione delle iniziative e ai dipendenti. Nel corso del 2021 è stata ottenuta la Certificazione LEED per il Centro Congressi MICO e per il 2022 la Società si è posta l’obiettivo di ottenere analoga certificazione per i padiglioni 3 e 4.

La Capogruppo Fiera Milano, inoltre, già certificata ISO 9001:2015, ha proseguito il processo di estensione del campo di applicazione del Sistema di Gestione includendo tutte le fasi relative alla progettazione, organizzazione, realizzazione e ospitalità di manifestazioni fieristiche e servizi di supporto, ed ha acquisito nel corso del primo semestre 2021 la certificazione UNI ISO 20121:2013 – Sistema di Gestione sostenibile degli eventi.

La società controllata Nolostand, operante nel business degli allestimenti, adotta un sistema di gestione integrato (SGI) che prevede le seguenti certificazioni: (i) ISO 9001:2015 – Sistema di Gestione per la qualità (ii) ISO 14001:2015 – Sistema di Gestione per l’ambiente (iii) ) ISO 45001:2018- Sistema di Gestione per la salute e la sicurezza (iv) UNI ISO 20121:2013 – Sistema di Gestione sostenibile degli eventi. Nel corso del 2021 vi è stato il passaggio alla norma ISO 45001:2018 Sistema di Gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro, in sostituzione della precedente OHSAS 18001:2007.

Rischio di aumento del prezzo delle materie prime e di scarsità di materiali e manodopera

L’effetto combinato dei picchi di domanda post-lockdown e della discontinuità delle catene di approvvigionamento mondiali (es. congestioni degli hub marittimi in Cina) ha fatto lievitare i costi delle materie prime, dai semiconduttori all’alluminio all’acciaio, e ha fatto rincarare il costo del gas e dell’energia elettrica, con conseguente compressione dei margini per la maggior parte delle imprese. La disruption delle supply chain globali e i conseguenti ritardi nelle consegne in Europa e USA pongono anche un problema di scarsità di materiali e di componentistica necessari per le industries dei Paesi occidentali. Il recente conflitto tra Ucraina e Russia ha esacerbato le tensioni sui prezzi delle materie prime, in particolare gas e petrolio; inoltre le sanzioni economiche verso la Russia poste in essere da parte di USA, UK e Europa potrebbe innescare reazioni da parte del governo russo con rischi di tagli alle forniture di energia verso l’Italia e gli altri Paesi europei.

Tale fattore di rischio rileva anche per le società del Gruppo, con riferimento in particolare a materie prime quali energia elettrica e gas, legno (utilizzato per i pannelli degli stand) e polimeri (utilizzati per le grafiche, la cartellonistica e la moquette); a tal proposito il Gruppo ha posto in essere politiche di approvvigionamento anticipato per alcuni materiali (es. pannelli per gli stand) o a prezzo fissato per altre materie prime (energia elettrica e gas).

Da segnalare inoltre, lato fornitori, la criticità relativa al reperimento di manodopera specializzata nel montaggio e smontaggio degli allestimenti fieristici; il fermo attività prolungato imposto dalla pandemia ha spinto una buona parte delle squadre di montaggio a passare al settore edile, favorito dalle agevolazioni fiscali relative al superbonus 110% e al c.d. bonus facciate.

2. Rischi operativi legati ai processi e all’organizzazione

Rischi connessi alla perdita di eventi chiave

Nonostante l’elevato numero di eventi organizzati e ospitati presso i quartieri fieristici, l’utilizzo di una parte considerevole della superficie espositiva, e relativi ricavi e margini, è legata ad un numero limitato di eventi specifici, sia organizzati che ospitati (es. Salone del Mobile, Eicma Moto, Mostra Convegno Expocomfort, MICAM, Host, Homi, Tuttofood). Vi è quindi la possibilità che tali eventi chiave possano registrare andamenti negativi tali da pregiudicarne la continuità nel tempo, oppure che possano trasferirsi (per gli eventi ospitati) in altri quartieri fieristici, anche a causa delle variazioni/sovrapposizioni sul calendario internazionale innescate dalla pandemia, con conseguenti impatti negativi sui risultati del Gruppo.

Per far fronte a tali incertezze, il Gruppo ha predisposto dei piani di azione volti a consentire di ridurre l’esposizione al rischio. Sul fronte manifestazioni ospitate il Gruppo ha inserito in calendario le prossime edizioni di manifestazioni fieristiche leader a livello internazionale come GASTECH (settembre 2022), e ITMA (2023) e, in coerenza con i contenuti del Piano Strategico 2025, prevede sempre più di consolidare e potenziare le relazioni con gli organizzatori terzi grazie al potenziale tecnologico del quartiere (progetti «Smart District» e «Digital Signage» - trasformazione digitale dell’infrastruttura fieristica) e il rispetto di standard elevati in tema di tutela della salute e della sicurezza. Sul fronte manifestazioni dirette il Piano Strategico prevede il rafforzamento del portafoglio delle manifestazioni di proprietà, attraverso l’arricchimento dei contenuti e l’aumento del peso internazionale degli eventi direttamente organizzati, al fine di creare manifestazioni di riferimento settoriale a livello non solo nazionale anche attraverso l’incremento del tasso di internazionalità di espositori e buyer, e il lancio di nuove manifestazioni di proprietà (es. Next Mobility Exhibition a ottobre 2022).

Business Continuity

Il Gruppo è esposto al rischio di subire incidenti gravi, come quelli causati da eventi fisici sui sistemi informativi e tecnologici, condizioni meteorologiche o disastri naturali, azioni militari, terrorismo o epidemie. Tali eventi possono nuocere a persone, luoghi e strutture e interrompere gravemente l’attività di business. Il Gruppo può raramente controllare le cause di questi incidenti gravi, ma può garantire una risposta efficace che ne riduca gli impatti. Una risposta inadeguata a un incidente grave potrebbe causare danni, oltre che economici e operativi, alla reputazione del Gruppo, con possibili risvolti civili e penali.

Per fronteggiare le ricadute derivanti da eventi del tipo descritto il Gruppo ha intrapreso l’implementazione di un framework di Business Continuity Management, che si completerà nel 2022, e che ha già indirizzato una serie di azioni di risk mitigation quali (i) l’implementazione di un sistema di “Crisis management”, gestito da un Crisis Team interfunzionale per le contromisure operative da adottare nel caso di eventi di crisi, compresa la gestione della comunicazione, interna ed esterna, (ii) la prossima attivazione del servizio SOC – Security Control Center per il cybersecurity incident management (iii) soluzioni di Disaster Recovery con ridondanza geografica e virtuale per l’infastruttura IT.

Il Gruppo dispone inoltre di coperture assicurative di tipo PDBI (Property Damage e Business Interruption) nell’ambito della polizza di Gruppo All Risks Property

Dipendenza da fornitori

Fiera Milano fa un uso intensivo per le proprie operations di fornitori di servizi, tanto che la capacità del Gruppo di ospitare e organizzare manifestazioni e congressi dipende dalla regolare operatività dei fornitori impiegati nei processi più rilevanti (pulizia, posa moquette, allestimenti, logistica, manutenzione, energia, vigilanza, etc).Per alcune di queste categorie merceologiche, per motivazioni di carattere tecnico e di gestione, il fornitore attualmente contrattualizzato è unico (vigilanza, manutenzione, logistica), sicchè una fermata accidentale di uno di questi operatori comporterebbe un rischio di perdita di profitto derivante dall’interruzione, ancorchè temporanea, dell’attività fieristica, in quanto il Gruppo non sarebbe in grado di sostituire nell’immediato il fornitore, con ricadute anche di tipo reputazionale. Da rilevare inoltre che il fermo attività imposto dall’emergenza Covid ha pesantemente impattato su alcuni settori, fra cui quello fieristico-congressuale con le relative catene di fornitura, causando criticità economico-finanziarie sui relativi operatori.

Per far fronte a tale tipologia di rischio la funzione acquisti di Gruppo come policy ripartisce ogni singolo servizio fra più fornitori e su diverse scadenze contrattuali, utilizzando più operatori per categoria merceologica, in modo da evitare la dipendenza da fornitori unici per un dato servizio. Nel caso emergesse la necessità di sostituire un fornitore «unico» la funzione acquisti ha la possibilità di attingere da un albo di fornitori qualificati che copre tutte le categorie merceologiche di interesse, in modo da poter avviare le esplorazioni di mercato.

Si segnala infine che nella polizza “All Risks Property” di Gruppo è inserita una clausola «dipendenza da fornitori e terzisti» che copre sinistri che colpiscano un fornitore e/o terzista e che causino un’interruzione dell’attività del fornitore.

Rischio cyber

La crescente diffusione di tecnologie e modelli di business basati sulla rete che consentono il trasferimento e la condivisione di informazioni sensibili attraverso spazi virtuali (es: social media, cloud computing) comporta l’insorgere di situazioni di vulnerabilità informatica e quindi di attacchi cibernetici, che diventano sempre più numerosi e sofisticati anche in relazione ai cambiamenti del contesto di riferimento. Tali attacchi possono comportare generazione di ritardi nella conduzione del business, temporanea o prolungata interruzione delle attività, perdita di dati, violazioni della confidenzialità di dati personali con relative richieste di risarcimento, con conseguenti danni economici, patrimoniali e di immagine.

Per far fronte a tali fattori di rischio il Gruppo ha sviluppato una serie di presidi procedurali, organizzativi e tecnici, così articolati:

(i) policy e procedure in ambito IT Security quali la Policy di gestione della cybersecurity, la procedura data breach, la policy di gestione della sicurezza dei dati nei rapporti con le terze parti, la policy di classificazione e gestione delle informazioni

(ii) data protection – soluzioni per la protezione, backup e retention dei dati

(iii) email protection – soluzioni per la protezione della posta elettronica aziendale da minacce esterne

(iv) endpoint detect & response - soluzioni per rilevamento delle minacce esterne e capacità autonoma di risposta sugli endpoint

(v) network protection - mezzi per garantire la sicurezza infrastrutturale della rete perimetrale, che comprendono firewall, IDS – Intrusion Dectection Systems, IPS – Intrusion Protection System

(vi) Identity and Access Management (IAM) – tecnologie che gestiscono l’identità digitale per l’accesso centralizzato alle piattaforme del Gruppo

(vii) Mobile protection – soluzioni per la protezione dei device mobili.

Dal punto di vista della protezione infrastrutturale e di rete, nel primo semestre 2022 sarà operativo un nuovo Data Center, in outsourcing a un provider terzo, che introdurrà elementi di ridondanza geografica (Disaster Recovery), di gestione ottimizzata dei dati di backup (Golden Copy), e di ammodernamento delle infrastrutture a garanzia delle migliori pratiche di sicurezza e di business continuity. Nel corso del primo semestre 2022 sarà attivato anche il servizio SOC – Security Control Center, gestito da un service provider che avrà l’obiettivo di analizzare e gestire gli incidenti di sicurezza con le correlate misure di contenimento e risoluzione. L’attività del SOC agevolerà il confronto e la comunicazione con enti esterni, quali il CNAIPIC (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche), con il quale è stato siglato a luglio 2021 un accordo di collaborazione per la prevenzione dei crimini informatici.

Dal punto di vista organizzativo il Gruppo ha implementato un sistema di “Crisis management” gestito da un Crisis Team interfunzionale che gestisce le contromisure operative da adottare nel caso di eventi di crisi estremi, compresa la gestione della comunicazione, interna ed esterna. Nel corso del 2022 sarà inoltre operativo un framework di BCM – Business Continuity Management che disciplinerà, fra l’altro, l’insieme delle procedure di Business Continuity per i processi di business critici del Gruppo e prevederà il piano di Disaster Recovery afferente le infrastrutture e gli applicativi utilizzati.

Infine, viene erogata periodicamente formazione specifica ai dipendenti del Gruppo in materia di “phishing” e “social engineering”, volte ad elevare la maturità e awareness del personale aziendale nel riconoscere questa specifica tipologia di attacchi cyber.

Sul fronte assicurativo si segnala che è operante una polizza assicurativa a copertura del “rischio cyber”.

Rischi connessi alla dipendenza da personale chiave

Il Gruppo dipende in misura rilevante dall’apporto professionale di personale chiave e di figure ad elevata specializzazione, tra le quali principalmente figurano (i) i membri del top management e (ii) gli exhibition director, responsabili per l’organizzazione dei singoli eventi, in virtù delle competenze professionali specialistiche sviluppate nei mercati di riferimento delle manifestazioni fieristiche organizzate; il Gruppo è quindi esposto al rischio di non riuscire a trattenere o ad attrarre risorse con caratteristiche idonee a svolgere le attività e sostenere le strategie del Gruppo ovvero a quello che s’interrompano i rapporti professionali attualmente in essere con le figure chiave o il personale specializzato.

Per gestire le potenziali criticità derivanti da questo fattore di rischio il Gruppo ha messo in campo una serie di azioni. Ad aprile 2021 è stato approvato in sede assembleare un piano di incentivazione a medio e lungo termine LTI, strutturato nella forma di performance share – denominato “Piano di Performance shares 2021-2022”; il piano prevede l’attribuzione, a titolo gratuito, di un determinato numero di azioni ordinarie della società a favore degli amministratori esecutivi, dei dirigenti con responsabilità strategiche e di dipendenti del Gruppo, al raggiungimento da parte di questi ultimi degli obiettivi di performance, con l’obiettivo di incentivarne la motivazione e di aumentarne la fidelizzazione nei confronti della Società.

Inoltre, la società utilizza il sistema di performance management PLM - Performance & Leadership Management per la valutazione delle competenze del personale: il sistema ha lo scopo di promuovere il raggiungimento degli obiettivi strategici di business e di valutare i comportamenti attesi sulla base di un modello di leadership rappresentativo del Gruppo Fiera Milano. I relativi meccanismi di incentivazione sono finalizzati a consentire al Gruppo di valorizzare e fidelizzare le risorse e le competenze chiave interne, assicurando un miglior coordinamento/interscambiabilità fra le stesse e una maggiore condivisione delle conoscenze.

Rischi connessi al change management

In relazione al processo di Digital Transformation in corso e alla crescente importanza del digitale nelle strategie di crescita del Gruppo, declinate dal Piano Strategico CONNECT 2025, si pone il rischio potenziale di un non adeguato change management, cioè di una incapacità di gestire il cambiamento organizzativo con relative ripercussioni negative in termini di raggiungimento degli obiettivi prefissati, nonché di una non adeguata knowledge, in termini di incapacità di sviluppare o acquisire adeguate competenze, conoscenze e capacità tecniche al fine di creare valore per il Gruppo.

Al fine di supportare il processo di reskilling delle risorse del Gruppo nell’ambito del processo di digital transformation, nel 2021 è stato erogato un imponente piano formativo finanziato dal FNC – Fondo Nuove Competenze, istituito dal DL 34/20 («Decreto Rilancio»), con focalizzazione sullo sviluppo delle competenze digitali.

Commitment, engagement e soddisfazione dei dipendenti

Rischio di flessione nella motivazione dei dipendenti e di riduzione del senso di appartenenza al Gruppo causata dal prolungato fermo delle attività fieristiche e congressuali, con conseguenti timori relativi alla perdita di reddito e/o dell’occupazione.

Tali impatti negativi sul benessere e la produttività delle risorse umane del Gruppo si sono sommati alla generale preoccupazione di contrarre il contagio al Covid-19; inoltre il repentino cambio nelle modalità di svolgimento delle mansioni, con il massiccio e prolungato ricorso al “telelavoro”, ha avuto ripercussioni sul work-life balance.

Per far fronte a tale situazione il management ha lanciato nel 2021, con finalità di assessment, una engagement survey sulla popolazione aziendale, che avrà come follow up nel 2022 il deployment di una serie di azioni di risposta. Nel 2021 è stato inoltre erogato un piano formativo finanziato dal FNC – Fondo Nuove Competenze, istituito dal DL 34/20 («Decreto Rilancio»), con focalizzazione sullo sviluppo delle competenze digitali, ed è stato avviato un progetto di “lavoro agile”.

Rischi connessi a pratiche di lavoro sommerso

Le tipologie di fornitori di cui si avvale il Gruppo Fiera Milano per l’erogazione dei propri servizi comprendono aree merceologiche connotate da elevata incidenza di manodopera (es: pulizie, allestimenti, vigilanza, ristorazione) a rischio medio-alto in termini di esposizione a pratiche di lavoro sommerso.

La probabilità effettiva di ingaggiare fornitori con problematiche di lavoro nero è tuttavia giudicata bassa, in ragione dei numerosi presidi organizzativi e procedurali adottati dal Gruppo, che ha messo a punto e implementato controlli sia (i) in fase di ingaggio del fornitore, per la qualifica reputazionale ed economico-tecnica dello stesso ai fini dell’iscrizione nell’albo fornitori di Gruppo, sia (ii) on field, in fase di controllo fisico degli accessi (check regolarità dei titoli di ingresso da parte della funzione Security) e in fase di execution delle prestazioni contrattualizzate (check di primo livello della funzione richiedente e check di secondo livello della funzione Supplier Quality). A tal proposito, per meglio presidiare il controllo sulla presenza delle maestranze all’interno dei padiglioni, in fase di rilascio dei pass vengono assegnati titoli di accesso indicanti padiglioni e stand di pertinenza, in modo tale da facilitare l’individuazione di eventuali irregolarità. I controlli sui titoli di accesso consentono anche di verificare la presenza o meno nel quartiere di subappalti autorizzati sulla base del contratto di appalto effettuato con la società titolare del contratto di fornitura e/o del servizio.

Da segnalare che i) nel Codice Etico del Gruppo Fiera Milano sono statuite le politiche di base nell’ambito del contrasto al lavoro nero e minorile ii) il Modello 231 vigente include una parte speciale relativa ai reati da impiego di cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare e una parte speciale relativa ai reati da intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, finalizzata alla prevenzione e al controllo dei reati citati.

Da segnalare che nel 2019 Fiera Milano ha sottoscritto con la Prefettura di Milano e alcune parti sociali un Protocollo d'Intesa in materia di prevenzione e tutela del lavoro nell'ambito dei quartieri fieristici: in linea con il percorso gia' intrapreso, il Protocollo mira a contrastare l'eventuale fenomeno del lavoro irregolare e sommerso attraverso una condivisione che consenta di potenziare le capacita' di intervento e prevenzione, anche grazie a un Osservatorio permanente finalizzato a promuovere la massima diffusione della cultura della legalita'.

Rischi connessi a tematiche di etica e integrità nel business sulla catena di fornitura

Sussiste il rischio potenziale che la mancata trasparenza e integrità sul parco fornitori (es: fenomeni di corruzione, lavoro sommerso, infiltrazioni della criminalità organizzata), possano avere ricadute sull’operatività e compromettere la reputazione del Gruppo, anche in considerazione della sua rilevante esposizione mediatica. Il lockdown da pandemia Covid-19 e la conseguente crisi economica e finanziaria che ha impattato sulle imprese potenzialmente incidono in maniera significativa sull’evoluzione dei rischi di riciclaggio, corruzione e infiltrazione della criminalità organizzata a cui sono soggette imprese e istituzioni finanziarie.

Per tutelarsi da tale rischio e dai potenziali effetti negativi in termini di reputazione ed integrità, il Gruppo ha messo a punto e implementato un articolato sistema di presidi procedurali e organizzativi in tema di lotta alla corruzione attiva e passiva, come di seguito rappresentati.

Dal punto di vista operativo sono stati implementati controlli sia (i) in fase di ingaggio del fornitore, per la qualifica reputazionale ed economico-tecnica dello stesso ai fini dell’iscrizione nell’albo fornitori di Gruppo, sia (ii) on field, in fase di controllo fisico degli accessi (check regolarità dei titoli di ingresso da parte della funzione Security) e in fase di execution delle prestazioni contrattualizzate (check di primo livello della funzione richiedente e check di secondo livello della funzione Supplier Quality. A tal proposito, per meglio presidiare il controllo sulla presenza delle maestranze all’interno dei padiglioni, in fase di rilascio dei pass vengono assegnati titoli di accesso indicanti padiglioni e stand di pertinenza, in modo tale da facilitare l’individuazione di eventuali irregolarità.

A livello di presidi procedurali, il Codice Etico proibisce pratiche di corruzione, favori illegittimi, comportamenti collusivi, sollecitazioni, dirette e/o attraverso terzi, di vantaggi personali e di carriera per sé o per altri. Il modello 231 vigente riserva invece al tema della corruzione due parti speciali, quella relativa ai reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione e quella relativa alla corruzione fra privati, nelle quali sono descritte le fattispecie potenziali di reato e i relativi protocolli di controllo a presidio delle tematiche sensibili in oggetto. Tali protocolli di controllo sono poi declinati in specifiche procedure aziendali, fra le quali rivestono rilievo ai fini in oggetto tutte quelle afferenti l’area Procurement. Inoltre, ogni cliente e fornitore, e più in generale tutte le terze parti sono informate circa i modelli 231 e il Codice Etico delle società del Gruppo, in quanto sono previste all’interno dei contratti specifiche clausole che obbligano la controparte al rispetto dei principi contenuti nel D.Lgs. 231/2001 e nel Codice Etico. Il Gruppo si è inoltre dotato di una procedura per la gestione degli omaggi, liberalità e sponsorizzazioni.

Per quanto riguarda le controllate estere, la società brasiliana CIPA FM e la società sudafricana Fiera Milano Exhibition Africa hanno adottato delle “linee guida per l'applicazione da parte delle società controllate estere di presidi anticorruzione e di altri compliance program”, cui ha fatto seguito l’adozione sia in CIPA FM che in Fiera Milano Exhibition Africa di una procedura di ricerca e selezione del personale e di una procedura omaggi, liberalità e sponsorizzazioni, entrambe ispirate alle linee guida delle omologhe procedure della Capogruppo. Nel corso del primo semestre 2021 è stata erogata una formazione dedicata a tutti i dipendenti delle citate controllate estere avente ad oggetto Il Codice Etico e le Linee Guida per l’applicazione di Presidi Anti Corruzione e di altri Compliance Program.

Al fine di rafforzare l’indipendenza dei buyer della funzione Procurement, è previsto dalle procedure vigenti un meccanismo di turnazione degli stessi, anche in funzione della rilevanza delle merceologie di acquisto gestite, su nuove e diverse classi merceologiche. Un meccanismo analogo di job rotation è stato introdotto per gli esponenti delle funzioni aziendali a contatto con fornitori appartenenti a classi merceologiche a rischio medio e alto, prevedendo periodi di turnazione differenti a seconda della seniority delle risorse coinvolte per gli addetti operativi, e con periodi crescenti per quelle posizioni la cui componente manageriale prevalga su quella operativa.

Vengono poi erogati ai dipendenti corsi di formazione specificamente dedicati alle tematiche in oggetto, sia in aula che in modalità e-learning.

Infine, attraverso la Procedura di gestione delle segnalazioni, anche anonime (Whistleblowing), è stato regolamentato il processo di ricezione, analisi e trattamento delle segnalazioni, anche in forma anonima o confidenziale, effettuate da Terzi e dal personale delle società del Gruppo. La procedura prevede un apposito comitato interno (Comitato Segnalazioni) al quale è attribuito il compito di svolgere verifiche nell’ipotesi in cui vengano segnalate fatti e/o condotte illecite. Tale comitato nello svolgimento delle funzioni che gli sono assegnate collabora con l’Organismo di Vigilanza in caso di segnalazioni aventi ad oggetto illeciti rilevanti ex D.Lgs. 231/2001.

3. Rischi legali/di non conformità alle normative di riferimento

Rischi connessi al quadro normativo di riferimento in materia di salute e sicurezza

Le attività svolte dal Gruppo presso le strutture espositive e congressuali, e la numerosità dei soggetti (dipendenti, fornitori, espositori, visitatori, congressisti, allestitori, etc.) che vi transitano e operano, potrebbero esporre al rischio di sinistri o di violazioni delle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (T.U. 81/2008). Qualora si verificassero tali violazioni, la Società potrebbe essere esposta all’applicazione di sanzioni significative o, in caso di infortuni, al sorgere di contenziosi, con possibili ripercussioni negative di natura economica e patrimoniale nonché reputazionale.

E’ da evidenziare come tali rischi siano mitigati sia da meccanismi di tutela contrattuale che dall’introduzione di numerosi presidi procedurali e organizzativi all’uopo adottati, che comprendono:

• il monitoraggio del processo di valutazione per la selezione dei fornitori, con verifica dell’idoneità tecnico-professionale e l’attenzione agli aspetti relativi alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;

• la predisposizione del Documento Unico per la Valutazione dei Rischi da Interferenze (DUVRI) e l’aggiornamento delle procedure interessate al fine di rispettare quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008;

• il sistematico aggiornamento del Modello Organizzativo ex D.Lgs. n. 231/01, che comprende la Parte Speciale Salute e Sicurezza sul luogo di lavoro;

• la predisposizione e l’aggiornamento del documento PASSA (Piano di attività per la Sicurezza, la Salute e l’Ambiente), che contiene il programma delle misure ritenute opportune o necessarie per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza;

• l’adozione e consegna a fornitori ed espositori di un “Regolamento Tecnico di Mostra” contenente le regole cui gli allestitori e i fornitori devono attenersi nell’esecuzione delle attività affidate.

In relazione alla pandemia da Covid-19 e ai conseguenti provvedimenti governativi in materia di salute e sicurezza il Gruppo ha (i) adottato un protocollo anti-Covid per lo svolgimento delle manifestazioni e dei congressi, sviluppato in base alle linee guida redatte dalle associazioni di riferimento e tenendo conto della normativa vigente, che disciplina le modalità di ingresso e la gestione dei flussi dei visitatori, dalle fasi di preregistrazione all’arrivo presso i quartieri fieristici e congressuali, attraverso percorsi strutturati che guidano il visitatore nei padiglioni, nelle aree comuni e nei punti di ristoro (ii) predisposto un DVR – Documento di Valutazione dei Rischi sul rischio biologico da Covid-19 e (iii) adottato un Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19 in ambiente di lavoro, condiviso con RSU e RLS.

Responsabilità amministrativa degli enti ex D.Lgs. n. 231/01

Il D.Lgs. n. 231/2001 prevede una responsabilità amministrativa degli enti quale conseguenza di alcuni reati commessi da amministratori, dirigenti, dipendenti e da soggetti terzi che operano su mandato o per conto della Società o sono comunque legati alla stessa da rapporti giuridici rilevanti in funzione della prevenzione dei reati. Tale normativa prevede tuttavia che l’ente sia esonerato da tale responsabilità qualora dimostri di aver adottato ed efficacemente attuato un modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire la commissione degli illeciti penali considerati. L’adozione di Modelli di Organizzazione non esclude di per sé l’applicabilità delle sanzioni previste nel D.Lgs. 231/2001; in caso di commissione di un reato che preveda la responsabilità amministrativa della Società ai sensi del D.Lgs. 231/2001, infatti, l’Autorità Giudiziaria è chiamata a valutare tali modelli, e la loro concreta attuazione. Qualora l’Autorità Giudiziaria ritenga che i modelli adottati non siano idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi o che tali modelli non siano stati efficacemente attuati, ovvero qualora ritenga insufficiente la vigilanza sul loro funzionamento e osservanza da parte dell’organismo a ciò appositamente preposto, la Società verrebbe comunque assoggettata a sanzioni interdittive, quali l’incapacità a contrarre con la Pubblica Amministrazione o pecuniarie, con conseguenti effetti negativi sull’attività, sulle prospettive e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società, nonché sulla reputazione della stessa.

Al fine di potersi avvalere della condizione esimente prevista dal D.Lgs. in oggetto, la Società, come anche le società del Gruppo soggette alla normativa si sono dotate di propri Modelli di organizzazione e gestione e controllo, costantemente monitorati e aggiornati. Ferma l’adozione dei citati Modelli non può escludersi che il Gruppo sia esposto al rischio di incorrere in sanzioni derivanti da un’eventuale valutazione di inadeguatezza dei modelli di organizzazione, gestione e controllo delle società del Gruppo.

Nel corso del 2021 sono proseguite le attività di aggiornamento del Modello 231, presidiate dalla funzione Compliance della Capogruppo, volte a recepire sia le novità normative che le variazioni negli assetti organizzativi della società; in particolare, fermi tutti gli ulteriori aggiornamenti resi necessari dalle disposizioni che hanno ampliato il catalogo dei reati presupposto (da ultimo con il D.Lgs. 75/2020), a seguito dell’emanazione del Decreto Legge 26 ottobre 2019 n.124 è stata redatta una nuova Parte Speciale ad hoc del Modello dedicata ai Reati Tributari. Nel corso del 2022 proseguiranno le attività di aggiornamento del Modello 231, volte a recepire le novità normative in tema di ricettazione, riciclaggio e autoriciclaggio (D.Lgs. 195/2021), lotta contro le frodi e le falsificazioni di mezzi di pagamento diversi dai contanti (D.Lgs. 184/2021), delitti informatici e trattamento illecito di dati, delitti contro la personalità individuale, reati di market abuse (legge n. 238/21).

Nel corso del 2021 è stata effettuata attività formativa in materia 231 ai dipendenti della società attraverso moduli specifici inseriti nel programma formativo “Fondo Nuove Competenze”.

Per quanto riguarda le società controllate estere, che non sono soggette alla normativa 231, la società brasiliana CIPA FM e la società sudafricana Fiera Milano Exhibition Africa, hanno adottato delle “linee guida per l'applicazione da parte delle società controllate estere di presidi anticorruzione e di altri compliance program”. Nel corso del primo semestre 2021 è stata erogata una formazione dedicata a tutti i dipendenti delle citate controllate estere avente ad oggetto Il Codice Etico e le Linee Guida per l’applicazione di Presidi Anti Corruzione e di altri Compliance Program.

Rischi di non conformità alla normativa sulla Data Protection (Privacy)

Nell’ambito dello svolgimento della propria attività, la Società e le società del Gruppo trattano dati personali, anche di natura particolare, relativi a persone fisiche (e.g. dipendenti, clienti, fornitori, ecc.) e, pertanto ciascuna di esse è tenuta ad ottemperare alle disposizioni del Regolamento UE 679/2016 (“GDPR”), nonché ad ogni altra disposizione, nazionale e/o comunitaria, applicabile in materia di protezione dei dati personali, ivi inclusi i provvedimenti prescrittivi dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, fra cui quello del giugno 2021 relativo alle linee guida per i cookies e altri strumenti di tracciamento . La Società e le società del Gruppo sono pertanto esposte al rischio che le procedure implementate e le misure adottate in tema di protezione dei dati personali si rivelino non totalmente adeguate e/o che siano necessari maggiori presidi su questi temi al fine di evitare possibili multe aventi un massimo edittale da 10 a 20 milioni di Euro o al 4% del fatturato totale annuo dell’esercizio precedente, se superiore. Allo stato attuale la Società e le società del Gruppo si sono adeguate alla nuova disciplina dettata dal GDPR, adottando la documentazione richiesta dalla citata normativa. A livello di presidi procedurali Fiera Milano ha adottato una procedura data breach applicabile anche alle società controllate, una policy in materia di protezione dei dati personali, ha nominato il DPO (Data Protection Officer) e sono stati identificati i Delegati Privacy all’interno delle diverse direzioni aziendali, cui sono state attribuite precise responsabilità legate al trattamento dei dati personali all’interno della direzione di appartenenza. Le attività di mappatura dei trattamenti dei dati personali e di aggiornamento dei registri ex art. 30 GDPR vengono condotte con continuità e sistematicità.

4. Rischi finanziari

Per tale tematica si rinvia a quanto riportato nella parte della disclosure richiesta dall’IFRS 7 in tema di attività e passività finanziarie all’interno delle Note Illustrative al bilancio consolidato annuale.

Dichiarazione Non Finanziaria

“La società, in conformità a quanto previsto dall’articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2021, redatta secondo lo standard di rendicontazione “GRI Standards” è disponibile sul sito internet del Gruppo.”

Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio

La comparsa a fine novembre 2021 della variante Omicron, la più contagiosa fra quelle manifestatesi dall’inizio della pandemia da Covid-19, e la sua rapidissima diffusione a livello globale hanno introdotto nuovamente un elemento di incertezza sulla mobilità internazionale, che ha spinto gli organizzatori degli eventi fieristici programmati nella prima parte dell’anno a ricalendarizzarli in date successive, con l’obiettivo di facilitare la presenza di espositori e buyer internazionali.

In particolare, sono state ricalendarizzate sia mostre di proprietà del gruppo, fra cui Bit (da febbraio ad aprile), Transpotec Logitec (da gennaio a maggio), Homi (da gennaio a marzo), che mostre ospitate quali il Salone del Mobile (da aprile a giugno), Mido (da febbraio a maggio) e Mostra Convegno Expocomfort (da marzo a fine giugno). Tale ricalendarizzazione interessa comunque l’esercizio 2022, allo stato attuale non vengono registrati rinvii ad anni successivi o cancellazioni.

Fra le iniziative di rilievo adottate dal Governo, merita menzione il Decreto-legge Covid del 2 febbraio 2022, che favorisce il ritorno dei visitatori extra-UE attraverso il riconoscimento dello status vaccinale del paese di origine integrato da tampone in caso di non conformità con quello italiano.

Da menzionare infine i possibili effetti che il recente conflitto in Ucraina potrà riflettere sul business e sui prezzi delle materie prime così come evidenziato nei paragrafi sul “Rischi connessi al contesto economico generale, all’evoluzione e alla competitività del mercato fieristico” e “Rischio di aumento del prezzo delle materie prime e di scarsità di materiali e manodopera” nella parte della relazione sui principali fattori di rischio cui il Gruppo è esposto.

Prevedibile evoluzione della gestione e valutazione sulla continuità aziendale

Il quadro sanitario è in progressivo miglioramento, in quanto i contagi da variante Omicron hanno raggiunto il “plateau” a fine gennaio e sono in costante discesa, di conseguenza i principali Paesi europei stanno pianificando un allentamento delle restrizioni con l’obiettivo di un progressivo ritorno alla normalità. Allo stato attuale l’outlook è dunque positivo, anche se non è possibile escludere la comparsa di ulteriori varianti in grado di complicare nuovamente il quadro e impattare negativamente il calendario fieristico e congressuale.

In relazione al recente conflitto tra Russia e Ucraina, il Gruppo monitora con attenzione l’evoluzione per definire i possibili impatti sulle manifestazioni i cui settori merceologici sono principalmente esposti ai Paesi interessati.

Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, il target di EBITDA per l’esercizio 2022 è confermato nel range di 40-50 milioni di euro come previsto dal piano CONN.E.C.T 2025.

Il Gruppo, dispone oggi di risorse finanziarie adeguate a coprire i fabbisogni di breve e medio periodo, anche tenendo conto del contesto economico generale, tuttora caratterizzato da una situazione di incertezza e volatilità correlata alla sia pur mitigata permanenza della pandemia di Covid-19 e al conflitto Russia-Ucraina. Il Piano Strategico 2021-2025 e la sua proiezione al 2026 conferma che il Gruppo è in grado di generare flussi di cassa adeguati al rimborso dei finanziamenti ricevuti, nel rispetto dei covenant concordati, pur non potendo escludere ulteriori rinvii e conseguenti variazioni del calendario fieristico e congressuale, con relativi impatti sulla situazione economica e finanziaria della Società e del Gruppo.

Sulla base di quanto sopra descritto con riferimento alle previsioni economiche di budget e piano e tenuto conto delle previsioni di andamento del capitale circolante e della situazione finanziaria e patrimoniale, il bilancio d’esercizio e consolidato sono stati redatti nella prospettiva della continuità aziendale ed i correlati elementi di stima ed incertezza sono stati descritti nel presente paragrafo e nei paragrafi relativi al rischio “Ricalendarizzazione di eventi per Covid-19” ed “uso delle stime” e “Rischio Liquidità” delle Note esplicative ed integrative.

Il Consiglio d’Amministrazione continuerà a monitorare l’impatto della pandemia da Covid-19 sull’andamento economico-finanziario e sulla stabilità patrimoniale della Società e del Gruppo.

Andamento economico e finanziario di Fiera Milano SpA

Andamento economico

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I Ricavi delle vendite e delle prestazioni si attestano a 106.908 migliaia di euro rispetto a 63.038 migliaia di euro dell’esercizio 2020 e presentano un incremento di 43.870 migliaia di euro. L’aumento dei ricavi è dovuto alla ripresa delle attività fieristiche in presenza a partire dalla metà di giugno La variazione è dovuta principalmente alla presenza nell’esercizio in esame delle “biennali anno dispari” Host, Sicurezza, Tuttofood e Made Expo, delle pluriennali ospitate EMO e CPHI oltre che delle biennali ospitate Vitrum e Made in Steel. Tutto questo grazie alla riprogrammazione del calendario fieristico, che è stato rivisto posticipando quando possibile gli eventi originariamente pianificati nel corso del primo semestre nella seconda metà dell’anno. Inoltre, a differenza dell’anno in corso, nel 2020, alcune manifestazioni si erano svolte in forma ridotta, tra le quali: la direttamente organizzata HOMI Fashion&Jewels e le ospitate The Micam autunno e Lineapelle-A new point of view. La sospensione prolungata nel primo semestre dell’anno per pandemia da Covid-19 ha portato all’annullamento di alcune importanti manifestazioni (Lineapelle I semestre, Milano Unica primavera e The Micam primavera). Si segnala il posticipo nel 2022 della biennale Transpotec Logitec.

Fiera Milano SpA opera quasi esclusivamente sul mercato domestico e quindi non viene fornita alcuna ripartizione dei ricavi per area geografica.

L’EBITDA si attesta a 60.259 migliaia di euro rispetto a 9.971 migliaia di euro del 31 dicembre 2020, evidenziando un incremento di 50.288 migliaia di euro. L’incremento è principalmente riconducibile ai contributi pubblici di natura non ricorrente ricevuti nell’esercizio quale ristoro delle perdite di margine operativo lordo causate dalla pandemia da Covid 19 negli esercizi 2020 e 2021.

L’EBIT è pari a 22.260 migliaia di euro rispetto a -27.549 migliaia di euro del 31 dicembre 2020 evidenziando un incremento di 49.809 migliaia di euro. La variazione positiva riflette l’andamento dell’EBITDA.

La gestione finanziaria presenta un saldo negativo di 9.883 migliaia di euro contro un valore negativo di 7.816 migliaia di euro del 31 dicembre 2020. La variazione negativa, pari a 2.067 migliaia di euro è da attribuirsi principalmente a minori dividendi distribuiti oltre che all’incremento degli oneri finanziari in relazione al maggior indebitamento medio su scadenze a medio-lungo termine. Tale effetto è stato parzialmente compensato da minori oneri finanziari su attività in leasing, riferiti alla lease liability derivante dall’applicazione del principio contabile IFRS 16.

La voce Valutazione di attività finanziarie ammonta a -644 migliaia di euro rispetto a -11 migliaia di euro del 31 dicembre 2020, si riferisce alla svalutazione della partecipazione nella società Cipa Fiera Milano Publicações e Eventos Ltda e nella società MADE eventi Srl. Maggiori dettagli sono riportati nell’apposita voce delle Note esplicative ed integrative ai prospetti contabili.

Il Risultato prima delle imposte è pari a 11.733 migliaia di euro rispetto a -35.376 migliaia di euro del 2020.

Il risultato netto dell’esercizio delle attività in continuità ammonta a 35.450 migliaia di euro rispetto a -24.756 migliaia di euro nel 2020.

Il risultato netto dell’esercizio delle attività discontinue ammonta a 1.172 migliaia di euro e riguarda la cessione del ramo relativo all’attività editoriale (saldo pari a zero nel 2020).

Il Risultato netto al 31 dicembre 2021 ammonta a 36.622 migliaia di euro a fronte del risultato netto dell’esercizio precedente pari a -24.756 migliaia di euro. La variazione riflette l’andamento dell’EBIT e beneficia principalmente dell’impatto positivo della fiscalità differita a seguito dell’esercizio dell’opzione per il riallineamento fiscale di alcuni assets.

Maggiori dettagli sulle imposte sono riportati nell’apposita voce delle Note esplicative ed integrative ai prospetti contabili.

Andamento patrimoniale e finanziario

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Le voci riportate nello Stato Patrimoniale Riclassificato trovano corrispondenza in quelle del Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria di Fiera Milano SpA.

Il Capitale investito netto totale al 31 dicembre 2021 ammonta a 449.724 migliaia di euro, con un decremento di 59.913 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2020.

Le Attività non correnti ammontano al 31 dicembre 2021 a 530.471 migliaia di euro rispetto a 558.088 migliaia di euro al 31 dicembre 2020. Il decremento si riferisce alla voce “Diritto d’uso delle attività in locazione” degli immobili e delle auto a noleggio quale conseguenza del processo di ammortamento e dello scorporo relativo alla sublocazione alla controllata Fiera Milano Congressi SpA, del quartiere di fieramilanocity a seguito del contratto stipulato in data 30 luglio 2021. Tale effetto, è stato parzialmente compensato, dall’incremento dei crediti relativi alla remunerazione delle perdite fiscali dell’esercizio apportate al consolidato fiscale con Fondazione Fiera Milano e iscritte a fronte della valutazione sulla recuperabilità, nei limiti dell’orizzonte temporale dei piani approvati.

Il Capitale di esercizio netto, che è il saldo tra attività e passività correnti, passa da -36.108 migliaia di euro al 31 dicembre 2020 a -73.496 migliaia di euro al 31 dicembre 2021. La variazione è prevalentemente riconducibile alla ripresa delle attività fieristiche nel secondo semestre dell’anno che ha determinato in particolare l’incremento dei debiti verso fornitori e dei debiti verso organizzatori di manifestazioni.

Fiera Milano SpA presenta strutturalmente un capitale di esercizio negativo dovuto al favorevole ciclo di tesoreria che caratterizza le manifestazioni fieristiche, che prevedono il pagamento anticipato di una quota del prezzo di partecipazione da parte dei clienti. Peraltro, Fiera Milano SpA gestisce tale attività per conto degli organizzatori terzi e quindi anche la vendita dei relativi spazi espositivi genera un favorevole flusso di incassi.

Il Patrimonio netto, pari a 102.133 migliaia di euro, registra un incremento di 36.965 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2020. La variazione è prevalentemente imputabile al risultato netto dell’esercizio.

L’Indebitamento finanziario netto non comprensivo della lease liability IFRS 16 presenta una disponibilità finanziaria netta di 21.062 migliaia di euro rispetto a un indebitamento finanziario netto di 30.640 migliaia di euro al 31 dicembre 2020. Il miglioramento pari a 51.702 migliaia di euro è conseguente al cash flow positivo generato dall’attività operativa determinato dalla ripresa delle attività fieristiche oltre che ai contributi pubblici di natura non ricorrente ricevuti nell’esercizio quale ristoro delle perdite di margine operativo lordo causate dalla pandemia da Covid 19 negli esercizi 2020 e 2021.

L’indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS 16 ammonta a 347.591 migliaia di euro rispetto a un indebitamento finanziario netto di 444.469 migliaia di euro al 31 dicembre 2020.

Investimenti: nell’esercizio al 31 dicembre 2021 sono stati effettuati investimenti per complessivi 5.833 migliaia di euro, così ripartiti:

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Gli investimenti in immobilizzazioni immateriali sono pari a 4.679 migliaia di euro e si riferiscono:

per 2.449 migliaia di euro agli acquisti relativi all’implementazione di progetti digitali e ad acquisti di software;

per 2.230 migliaia di euro alle attività ancora in corso relative allo sviluppo dei nuovi sistemi informativi aziendali.

Gli investimenti in immobilizzazioni materiali sono pari a 254 migliaia di euro e riguardano prevalentemente impianti del polo fieristico di Rho e macchine elettroniche.

Gli investimenti in immobilizzazioni finanziarie ammontano a 900 migliaia di euro e si riferiscono alle operazioni sul capitale delle società MADE eventi Srl.

Per quanto riguarda i rapporti tra le società del Gruppo si rimanda alla nota 53 delle note esplicative ed integrative ai prospetti contabili di Fiera Milano SpA.

Risorse umane di Fiera Milano SpA

Composizione e turnover

Le risorse a tempo indeterminato al 31 dicembre 2021 sono pari a 439 unità e così si confrontano con i dati dell’esercizio precedente:

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Le risorse con contratto a tempo indeterminato, rispetto all’esercizio dell’anno precedente, decrescono di 3 unità, dovuta sostanzialmente ad un avvicendamento della forza lavoro nelle diverse aree operative.

Si registrano 26 unità in entrata, di cui 10 conferme a tempo indeterminato a consolidamento della politica aziendale di graduale inserimento di risorse junior inizialmente inserite con altre tipologie di contratto, 8 sostituzioni di personale cessato per dimissione, 3 a rafforzamento delle aree di staff deputate al presidio della governance aziendale, 3 a rafforzamento delle aree digital/commerciali e 2 conferimenti di contratti da altre società del Gruppo. Le uscite sono state pari a 29, di cui 22 per dimissioni volontarie e/o risoluzioni consensuali, 5 pensionamenti, 1 conferimento ad altra società del Gruppo e un licenziamento. Le uscite si riferiscono sia ad aree commerciali sia aree di staff.

Il turnover complessivo, calcolato come incidenza della somma tra entrate ed uscite sul numero medio delle risorse, è stato nel 2021 del 12,4% contro il 15,7% del 2020.

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Di consuetudine, Fiera Milano SpA si avvale di personale con contratto a termine per far fronte a picchi di attività in relazione alla dinamica derivante dal diverso calendario fieristico e per far fronte ai progetti straordinari. A causa della pandemia Covid-19, il personale con contratto a tempo determinato passa da 10 unità nel 2020 a 3 unità nel 2021.

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I dipendenti part-time passano da 49 nel 2020 a 44 nel 2021 di cui 36 part-time orizzontali e 8 part-time verticali.

I dipendenti di Fiera Milano SpA sono ripartiti in tre macrocategorie:

  • Dirigenti, con ruoli di carattere manageriale.
  • Quadri, con ruoli di carattere specialistico.
  • Impiegati, addetti ad attività di ufficio e supporto tecnico.

In Fiera Milano SpA non esiste la categoria “operai” in quanto lo svolgimento delle attività connesse all’erogazione e alla predisposizione di servizi fieristici viene effettuato attraverso l’utilizzo di fornitori esterni.

La distribuzione per anzianità aziendale in Fiera Milano SpA è indice di alta fidelizzazione all’azienda, confermando pertanto gli indicatori rilevati nell’esercizio precedente. Di seguito si riporta la distribuzione in percentuale per classi di anzianità:

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Contrattualistica vigente

Contratto Collettivo Nazionale ed Integrativo

Fiera Milano SpA adotta il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti di aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi, e prevede un contratto integrativo aziendale, applicato al personale non dirigente, con validità 04 marzo 2019 - 31 dicembre 2022.

Il Contratto Integrativo Aziendale ha apportato numerose novità in tema di orario di lavoro, clausole sociali e di supporto alla famiglia e alla genitorialità nonché in tema di welfare. In materia di orario e organizzazione del lavoro, il contratto ha l’obiettivo di armonizzare e rendere compatibili le esigenze organizzative aziendali, peculiari del business fieristico, caratterizzato da picchi di attività e periodi di minore intensità, e le necessità personali e professionali delle persone, allo scopo di favorire un sempre maggiore equilibrio tra vita professionale e personale. Sono stati, inoltre, introdotti nuovi istituti di stampo sociale e familiare.

Fiera Milano SpA ha pertanto confermato la propria attenzione alle risorse umane cercando di individuare strumenti alternativi che potessero favorire il benessere dei dipendenti contenendo contestualmente i costi aziendali.

È proseguito con successo anche nel 2021, il piano di Welfare Aziendale, composto da servizi di previdenza, servizi alla persona e servizi di work-life balance per il quale l’azienda ha destinato una somma annua uguale per tutti i dipendenti. Il piano è accessibile attraverso una piattaforma on-line, cosiddetta “WellFair”, che permette ai dipendenti di scegliere i servizi più graditi fra quelli individuati dall’azienda nell’ambito della normativa vigente. In questo modo ciascuno ha la possibilità di “costruire” il proprio pacchetto di benefit e di gestirlo in modo autonomo fino ad esaurimento del suo credito.

Pari Opportunità e non discriminazione

Per Fiera Milano SpA il tema della diversità e delle pari opportunità è particolarmente sentito ed è anche espresso nel Codice Etico, che sul tema prevede:

Fiera Milano SpA offre a tutti i lavoratori le medesime opportunità di lavoro, facendo in modo che tutti possano godere di un trattamento equo basato su criteri di merito, senza discriminazione alcuna.

Le funzioni competenti dovranno:

  • adottare criteri di merito, di competenza e comunque strettamente professionali per qualunque decisione relativa a un dipendente;
  • provvedere a selezionare, assumere, formare, retribuire e gestire i dipendenti senza discriminazione alcuna;
  • creare un ambiente di lavoro nel quale caratteristiche personali non possano dar luogo a discriminazioni.

Fiera Milano SpA interpreta il proprio ruolo imprenditoriale sia nella tutela delle condizioni di lavoro sia nella protezione dell’integrità psico-fisica del lavoratore, nel rispetto della sua personalità morale, evitando che questa subisca illeciti condizionamenti o indebiti disagi.

In particolare, per quanto riguarda l’occupazione femminile, Fiera Milano, in ottemperanza al Decreto Legislativo n.198 dell’11 aprile 2006, redige un rapporto biennale sulla parità uomo-donna in relazione allo stato delle assunzioni, della formazione, delle promozioni e di altri fattori per fotografare la composizione del personale per genere.

Nel 2021 il personale femminile in organico è di 265 unità, con un’incidenza sul totale del 60%.

Sicurezza

Per Fiera Milano SpA, la sicurezza di tutti i dipendenti è un prerequisito imprescindibile, su cui investire significativamente. Nel corso del 2021 è stata effettuata attività di formazione sulla sicurezza, destinata ai dipendenti con ruoli tecnici.

Formazione

Per quanto riguarda il programma formativo 2021 di Fiera Milano SpA si rimanda alla sezione “Formazione” del capitolo “Risorse Umane del Gruppo Fiera Milano”.

Altre informazioni
1. Partecipazioni detenute dai componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo, dai Direttori Generali e dai Dirigenti con Responsabilità Strategiche

Nella tabella seguente sono indicate le partecipazioni detenute nella società Fiera Milano SpA e nelle sue controllate dai componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo, dai Direttori Generali e dai Dirigenti con Responsabilità Strategiche, nonché dai relativi coniugi non legalmente separati e dai figli minori, direttamente o per il tramite di società controllate, società fiduciarie o per interposta persona, risultanti alla data del 31 dicembre 2021 dal Libro Soci, da comunicazioni ricevute o da informazioni direttamente acquisite dai soggetti interessati.

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Si precisa, inoltre, che nessuno dei soggetti sopra indicati possiede partecipazioni in società controllate da Fiera Milano SpA.

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari al 31 dicembre 2021

Fiera Milano Fiera Milano SpA (di seguito, la “Società” o “Fiera Milano”) con la presente Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari (di seguito, la “Relazione”) intende fornire un quadro generale e sistematico sul proprio assetto di corporate governance, un’informativa sugli assetti proprietari, nonché informazioni sull’applicazione delle raccomandazioni contenute nei principi e nelle raccomandazioni dal Codice di Corporate Governance delle società quotate di Borsa Italiana, approvato dal Comitato per la Corporate Governance nel gennaio 2020 e in vigore dal 1° gennaio 2021 (di seguito, il “Codice di Corporate Governance”). L’espressione corporate governance viene utilizzata per individuare l’insieme delle regole e delle procedure in cui si sostanzia il sistema di direzione e controllo delle società di capitali. Un modello efficace ed efficiente di organizzazione societaria deve essere in grado di gestire con corrette modalità i rischi di impresa e i potenziali conflitti di interesse che possono verificarsi fra Amministratori e Azionisti e fra maggioranze e minoranze. Questi aspetti risultano essere tanto più rilevanti nelle società quotate ad azionariato diffuso.

Nella redazione della presente Relazione si è tenuto conto delle indicazioni fornite da Borsa Italiana nel “Format per la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari” del gennaio 2022 e delle Raccomandazioni formulate dal Comitato per la Corporate Governance.

1 Profilo dell’Emittente

Fiera Milano, emittente azioni quotate sul mercato Euronext Milan in precedenza denominato Mercato Telematico Azionario (MTA), Segmento STAR di Borsa Italiana Fiera Milano, emittente azioni quotate sul mercato Euronext Milan in precedenza denominato Mercato Telematico Azionario (MTA), Segmento STAR di Borsa Italiana SpA (di seguito, “Borsa Italiana”), adotta un sistema di governo societario conforme a quanto previsto dalla legge, dalle vigenti disposizioni regolamentari e allineato ai contenuti del Codice di Corporate Governance.

La Società, che esercita attività di direzione e coordinamento sulle proprie dirette controllate, adotta un modello di amministrazione e controllo tradizionale basato sulla presenza del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.

Fiera Milano rientra nella definizione di Piccole e Medie Imprese (di seguito, “Fiera Milano rientra nella definizione di Piccole e Medie Imprese (di seguito, “PMI”) ai sensi dell’art. 1, comma 1, lettera w-quater.1 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (di seguito, “TUF”); la Società risulta infatti avere una capitalizzazione di Euro 243.082.262 al 31 dicembre 2021 ed un fatturato di Euro 106.908.410 al 31 dicembre 2021.

* * * *

Il Consiglio di Amministrazione della Società – in coerenza con le previsioni del Codice di Corporate Governance – ha avviato un percorso volto all’ulteriore rafforzamento delle politiche di sostenibilità adottate dal Gruppo Fiera Milano, perseguendo l’obiettivo di creare valore nel lungo termine a beneficio degli azionisti e di tutti gli Stakeholder. Obiettivi di medio-lungo periodo nei diversi ambiti in cui viene declinata la sostenibilità sono già parte integrante del Piano Strategico “CONN.E.C.T. 2025”, oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione e di presentazione al mercato in data 22 febbraio 2021.

Fiera Milano pubblica la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D.Lgs. 254/2016, c.d. “Report di Sostenibilità”, che integra le informazioni presenti nella Relazione Finanziaria annuale riportando in dettaglio le performance e i principali indicatori di settore secondo una prospettiva di sostenibilità e responsabilità sociale.

Il Report di Sostenibilità è reso disponibile sul sito internet della Società, , nella sezione Investitori/Documenti.

2 Informazioni sugli assetti proprietari (ex art. 123-bis, comma 1, TUF)

2.1 Struttura del capitale sociale (ex art. 123-bis, comma 1, lettera a), TUF)

Il capitale sociale, sottoscritto e versato, è pari ad Euro 42.445.141,00 (quarantaduemilioniquattrocentoquarantacinquemilacentoquarantuno/00), ed è composto da n. 71.917.829 (settantunomilioninovecentodiciassettemilaottocentoventinove) azioni nominative prive del valore nominale.

Le azioni sono indivisibili e ogni azione dà diritto ad un voto ad eccezione delle azioni proprie, possedute in via diretta e indiretta, che sono prive di tale diritto.

La Società non ha emesso altri strumenti finanziari che attribuiscano il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione.

Al 31 dicembre 2021 non sussistono piani di incentivazione a base azionaria che comportino aumenti, anche gratuiti, del capitale sociale.

2.2 Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art. 123-bis, comma 1, lettera b), TUF)

Non sussistono restrizioni al trasferimento di titoli.

2.3 Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art. 123-bis, comma 1, lettera c), TUF)

Si ricorda che la Società rientra nelle PMI e, pertanto, ai sensi dell’art. 120, comma 2, del TUF, la soglia rilevante ai fini degli obblighi di comunicazione delle partecipazioni rilevanti è pari al 5%.

Sulla base delle risultanze del Libro Soci e tenuto conto delle comunicazioni ricevute ai sensi dell’art. 120 del TUF, alla data del 15 marzo 2022, risultano possedere, direttamente o indirettamente, azioni della Società in misura pari o superiore al 5% del capitale sociale, i seguenti soggetti:

Dichiarante

Azionista Diretto

N. Azioni

% su Capitale Ordinario

% su Capitale Votante

 

Fondazione E.A.Fiera Internazionale di Milano

Fondazione E. A. Fiera Internazionale di Milano

45.898.995

63,821

64,065

 

Totale

45.898.995

63,821

64,065

Camera di Commercio Metropolitana di Milano-Monza-Brianza-Lodi (ex Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Milano)

Parcam S.r.l.

4.689.316

6,520

6,545

 

Camera di Commercio Metropolitana di Milano-Monza-Brianza-Lodi (ex Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Milano)

1

0,000

0,000

 

Totale

4.689.317

6,520

6,545

 

 

 

 

 

.

2.4 Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art. 123-bis, comma 1, lettera d), TUF)

Non sono stati emessi titoli che conferiscono diritti speciali.

2.5 Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera e), TUF)

Al 31 dicembre 2021, non sussistono sistemi di partecipazione azionaria dei dipendenti.

2.4 Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera f), TUF)

Non sussistono restrizioni al diritto di voto.

2.7 Accordi tra Azionisti (ex art. 123-bis, comma 1, lettera g), TUF)

Non risultano accordi tra Azionisti ai sensi dell'art. 122 del TUF.

2.8 Clausole di change of control (ex art. 123-bis, comma 1, lettera h), TUF) e disposizioni statutarie in materia di OPA (ex artt. 104, comma 1-ter, e 104-bis, comma)

Non sussistono clausole di change of control ex art. 123-bis, comma 1, lettera h) del TUF.

In materia di OPA, lo Statuto della Società non deroga alle vigenti disposizioni sulla passivity rule, né prevede l’applicazione delle regole di neutralizzazione contemplate dall’art. 104-bis, commi 2 e 3, del TUF.

2.9 Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all’acquisto di azioni proprie (ex art. 123-bis, comma 1, lettera m), TUF)

Nel corso dell’esercizio 2021, l’Assemblea dei Soci non ha conferito deleghe al Consiglio di Amministrazione per aumentare il capitale sociale, ai sensi dell’art. 2443 del cod. civ.

Quanto all’acquisto di azioni proprie, in data 12 ottobre 2021 Quanto all’acquisto di azioni proprie, in data 12 ottobre 2021è venuta a scadenza l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie - nonché alla disposizione in tutto e/o in parte delle azioni proprie acquistate senza limiti temporali e anche prima di aver esaurito gli acquisti - deliberata per un periodo di 18 mesi dall’Assemblea dei Soci del 20 aprile 2020.La sopra menzionata autorizzazione aveva previsto che (i) il numero massimo delle azioni acquistate non potesse eccedere, incluse le azioni già possedute dalla Società e dalle società controllate, il 5% delle azioni in cui è suddiviso il capitale sociale, (ii) il corrispettivo per l’acquisto di ciascuna azione non sia superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta indipendente più elevata corrente nelle sedi di negoziazione dove viene effettuato l’acquisto, fermo restando che il corrispettivo unitario non dovrà essere inferiore né superiore del 10% rispetto al prezzo di riferimento rilevato per il titolo Fiera Milano sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana nella seduta precedente ad ogni singola operazione di acquisto, (iii) le azioni potessero essere cedute, anche prima di aver esaurito gli acquisti, in una o più volte e (iv) il prezzo di cessione non dovesse essere inferiore al minore tra i prezzi di acquisto; tale limite di prezzo non è applicabile qualora la cessione di azioni avvenga nell’ambito di piani di incentivazione azionaria.

La Società non ha dato esecuzione al suddetto piano.

Alla data odierna Fiera Milano detiene direttamente n. 273.758 azioni proprie, pari allo 0,38% del capitale sociale.

2.10 Attività di direzione e coordinamento (ex art. 2497 e ss. codice civile)

Fiera Milano, come deliberato dal Consiglio Generale della controllante Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano il 26 luglio 2004, in considerazione della propria autonomia organizzativa e decisionale, non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento - ai sensi degli articoli 2497 e seguenti del codice civile - da parte della controllante stessa.

La presunzione semplice di sussistenza di attività di direzione e coordinamento è superata dalla circostanza che Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano non svolge un ruolo determinante nella definizione dei piani strategici pluriennali e del budget annuale di Fiera Milano, né peraltro interviene nelle scelte di investimento, nelle policy per l’acquisto di beni e servizi sul mercato, né coordina le iniziative e le azioni di business nei settori in cui operano la Società e le sue controllate o collegate.

Fiera Milano esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti delle sue controllate dirette. Alla data del 31 dicembre 2021, la Società esercita attività di direzione e coordinamento su: i) le società interamente detenute, ovverosia Fiera Milano Congressi SpA e Nolostand SpA; e ii) la società controllata Made Eventi S.r.l. Sino alla data del 16 dicembre 2021 (data di efficacia della fusione per incorporazione della società Fiera Milano Media SpA, interamente detenuta) la Società ha esercitato attività di direzione e coordinamento anche nei confronti di Fiera Milano Media SpA

L’attività di direzione e coordinamento è disciplinata dalle Linee Guida Direzione e Coordinamento, approvate dal Consiglio di Amministrazione della Società nel corso della seduta del 31 luglio 2019 (si rinvia al §14.2).

3 Compliance (ex art. 123-bis, comma 2, lettera a), TUF)

In occasione della riunione del Consiglio di Amministrazione del 15 dicembre 2020, Fiera Milano ha aderito al nuovo Codice di Corporate Governance approvato dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana nel gennaio 2020.

Il Codice di Corporate Governance è accessibile al pubblico sul sito web del Comitato per la Corporate Governance alla pagina .

La struttura di corporate governance di Fiera Milano non è influenzata da disposizioni di legge non nazionali.

4 Consiglio di Amministrazione

4.1 Ruolo del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione riveste un ruolo centrale nell’ambito dell’organizzazione aziendale e ad esso fanno capo le funzioni e le responsabilità degli indirizzi strategici e organizzativi, nonché la verifica dell’esistenza dei controlli necessari per monitorare l’andamento della Società e del Gruppo. Ai sensi dell’art. 17.2 lett. b dello Statuto, al Consiglio di Amministrazione compete in via esclusiva, inter alia, l’approvazione delle linee e degli indirizzi strategici, dei piani industriali e finanziari e delle politiche di assunzione e di gestione di tutti i rischi. Il Consiglio definisce la strategia industriale della Società e del Gruppo Fiera Milano in coerenza con l’obiettivo del perseguimento del successo sostenibile e di creazione di valore nel lungo termine a beneficio degli Azionisti e di tutti gli Stakeholder. Tali obiettivi sono parte integrante del Piano Strategico “CONN.E.C.T. 2025”, approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 22 febbraio 2021.

Il Consiglio di Amministrazione promuove attivamente il dialogo con gli Azionisti e gli altri Stakeholder della Società e, in occasione della riunione consiliare del 28 luglio 2021, ha approvato la “Politica avente ad oggetto la gestione del dialogo con gli investitori istituzionali e con la generalità degli azionisti” per la quale si rinvia più diffusamente al Capitolo 12 della presente Relazione.

Il Consiglio di Amministrazione è investito dei più ampi poteri per l’amministrazione ordinaria o straordinaria della Società; segnatamente, ha facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni o utili per il raggiungimento degli scopi sociali, esclusi soltanto quegli atti che la legge riserva all’Assemblea.

Ai sensi dell’art. 17.1 dello Statuto sociale, sono attribuite al Consiglio di Amministrazione le seguenti competenze:

(i) la decisione di fusione nei casi di cui agli articoli 2505 e 2505–bis del codice civile;

(ii) l'istituzione e la soppressione di sedi secondarie;

(iii) la riduzione del capitale sociale in caso di recesso di Soci;

(iv) l'adeguamento dello Statuto sociale a disposizioni normative;

(v) il trasferimento della sede sociale nell'ambito della Provincia.

Oltre alle attribuzioni non delegabili a norma di legge sono altresì riservate all’esclusiva competenza del Consiglio di Amministrazione, sulla base delle previsioni di cui all’art. 17.2 dello Statuto, come da ultimo modificato dall’Assemblea dei Soci del 5 ottobre 2021 (nota 19), le seguenti materie:

(a) l’acquisto, la sottoscrizione e il trasferimento, in proprio, di azioni, di quote o di partecipazioni in altre società, comprese le società di nuova costituzione e il trasferimento di diritti di opzione, salve le operazioni di mero impiego di tesoreria;

(b) l’approvazione delle linee e degli indirizzi strategici, dei piani industriali e finanziari e delle politiche di assunzione e di gestione di tutti i rischi, nessuno escluso, nonché la valutazione della funzionalità, efficienza, efficacia del sistema dei controlli interni della Società;

(c) il conferimento di beni immobili o mobili ad altre società, sia in via di costituzione che già costituite;

(d) qualsiasi forma di prestito assunto dalla Società che superi il limite del 30% del patrimonio netto;

(e) la costituzione di ipoteche, gravami o altri diritti di garanzia di qualsiasi natura su tutto o su parti rilevanti delle obbligazioni, delle proprietà o del patrimonio della Società;

(f) l’approvazione del budget;

(g) la concessione a terzi di garanzie bancarie da parte della Società;

(h) la stipula di contratti aventi ad oggetto beni immobili, con la sola eccezione (i) di contratti di locazione di immobili stipulati per lo svolgimento dell’attività sociale per periodi non maggiori di sei anni e (ii) di contratti di locazione di immobili stipulati a favore di dipendenti della Società previsti nel budget approvato e per periodi non maggiori di quattro anni;

(i) il conferimento di incarichi, consulenze, prestazioni non previste nei limiti di budget, come nel corso dell’anno integrato e modificato, superiori a Euro 250.000,00 (duecentocinquantamila) per singola operazione;

(j) la nomina del Direttore Generale - ed eventualmente di uno o due Vice Direttori Generali – nonché la nomina del Direttore Operativo e degli Alti Dirigenti – su proposta dell’Amministratore Delegato se nominato o del Presidente e la determinazione dei relativi poteri;

(k) la nomina e la revoca del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari;

(l) la nomina dell’organismo di vigilanza;

(m) la costituzione, lo scioglimento dei Comitati interni al Consiglio di Amministrazione, la nomina, la revoca e il compenso dei loro componenti e l’approvazione dei relativi regolamenti di funzionamento;

(n) la nomina e la revoca del responsabile della funzione di revisione interna su proposta dell’Amministratore Delegato, previo parere del Collegio Sindacale e degli amministratori indipendenti.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deciso di riservare alla propria competenza le seguenti ulteriori materie:

  • la definizione e approvazione del Piano Strategico, su proposta dell’Amministratore Delegato, e degli obiettivi strategici ivi definiti;
  • tutti gli atti di straordinaria amministrazione.

4.2 Nomina e sostituzione (ex art. 123-bis, comma 1, lettera l), TUF)

In base alle disposizioni di legge e di Statuto, la nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione avviene sulla base di liste presentate da Soci che, da soli o insieme ad altri Soci, rappresentino almeno il 2,5% del capitale della Società, come stabilito sia dallo Statuto sociale che dalla determinazione Consob n. 60 del 28 gennaio 2022. Le liste devono essere depositate presso la sede della Società entro il venticinquesimo giorno precedente a quello fissato per l'Assemblea in prima convocazione e devono essere messe a disposizione del pubblico almeno ventuno giorni prima, secondo le modalità prescritte dalla disciplina vigente.

La titolarità della quota minima necessaria alla presentazione delle liste è determinata avendo riguardo alle azioni che risultano registrate a favore del Socio nel giorno in cui le liste sono depositate presso la Società. Al fine di comprovare la titolarità del numero di azioni necessarie alla presentazione delle liste, gli Azionisti dovranno produrre entro il termine per la pubblicazione delle liste da parte della Società la relativa certificazione rilasciata ai sensi di legge dagli intermediari abilitati.

Unitamente a ciascuna lista, entro i termini sopra indicati, devono essere depositate (i) le informazioni relative sia all’identità dei Soci che hanno presentato la lista sia alla percentuale di partecipazione dagli stessi detenuta, (ii) le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità e l'esistenza dei requisiti prescritti dalla normativa vigente per l'assunzione della carica, inclusa l’eventuale indicazione dei requisiti di indipendenza stabiliti per i Sindaci dalle vigenti disposizioni di legge e di quelli indicati dal Codice di Corporate Governance, e degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti in altre società, anche non quotate; tali dichiarazioni dovranno attestare il possesso della capacità di libero apprezzamento da parte di ciascun candidato, nonché contenere un impegno espresso del singolo candidato ad esercitare e a mantenere durante la durata del mandato la propria autonomia di giudizio, scevra da qualsivoglia condizionamento esterno, nonché un impegno espresso a dedicare alla carica il tempo adeguato al corretto e diligente espletamento dell’incarico e, comunque, a non assumere altri incarichi di amministrazione o controllo in violazione di quanto previsto dal regolamento interno della Società in materia di cumulo di incarichi adottato ai sensi del presente articolo; (iii) il curriculum professionale di ciascun candidato, con indicazione degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti, anche in passato.

È inoltre statutariamente previsto che almeno un Amministratore debba essere tratto dalla lista di minoranza che abbia ottenuto il maggior numero di voti e che non sia collegata in alcun modo, neppure indirettamente, con i Soci che hanno presentato, concorso a presentare, ovvero votato, la lista risultata prima per numero di voti.

Lo Statuto sociale, inoltre, con riferimento alla nomina e sostituzione dei componenti il Consiglio di Amministrazione, in ottemperanza alle disposizioni dell’articolo 147-Lo Statuto sociale, inoltre, con riferimento alla nomina e sostituzione dei componenti il Consiglio di Amministrazione, in ottemperanza alle disposizioni dell’articolo 147-ter, comma 1-ter del TUF e dell’articolo 144-undecies.1 del Regolamento adottato con delibera Consob n. 11791 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni (di seguito, il “Regolamento Emittenti”), prevede:

  • il principio in virtù del quale il riparto degli amministratori deve essere effettuato in base a un criterio che assicuri l’equilibrio tra i generi, in misura conforme alla disciplina normativa vigente (nota 20);
  • modalità di formazione delle liste e meccanismi di sostituzione in corso di mandato che garantiscono il rispetto del criterio di riparto previsto;
  • meccanismi di scorrimento in base ai quali, nell’eventualità in cui l’organo collegiale eletto non consenta il rispetto delle disposizioni in materia di equilibrio tra i generi, gli ultimi eletti della lista che ha ottenuto il maggior numero di voti, appartenenti al genere più rappresentato, decadono nel numero necessario ad assicurare l’ottemperanza al requisito e sono sostituiti dai primi candidati non eletti della stessa lista e appartenenti al genere meno rappresentato.

Gli amministratori devono possedere, a pena di ineleggibilità o, nel caso che vengano meno successivamente, di decadenza, i requisiti di professionalità e onorabilità previsti dalla normativa pro tempore vigente in materia. La composizione del Consiglio di Amministrazione deve riflettere un adeguato grado di diversificazione in termini, tra l’altro, di competenze, esperienze, età, genere e proiezione internazionale.

Ai fini della cooptazione degli amministratori, il Consiglio di Amministrazione identifica preventivamente la propria composizione quali-quantitativa ottimale individuando e motivando il profilo teorico (ivi comprese le caratteristiche di comprovata e perdurante professionalità e di indipendenza) dei candidati.

La maggioranza dei componenti del Consiglio di Amministrazione deve essere in possesso dei requisiti di indipendenza stabiliti per i sindaci dalle vigenti disposizioni di legge, nonché dei requisiti di indipendenza stabiliti dal Codice di Corporate Governance. I consiglieri indipendenti devono possedere, a seguito delle proprie documentate esperienze, professionalità tali da assicurare un elevato livello di dialettica interno al Consiglio di Amministrazione e da apportare un contribuito effettivo alla formazione della volontà del medesimo.

Il Consiglio di Amministrazione valuta la sussistenza dei requisiti di indipendenza sulla base di tutti i criteri e raccomandazioni fissati dal Codice di Corporate Governance: (i) in occasione della nomina, in capo ad un nuovo amministratore che si qualifica come indipendente; (ii) in occasione del rinnovo della carica, in capo a tutti gli amministratori che si qualificano come indipendenti.

Il Consiglio di Amministrazione valuta annualmente la permanenza dei requisiti di indipendenza in capo agli amministratori indipendenti già nominati. In ogni caso, la valutazione della sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo ai singoli amministratori qualificati come indipendenti dovrà essere condotta dal Consiglio di Amministrazione nel rispetto del principio della prevalenza della sostanza sulla forma. Il venir meno dei requisiti di indipendenza, quali sopra definiti, in capo ad un amministratore indipendente ne determina la decadenza, tranne nel caso in cui tali requisiti permangano in capo ad almeno la maggioranza dei membri del Consiglio di Amministrazione. A tal fine, l’amministratore indipendente che perda i propri requisiti di indipendenza durante il mandato ne fornisce immediata informativa al Consiglio di Amministrazione in carica. In ogni caso, il requisito di indipendenza si considera non soddisfatto qualora l’amministratore abbia già ricoperto per tre mandati consecutivi l’incarico di amministratore indipendente nella Società.

Per completezza di riferimento, si segnala che il testo integrale dello Statuto sociale, recante la disciplina sopra illustrata, è consultabile sul sito internet della Società nella sezione Investitori/Governance/Statuto.

Nel dicembre 2020 il Consiglio di Amministrazione di Fiera Milano, tenuto conto dei criteri identificati dal Codice di Corporate Governance, ha definito i criteri quantitativi da utilizzare per la valutazione della significatività dei rapporti esistenti per la valutazione della sussistenza del requisito di indipendenza.

In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di utilizzare, nella determinazione della soglia di rilevanza della «significativa relazione commerciale» e «significativa remunerazione aggiuntiva» di cui alla raccomandazione 7 lettere c) e d) (nota 21) i criteri già adottati dalla Società nella Procedura in materia di Operazioni con Parti Correlate, che qualifica come di Importi Esigui le relazioni commerciali con persone fisiche entro la soglia di Euro 50.000,00.

Nel Consiglio di Amministrazione in carica la maggioranza degli amministratori è indipendente ai sensi di tutte le vigenti disposizioni normative e regolamentari e del Codice di Corporate Governance, i cui requisiti devono integralmente sussistere in capo agli amministratori di Fiera Milano per ottenere la qualifica di indipendenti.

In base alle indicazioni del Codice di Corporate Governance, un Amministratore di una emittente quotata non appare, di norma, indipendente nelle seguenti ipotesi:

  1. se è un azionista significativo della società;
  2. se è, o è stato nei precedenti tre esercizi, un amministratore esecutivo o un dipendente: della società, di una società da essa controllata avente rilevanza strategica o di una società sottoposta a comune controllo;
  3. se, direttamente o indirettamente (ad esempio attraverso società controllate o delle quali sia amministratore esecutivo, o in quanto partner di uno studio professionale o di una società di consulenza), ha o ha avuto nei tre esercizi precedenti una significativa relazione commerciale, finanziaria o professionale (i.e. per delibera del già citato Consiglio di Amministrazione del dicembre 2020, una relazione commerciale, finanziaria o professionale superiore a Euro 50.000);
  4. se riceve o ha ricevuto nei precedenti tre esercizi, da parte della società, di una sua controllata o della società controllante, una significativa remunerazione (i.e. per delibera del già citato Consiglio di Amministrazione del dicembre 2020, una remunerazione superiore a Euro 50.000) aggiuntiva rispetto al compenso fisso per la carica e a quello previsto per la partecipazione ai comitati raccomandati dal Codice o previsti dalla normativa vigente;
  5. se è stato Amministratore della società per più di nove esercizi, anche non consecutivi, negli ultimi dodici esercizi;
  6. se riveste la carica di amministratore esecutivo in un’altra società nella quale un amministratore esecutivo della società abbia un incarico di Amministratore;
  7. se è socio o amministratore di una società o di un’entità appartenente alla rete della società incaricata della revisione legale della società;
  8. se è uno stretto familiare di una persona che si trovi in una delle situazioni di cui ai precedenti punti.

4.3 Composizione (ex art. 123-bis, comma 2, lettere d) e d-bis), TUF)

Il mandato del Consiglio di Amministrazione attualmente in carica è stato conferito dall’Assemblea dei Soci del 20 aprile 2020 e scadrà con l’Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2022.

Con Assemblea dei Soci del 2 ottobre 2020, il Presidente Dottor Carlo Bonomi, cooptato dal Consiglio di Amministrazione del 25 aprile 2020, è stato confermato nel ruolo di consigliere e Presidente di Fiera Milano. In occasione della medesima assemblea è stato nominato consigliere il Dottor Luca Palermo.

Entrambi i consiglieri nominati in occasione dell’Assemblea del 2 ottobre 2020 verranno a scadenza insieme all’intero Consiglio di Amministrazione con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022.

A seguito di nomina da parte del Consiglio di Amministrazione del 15 dicembre 2020, dal 1° gennaio 2021 il Dottor Luca Palermo ha assunto la carica di Amministratore Delegato e Direttore Generale.

Il Consiglio di Amministrazione è attualmente composto da nove Amministratori, tutti dotati di professionalità e di competenze adeguate ai compiti loro affidati, come emerge dai curriculum vitae dei singoli Amministratori e come confermato all’esito dell’attività di Autovalutazione svolta dal Consiglio di Amministrazione per l’esercizio 2021.

Di seguito viene riportato un breve curriculum vitae di ogni Amministratore in carica al 31 dicembre 2021, dal quale emergono le caratteristiche personali e professionali di ciascuno, nonché un’elencazione dei principali incarichi ricoperti.

  • Carlo Bonomi, Presidente, confermato dall’assemblea del 2 ottobre 2020 a seguito della nomina avvenuta ai sensi dell’art. 2386 codice civile da parte del Consiglio di Amministrazione del 25 aprile 2020 (Amministratore non esecutivo non indipendente – Presidente).

Nato a Crema (CR) il 2 agosto 1966, è un imprenditore del settore biomedicale.

L’interesse per la ricerca e il lavoro nelle imprese a elevato contenuto d’innovazione hanno connotato il suo percorso professionale.

Attualmente riveste l’incarico di Presidente del Consiglio di Amministrazione delle società l’Impronta S.r.l., Emotec S.r.l., Sidam S.r.l., Marsupium S.r.l., Ocean S.r.l. ed è Consigliere indipendente di Dulevo International SpA e di Muzinich & Co. E’ inoltre Consigliere dell’Università Bocconi e componente del Consiglio di Amministrazione di Fondazione Assolombarda.

Già Presidente di Assolombarda, nel 2020 è stato eletto Presidente di Confindustria.

  • Luca Albino Palermo, Amministratore Delegato, nominato consigliere dall’Assemblea dei Soci del 2 ottobre 2020 e Amministratore Delegato (e Direttore Generale) dal Consiglio di Amministrazione del 15 dicembre 2020 con efficacia dal 1° gennaio 2021 (Amministratore esecutivo non indipendente – Chief Executive Officer).

Nato a Ivrea (TO), il 29 ottobre 1970, ha conseguito la Laurea in Economia e Commercio presso l’Università di Pavia e a conseguito il General Management Programma all’Harvard Business School, ha inoltre proseguito il suo percorso formativo presso l’Executive Master’s Degree on marketing (IMD) e l’Executive Master’s Degree in strategy (Sole 24 Ore Business School). Ha assunto il ruolo di Regional Trade Marketing Manager in Robert Bosch SpA, CRM Senior Project Manager in Matrix SpA, Direttore Generale in Acroservizi SpA e Regional Sales Director in Vodafone Italia N.V. Più recentemente, ha assunto l’incarico di CEO in Nexive Italia SpA in Logista Italia SpA e ha ricoperto sino a dicembre 2020 il ruolo di CEO e Direttore Generale di Edenred Italia S.r.l., oltre che componente del Consiglio di Amministrazione di Edenred Italia Fin S.r.l.

  • Alberto Baldan, Consigliere, rinnovato alla carica di consigliere dall’Assemblea del 20 aprile 2020, è indipendente ai sensi dell’art. 148, comma 3, del TUF e ai sensi del Codice di Corporate Governance (Amministratore non esecutivo indipendente).

Nato a Venezia il 21 ottobre 1960, ha conseguito la Laurea in Economia e Commercio. Attualmente riveste l’incarico di Amministratore Delegato della società Grandi Stazioni Retail SpA, ed è componente del Consiglio di Amministrazione di Illy Caffè SpA e Hippocrates Holding SpA

  • Stefania Chiaruttini, Consigliere, rinnovata alla carica di consigliere dall’Assemblea del 20 aprile 2020, è indipendente ai sensi dell’art. 148, comma 3, del TUF e ai sensi del Codice di Corporate Governance (Amministratore non esecutivo indipendente).

Nata a Este (PD) l’11 agosto 1962, è Dottore Commercialista dal 1997 e socio fondatore dello studio Chiaruttini & Associati.

Esercita da oltre 30 anni la professione di Dottore Commercialista e Revisore Legale in via esclusiva. Ha iniziato la sua carriera all’interno di un prestigioso studio milanese per poi fondare, nel 1997, lo Studio Chiaruttini & Associati.

Specializzata in diritto penale dell’economia, frodi di mercato e crisi d’impresa, ha maturato esperienza anche nel mondo degli enti finanziari e creditizi come commissario, membro dei comitati di sorveglianza e coadiutore su nomina del Ministero dell’Economia. Si è occupata, fin dall’inizio della professione, di gestione della crisi d’impresa, ha svolto il ruolo di consulente -sia per l’imprenditore che per i tribunali- nonché curatore e commissario giudiziale.

Stefania Chiaruttini ha maturato una particolare esperienza in materia di prevenzione della responsabilità amministrativa delle società e degli enti, svolgendo numerosi incarichi di consulenza per la predisposizione di modelli organizzativi ex D.Lgs. 231/2001, ed assumendo incarichi come membro degli organi di vigilanza in società bancarie e industriali.

Esperta in tema di valutazione di aziende, affianca anche magistrati e prestigiosi studi legali nel ruolo di consulente tecnico, ha ricoperto e ricopre cariche di Sindaco, Consigliere di Amministrazione e liquidatore di diverse società anche quotate oltre a cariche di Commissario Straordinario L. 270/99 e Legge Marzano.

La Dottoressa Chiaruttini ha, altresì, maturato un’esperienza ventennale in materia di Corporate Governance e società quotate grazie agli incarichi societari ricoperti in importanti società quotate, quali, tra i più rilevanti: componente del Consiglio di Sorveglianza di Banco BPM e Sindaco in SNAM SpA

Attualmente riveste l’incarico di Presidente del Collegio Sindacale di United Ventures One SpA SICAF EuVeca e United Ventures SGR SpA, Sindaco di Banco di Desio e della Brianza SpA e, inoltre, è componente del Consiglio di Amministrazione di Illimity SGR SpA

  • Anna Gatti, Consigliere, nominata alla carica di consigliere dall’Assemblea del 20 aprile 2020, è indipendente ai sensi dell’art. 148, comma 3, del TUF e ai sensi del Codice di Corporate Governance (Amministratore non esecutivo indipendente).

Si laurea in Economia Aziendale presso l’Università “Bocconi” di Milano, dove consegue un dottorato di ricerca in Business Administration and Management. Prosegue il suo percorso formativo presso la Stanford University di Palo Alto (Post-doctoral Program in Organizational Behavior) e l’Università degli Studi di Trento (PhD in Criminology) e nel 2002 svolge attività di Ricercatore presso l’Università di California Berkeley. Nel biennio 2002-2004 è Senior Economist per l’Organizzazione Mondiale della Sanità e, dal 2004 al 2007, partner di Myqube.

Dal 2007 al 2012 ricopre successivamente i ruoli di Head of International Consumer Operations presso Google, di Head of International Online Sales and Operations e di Head of Strategic Partnership Operations presso Youtube e di Senior Director of Advertising and New Monetization presso Skype/MSFT. Nel 2012 a San Francisco co-fonda una start up in Artificial Intelligence, di cui è CEO fino al 2015. Svolge incarichi di consulenza presso Lastminute Group ed altre aziende internazionali dal 2016 al 2018. Dal 2016 opera come Angel Investor in Silicon Valley.

E’ stata Consigliere di Amministrazione delle quotate Buongiorno, Piquadro, Gtech/IGT, Banzai, Ray Way e Lastminute Group. Attualmente siede nel Consiglio di Amministrazione di WiZink Bank, Wizz Air Holdings e Intesa San Paolo SpA

Da ottobre 2020, in qualità di Associate Professor presso la SDA “Bocconi”, dirige un centro di ricerca sull’innovazione in Life Sciences e Biotechnology. É iscritta all’Ordine dei Giornalisti Professionisti.

  • Francesca Golfetto, Consigliere, rinnovata alla carica di consigliere dall’Assemblea del 20 aprile 2020, è indipendente ai sensi dell’art. 148, comma 3, del TUF e ai sensi del Codice di Corporate Governance (Amministratore non esecutivo indipendente).

Nata a Mirano (VE), il 4 ottobre 1950, ha conseguito la Laurea in Economia e Commercio, presso l’Università di Venezia Ca’ Foscari. È stata Visiting Scholar alla Oxford University, Said Business School e University of Toronto e ha insegnato presso le Università di Torino, Venezia, Toronto e Oxford. È Emerito Senior Professordi Management presso l’Università Bocconi di Milano. Svolge attività di consulenza direzionale in materia di strategia aziendale e di mercato. È autore di numerose pubblicazioni internazionali su temi di management, anche sul settore fieristico. È Dottore Commercialista e Revisore del Conti ed è iscritta all’Albo dei Consulenti del Tribunale di Milano in materia di valutazione d’azienda. È stata componente di consigli di amministrazione di società quotate e non quotate, di comitati controllo e rischi, di comitati per la remunerazione, nonché di comitati di sorveglianza per società in amministrazione straordinaria. Attualmente riveste il ruolo di consigliere indipendente per la società quotata Dea Capital SpA e di sindaco in Pininfarina SpA

  • Angelo Meregalli, Consigliere, rinnovato alla carica di consigliere dall’Assemblea del 20 aprile 2020, è indipendente ai sensi dell’art. 148, comma 3, del TUF e ai sensi del Codice di Corporate Governance (Amministratore non esecutivo indipendente).

Nato a Milano, è laureato in ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano. Inizia la carriera in ruoli tecnici e commerciali per importanti multinazionali nel settore aeronautico ed industriale. Acquisito un MBA allo SDA Bocconi, approda in Booz Allen & Hamilton, occupandosi di consulenza direzionale nei settori farmaceutico, automobilistico e tech. Entra successivamente nel Gruppo UniCredit, dove sviluppa una decennale carriera in ambito pagamenti e finanziamenti a famiglie e piccole-medie imprese, con responsabilità di gestione del rischio, sviluppo business nazionale ed internazionale. Per il Gruppo UniCredit, si occupa successivamente dell’avviamento di due società di credito al consumo in Bulgaria e Romania, prima di assumere una responsabilità di direzione europea dei sistemi di pagamento Retail. Nel 2012 diventa Managing Director di PayPal Italia. Prosegue il suo percorso nel colosso Fintech con ruoli prima regionali ed infine globali. Passa gli ultimi due anni e mezzo presso il quartier generale di PayPal in Silicon Valley, con il ruolo di Head of Global M&A and Strategic Partners Go-to-Market e partecipa alle più recenti acquisizioni del colosso Fintech USA. A fine 2021, diventa Partner di BCG con specializzazione nei pagamenti digitali e Fintech.

  • Marina Natale, Consigliere, rinnovata alla carica di consigliere dall’Assemblea del 20 aprile 2020, dal settembre 2020 è indipendente ai sensi dell’art. 148, comma 3, del TUF e ai sensi del Codice di Corporate Governance (Amministratore non esecutivo indipendente).

Nata a Saronno (VA) il 13 maggio 1962, si laurea con lode in Economia e Commercio presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Ha ricoperto numerosi incarichi in Unicredit SpA fino alla carica di Vice Direttore Generale, dopo essere stata nominata CFO nel 2009 e aver gestito le più importanti operazioni di crescita per linee esterne del Gruppo.

Attualmente è Amministrato Delegato di AMCO SpA, membro del Comitato Investitori del Fondo Italian Recovery Fund (ex Atlante II) e Componente del Consiglio di Amministrazione di Webuild SpA e di Nexi SpA

  • Elena Vasco, Consigliere, rinnovata alla carica di consigliere dall’Assemblea del 20 aprile 2020, è indipendente ai sensi dell’art. 148, comma 3, del TUF e ai sensi del Codice di Corporate Governance (Amministratore non esecutivo indipendente).

Nata ad Hartford (USA) il 31 dicembre 1964, si laurea con lode in Economia e Commercio a Napoli nel 1989 e consegue nel 1991 un Master in scienze economiche presso la Northeastern University di Boston.

Dal maggio 2015 è Segretario generale della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, dove lavora dal 2009. In precedenza, dal 1992 al 1997, ha lavorato in Mediobanca Servizio Partecipazioni e Affari Speciali (consulenza, M&A and corporate finance). Successivamente ha ricoperto diversi ruoli dirigenziali nel Gruppo Hdp-RCS facendo parte anche di numerosi consigli di amministrazione di società del gruppo, tra cui Valentino, RCS Editori, RCS Libri, Parmalat SpA, RAI Sat e Terna SpA

Attualmente è consigliere di amministrazione anche delle società quotate DeA Capital SpA e Cattolica Assicurazioni. È altresì Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione di Fondazione La Triennale di Milano.

Relativamente alle cariche di Amministratore o Sindaco ricoperte dai Consiglieri in altre società quotate in mercati regolamentati anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, si fa riferimento a quanto evidenziato in precedenza e si rimanda alla Tabella 1 allegata alla presente Relazione.

In relazione agli Amministratori indipendenti, sopra indicati, si segnala che il loro numero, avuto riguardo alla composizione complessiva del Consiglio, è non solo significativa come richiesto dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari, ma rappresenta la maggioranza degli amministratori in carica.

Tutti i Consiglieri, fatta eccezione per l’Amministratore Delegato, sono da considerarsi non esecutivi, in quanto non muniti di deleghe gestionali.

In considerazione del fatto che la maggioranza del Consiglio di Amministrazione è costituita da amministratori non esecutivi e indipendenti, in possesso di adeguate e diversificate competenze manageriali, questi ultimi esercitano un peso significativo nell’assunzione delle delibere consiliari e monitorano con efficacia la correttezza della gestione.

Il Consiglio di Amministrazione ha proceduto alla verifica della sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo agli Amministratori, in occasione della riunione consiliare del 25 febbraio 2022 mediante raccolta di autocertificazione da parte di ciascun Consigliere, mantenuta agli atti della Società. Il Collegio Sindacale, nell’ambito dei compiti ad esso attribuiti dalla legge, ha certificato, nella suddetta data, la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l’indipendenza dei propri membri. A tal fine, il Presidente del Consiglio di Amministrazione e il Presidente del Collegio Sindacale hanno da ultimo attestato la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo ai citati Amministratori. Con riferimento alla valutazione di indipendenza del Presidente del Consiglio di Amministrazione, si precisa che in ragione dell’esercizio delle deleghe operative ricevute nel 2020 a seguito delle dimissioni dell’allora Amministratore Delegato Fabrizio Curci, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di qualificare il Presidente quale non indipendente ai sensi dell’art. 2 racc. 7 lett. b) del Codice di Corporate Governance.

I profili dei componenti il Consiglio di Amministrazione sono consultabili sul sito internet della Società nella sezione Investitori/Governance/Organi sociali.

Criteri e politiche di diversità nella composizione del Consiglio e nell’organizzazione aziendale

Per quanto attiene le politiche in materia di diversità applicate dalla Società con riferimento alla composizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo nel corso dell’esercizio, si segnala quanto segue.

Ai sensi del vigente Statuto sociale, la composizione del Consiglio di Amministrazione deve garantire l’equilibro tra i generi prevista dalla legge. Inoltre, la composizione deve riflettere un adeguato grado di diversificazione in termini di competenze, esperienze, età, genere e proiezione internazionale (nota 22).

Inoltre, nel “Regolamento del Consiglio di Amministrazione di Fiera Milano SpA”, redatto ai sensi di quanto previsto dalla normativa vigente e aggiornato in data 8 novembre 2021 alle previsioni del Codice di Corporate Governance, sono comunque già definiti i requisiti che gli amministratori devono possedere in aggiunta a quelli previsti dalle vigenti disposizioni normative e regolamentari, per assicurare il buon funzionamento dell’organo amministrativo.

Si segnala, altresì, che il Consiglio di Amministrazione di Fiera Milano è composto per due quinti dal genere meno rappresentato, ovvero da quello maschile e che risultano adeguatamente rappresentate, oltre alle diversità di genere, anche diversità generazionali e professionali.

In generale, per quanto attiene alla composizione dell’organo amministrativo è stato perseguito il prioritario obiettivo di assicurare adeguata competenza e professionalità dei suoi membri, al fine di assicurare l’efficace azione dello stesso.

Per quanto attiene le politiche in materia di diversità applicate dalla Società all’interno della propria organizzazione aziendale, si segnala inoltre che, in coerenza con quanto previsto nel proprio Codice Etico, Fiera Milano offre a tutti i lavoratori le medesime opportunità di lavoro, facendo in modo che tutti possano godere di un trattamento equo basato su criteri di merito, senza discriminazione alcuna.

Per il Gruppo Fiera Milano offrire ad ogni dipendente le stesse opportunità di sviluppare le proprie capacità e attitudini, evitando ogni discriminazione per razza, sesso, età, nazionalità, religione e convinzioni personali, è ritenuto un punto fondamentale della propria politica gestionale. Con particolare riferimento al tema dell’occupazione femminile, si segnala che Fiera Milano redige un rapporto biennale sulla parità uomo-donna in relazione allo stato delle assunzioni, della formazione, delle promozioni e di altri fattori, in ottemperanza al Decreto Legislativo n.198 dell’11 aprile 2006.

Inoltre, nel mese di novembre 2021, l’Amministratore Delegato ha annunciato ai dipendenti del Gruppo la nomina del Diversity Manager. L’inserimento di questa nuova figura conferma l’impegno che la Società continua a profondere nella valorizzazione della diversità e dell’inclusione, orientata al cambiamento di prospettiva che prevede la centralità dell’individuo, dei suoi bisogni e delle sue unicità quale valore imprescindibile per la comunità aziendale.

In relazione alle politiche di diversità adottata dalla Società, si rinvia più diffusamente alla Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D.Lgs. 254/2016, resa disponibile sul sito internet della Società, , nella sezione Investitori/Documenti.

Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre società

Secondo quanto disposto dallo Statuto della Società, il Consiglio di Amministrazione ha definito nel proprio Regolamento il numero massimo di incarichi di amministrazione e controllo che possono essere ricoperti dai consiglieri per un efficace svolgimento dell’incarico di amministratore dell’emittente.

Il “Regolamento del Consiglio di Amministrazione di Fiera Milano SpA” definisce i criteri per il cumulo di incarichi che si applicano a tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione. Restano comunque fermi, ove più rigorosi, i limiti al cumulo degli incarichi previsti dalla disciplina legale e regolamentare pro tempore vigente. Il rispetto dei limiti al cumulo di incarichi è valutato con cadenza annuale dal Consiglio di Amministrazione. L’amministratore che venga a conoscenza del superamento dei limiti al cumulo di incarichi, entro 10 (dieci) giorni dall’avvenuta conoscenza, comunica alla Società le cause del superamento e, entro 90 (novanta) giorni dall’avvenuta conoscenza, rassegna le dimissioni da uno o più incarichi ricoperti. Entro 5 (cinque) giorni dalle avvenute dimissioni, il componente del Consiglio di Amministrazione comunica alla Società l’incarico o gli incarichi dai quali sono state rassegnate le dimissioni.

I limiti al numero degli incarichi di amministrazione, direzione e controllo determinati dal Regolamento del Consiglio di Amministrazione sono riepilogati nella seguente tabella.

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Ai sensi del Regolamento:

  • per incarichi esecutivi si intendono le cariche di: Amministratore Delegato, Membro del Consiglio di Gestione, Presidente del Consiglio di Amministrazione o del Consiglio di Sorveglianza, Direttore Generale;
  • per incarichi non esecutivi o di controllo si intendono le cariche di: membro del Consiglio di Amministrazione senza deleghe, membro del Consiglio di Sorveglianza, membro del Collegio Sindacale;
  • per società di notevoli dimensioni si intendono le società con un ammontare di ricavi consolidati superiore a Euro 500 milioni, ovvero un numero di dipendenti superiore a 500.

Infine, oltre alle altre incompatibilità previste dalla legge, rimane ferma la regola dell’incompatibilità con cariche di natura politica o sindacale.

4.4 Funzionamento del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF)

Il Consiglio di Amministrazione di Fiera Milano ha adottato un regolamento (il “Regolamento del Consiglio di Amministrazione di Fiera Milano Il Consiglio di Amministrazione di Fiera Milano ha adottato un regolamento (il “Regolamento del Consiglio di Amministrazione di Fiera Milano SpA”, di seguito, il “Regolamento”) – aggiornato da ultimo in data 8 novembre 2021 – allo scopo di conformare l’organizzazione ed il funzionamento del Consiglio di Amministrazione medesimo a quanto disposto dalle leggi vigenti, dallo Statuto della Società, dal Codice di Corporate Governance, nonché dalle procedure di governance interne.

Il Regolamento, unitamente ai relativi allegati che ne costituiscono parte integrante, disciplina la nomina e composizione, le modalità di funzionamento, i compiti, i poteri e mezzi del Consiglio di Amministrazione, il processo di valutazione e le modifiche del Regolamento stesso. Per quanto non espressamente previsto nel Regolamento trovano applicazione le disposizioni statutarie e normative ratione temporis vigenti.

Le regole di funzionamento dei comitati endoconsiliari sono invece contenute all’interno dei regolamenti dei comitati medesimi.

Ai sensi del Regolamento, le riunioni del Consiglio di Amministrazione sono di norma programmate sulla base di un calendario approvato all’inizio dell’anno (di prassi si procede con l’approvazione già alla fine dell’esercizio precedente) per favorire la massima partecipazione alle medesimeAi sensi del Regolamento, le riunioni del Consiglio di Amministrazione sono di norma programmate sulla base di un calendario approvato all’inizio dell’anno (di prassi si procede con l’approvazione già alla fine dell’esercizio precedente) per favorire la massima partecipazione alle medesime, nonché ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, ovvero ne faccia richiesta almeno un terzo dei componenti del Consiglio o un Sindaco e nei casi previsti dalla legge.

Il calendario societario è consultabile sul sito internet della Società alla sezione Investitori/Documenti/Calendario finanziario.

Il Presidente assicura il regolare svolgimento delle attività del Consiglio di Amministrazione eIl Presidente assicura il regolare svolgimento delle attività del Consiglio di Amministrazione esi avvale del Segretario per assicurare la tempestività e la completezza dell’informativa pre-consiliare e per preservare la riservatezza dei dati e delle informazioni fornite.In caso di assenza o impedimento del Presidente, le adunanze del Consiglio di Amministrazione sono presiedute dall’Amministratore indipendente più anziano di età.

A norma dello Statuto, per la validità delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione è necessaria la presenza della maggioranza dei suoi membri in carica. Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta degli amministratori presenti. In caso di parità prevale il voto di chi presiede la riunione.

Il Regolamento disciplina, inter alia, le tempistiche e le modalità afferenti ai flussi informativi rivolti agli amministratori, al fine di assicurare un’efficace gestione dell’informativa consiliare e consentire agli Amministratori di esprimersi con consapevolezza sugli argomenti sottoposti alla loro analisi e approvazione.

Con particolare riferimento alla trasmissione della documentazione pre-consiliare a Consiglieri e Sindaci, si segnala che il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto congruo il termine di 3 giorni antecedenti la data della riunione, fatti salvi i casi di urgenza, nei quali la documentazione sarà resa disponibile appena possibile.

Ai sensi delle Linee guida per l’attività del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari, i documenti relativi all’approvazione del progetto di bilancio e delle relazioni finanziarie infrannuali vengono trasmessi almeno 7 giorni prima della data fissata per la riunione del Consiglio di Amministrazione.

Ove, in casi specifici, non sia possibile fornire la necessaria informativa entro il termine di 3 (tre) giorni antecedenti la data della riunione, il Presidente, con l’ausilio del Segretario, cura che siano effettuati adeguati e puntuali approfondimenti nel corso della riunione.

Il Presidente, avvalendosi del supporto della Segreteria Societaria, verifica che le informazioni di cui sopra siano state regolarmente messe a disposizione degli Amministratori e dei Sindaci, dandone atto in apertura di riunione. Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, il rispetto dei termini è stato un punto di costante attenzione da parte del Presidente, per permettere l’assunzione di adeguate decisioni Consiliari e le tempistiche sono state generalmente rispettate.

La documentazione relativa alle riunioni consiliari è consultabile e prelevabile sull’applicativo per la gestione informatica delle riunioni consiliari in uso alla Società, che consente la massima segregazione delle informazioni, oltre che una più agevole e immediata consultazione della documentazione. Tale applicativo è stato utilizzato per tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione, come anche per i comitati endo-consiliari.

Le comunicazioni effettuate nella riunione e le deliberazioni assunte dal Consiglio sono raccolte in verbali. Ai sensi dello Statuto, i verbali delle adunanze consiliari sono redatti dal Segretario del Consiglio di Amministrazione.

A seguito della riunione, una bozza del verbale viene messa a disposizione di Consiglieri e Sindaci sull’applicativo informatico per eventuali osservazioni che, salve eventuali urgenze, devono essere fatte pervenire al Segretario prima della successiva seduta consigliare, in cui il testo definitivo del verbale è sottoposto all’approvazione del Consiglio. Successivamente all’approvazione, il verbale viene trascritto sull’apposito libro sociale e sottoscritto dal Presidente e dal Segretario.

Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, il Consiglio di Amministrazione ha tenuto 11 riunioni. Tutte le riunioni hanno visto la regolare e assidua partecipazione dei Consiglieri (il numero delle riunioni a cui ha partecipato ciascun componente del Consiglio di Amministrazione è riportato e consultabile nella Tabella n.1). La durata media delle riunioni consiliari è stata di circa 2 ore e mezza. Nell’esercizio in corso, alla data di approvazione della presente Relazione, si è già tenuta una riunione.

I componenti del Consiglio di Amministrazione hanno dichiarato e garantiscono di svolgere efficacemente il proprio incarico dedicando allo stesso il tempo richiesto. Ciò è confermato anche dal numero di riunioni del Consiglio di Amministrazione svoltesi durante l’esercizio 2021 e dall’elevata percentuale di partecipazione dei Consiglieri alle stesse.

4.5 Ruolo del Presidente del Consiglio di Amministrazione

Il Presidente, ai sensi di specifiche disposizioni statutarie: convoca e fissa l’ordine del giorno delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, favorisce la dialettica interna, promuove l’effettivo funzionamento del sistema di governo societario, garantendo l’equilibrio dei poteri rispetto all’Amministratore Delegato.

Il Presidente dirige inoltre i lavori assembleari, verifica la regolare costituzione dell’Assemblea, accerta l’identità e la legittimazione dei presenti, regola il suo svolgimento, compresa la disciplina dell’ordine e della durata degli interventi, la determinazione del sistema di votazione e il computo dei voti ed accerta i risultati delle votazioni. Al Presidente spettano la rappresentanza della Società di fronte a qualsivoglia Autorità Giudiziaria o Amministrativa, nonché la firma sociale.

Egli coordina i lavori del Consiglio, provvedendo affinché adeguate informazioni sulle materie all’ordine del giorno siano fornite a tutti i componenti. In particolare, assicura che (i) ai Consiglieri sia trasmessa con congruo anticipo la documentazione a supporto delle deliberazioni del Consiglio o, almeno, una prima informativa sulle materie che verranno discusse e (ii) la documentazione a supporto delle deliberazioni, in particolare quella resa ai componenti non esecutivi, sia adeguata in termini quantitativi e qualitativi rispetto alle materie iscritte all’ordine del giorno.

Alle riunioni consiliari sono invitati a partecipare – d’intesa con l’Amministratore Delegato – i dirigenti della Società o del Gruppo, responsabili delle funzioni aziendali competenti sulle specifiche materie poste all’ordine del giorno per fornire gli opportuni approfondimenti sulle tematiche oggetto di esame da parte del Consiglio di Amministrazione.

Si segnala, inoltre, che in occasione dell’approvazione del Piano Strategico CONN.E.C.T. 2025, Presidente e l’Amministratore Delegato, d’intesa tra loro, hanno organizzato due incontri dedicati all’approfondimento delle linee strategiche e dei principali target economico-finanziari e di sostenibilità del Gruppo Fiera Milano per il periodo compreso tra il 2021 e il 2025. Nell’ambito di tali incontri, i Consiglieri hanno ricevuto adeguata informativa del contesto in cui opera Fiera Milano, dell’organizzazione aziendale e della sua evoluzione.

Inoltre, nel corso delle riunioni tenutesi durante l’esercizio di riferimento, il Consiglio di Amministrazione è stato reso partecipe in maniera costante e puntuale in merito alle attività finalizzate all’aggiornamento dei processi e delle procedure aziendali, nonché all’evoluzione dell’articolazione organizzativa del Gruppo Fiera Milano.

Il Presidente è altresì il referente diretto per conto del Consiglio di Amministrazione degli organi di controllo interno e dei comitati interni al Consiglio di Amministrazione e cura che l’attività di questi ultimi sia adeguatamente coordinata con quella del Consiglio di Amministrazione.

Il Presidente, coadiuvato dall’Amministratore Delegato, assicura che l’organo di amministrazione sia tempestivamente informato sullo sviluppo e sui contenuti significativi del dialogo intercorso con gli Investitori Istituzionali e, in particolare, con gli Azionisti, in conformità ai principi di cui al Codice di Corporate Governance e sulla base delle previsioni della “Politica per la gestione del dialogo con gli Investitori Istituzionali e con la generalità degli Azionisti di Fiera Milano”. Per quanto attiene ai rapporti con gli Azionisti, si rinvia nel dettaglio al Capitolo 12 della presente Relazione.

Infine, in conformità alle previsioni del Codice di Corporate Governance e ai sensi del Regolamento del Consiglio di Amministrazione, il processo di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione è promosso e gestito dal Presidente del Consiglio di Amministrazione (con il supporto del Comitato per le Nomine e per la Remunerazione).

Segretario del Consiglio

In conformità a quanto previsto dal Regolamento del Consiglio di Amministrazione e dal Codice di Corporate Governance, il Consiglio - su proposta del Presidente - ha nominato il Segretario e il Vice-Segretario del Consiglio di Amministrazione tra coloro che, appartenenti alla Direzione Affari Legali e Societari della Società, sono in possesso di adeguati requisiti di professionalità ed esperienza maturati in ambito legale e societario.

In particolare, l’incarico di Segretario è stato affidato al Direttore della Direzione Legal, Compliance e Corporate Affairs, mentre l’incarico di Vice-Segretario è stato affidato al Responsabile Segreteria Societaria, Governance e Compliance.

Il Segretario fornisce il proprio supporto al Presidente per assicurare la tempestività e la completezza dell’informativa pre-consiliare e per preservare la riservatezza dei dati e delle informazioni fornite; ai sensi dell’art. 15.4 dello Statuto, redige i verbali delle adunanze consiliari.

Il Segretario supporta altresì il Presidente nella predisposizione del documento di autovalutazione del Consiglio, che illustra la metodologia e le singole fasi di cui il processo di autovalutazione è composto, i soggetti coinvolti, i risultati ottenuti, le azioni correttive proposte dai Consiglieri, lo stato di avanzamento o il grado di attuazione delle misure correttive definite nella precedente autovalutazione.

Nel corso dell’esercizio sociale, il Segretario ha supportato l’attività del Presidente, fornendo, con imparzialità di giudizio, assistenza e consulenza al Consiglio di Amministrazione su ogni aspetto rilevante per il corretto funzionamento del sistema di governo societario.

4.6 Consiglieri Esecutivi

Amministratore Delegato

A seguito di nomina da parte del Consiglio di Amministrazione del 15 dicembre 2020, dal 1° gennaio 2021 il Dottor Luca Palermo ha assunto la carica di Amministratore Delegato e Direttore Generale.

Da detta data all’Amministratore Delegato sono stati conferiti tutti i poteri relativi alla gestione e amministrazione ordinaria della Società, con l’esclusione di quanto riservato per legge al Consiglio di Amministrazione e con l’esclusione delle materie indicate negli articoli 17.1 e 17.2 dello Statuto sociale e le ulteriori materie che rimangono di competenza del Consiglio di Amministrazione.

In particolare, con la citata delibera del Consiglio di Amministrazione, sono stati attribuiti al Dottor Palermo, i seguenti poteri:

  1. stipulare, modificare e risolvere contratti di locazione di immobili stipulati per lo svolgimento dell'attività sociale per canoni annui non superiori a Euro 2.000.000,00 (duemilioni virgola zero zero) per singola operazione e per periodi non maggiori di sei anni e contratti di locazione di immobili stipulati a favore di dipendenti della Società, previsti nel budget approvato dal Consiglio di Amministrazione e per periodi non maggiori di quattro anni.
  2. Negoziare ed effettuare operazioni in cambi per contanti per un importo massimo di Euro 2.000.000,00 (duemilioni virgola zero zero).
  3. Acquistare, alienare e stipulare contratti su strumenti c.d. derivati (swaps, futures e opzioni) con l'avvertenza che tutte tali operazioni potranno essere effettuate solo per copertura di rischi di tasso di interesse, di prezzo e di cambi in essere nonché di copertura dalle fluttuazioni dei corsi borsistici di azioni o altri strumenti finanziari in portafoglio alla Società, sempre per un valore nozionale non superiore a Euro 2.000.000,00 (duemilioni virgola zero zero) per singola operazione.
  4. Assolvere agli adempimenti previsti dalle leggi che regolano la circolazione dei titoli azionari e la distribuzione dei dividendi con facoltà di firmare dichiarazioni.
  5. Negoziare, sottoscrivere, modificare, recedere, rescindere o risolvere contratti, accordi, lettere di intento, memorandum of understanding, non binding offer, e in generale documenti e/o atti non vincolanti di qualsivoglia natura aventi ad oggetto l'esplorazione e l'avvio di negoziati per la valutazione di operazioni di M&A di ogni genere, senza limiti di importo.
  6. Trattare e concludere, sotto qualsiasi forma, operazioni passive di mutuo ed assumere finanziamenti, comprese operazioni di sconto e cessione di credito, di importo non superiore al 30% (trenta per cento) del patrimonio netto della Società per singola operazione, nonché richiedere e accettare affidamenti sino ad un importo massimo non superiore al 30% (trenta per cento) del patrimonio netto della Società.
  7. Nell'interesse della Società e/o nell'interesse della Società in quanto nell'interesse e/o a favore di società o enti direttamente o indirettamente controllati, e per importo non superiore a Euro 5.000.000,00 (cinquemilioni virgola zero zero): richiedere fideiussioni bancarie e/o assicurative, lettere di garanzia e affidamenti in genere, sottoscrivendo i relativi atti, prestare garanzie di qualunque natura, rilasciare lettere di manleva e/o fideiussioni, avalli, lettere di patronage, definire e sottoscrivere operazioni attive di finanziamento e/o di mandato di credito.
  8. Richiedere senza limiti fidejussioni bancarie e/o assicurative, lettere di garanzia e affidamenti in genere a fronte di adempimenti connessi con la richiesta di rimborso di tasse e/o imposte per la Società.
  9. Concedere nell'interesse e/o a favore di società o enti direttamente o indirettamente controllati, e per importo non superiore a Euro 1.000.000,00 (unmilione virgola zero zero), versamenti a fondo perduto, in conto futuro aumento capitale e/o a qualsivoglia titolo nel caso di necessità della società o dell'ente.
  10. Negoziare, autorizzare e sottoscrivere operazioni di impiego temporaneo della liquidità mediante utilizzo delle risorse finanziarie disponibili di Fiera Milano entro il limite di Euro 20.000.000,00 (ventimilioni virgola zero zero) di valore del singolo investimento.
  11. Rappresentare la Società, in Italia e all'estero, in tutte le pratiche e adempimenti relativi alle imposte e tasse, tributi e contributi di qualsiasi genere e, a titolo esemplificativo, ma non esaustivo, sottoscrivere, quale rappresentante legale, le dichiarazioni annuali dei redditi, le dichiarazioni ai fini dell'imposta sul valore aggiunto, le dichiarazioni annuali dei sostituti d'imposta; sottoscrivere, presentare e discutere verbali, ricorsi, reclami ed atti oppositivi innanzi le competenti Autorità Fiscali e Doganali e le Commissioni Tributarie di ogni grado, inclusa la Commissione Centrale e l'Autorità Giudiziaria.
  12. Rappresentare attivamente e passivamente la Società, in Italia e all'estero, dinanzi alle Autorità Giudiziarie, Civili Penali e Amministrative, in ogni ordine e grado di giurisdizione, anche per giudizi di revocazione e cassazione, nominando e revocando all'uopo difensori, avvocati, procuratori, consulenti e periti di parte, il tutto con potere di presentare querela nell'interesse della Società; compromettere controversie in sede arbitrale, rituale o irrituale.
  13. Transigere e conciliare controversie, sia in via giudiziale che stragiudiziale, e rinunziare agli atti fino ad un importo massimo di Euro 1.000.000,00 (unmilione virgola zero zero) per singola controversia; ivi incluse a titolo esemplificativo e non esaustivo le controversie in materia di crediti della Società, le vertenze fiscali e le controversie di lavoro disciplinate dal titolo IV del libro II del Codice di Procedura Civile, nominando e revocando all'uopo avvocati, difensori, consulenti e periti di parte.
  14. Per il personale di categoria non dirigenziale e per il personale di categoria dirigenziale, il potere di assumere, promuovere, trasferire, esercitare il potere disciplinare e licenziare, determinando le mansioni, l'inquadramento, la retribuzione, fissa e variabile ed eventuali patti annessi e/o accessori al rapporto di lavoro, nel rispetto delle politiche di assunzione ai sensi dell'articolo 17.2 lett. (j) dello Statuto sociale.
  15. Rilasciare certificati, dichiarazioni per la denuncia dei redditi dei dipendenti, estratti dei libri paga ed altre situazioni riguardanti il personale sia per gli enti previdenziali, assicurativi e mutualistici sia per gli altri enti e/o privati.
  16. Rappresentare la Società, in Italia e all'estero, dando corso ad ogni adempimento ed eseguendo ogni operazione presso qualsiasi Ente ed Amministrazione, pubblica o privata, comprese quelle Comunali, Provinciali, Regionali, Statali, nonché presso gli Istituti Previdenziali e assistenziali, le Associazioni e Organizzazioni Sindacali sia dei datori di lavoro che dei lavoratori, le Autorità di Pubblica Sicurezza, gli Enti Previdenziali, nonché avanti le A.S.S.T., A.T.S., I.R.C.C.S., gli Uffici del Lavoro ed i Collegi Arbitrali e di conciliazione; sottoscrivere contratti sindacali nazionali, locali e aziendali.
  17. Rappresentare la Società, in Italia e all'estero, ai fini di quanto previsto dal Decreto Legislativo 24 Febbraio 1998, n. 58 nonché nei confronti di Borsa Italiana SpA, della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) o degli altri organi di gestione e/o controllo di mercati finanziari regolamentati, dell'Ufficio Italiano dei Cambi, della Monte Titoli SpA, dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, della Banca d'Italia, dei Tribunali, dei Registri delle Imprese, delle Camere di Commercio, Industria e Artigianato e Agricoltura, dei Ministeri ed altri eventuali organi di controllo ed uffici pubblici, delle Associazioni, di persone giuridiche, fisiche, di azionisti, con ogni potere e facoltà di sottoscrivere qualsiasi atto, documento e/o comunicazione, denuncia, attestato, fosse ritenuto necessario e/o opportuno.
  18. Rappresentare la Società in sede di assemblee di società, associazioni, fondazioni, consorzi ed enti in cui partecipa la Società.
  19. Promuovere, per conto della Società, qualsiasi atto conservativo ed esecutivo, istanze per sequestri, ingiunzioni, pignoramenti e rinunziarvi, elevare atti di protesto cambiario; rendere dichiarazioni di terzo pignorato e di terzo sequestrato avanti l'Autorità Giudiziaria adempiendo a tutto quanto prescritto dalle vigenti disposizioni di legge, con speciale riferimento al disposto dell'art. 547 c.p.c. e seguenti, intimare atti di costituzione in mora.
  20. Intervenire nelle procedure di fallimento, insinuare crediti nei fallimenti stessi, dar voto in concordati, esigere riparti parziali e definitivi, intervenire in concordati preventivi per approvarli o respingerli.
  21. Sottoscrivere dichiarazioni relative allo stato giuridico e di conformità, fatture consolari, certificati e moduli d'uso, per l'attività importativa ed esportativa, compiere qualsiasi operazione nei confronti di uffici doganali, con autorizzazione a costituire e ritirare prescritti depositi, firmare istanze dichiarazioni e moduli d'uso.
  22. Sottoscrivere verbali relativi a visite ispettive di pubblici funzionari per controlli di qualsiasi tipo, con facoltà di muovere contestazioni, effettuare dichiarazioni, avanzare riserve, fornire precisazioni e chiarimenti.
  23. Dare direttive, organizzare, gestire e controllare, con piena autonomia decisionale e di spesa, l'adempimento nell'ambito delle attività della società di tutti gli obblighi previsti dal regolamento UE 2016/679 - General Data Protection Regulation, dalla normativa italiana in materia di protezione dei dati personali e relative e successive modifiche, nonché di adottare tutti gli atti a ciò necessari e di rappresentare la società, quale titolare del trattamento con facoltà di sub-delegare, anche in parte, i predetti poteri e/o di conferire deleghe di funzioni per l'adempimento di tali obblighi ad ulteriori soggetti interni (dirigenti, dipendenti) ed eventualmente esterni (consulenti).
  24. Rilasciare e revocare deleghe e procure generali e/o speciali per determinati atti o categorie di atti nell'ambito dei poteri conferiti.
  25. Utilizzare, ai sensi dell'art. 19 dello Statuto, la firma sociale e la rappresentanza di fronte ai terzi e in giudizio di Fiera Milano, in relazione a tutte le materie oggetto di delega da parte del Consiglio di Amministrazione, facendo precedere al proprio nome la dizione "L'Amministratore Delegato".
  26. Nonché tutti i poteri di gestione e rappresentanza relativi all'ordinaria amministrazione con espressa esclusione di qualsivoglia atto di straordinaria amministrazione della Società.
  27. Dare esecuzione alle decisioni del Consiglio di Amministrazione anche mediante coordinamento degli organi subordinati e controllandone la puntuale esecuzione.
  28. Per quanto concerne i versamenti di imposte dirette ed indirette e dei contributi previdenziali che discendono da liquidazione dei medesimi operata secondo legge ed il pagamento di dividendi ai soci in forza di delibera assembleare, in deroga ai limiti di somma dinnanzi previsti, l'Amministratore Delegato potrà provvedere ai relativi pagamenti senza limite di cifra alcuno.

Con la medesima delibera, il Dottor Palermo è stato altresì designato:

  1. Amministratore incaricato dell'istituzione e del mantenimento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi ex art. 6 Codice di Corporate Governance;
  2. con esclusione espressa di ogni altro soggetto, Datore di Lavoro ai fini prevenzionali ex art. 2, comma 1, lett. b) del D.Lgs 81/08, per i siti di Rho e fieramilanocity e per tutte le eventuali sedi future che verranno acquisiste dalla Società, nonché in relazione a qualsiasi altro luogo, anche estero, all'interno del quale Fiera Milano venga a svolgere, anche provvisoriamente, la propria attività lavorativa, con automatica esclusione delle sedi che venissero in futuro dismesse, conferendogli tutti i poteri gestionali, direzionali, decisionali e di spesa – nessuno escluso e senza necessità di dettagliata elencazione – che siano necessari per l'attuazione dell'intero sistema normativo vigente in materia di salute, sicurezza sul lavoro, igiene del lavoro e prevenzione infortuni, contenuto, fra l'altro, nel D.Lgs. 81/2008, con facoltà di delegare poteri e funzioni, ad eccezione soltanto di quelli che non possono essere delegati dal Datore di Lavoro, nel rispetto dei requisiti, dei limiti e delle condizioni fissati dalla legge;
  3. con espressa esclusione di ogni altro soggetto, Responsabile della sicurezza e tutela dell'ambiente, per i siti di Rho e fieramilanocity, e per tutte le eventuali sedi future che verranno acquisiste dalla Società, nonché in relazione a qualsiasi altro luogo, anche estero, all'interno del quale Fiera Milano venga a svolgere, anche provvisoriamente, la propria attività lavorativa, con automatica esclusione delle sedi che venissero in futuro dismesse, conferendogli tutti i poteri decisionali, gestionali, direzionali, manageriali e di spesa – nessuno escluso e senza necessità di dettagliata elencazione che siano necessari per assicurare l'osservanza di tutte le norme vigenti, emanate ed emanande, in materia di tutela dell'ambiente nonché di tutte le disposizioni regolamentari e di attuazione e di tutti i provvedimenti delle competenti Autorità, emanati anche a livello locale, con facoltà di delegare poteri e funzioni nel rispetto dei requisiti, dei limiti e delle condizioni fissati dalla legge.

Il Consiglio di Amministrazione ha quindi conferito al Dottor Palermo specifici compiti inerenti alla carica di Direttore Generale di Fiera Milano, con obbligo di riferire al Consiglio di Amministrazione con periodicità almeno trimestrale.

Più specificatamente, in qualità di Direttore Generale, il Dottor Palermo ha il compito di:

  1. stipulare, modificare e risolvere contratti di consulenza, di collaborazione, di prestazione d'opera intellettuale e di prestazioni professionali in genere, sempre per un importo o impegno economico non superiore a Euro 1.000.000,00 (unmilione virgola zero zero) per singola operazione, fermo restando che resta riservato al Consiglio di Amministrazione il conferimento di incarichi, consulenze e prestazioni non previste nei limiti di budget superiori a Euro 100.000,00 (centomila virgola zero zero).
  2. Conferire mandato a banche, istituti di credito, società finanziarie e fiduciarie di svolgere il servizio titoli per conto della Società trattandone le condizioni e disponendo, presso gli stessi, i pagamenti ad esso relativi.
  3. Compiere ogni operazione bancaria, ivi inclusa l'apertura di conti, la costituzione di depositi, il trasferimento di disponibilità fra Istituti Bancari e l'utilizzo di conti correnti della Società anche allo scoperto, nei limiti dei fidi preventivamente chiesti e ottenuti dalla Società.
  4. Negoziare, sottoscrivere, modificare, recedere, rescindere o risolvere contratti, proposte commerciali, documenti e/o atti di qualsivoglia natura aventi ad oggetto la vendita e/o l'erogazione di beni di consumo o servizi, senza limiti di importo.
  5. Negoziare, stipulare, modificare, dare esecuzione e risolvere per qualsivoglia ragione, titolo o causa tutti i contratti documenti e/o atti di qualsivoglia natura aventi ad oggetto l'acquisto di singoli beni o servizi necessari per l'attività aziendale, che comportino una assunzione di impegni per la Società entro il limite economico di Euro 2.000.000,00 (duemilioni virgola zero zero) per ogni singola operazione.
  6. Stipulare, modificare e risolvere contratti di assicurazione per qualunque genere di rischio, di leasing, di factoring, con il limite economico di Euro 5.000.000,00 (cinquemilioni virgola zero zero) per singola operazione.
  7. Stipulare, modificare e risolvere contratti di appalto di ogni genere, anche di servizi, contratti d'opera, di trasporto, di commissione, di deposito, di agenzia e concessione di vendita, di comodato, di noleggio, di mediazione, di spedizione, con il limite economico di Euro 20.000.000,00 (ventimilioni virgola zero zero) per singola operazione.
  8. Rappresentare la società, in Italia e all'estero, nella partecipazione a gare e procedure di evidenza pubblica, in genere, a procedure di aggiudicazione di qualsiasi natura, indette da Amministrazioni ed Enti sia pubblici che privati e loro concessionari o sub-concessionari, stipulando e sottoscrivendo in nome e per conto della Società manifestazioni di interesse, domande di partecipazione, offerte economiche e ogni ulteriore atto o dichiarazione relativa, determinando prezzi, patti e condizioni, costituendo e svincolando depositi cauzionali, procedendo all'incasso dei prezzi, rilasciando valide quietanze e dichiarazioni liberatorie alle casse, uffici e funzionari incaricati del pagamento e sottoscrivendo i relativi contratti.
  9. Cedere, distruggere o demolire macchinari, attrezzature, impianti e automezzi, beni di ogni genere, espletando tutte le formalità presso i Pubblici Registri, compresa la cancellazione di ipoteche.
  10. Acquistare, vendere, registrare, concedere o stipulare licenze d'uso relativamente a brevetti, marchi, modelli, domini e/o siti internet, testate editoriali, diritti d'autore e ogni diritto di proprietà intellettuale in genere, purché inerenti all'oggetto sociale.
  11. Sovrintendere l'organizzazione del lavoro, definendo l'organigramma aziendale e sovraintendendo affinché tutte le funzioni aziendali agiscano in coordinamento le une con le altre, definendo compiti e responsabilità di ogni funzione, stabilendone obiettivi e misurando il raggiungimento degli stessi.
  12. Porre in essere tutti gli atti necessari al regolare funzionamento della Società.
  13. Disporre e/o autorizzare il pagamento ai dipendenti di Fiera Milano dei rispettivi stipendi e contributi riferiti a ciascun mese di riferimento, nonché compiere ogni atto comunque finalizzato a dare esecuzione a quanto precede, nonché di compiere e/o sottoscrivere ogni atto utile o necessario alla compilazione della modulistica finalizzata al pagamento degli oneri relativi agli stipendi di ciascun mese di riferimento (i.e. contributi e ritenute di legge) nonché al pagamento dei risultanti oneri.
  14. Coordinare e ottimizzare tutte le attività operative e progettuali dell'azienda per renderle più efficaci e funzionali agli obiettivi aziendali.
  15. Assicurare la puntuale osservanza delle leggi, dei regolamenti interni e delle istruzioni.
  16. Con facoltà di rilasciare, nell'ambito dei poteri conferiti, procure speciali per determinati atti o categorie di atti, nei limiti dei poteri ricevuti.

L’Amministratore Delegato riferisce – come risulta avere riferito nel corso dell’esercizio 2021– al Consiglio di Amministrazione con periodicità almeno trimestrale, e comunque in occasione delle riunioni del Consiglio stesso, sull’attività svolta, sul generale andamento della gestione e sulla prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale, o di maggior rilievo per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla Società e dalle sue società controllate.

Per completezza, si segnala che con efficacia dalla medesima data del 1° gennaio 2021 sono altresì state revocate tutte le deleghe operative conferite in via meramente provvisoria - al fine di assicurare la continuità e la stabilità della gestione - al Presidente Carlo Bonomi a seguito delle dimissioni, nel giugno 2020, dell’allora Amministratore Delegato Fabrizio Curci.

4.7 Amministratori indipendenti e Lead Independent Director

Amministratori Indipendenti

Il Consiglio di Amministrazione risulta composto da sette amministratori indipendenti ai sensi del TUF e del Codice di Corporate Governance, su un numero complessivo di nove (in relazione ai requisiti di indipendenza di ciascun componente del Consiglio di Amministrazione, si fa riferimento a quanto evidenziato in precedenza e si rimanda alla Tabella 1 allegata alla presente Relazione).

Nel corso dell’esercizio 2021, gli Amministratori Indipendenti hanno contribuito attivamente all’assunzione delle decisioni societarie. Sul punto, si evidenzia che – come verrà meglio specificato nel prosieguo – alla data del 31 dicembre 2021 sia il Comitato per le Nomine e per la Remunerazione che il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità risulta composto esclusivamente da consiglieri indipendenti.

Con cadenza annuale viene verificata la permanenza del requisito dell’indipendenza in capo agli amministratori sulla base dei criteri fissati nel Codice di Corporate Governance e delle altre disposizioni normative vigenti.

In sede di autovalutazione è stata resa da ciascun amministratore un’autodichiarazione in relazione alla sussistenza di tale requisito, ai sensi delle previsioni del Codice di Corporate Governance.

Nel dicembre 2020 il Consiglio di Amministrazione di Fiera Milano, tenuto conto dei criteri identificati dal Codice di Corporate Governance, ha definito i criteri quantitativi da utilizzare per la valutazione della significatività dei rapporti esistenti per la valutazione della sussistenza del requisito di indipendenza.

In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di utilizzare, nella determinazione della soglia di rilevanza della «significativa relazione commerciale» e «significativa remunerazione aggiuntiva» di cui alla raccomandazione 7 lettere c) e d) (nota 23) i criteri già adottati dalla Società nella Procedura in materia di Operazioni con Parti Correlate, che qualifica come di Importi Esigui le relazioni commerciali con persone fisiche entro la soglia di Euro 50.000,00.

In occasione della riunione consigliare del 25 febbraio 2022, la valutazione dell’indipendenza degli amministratori con riferimento all’esercizio 2021 è stata sottoposta al Collegio Sindacale, che ha verificato la corretta applicazione dei criteri adottati.

Lead Independent Director

Ai sensi delle previsioni del Codice di Corporate Governance, le Società sono tenute a nominare il Lead Independent Director solo nei seguenti casi: (i) se il presidente dell’organo di amministrazione è il Chief Executive Officer o è titolare di rilevanti deleghe gestionali; (ii) se la carica di presidente è ricoperta dalla persona che controlla, anche congiuntamente, la società; (iii) nelle società grandi, anche in assenza delle condizioni indicate ai punti i) e ii), se lo richiede la maggioranza degli amministratori indipendenti.

Per tale ragione, non sussistendo alcun obbligo in tal senso per Fiera Milano, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di non procedere alla nomina.

5 Gestione delle informazioni societarie

La Società ha adottato una “Procedura per la gestione interna e la comunicazione all’esterno delle informazioni privilegiate e per la tenuta dei registri” (di seguito, la “La Società ha adottato una “Procedura per la gestione interna e la comunicazione all’esterno delle informazioni privilegiate e per la tenuta dei registri” (di seguito, la “Procedura”), nonché le relative “Misure Attuative della procedura per la gestione interna e la comunicazione all’esterno delle Informazioni Privilegiate e per la tenuta di registri” (di seguito, le “Misure Attuative”).

La procedura prevede specifiche sezioni dedicate alla definizione di informazione rilevante e privilegiata, alle relative modalità di gestione, alle modalità di gestione dei cosiddetti rumors di mercato, disciplina i casi di ritardo della comunicazione al mercato, il processo di approvazione dei comunicati stampa, i soggetti autorizzati ai rapporti con l’esterno e i soggetti tenuti al dovere di riservatezza.

La procedura regola anche la tenuta e l’aggiornamento del Registro Informazioni Rilevanti (c.d. “Relevant Information List – RIL”) e del Registro Informazioni Privilegiate (c.d. “Insider List”), che individua le responsabilità e le modalità di tenuta e aggiornamento del Registro Insider. La procedura individua il responsabile per la gestione del Registro, un comitato info room e i soggetti iscrivibili; disciplina altresì le modalità di iscrizione iniziale ed i successivi aggiornamenti nonché gli aspetti di riservatezza delle informazioni, nonché le modalità di gestione delle stessa nelle ipotesi in cui venga attivata la procedura del ritardo nella comunicazione delle informazioni privilegiate.

La Procedura è pubblicata sul sito internet della Società www.fieramilano.it nella sezione Investitori/Governance/Procedura Informazioni Privilegiate.

6 Comitati interni al Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF)

Il Consiglio di Amministrazione, anche in conformità a quanto previsto dal Codice di Corporate Governance, istituisce al proprio interno Comitati che hanno lo scopo di coadiuvare il Consiglio medesimo nello svolgimento delle proprie funzioni.

In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha istituito al suo interno il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e il Comitato per le Nomine e per la Remunerazione, i cui ruoli e funzioni di natura consultiva e/o propositiva, sono allineati agli standard indicati dal Codice di Autodisciplina e dalle best practice in tema di corporate governance.

Alla data del 31 dicembre 2021, entrambi i Comitati interni al Consiglio di Amministrazione risultano costituiti interamente da amministratori non esecutivi e indipendenti.

In particolare, per quanto attiene il Comitato per le Nomine e per la Remunerazione la Società ha ritenuto di continuare a mantenere raggruppato in un unico comitato le attività attinenti remunerazione e nomine, alla luce del fatto che, anche in virtù della ridotta dimensione della Società e dell’elevato grado di concentrazione della proprietà alla data del 31 dicembre 2021, è stato verificato che tale approccio è in grado di conseguire gli obiettivi fissati dal Codice di Corporate Governance.

Del pari, la Società ha deciso di includere tra i compiti tipici del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità le attività di verifica dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo periodo e per il successo sostenibile dell’impresa, modificando, di conseguenza la denominazione di detto comitato in Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità.

Il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, in quanto organo composto esclusivamente da amministratori non esecutivi e indipendenti, è inoltre l’organo deputato a esprimere un parere motivato sull’interesse della Società e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni circa il compimento di operazioni con parti correlate.

In relazione ai presidi procedurali adottati dalla Società in materia di operazioni con parti correlate, si rinvia alla Sezione 10 della presente Relazione.

Il funzionamento dei Comitati è disciplinato da appositi regolamenti adottati con delibera del Consiglio di Amministrazione, a cui i Comitati riferiscono periodicamente sullo svolgimento delle attività svolte.

7 Autovalutazione e successione degli Amministratori – Comitato per le Nomine e per la Remunerazione

7.1 Autovalutazione e successione degli amministratori

Autovalutazione del Consiglio di Amministrazione

In conformità alle previsioni di cui al Codice di Corporate Governance, il Regolamento del Consiglio di Amministrazione stabilisce che almeno ogni tre anni, in vista del proprio rinnovo, il Consiglio di Amministrazione compie una valutazione in relazione alla adeguatezza delle dimensioni, della composizione e il concreto funzionamento dello stesso e dei Comitati istituiti, fornendo eventualmente indicazioni in merito alle qualità professionali di cui si reputa opportuna la presenza in Consiglio.

In tale attività, il Consiglio di Amministrazione è coadiuvato dal Comitato per le Nomine e per la Remunerazione.

La valutazione della sussistenza dei requisiti di indipendenza e professionalità dei componenti l’organo di gestione viene compiuta in base a quanto indicato nel Regolamento del Consiglio di Amministrazione.

Il Processo di autovalutazione è svolto dal Consiglio Amministrazione supportato per le relative attività dal Comitato per le Nomine e per la Remunerazione, il quale, a sua volta, si avvale dell’ausilio della Segreteria Societaria.

Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 14 dicembre 2021 ha deliberato di avviare il processo di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati Consigliari con riferimento all’esercizio 2021, avvalendosi del solo supporto della Segreteria Societaria.

Le fasi del processo di autovalutazione hanno compreso:

  • raccolta dei dati inerenti alle caratteristiche dei consiglieri, comprendenti gli aggiornamenti della propria posizione di indipendenza, dei requisiti di professionalità degli incarichi detenuti e dei rapporti eventuali con parti correlate;
  • raccolta dei dati sulle presenze, sulle durate delle riunioni, sui temi trattati;
  • raccolta dei dati mediante questionari anonimi riguardanti la percezione da parte dei consiglieri dei parametri di valutazione identificati relativi alla composizione e funzionamento del Consiglio stesso e dei comitati interni;
  • valutazione dei dati qualitativi raccolti per conformità con quanto disposto dalle leggi, dalle prassi di buon governo e dal Regolamento del Consiglio di Amministrazione riguardo alle caratteristiche dei consiglieri;
  • consuntivazione dei dati acquisiti dai questionari di autovalutazione;
  • formalizzazione dei risultati del processo nel relativo documento indicante la metodologia e i risultati conseguiti.

In particolare, nell’ambito dell’autovalutazione posta in essere con riferimento all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, dalla documentazione e dai questionari esaminati è emerso quanto segue:

  • la totalità dei componenti ha confermato:
    • l’insussistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, ai sensi delle norme di legge e regolamentari vigenti e dello Statuto di Fiera Milano;
    • di essere in possesso dei requisiti di onorabilità per il mantenimento della carica;
  • la totalità dei componenti risulta in possesso dei requisiti previsti all’art. 2382 codice civile;
  • il Consiglio di Amministrazione risulta composto da sette amministratori indipendenti su un numero complessivo di nove, ai sensi sia dell'art. 2, racc. 7, del Codice di Corporate Governance (nota 24) (che richiede la presenza di una componente “significativa” di amministratori indipendenti all’interno del Consiglio di Amministrazione), sia dell'art 148, comma 3 del T.U.F;
  • il Consiglio di Amministrazione garantisce la diversità dei suoi componenti. In particolare:
    • la diversità di genere è ben rappresentata in Consiglio, essendo composto per due quinti da amministratori appartenenti al genere meno rappresentato, ovvero, nel caso di specie, quello maschile;
    • la diversità generazionale è ben rappresentata in Consiglio, essendo composto da individui appartenenti a fasce diversificate di età anagrafica e professionale;
    • la diversità di professionalità è ben rappresentata in Consiglio, essendo composto da professionisti specializzati e operanti in settori diversi tra loro;
  • ciascun Consigliere presenta una buona conoscenza ed esperienza in almeno due delle aree di competenza indicate;

complessivamente, in relazione al numero di Consiglieri, in ciascuna area di valutazione il Consiglio presenta competenze elevate

  • la dimensione del Consiglio risulta adeguata all’espletamento delle proprie funzioni;
  • la composizione del Consiglio risulta equilibrata per diversità, competenza e professionalità dei suoi membri;
  • il funzionamento del Consiglio risulta generalmente adeguato alle necessità operative di Fiera Milano; in particolare:
    • il Consiglio ha efficacemente esercitato i poteri di definire gli indirizzi generali programmatici e strategici della Società e del Gruppo;
    • il Consiglio opera efficacemente per presidiare, promuovere ed incentivare il rispetto delle norme e dei regolamenti rilevanti;
    • l’attività di controllo del Consiglio sugli adempimenti di Fiera Milano risulta adeguata;
    • le discussioni del Consiglio risultano approfondite e partecipate dai Consiglieri attraverso un processo che contribuisce al raggiungimento di decisioni adeguatamente condivise;
    • i Consiglieri sono preparati alle discussioni del Consiglio e dedicano il tempo necessario all’esame della documentazione relativa ai temi all’ordine del giorno;
    • la frequenza e la durata delle riunioni del Consiglio sono adeguate ai temi posti all’ordine del giorno;
    • la modalità di tenuta delle riunioni mediante mezzi di telecomunicazione –seppur obbligata dalla contingenza del momento – ha consentito ai partecipanti di seguire e intervenire in tempo reale nella discussione;
    • le attività del Consiglio risultano generalmente valutate in modo positivo;
  • l’informativa pre-consiliare risulta adeguata;
  • il flusso informativo tra il Consiglio e gli altri organi sociali risulta adeguato.

Successione degli Amministratori

Con riferimento al procedimento di nomina e successione degli amministratori si precisa invece quanto segue.

Il Regolamento del Consiglio di Amministrazione stabilisce che in vista di ogni suo rinnovo il Consiglio stesso esprime un orientamento sulla sua composizione quantitativa e qualitativa ritenuta ottimale, tenuto conto degli esiti dell’autovalutazione.

In occasione del recente rinnovo dell’organo di gestione, avvenuto in occasione dell’Assemblea dei Soci del 20 aprile 2020, il Consiglio di Amministrazione uscente ha espresso il proprio orientamento sulla composizione quantitativa e qualitativa ritenuta ottimale, mettendo a disposizione degli azionisti gli “Orientamenti sulla composizione del nuovo Consiglio di Amministrazione di Fiera Milano per il triennio 2020-2022”.

La Società, nel marzo 2019, si è inoltre dotata della procedura per l’adozione di un piano di successione degli Amministratori esecutivi finalizzato ad assicurare la tempestiva sostituzione degli stessi nel caso di cessazione anticipata della carica rispetto alla naturale scadenza della stessa, al fine di garantire una ordinata successione nelle posizioni di vertice dell’esecutivo attraverso una rapida sostituzione degli Amministratori esecutivi cessati, assicurando pertanto la continuità e la stabilità della gestione.

In conformità alle previsioni del Codice di Corporate Governance e del relativo regolamento, il Comitato per le Nomine e per la Remunerazione supporta il Consiglio di Amministrazione nella predisposizione, approvazione, gestione e implementazione del Piano di Successione dell’Amministratore Delegato e degli altri amministratori esecutivi.

7.2 Comitato per le Nomine e per la Remunerazione

Nell’ambito del Consiglio di Amministrazione è stato costituito un Comitato per le Nomine e per la Remunerazione.

Il Comitato per le Nomine e per la Remunerazione è composto, ai sensi del proprio Regolamento e dello Statuto sociale, da almeno tre amministratori non esecutivi, la maggioranza dei quali indipendenti. Almeno un componente del Comitato possiede adeguata conoscenza ed esperienza in materia finanziaria o di politiche retributive, da valutarsi dal Consiglio di Amministrazione al momento della nomina.

Il Comitato per le Nomine e per la Remunerazione risulta composto dai Consiglieri non esecutivi e indipendenti: Elena Vasco, con funzioni di Presidente, Alberto Baldan e Marina Natale. I componenti del Comitato hanno le competenze e l’esperienza necessarie per lo svolgimento di entrambi i compiti assegnati in materia di nomine e remunerazioni e percepiscono un compenso per l’attività svolta.

Per tutte le informazioni concernenti la composizione, le funzioni ed il funzionamento del Comitato per le Nomine e per la Remunerazione si rimanda più diffusamente alla Relazione sulla remunerazione redatta ai sensi dell’art. 123-ter del TUF.

Il Comitato ha il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, sia in materia di nomine che di remunerazioni.

In particolare, ai sensi del Regolamento del Comitato per le Nomine e per la Remunerazione, il Comitato ha le seguenti funzioni in materia di nomine:

  1. propone al Consiglio candidati alla carica di amministratore qualora nel corso dell’esercizio vengano a mancare uno o più amministratori (art. 2386, 1° comma, codice civile), assicurando il rispetto delle prescrizioni sul numero minimo di Amministratori indipendenti e sulle quote riservate al genere meno rappresentato;
  2. supporta il Consiglio di Amministrazione nella predisposizione, approvazione, gestione e implementazione del Piano di Successione dell’Amministratore Delegato e degli altri amministratori esecutivi;
  3. supporta il Consiglio di Amministrazione nel processo di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione e dei comitati al suo interno costituiti;
  4. supporta il Consiglio di Amministrazione nel processo finalizzato ad esprimere, in vista del rinnovo del Consiglio di Amministrazione, un orientamento sulla composizione quantitativa e qualitativa ritenuta ottimale, anche tenuto conto degli esiti del processo di autovalutazione, ed anche al fine della definizione della composizione ottimale del Consiglio di Amministrazione e dei suoi comitati.

Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 tale Comitato ha tenuto 7 riunioni, regolarmente verbalizzate, svolgendo il proprio ruolo propositivo nei confronti del Consiglio di Amministrazione. La durata media delle riunioni del predetto Comitato è stata di circa un’ora e mezza. Nell’esercizio in corso, alla data di approvazione della presente Relazione, si sono tenuti due incontri.

Alle riunioni del Comitato partecipano almeno un sindaco e il Direttore Risorse Umane di Fiera Milano.

Con riferimento all’esercizio 2021, alle riunioni del Comitato ha sempre partecipato almeno un sindaco.

Nel rispetto delle previsioni di cui al Codice di Corporate Governance, il Presidente del Comitato provvede ad informare il Consiglio di Amministrazione, alla prima occasione utile, in relazione alle materie oggetto di trattazione nel corso delle precedenti riunioni, fermo restando la rendicontazione scritta semestrale dovuta all’organo di gestione.

Nel corso dell’esercizio l’attività del Comitato per le Nomine e per la Remunerazione ha riguardato:

  • in materia di nomine:
  • esame della candidatura dell’Ingegner Mario Franci alla carica di Chief Revenue Officer e Dirigente con Responsabilità Strategiche di Fiera Milano;
  • esame della candidatura del Dottor Andrea Maldi alla carica di Chief Financial Officer e Dirigente con Responsabilità Strategiche di Fiera Milano;
  • nuovo avvio del processo previsto dal piano di successione.

Il Comitato, inoltre, ha (i) effettuato - in relazione all’esercizio 2020 - l’autovalutazione finalizzata a verificare l’adeguatezza della propria composizione e delle regole di funzionamento; (ii) presentato, a cura del Presidente, delle relazioni puntuali sull’attività svolta in occasione di ogni riunione del Consiglio di Amministrazione ed ha approvato la rendicontazione annuale riferita all’esercizio 2020 e la rendicontazione semestrale riferita all’esercizio 2021; (iii) prestato il proprio supporto al Consiglio di Amministrazione nella definizione delle modalità del procedimento di autovalutazione del Consiglio medesimo e dei Comitati consigliari per l’esercizio 2021.

8 Remunerazione degli amministratori – Comitato per le Nomine e per la Remunerazione

8.1 Remunerazione degli Amministratori

Le remunerazioni dell’Amministratore Delegato e del Dirigente con Responsabilità Strategiche sono legate nella parte variabile al raggiungimento di specifici obiettivi di performance preventivamente indicati e determinati in coerenza con la Politica Remunerazioni approvata dal Consiglio di Amministrazione. Si rimanda, per i dettagli di interesse, alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell’art. 123-ter del TUF in merito a:

  • politica per la remunerazione (cfr. sezione I, lettera b, della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell’art. 123-ter del TUF);
  • remunerazione degli Amministratori esecutivi e non esecutivi (cfr. sezione II, capitolo I, della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell’art. 123-ter del TUF);
  • remunerazione del top management (cfr. sezione II, capitolo II, della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell’art. 123-ter del TUF);
  • piani di remunerazione basati su azioni (cfr. sezione I, lettera e, della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell’art. 123-ter del TUF);
  • maturazione ed erogazione della remunerazione (cfr. sezione I, lettera e, della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell’art. 123-ter del TUF);
  • indennità spettante all’Amministratore Delegato in caso di dimissioni, licenziamento e cessazione del rapporto (cfr. sezione II, capitolo I, della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell’art. 123-ter del TUF).

8.2 Comitato per le Nomine e per la Remunerazione

Per quanto attiene alla composizione e al funzionamento del Comitato per le Nomine e per la Remunerazione si rinvia a quanto già esposto al paragrafo 7.2 della presente relazione.

Per quanto attiene alle funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, svolte a supporto del Consiglio di Amministrazione, ai sensi del Regolamento del Comitato per le Nomine e per la Remunerazione, il Comitato ha le seguenti funzioni in materia di remunerazione:

  1. coadiuva il Consiglio di Amministrazione nell’elaborazione della politica di remunerazione, per la sua presentazione all’Assemblea degli Azionisti convocata per l’approvazione del bilancio di esercizio, nei termini previsti dalla legge;
  2. presenta proposte ed esprime pareri sulla remunerazione degli amministratori esecutivi, degli amministratori cui siano conferiti particolari cariche e del top management (nota 25), con riguardo alle varie forme di compenso e di trattamento economico;
  3. coadiuva il Consiglio di Amministrazione nell’elaborazione dei piani di remunerazione basati su azioni per gli amministratori esecutivi, gli amministratori cui siano conferiti particolari cariche e il top management;
  4. presenta proposte ed esprime pareri sulla fissazione degli obiettivi di performance (MBO, Piani LTI e/o eventuali piani di stock option) connessi alla determinazione della remunerazione variabile degli amministratori esecutivi degli amministratori cui siano conferiti particolari cariche e del top management;
  5. propone la definizione, in relazione agli amministratori esecutivi e agli amministratori cui siano conferiti particolari cariche, delle indennità da erogarsi in caso di cessazione del rapporto, nonché dei patti di non concorrenza;
  6. monitora la concreta applicazione della Politica per la Remunerazione, verificando l’effettivo raggiungimento degli obiettivi di performance;
  7. valuta periodicamente l’adeguatezza e la coerenza complessiva della Politica per la Remunerazione degli amministratori esecutivi, degli amministratori cui siano conferiti particolari cariche e del top management;
  8. riferisce sulle modalità di esercizio delle proprie funzioni all’assemblea degli azionisti, mediante le relazioni da presentarsi ai sensi della normativa applicabile.

Nel corso dell’esercizio l’attività del Comitato per le Nomine e per la Remunerazione ha riguardato:

  • in materia di remunerazione:
  • esame della Relazione sulla remunerazione ex art. 123-ter TUF e in particolare della Politica per la remunerazione da sottoporre all’approvazione del Consiglio di Amministrazione, per la sua presentazione all’Assemblea degli azionisti convocata per l’approvazione del bilancio di esercizio, nei termini previsti dalla legge;
  • esame del Piano incentivi a breve termine (MBO) per l’Amministratore Delegato e per il Top Management con responsabilità strategiche per l’esercizio 2021;
  • valutazione del nuovo piano LTI 2021-2022 da sottoporre all’approvazione del Consiglio di Amministrazione, per la sua presentazione all’Assemblea degli azionisti convocata per l’approvazione del bilancio di esercizio, nei termini previsti dalla legge;
  • valutazione del regolamento sotteso al piano LTI 2021-2022 approvato dall’Assemblea degli azionisti nell’aprile 2021;
  • valutazione del pacchetto retributivo del nuovo Chief Revenue Officer e del nuovo Chief Financial Officer;
  • valutazione della proposta di revisione del piano LTI 2021-2022 da sottoporre all’approvazione del Consiglio di Amministrazione per la sua presentazione all’Assemblea degli azionisti convocata nel mese di ottobre 2021;
  • esame della proposta di aggiornamento degli obiettivi previsti dal Piano incentivi a breve termine (MBO) per l’Amministratore Delegato e per il Top Management con responsabilità strategiche per l’esercizio 2021.

9 Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi – Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (“SCI&GR”) della Società e del Gruppo è rappresentato dall’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l’identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi. Tale sistema contribuisce a una conduzione della Società e del Gruppo coerente con la strategia definita dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, favorendo l’assunzione di decisioni consapevoli. Esso concorre ad assicurare: (i) la salvaguardia del patrimonio sociale, (ii) l’efficienza e l’efficacia dei processi aziendali, (iii) l’affidabilità delle informazioni fornite agli organi sociali e al mercato e (iv) il rispetto di leggi e regolamenti nonché dello statuto sociale e delle procedure interne.

Il Gruppo Fiera Milano ha da tempo consolidato un processo periodico di analisi dei rischi a livello di Gruppo, che si ispira a standard riconosciuti a livello internazionale in ambito Enterprise Risk Management (ERM).

Lo scopo principale di tale processo è l’individuazione sistematica e proattiva dei rischi principali cui il Gruppo - e, in tale ambito, le singole Società ad esso facenti capo - è esposto nell’esercizio del proprio business e nel perseguimento degli obiettivi prefissati, per valutarne anticipatamente i potenziali effetti negativi, intraprendere le opportune azioni di mitigazione e monitorare l’evoluzione nel tempo delle relative esposizioni.

A tal fine, Fiera Milano si è dotata di un catalogo dei rischi di Gruppo e di una metodologia di rilevazione e di misurazione dei rischi. In particolare, il processo consolidato nell’ambito del Gruppo prevede periodicamente:

- l’aggiornamento del catalogo dei rischi, tenuto conto delle strategie perseguite e del modello organizzativo e di business adottato;

- la valutazione dei rischi da parte del management di Fiera Milano e delle società da essa controllate;

- il consolidamento delle informazioni e la prioritizzazione dei rischi e delle conseguenti aree di intervento;

- l’analisi del livello di tolleranza alle esposizioni evidenziate e la definizione di opportune strategie/azioni di gestione e correlate responsabilità di attuazione.

Il presidio organizzativo e procedurale sul processo ERM è garantito dalla funzione di Risk Management, che ha responsabilità sul corretto funzionamento del complessivo processo di gestione dei rischi aziendali e che opera in base alle previsioni della Policy ERM, che disciplina ruoli e responsabilità nell’ambito del processo di identificazione, misurazione, gestione, monitoraggio e reporting dei rischi aziendali del Gruppo Fiera Milano.

I risultati del processo sopra descritto sono presentati periodicamente al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e al Collegio sindacale.

Con riferimento all’esercizio 2021, il Consiglio di Amministrazione - con il supporto del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità - in ottemperanza al proprio ruolo e alle proprie funzioni e prerogative, non ha evidenziato criticità e ha valutato positivamente l’adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi adottato da Fiera Milano.

Sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria

Il summenzionato modello di gestione integrata dei rischi non deve essere considerato separatamente dal sistema di controllo interno implementato in relazione al processo di informativa finanziaria, in quanto entrambi costituiscono degli elementi del complessivo sistema di controllo interno e di gestione dei rischi del Gruppo Fiera Milano. A tal riguardo, si evidenzia che il processo di formazione dell’informativa finanziaria annuale e infrannuale, ed in particolare le fasi di attività finalizzate alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui Fiera Milano e il Gruppo sono esposti, risultano strettamente connesse e coordinate con i flussi informativi risultanti dallo svolgimento dei processi di Enterprise Risk Management (ERM) della Società e del Gruppo, volti all’identificazione ed alla valutazione e mitigazione dei rischi aziendali.

Con riferimento al sistema di controllo interno implementato, in relazione al processo di formazione dell’informativa finanziaria, Fiera Milano ha intrapreso negli esercizi precedenti un percorso di adeguamento alle indicazioni della Legge 262/05 finalizzato a documentare, ove necessario, il modello di controllo contabile e amministrativo adottato, nonché a pianificare e svolgere verifiche periodiche dell’efficacia operativa dei controlli a supporto del processo di attestazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Il suddetto modello di controllo contabile e amministrativo rappresenta l’insieme delle procedure e strumenti interni adottati dalla Società al fine di consentire il raggiungimento degli obiettivi aziendali di attendibilità, accuratezza, affidabilità e tempestività dell’informativa finanziaria. L’approccio adottato da Fiera Milano, per la progettazione, l’implementazione e il mantenimento nel continuo del suddetto modello di controllo contabile e amministrativo, si è basato su di un processo inizialmente sviluppato avendo a riferimento le best practice di generale accettazione, quali le linee guida per lo svolgimento delle attività del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi dell’art. 154-bis TUF emanate da Confindustria, nonché gli elementi di controllo individuati nell’ambito del modello Internal Control-Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission.

Il citato modello di riferimento, basato sulle componenti del sistema di controllo interno (Ambiente di controllo, Valutazione del rischio, Attività di controllo, Informazione e Comunicazione e Monitoraggio) rilevanti per conseguire i summenzionati obiettivi in tema di informativa finanziaria, favorisce tra l’altro l’individuazione di opportunità di coordinamento e lo sviluppo di sinergie con altre attività, quali, a titolo esemplificativo, quelle svolte nell’ambito dei processi di Enterprise Risk Management, quelle condotte ai fini della compliance al D.Lgs. 231/2001 e le attività svolte dalla Direzione Controllo Interno.

Le fasi del sistema di controllo interno implementato in relazione al processo di informativa finanziaria di Fiera Milano possono essere ricondotte alle seguenti macro-categorie di attività:

  • rilevazione dei processi, rischi e controlli;
  • definizione e aggiornamento delle procedure amministrativo-contabili;
  • monitoraggio delle procedure amministrativo-contabili.

L’effettiva implementazione delle attività connesse alle suddette categorie spetta al Dirigente Preposto nell’ambito delle deleghe di funzione e dei poteri attribuitigli dal Consiglio di Amministrazione.

Di seguito sono descritte, in sintesi, le principali attività previste dal modello adottato e ricomprese nelle sopraelencate macro-categorie.

Rilevazione processi, rischi e controlli

In questo ambito sono ricomprese le attività attinenti alla definizione e l’aggiornamento del perimetro di analisi e monitoraggio, l’identificazione e la valutazione dei rischi, la mappatura dei processi amministrativi-contabili e, quindi, la rilevazione e la valutazione del disegno dei controlli atti a mitigare i rischi stessi.

Il Dirigente Preposto con cadenza almeno annuale definisce il perimetro, in termini di Società e processi del Gruppo, con riferimento al quale effettuare le attività di analisi dei rischi e di monitoraggio dei controlli previste dal modello di controllo contabile e amministrativo, adottando sia parametri quantitativi sia elementi di natura qualitativa, al fine di includere nel suddetto perimetro di analisi e monitoraggio le aree di maggior rilevanza e/o che presentano maggiori rischi in termini di mancato raggiungimento degli obiettivi di controllo sull’informativa finanziaria.

Pertanto, l’attività di definizione del perimetro di analisi e monitoraggio rappresenta il processo di identificazione dei conti e delle disclosure rilevanti e dei processi ad essi collegati per i quali concentrare le successive attività di rilevazione e valutazione dei controlli, sia a livello entity sia a livello di processo o transazionale, che possano mitigare efficacemente i rischi inerenti rilevati nell’ambito del processo di formazione dell’informativa finanziaria.

Avendo riguardo alle modalità di identificazione e valutazione dei rischi sull’informativa finanziaria, l’approccio adottato tiene in considerazione sia i possibili rischi di errore non intenzionale sia i rischi che possano essere commesse attività fraudolente, prevedendo la progettazione ed il monitoraggio di presidi e di controlli atti a garantire la copertura di tali tipologie di rischi, nonché il coordinamento con i protocolli di controllo implementati nell’ambito di altre componenti del complessivo sistema di controllo interno.

A supporto della valutazione dei rischi a livello inerente, i criteri di riferimento sono riconducibili alle seguenti principali tipologie di indicatori di rischio potenziale, generalmente riconosciuti dalle best practice di riferimento: presenza di fattori di cambiamento a livello di sistemi informativi, processi o procedure ed altri elementi di complessità, fra i quali, a solo titolo di esempio, la complessità delle elaborazioni richieste in un certo processo oppure l’elevato volume delle transazioni svolte, oppure, ancora, nell’ambito dei processi che comportano rilevanti componenti di stima e valutazione, il livello di disponibilità delle informazioni e la consistenza delle assunzioni.

Il modello di controllo contabile e amministrativo adottato prevede, a fronte dei rischi rilevanti individuati sull’informativa finanziaria, la coerente identificazione di controlli volti a mitigare i rischi stessi. In particolare, l’approccio adottato tiene adeguatamente in considerazione sia i controlli di natura manuale sia quelli relativi ai sistemi informativi a supporto dei processi amministrativo-contabili, vale a dire i cosiddetti controlli automatici a livello di sistemi applicativi e gli IT general control a presidio degli ambiti attinenti all’accesso ai sistemi, il controllo degli sviluppi e delle modifiche dei sistemi ed infine l’adeguatezza delle strutture informatiche.

Il modello di controllo contabile e amministrativo prevede, in linea con le best practice di riferimento, che l’attività di rilevazione dei processi, rischi e controlli sia oggetto degli aggiornamenti che si rendono necessari a fronte di cambiamenti rilevanti intervenuti nei processi amministrativo-contabili del Gruppo.

Definizione e aggiornamento delle procedure amministrativo-contabili

Sulla base delle risultanze dell’attività di rilevazione dei processi, rischi e controlli, il Dirigente Preposto procede alla definizione o all’aggiornamento delle procedure amministrativo-contabili e garantisce la loro adeguatezza rispetto al sistema di controllo interno monitorando le diverse fasi del processo di definizione o aggiornamento delle procedure stesse.

In particolare, il processo di aggiornamento delle procedure amministrativo-contabili è coordinato con l’attività di valutazione del disegno dei controlli e con il monitoraggio continuo dell’operatività degli stessi.

Monitoraggio delle procedure amministrativo-contabili

Il Dirigente Preposto mantiene un monitoraggio continuo delle procedure amministrativo-contabili, con riferimento particolare a quelle che riguardano la formazione del bilancio d’esercizio, del bilancio consolidato, del bilancio semestrale abbreviato, nonché di ogni altro atto o comunicazione di carattere finanziario per cui vengono richieste le attestazioni e dichiarazioni di cui ai commi 2 e 5 dell’art. 154-bis del TUF, al fine di accertare l’adeguatezza e l’effettiva applicazione delle procedure stesse.

A tal fine sono pianificate specifiche attività di verifica per accertare la corretta esecuzione da parte delle funzioni aziendali dei controlli previsti dalle procedure amministrativo-contabili. Le attività di controllo, analisi e verifica delle procedure amministrativo-contabili si basano sulla definizione di una strategia di test che determini le modalità operative, i controlli e metodi da utilizzare per il monitoraggio del sistema delle procedure posto in essere.

La programmazione delle attività di monitoraggio (“testing dei controlli”) è definita secondo modalità che consentano di rendere prioritarie le verifiche in base all’individuazione di controlli “chiave”, nonché di bilanciare obiettivi di efficienza e necessità di ottenere un’adeguata copertura dalle attività di verifica, introducendo attività di test a rotazione sui processi e sotto processi significativi rispetto alle successive chiusure contabili rilevanti.

A partire dall’esercizio 2017, nell’ambito dello sviluppo continuo del modello di controllo contabile e amministrativo, tenuta in considerazione l’evoluzione organizzativa della Società, fermo restando le funzioni e le responsabilità del Dirigente Preposto in materia di attestazione ai sensi dell’art.154-bis TUF, l’esecuzione delle attività operative di testing dei controlli chiave implementati nei processi amministrativo-contabili è stata demandata alla Direzione Controllo Interno della Società.

Il Direttore Controllo Interno, con il supporto della propria struttura, sulla base delle informazioni ricevute dal Dirigente Preposto, definisce le tempistiche e le modalità operative per la realizzazione delle attività di testing, sulla base dei portafogli dei controlli definiti dalla struttura del Dirigente Preposto.

Ad esito dello svolgimento delle attività di test, la Direzione Controllo Interno comunica al Dirigente Preposto apposito reporting sugli esiti dei test svolti sui singoli controlli chiave, con indicazione delle eventuali carenze e/o aree di miglioramento rilevate con riferimento ai singoli controlli.

Avendo riguardo agli aspetti di natura organizzativa e ai ruoli coinvolti nelle diverse fasi della progettazione, implementazione, monitoraggio e aggiornamento nel tempo del modello di controllo contabile e amministrativo si informa che sono definiti specifici flussi informativi fra il Dirigente Preposto e gli organi societari di amministrazione e controllo nonché le direzioni e/o funzioni aziendali che, anche al di fuori degli ambiti di Amministrazione, Bilancio, Finanza e Fiscale, svolgono attività con un impatto sul processo di formazione, redazione e diffusione del bilancio d’esercizio, del bilancio consolidato, del bilancio semestrale abbreviato, dei resoconti intermedi di gestione e, più in generale, dell’informativa soggetta ad attestazione/dichiarazione da parte del Dirigente Preposto. Nell’ambito del suddetto modello di controllo contabile e amministrativo sono altresì previsti specifici flussi informativi con le società del Gruppo e processi di attestazione/dichiarazione interna.

Nell’ambito del processo di formazione dell’informativa finanziaria annuale e infrannuale, ai fini della descrizione dei principali rischi e incertezze cui Fiera Milano e il Gruppo sono esposti, il Dirigente Preposto si coordina con i soggetti coinvolti nei processi di Enterprise Risk Management della Società e del Gruppo, volti all’identificazione e alla valutazione dei rischi aziendali.

Disciplina delle società controllate aventi sede in Paesi extra-UE

Con riferimento alle previsioni di cui all’art. 15, come richiamato dall’art. 18, comma 1, del Regolamento Mercati adottato con delibera n. 20249 del 28 dicembre 2017, si informa che la Società e le sue controllate dispongono di sistemi amministrativo-contabili che consentono la messa a disposizione del pubblico delle situazioni contabili predisposte ai fini della redazione del bilancio consolidato dalle società che ricadono nell’ambito di tale normativa e sono idonei a far pervenire regolarmente alla direzione e al revisore della Capogruppo i dati necessari per la redazione del bilancio consolidato stesso.

Sussistono quindi le condizioni di cui al citato articolo 15, lettere a), b) e c) del Regolamento Mercati emanato da Consob.

9.1 Chief Executive Officer

La responsabilità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi compete al Consiglio di Amministrazione che provvede, avvalendosi allo scopo dell’assistenza del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, a fissarne le linee di indirizzo e a verificarne periodicamente l’adeguatezza e l’effettivo funzionamento, assicurandosi che i principali rischi aziendali vengano identificati e gestiti in modo idoneo.

In data 15 dicembre 2020, il Consiglio di Amministrazione ha affidato all’Amministratore Delegato Luca Palermo, nominato con efficacia dal 1° gennaio 2021, il ruolo di Amministratore incaricato dell'istituzione e del mantenimento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi ex art. 6 del Codice di Corporate Governance.

L’Amministratore Delegato, con il supporto delle funzioni aziendali preposte, pone in esecuzione le linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione, curando la progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e verificandone costantemente l’adeguatezza e l’efficacia, nonché curandone l’adattamento alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare.

Inoltre, con il supporto del Risk Manager, su base semestrale provvede a presentare al Consiglio di Amministrazione le risultanze dei lavori di risk assessment svolti e a illustrare la mappatura aggiornata dei rischi di Gruppo.

Nel corso dell’esercizio 2021 sono stati presentati al Consiglio di Amministrazione l’informativa sui principali fattori di rischio al 31 dicembre 2020 e l’informativa sui principali fattori di rischio al 30 giugno 2021.

9.2 Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità

Nell’ambito del Consiglio di Amministrazione è stato costituito un Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità,

Il Comitato per le Nomine e per la Remunerazione è composto, ai sensi del proprio Regolamento e dello Statuto sociale, da almeno tre amministratori non esecutivi e indipendenti. Almeno un componente del Comitato deve inoltre possedere una adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria, valutata dal Consiglio di Amministrazione al momento della nomina.

Il Consiglio di Amministrazione attribuisce ad un componente del Comitato, con qualifica di indipendente, la funzione di Presidente, con compiti di coordinamento dei lavori del Comitato.

Il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità risulta ad oggi composto dai Consiglieri non esecutivi e indipendenti: Stefania Chiaruttini, con funzioni di Presidente, Francesca Golfetto e Angelo Meregalli. I componenti del Comitato hanno le competenze e l’esperienza necessarie per lo svolgimento dei compiti loro assegnati e percepiscono un compenso per l’attività svolta.

Il Comitato svolge funzioni consultive, propositive e istruttorie allo scopo di dare al Consiglio di Amministrazione un adeguato supporto per le valutazioni e le decisioni relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all’approvazione delle relazioni finanziarie periodiche e della Dichiarazione di carattere non Finanziario (di seguito, “Il Comitato svolge funzioni consultive, propositive e istruttorie allo scopo di dare al Consiglio di Amministrazione un adeguato supporto per le valutazioni e le decisioni relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all’approvazione delle relazioni finanziarie periodiche e della Dichiarazione di carattere non Finanziario (di seguito, “DNF”).

Il Comitato si riunisce periodicamente con frequenza adeguata al corretto adempimento delle proprie funzioni. È comunque convocato in occasione dell’approvazione della relazione finanziaria annuale e dell’approvazione della relazione finanziaria semestrale, nonché dell’approvazione della Dichiarazione di carattere Non Finanziario.

In particolare, in conformità ai principi del Codice di Corporate Governance, il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al Comitato il compito di supportarlo, con un’adeguata attività istruttoria, consultiva e propositiva, nelle valutazioni e nelle decisioni relative al Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché in quelle relative all’approvazione delle relazioni finanziarie periodiche e della DNF.

Ai sensi del Regolamento del Comitato, quest’ultimo è investito delle seguenti funzioni:

  • valutare, sentiti il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, il revisore legale e il Collegio Sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili, nonché la loro omogenea applicazione all’interno del Gruppo ai fini della redazione del bilancio consolidato;
  • valutare l’idoneità dell’informazione periodica, finanziaria e non finanziaria, a rappresentare correttamente oltre allo svolgimento della gestione sociale, anche il modello di business e le strategie della società;
  • esaminare il contenuto dell’informazione periodica a carattere non finanziario rilevante ai fini del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, inclusa la supervisione delle dinamiche di interazione con gli stakeholder rilevanti ai fini degli ambiti di sostenibilità ex D.Lgs. 254/2016;
  • esprimere pareri specifici su aspetti inerenti all'identificazione dei principali rischi aziendali;
  • valutare le misure adottate o da adottarsi dalla Società per garantire l’efficacia e l’imparzialità di giudizio delle funzioni aziendali di risk management e compliance, verificando che dette funzioni siano dotate di adeguate professionalità e risorse;
  • monitorare l’autonomia, l’adeguatezza, l’efficacia e l’efficienza della Direzione Controllo Interno di Fiera Milano e sovraintendendone le attività, affinché le stesse siano svolte assicurando il mantenimento delle condizioni di indipendenza e con la dovuta obiettività, competenza e diligenza professionale nel rispetto di quanto previsto dal Codice Etico di Fiera Milano e dagli standard internazionali. In particolare, il Comitato
    1. esamina le relazioni periodiche predisposte dalla Direzione Controllo Interno contenenti le informazioni sull’attività svolta, la valutazione del sistema di controllo interno e le modalità di gestione dei rischi, nonché le relazioni su eventi di particolare rilevanza;
    2. formula richieste di verifica/audit, ove lo ritenga opportuno, su specifiche aree operative alla Direzione Controllo Interno, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Collegio Sindacale;
    3. esamina le informazioni ricevute dal Direttore Controllo Interno ed esprime tempestivamente al Consiglio di Amministrazione le proprie valutazioni di competenza nel caso di: i) gravi carenze nel sistema di prevenzione di irregolarità ed atti fraudolenti oppure irregolarità o atti fraudolenti commesse da dipendenti che ricoprono un ruolo rilevante nel funzionamento del sistema di controllo interno e gestione dei rischi; ii) circostanze che possono recare pregiudizio al mantenimento delle condizioni di indipedenza della Direzione Controllo Interno;
  • supportare, con un’adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio di Amministrazione sia venuto a conoscenza;
  • supportare il Consiglio di Amministrazione nella definizione delle linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi in coerenza con le strategie della società;
  • supportare in modalità consultiva le attività delle direzioni competenti in caso di indagini giudiziarie, in corso in Italia e/o all’estero, per le quali l’Amministratore Delegato e/o il/la Presidente della Società e/o un Consigliere di Amministrazione e/o un primo riporto dell’Amministratore Delegato, anche cessati dalla carica, abbiano ricevuto informazione di garanzia per reati presupposto di cui al D.Lgs. 231/2001, riferibili al relativo mandato e all’ambito di responsabilità;
  • svolgere ogni ulteriore compito attribuito dal Consiglio di Amministrazione.

Il Comitato rilascia inoltre il proprio parere preventivo motivato al Consiglio di Amministrazione sulle seguenti materie:

  • la descrizione, contenuta all’interno della relazione sul governo societario, delle principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e delle modalità di coordinamento tra i soggetti in esso coinvolti, esprimendo la propria valutazione complessiva sull’adeguatezza del sistema stesso e dando conto delle scelte effettuate in merito alla composizione dell’organismo di vigilanza nominato ai sensi del D.Lgs. 231/2001;
  • all’interesse della Società al compimento di operazioni di minore o maggiore rilevanza con parti correlate, nonché sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni, ai sensi di quanto previsto dalla vigente procedura aziendale adottata in ottemperanza al Regolamento Consob n. 17221/10 e dalle relative istruzioni organizzative attuative;
  • alla proposta di nomina o di revoca del responsabile del Controllo Interno, assicurandosi che lo stesso sia dotato delle risorse adeguate all’espletamento delle proprie responsabilità, nonché, avvalendosi a tal riguardo anche del supporto del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, costituito nell’ambito del Consiglio stesso, in ordine alla relativa remunerazione, coerentemente con le politiche aziendali;
  • all’adozione e ai successivi aggiornamenti delle Linee Guida per l’attività del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari;
  • all’approvazione, con cadenza annuale, del piano di lavoro predisposto dal responsabile del Controllo Interno.

Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità ha tenuto n. 13 riunioni, regolarmente verbalizzate. La durata media delle riunioni del predetto Comitato è stata di 2 ore e mezza. Nell’esercizio in corso, alla data di approvazione della presente Relazione, si sono già tenute n. 2 riunioni.

Alle riunioni del Comitato partecipano almeno un sindaco e il Direttore Controllo Interno di Fiera Milano.

Con riferimento all’esercizio 2021, alle riunioni del Comitato ha sempre partecipato almeno un sindaco.

Qualora ne ravvisi l’opportunità, il Comitato può invitare a partecipare alle sue riunioni amministratori e dirigenti di Fiera Milano o di società del Gruppo che riferiscano in merito a specifiche questioni, ovvero altri soggetti la cui presenza possa essere di ausilio al migliore svolgimento delle funzioni del Comitato stesso.

Nello svolgimento delle sue funzioni il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità ha la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti nonché di avvalersi di consulenti esterni.

Nel rispetto delle previsioni di cui al Codice di Corporate Governance, il Presidente del Comitato provvede ad informare il Consiglio di Amministrazione, alla prima occasione utile, in relazione alle materie oggetto di trattazione nel corso delle precedenti riunioni, fermo restando la rendicontazione scritta semestrale dovuta all’organo di gestione.

Nel corso dell’esercizio, il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità - nell’ambito della propria competenza - si è espresso in relazione alle seguenti materie:

  • valutazione positiva dell’operazione relativa alla cessione del ramo di azienda c.d. “Publishing” da parte di Fiera Milano Media a favore di Quine;
  • costanti esami e valutazioni della posizione finanziaria di Fiera Milano e del Gruppo e del Patrimonio Netto della Società (in particolare in occasione delle riunioni del 20 gennaio, del 9 marzo, del 5 maggio, del 10 maggio e dell’11 giugno);
  • esame della procedura di Impairment Test per il bilancio al 31 dicembre 2020;
  • esame dell’aggiornamento delle Linee Guida del Dirigente Preposto;
  • analisi dei rischi e delle opportunità sottese al Piano Strategico Connect 2025;
  • risultati di Impairment Test al 31 dicembre 2020;
  • procedure e attività ex L. n. 262/2005;
  • progetto del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 e della Relazione sulla gestione, del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2020 e della Relazione sulla gestione;
  • Dichiarazione di carattere Non Finanziario al 31 dicembre 2020;
  • Piano 2021 di Internal Audit e di Compliance;
  • Risk Assessment ERM al 31 dicembre 2020;
  • Esiti delle attività svolte al 31 dicembre 2020 da Internal Audit e da Compliance;
  • Valutazione dell’aggiornamento del Codice Etico;
  • esame e monitoraggio di una segnalazione Whistleblowing con il supporto delle competenti funzioni aziendali;
  • analisi e monitoraggio dei rapporti in essere con Fondazione e degli shared services 2021;
  • approfondimento in materia di sostenibilità con riferimento all’engagement e al percorso di Fiera Milano;
  • valutazione dell’aggiornamento della Procedura in materia di Operazioni con Parti Correlate, alla luce dell’aggiornamento del Regolamento Consob 17221 del 12 marzo 2010 (da ultimo aggiornato con delibera del 10 dicembre 2020);
  • valutazione dell’operazione tra parti correlate tra la Società e Fiera Milano Congressi SpA, attinente al cambio di destinazione dei padiglioni 3 e 4, che dal 1° settembre 2021 saranno dedicati in via prevalente all’attività congressuale e non più fieristica.
  • esame delle relazioni semestrali al 30 giugno 2021 delle Funzioni Controllo Interno e Compliance;
  • analisi dell’Engagement Policy, politica per la gestione del dialogo con gli investitori istituzionali e con la generalità degli azionisti;
  • analisi e valutazione del progetto di fusione di Fiera Milano Media SpA in Fiera Milano SpA;
  • analisi e valutazione preliminare del c.d. “Progetto Gourmet”;
  • valutazione delle modifiche al Piano 2021 della Funzione Controllo Interno;
  • valutazione e approfondimento delle iniziative e dei progetti in ambito cyber security;
  • valutazione e analisi del progetto di Business Continuity Management;
  • valutazione del Budget 2022 di Fiera Milano;
  • approfondimento in materia di sostenibilità con riferimento all’engagement e al percorso di Fiera Milano in ambito ESG;
  • approfondimento delle attività di audit sul bilancio d’esercizio 2021 che verranno svolte dalla Società di Revisione.

Il Comitato, inoltre, ha:

  • effettuato - in relazione all’esercizio 2020 - l’autovalutazione finalizzata a verificare l’adeguatezza della propria composizione e delle regole di funzionamento;
  • espresso parere positivo sull’interesse della Società al compimento dell’operazione di maggiore rilevanza con parte correlata (i.e. Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano) avente ad oggetto la riduzione del canone di locazione per l’anno 2021 dei quartieri fieristici di Fiera Milano Rho e Fiera Milano City.

Il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità ha altresì esercitato le proprie prerogative di supporto istruttorio al Consiglio di Amministrazione in tema di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi e nell’ambito del processo annuale di valutazione dell’adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell’impresa e al profilo di rischio assunto, nonché della sua efficacia.

In materia di operazioni con parti correlate il Comitato ha preso in esame, sotto il profilo della correttezza sostanziale e procedurale, le principali operazioni deliberate con parti correlate e le relative partite economiche, patrimoniali e finanziarie.

Nel corso delle proprie riunioni, il Comitato ha anche effettuato incontri con i componenti dell’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 della Società.

9.3 Responsabile della funzione di Internal Audit (denominata “Direzione Controllo Interno”)

La Direzione Controllo Interno svolge un’attività di controllo di terzo livello, indipendente e di La Direzione Controllo Interno svolge un’attività di controllo di terzo livello, indipendente e di assurance, finalizzata a verificare che il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (di seguito, “SCI-GR”) risulti funzionante, adeguato e coerente con le linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione. Alla suddetta Direzione sono affidati principalmente i seguenti compiti:

  • verificare la funzionalità e l’adeguatezza del SCI-GR nel suo complesso rispetto alle dimensioni e all’operatività del Gruppo Fiera Milano, fornendo valutazioni e raccomandazioni;
  • fornire supporto al Vertice Aziendale e al management in materia di SCI-GR.

In linea con le best practice di riferimento, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Manuale di Internal Audit che definisce le finalità, i poteri e le responsabilità della Direzione.

Il Direttore Controllo Interno, Dottor Basilio Postiglione, è stato nominato, su proposta motivata dell’Amministratore incaricato del sistema di controllo interno (di seguito, “Il Direttore Controllo Interno, Dottor Basilio Postiglione, è stato nominato, su proposta motivata dell’Amministratore incaricato del sistema di controllo interno (di seguito, “Amministratore incaricato”), dal Consiglio di Amministrazione di Fiera Milano nella riunione del 10 luglio 2017 e confermato nella riunione del 20 aprile 2020, previo parere favorevole dell’allora Comitato Controllo Rischi e sostenibilità e sentito il Collegio Sindacale.

La Direzione Controllo Interno non è responsabile di alcuna area operativa e dipende dal Consiglio di Amministrazione nella persona del Presidente, in modo che sia garantita indipendenza e autonomia, ha accesso diretto alle informazioni utili e dispone di mezzi adeguati allo svolgimento del proprio incarico.

La remunerazione del Direttore Controllo Interno è stata definita, d’intesa con il Presidente, dall’Amministratore Delegato, e viene aggiornata in conformità alle politiche retributive aziendali e avuto riguardo al ruolo svolto.

In particolare, il Direttore Controllo Interno:

  • verifica, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità e nel rispetto degli standard internazionali, l’operatività e l’idoneità del SCI-GR, tenute in considerazione le caratteristiche del Gruppo Fiera Milano e i rischi rilevati, e predispone, dopo aver raccolto il parere dell’Amministratore Incaricato, del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e del Collegio Sindacale, un Piano di Audit annuale che viene sottoposto ad approvazione del Consiglio di Amministrazione;
  • predispone relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi nonché sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento. Le relazioni periodiche contengono una valutazione in merito all’adeguatezza ed efficacia del SCI-GR;
  • predispone tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza;
  • trasmette le suddette relazioni al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, al Collegio Sindacale e al Presidente del Consiglio di Amministrazione, nonché all’Amministratore Incaricato;
  • verifica, nell’ambito del piano di audit, l’affidabilità dei sistemi informativi, inclusi i sistemi di rilevazione contabile.

Per l’esecuzione dei compiti attribuiti, la Direzione Controllo Interno si compone, oltre al Responsabile, di tre risorse che hanno maturato specifiche competenze in materia di attività controllo interno e su tematiche economico-finanziarie.

Inoltre, qualora ritenuto opportuno e previa autorizzazione dei soggetti delegati, il Direttore Controllo Interno si avvale dell’ausilio di professionisti esterni in materia o di strumenti che supportino l’attività.

Il Direttore Controllo Interno, con riferimento all’esercizio 2021, ha svolto le proprie attività definendo uno specifico Piano di Audit secondo una metodologia basata su criteri di rilevanza e di copertura dei principali rischi aziendali. Il suddetto Piano è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 15 marzo 2021 e successivamente aggiornato nel corso dell’anno.

Il Responsabile della Direzione Controllo Interno riporta i risultati della propria attività di controllo, ivi incluse le eventuali carenze riscontrate e le relative azioni correttive formulate, in apposite audit report che vengono trasmessi per competenza al Presidente, all’Amministratore Incaricato, al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, al Collegio Sindacale, al Responsabile della funzione oggetto dell’attività di verifica.

La Direzione assiste, inoltre, l’Organismo di Vigilanza di Fiera Milano e delle società controllate attraverso specifici test di controllo mirati a verificare il funzionamento, l’efficacia e l’osservanza del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo adottato ai sensi del Decreto Legislativo n. 231 del 2001.

9.4 Modello organizzativo ex D.Lgs. 231/01

La Società e le società controllate adottano propri Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. 231/01.

La Società, attenta alla necessità di garantire trasparenza e correttezza nella conduzione delle attività aziendali, ha ritenuto opportuno adottare un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo La Società, attenta alla necessità di garantire trasparenza e correttezza nella conduzione delle attività aziendali, ha ritenuto opportuno adottare un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01 (di seguito, il “Modello 231”), che viene periodicamente revisionato e aggiornato alla luce dell’evoluzione delle modifiche del contesto normativo di riferimento e dei cambiamenti intervenuti nell’organizzazione aziendale.

L’adozione e la manutenzione del Modello 231 da parte della Società sono finalizzate al perseguimento di una politica imprenditoriale ispirata ai principi di correttezza e legalità.

Il Modello 231 della Società è attualmente composto da:

  • una Parte Generale, volta ad illustrare i contenuti del D.Lgs. n. 231/2001; il sistema di governance e l’assetto organizzativo della Società; la metodologia adottata per le attività di individuazione e mappatura dei processi/attività sensibili, di gap analysis e di redazione del Modello 231; le caratteristiche e il funzionamento dell’Organismo di Vigilanza; l’attività di formazione e informazione; il sistema sanzionatorio;
  • da quattordici Parti Speciali, relative alle categorie di reati-presupposto previste dal D.Lgs. 231/01 con l’indicazione dei processi/attività aziendali sensibili che assumono rilevanza in quanto potrebbero potenzialmente determinare la commissione degli illeciti, dei relativi protocolli di controllo (generali e specifici) idonei a prevenire la commissione di reati. In particolare, ciascuna Parte Speciale è dedicata a una categoria di reati rilevanti ai fini del D.Lgs. 231/2001: (i) Reati commessi nei rapporti con la pubblica amministrazione e corruzione fra privati, (ii) Reati Societari, (iii) Reati di abuso di mercato, (iv) Reati transnazionali, (v) Reati in materia di tutela della salute e sicurezza sul luogo di lavoro, (vi) Reati di ricettazione, riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, nonché autoriciclaggio, (vii) Delitti informatici e trattamento illecito di dati, (viii) Delitti di criminalità organizzata, (ix) Delitti contro l’industria e il commercio in materia di contraffazione, (x) Delitti in materia di violazione del diritto d’autore, (xi) Reati ambientali (xii) Impiego di cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare; (xiii) Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (xiv) Reati Tributari.

Il Modello 231 si completa inoltre con il suo allegato che ne costituisce parte integrante, ossia il Codice Etico del Gruppo Fiera Milano Il Modello 231 si completa inoltre con il suo allegato che ne costituisce parte integrante, ossia il Codice Etico del Gruppo Fiera Milano (di seguito, il “Codice Etico” o “Codice”), oggetto di aggiornamento nel corso del 2021 nell’ambito del percorso volto al rafforzamento delle politiche di sostenibilità del Gruppo Fiera Milano, con declinazione di obiettivi e target di medio-lungo periodo nei diversi ambiti in cui essa viene declinata; obiettivi che sono già parte integrante del Piano Strategico “CONN.E.C.T. 2025”.

Il Codice Etico definisce con chiarezza l’insieme dei valori che la Società riconosce, accetta e condivide, nonché l’insieme delle responsabilità che assume verso l’interno e verso l’esterno. L’osservanza del Codice Etico da parte dei dipendenti di Fiera Milano è di importanza fondamentale per il buon funzionamento, l’affidabilità e la reputazione della Società, fattori che costituiscono un patrimonio decisivo per il successo del Gruppo. I dipendenti di Fiera Milano, oltre che adempiere ai doveri generali di lealtà, di correttezza, di esecuzione del contratto di lavoro secondo buona fede, devono astenersi dallo svolgere attività in concorrenza con quelle di Fiera Milano, rispettare le regole aziendali e attenersi ai precetti del Codice. Il Codice è portato a conoscenza di tutti coloro con i quali la Società intrattiene relazioni d’affari.

La Parte Generale del Modello 231 della Società è disponibile sul sito , nella sezione Investitori/Governance/Modello 231 – Parte Generale, così come il Codice Etico, pubblicato nella sezione Investitori/Governance/Codice Etico.

A seguito dell’aggiornamento del Codice Etico e in continuità con il percorso formativo intrapreso nel corso degli ultimi anni, sono state attivate iniziative di informazione e formazione rivolte a tutta la popolazione aziendale.

Al fine di garantire il funzionamento, l’efficacia e l’osservanza del Modello 231 è operativo nella Società un soggetto collegiale denominato Organismo di Vigilanza. A seguito delle dimissioni del Dottor Piero Antonio Capitini in data 25 maggio 2021, l’attuale Organismo, è composto dal Presidente, Avvocato Enrico Maria Giarda, dal membro esterno Dottor Luigi Bricocoli e dal membro interno Dottor Basilio Postiglione, anche Responsabile della Direzione Controllo Interno di Fiera Milano. Tale Organismo ha compiti di controllo e aggiornamento sull’efficacia ed effettività del Modello 231, nonché di coordinamento delle proprie attività con quelle degli altri organi e Direzioni preposte ai controlli interni.

I componenti dell’Organismo di Vigilanza percepiscono un compenso per l’attività svolta e hanno a disposizione un budget annuale laddove esigenze particolari di verifica e controllo richiedano l’impiego di specifiche risorse.

Il Modello 231 prevede, in attuazione di quanto disposto dall’art. 6, comma 2, del D.Lgs. n. 231/01, specifici flussi informativi nei confronti dell’Organismo di Vigilanza al fine di consentirgli di meglio svolgere le attività di vigilanza sul funzionamento e l’osservanza del Modello 231.

Con riferimento alle altre società di diritto nazionale del Gruppo, non quotate, che hanno provveduto ad adottare un proprio modello organizzativo, per ciascuna di esse l’Organismo di Vigilanza è stato individuato ricercando la soluzione tecnico/operativa che, pur rispettando mandato e poteri riservati allo stesso dalla normativa, risultasse adeguata alla dimensione e al contesto organizzativo di ciascuna realtà aziendale, tenendo anche conto del contenuto di apposite linee guida emanate sul tema dalla Capogruppo.

Per quanto riguarda invece le società controllate di diritto estero, che, non essendo soggette all’applicazione delle disposizioni del D.Lgs. 231/01, non hanno adottato propri Modelli 231, sono stati individuati come presidi di controllo le disposizioni del Codice Etico di Gruppo e delle “Linee Guida per l’applicazione di presidi anti-corruzione e di altri compliance program”, allo scopo di disporre di un quadro sistematico di riferimento di principi e di standard in materia di prevenzione di reati.

9.5 Società di Revisione Legale

L’attività di revisione legale dei conti risulta affidata a EY SpA (già Reconta Ernst & Young SpA), società iscritta nell’Albo speciale CONSOB, in conformità della normativa vigente. L’incarico, conferito dall’assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2014, si riferisce agli esercizi 2014-2022.

9.6 Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e altri ruoli e funzioni aziendali

A seguito delle dimissioni del Dottor Marco Pacini dal ruolo di Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari, il Consiglio di Amministrazione della Società, previo parere favorevole del Collegio Sindacale, ha proceduto a nominare - con efficacia dal 1° giugno 2021- il Dottor Andrea Maldi quale Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, conferendogli nel contempo, tramite apposita delega di funzioni, adeguati mezzi e poteri per l’espletamento dei compiti allo stesso attribuiti dalle vigenti disposizioni di legge. Il Consiglio di Amministrazione vigila inoltre sul rispetto effettivo delle procedure amministrative e contabili. Lo Statuto sociale prevede che il Dirigente Preposto deve essere esperto in materia di amministrazione, finanza e controllo e deve possedere i medesimi requisiti di onorabilità previsti per i Sindaci dalle vigenti disposizioni di legge. La durata della carica del Dirigente Preposto è fissata in tre esercizi e, comunque, non può essere superiore alla durata del Consiglio di Amministrazione che ha proceduto alla relativa nomina.

***

L’organizzazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi coinvolge inoltre, ciascuno per le proprie competenze, le funzioni aziendali di Controllo di secondo livello: Risk Management e Compliance.

In particolare, la funzione Risk Management ha la responsabilità di garantire la pianificazione, la progettazione e l’implementazione di un processo globale di gestione dei rischi aziendali. Il processo di sistematica identificazione, valutazione, gestione e reporting dei rischi aziendali del Gruppo Fiera Milano è disciplinato nell’ambito di una specifica procedura. La funzione Compliance svolge il proprio ruolo di funzione di controllo di secondo livello in coordinamento con Organi e Funzioni che concorrono alla costituzione dei framework di controllo, con l’obiettivo di garantire in via continuativa la conformità delle attività aziendali, dei processi e delle procedure alle normative esterne (leggi, regolamenti, etc.) potenzialmente applicabili al Gruppo Fiera Milano.

9.7 Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Il coordinamento tra i vari soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi si articola in una serie di meccanismi e modalità di interazioni quali: i) programmazione e svolgimento di riunioni congiunte tra diversi organi e funzioni aziendali competenti in materia di controllo interno e gestione dei rischi; ii) partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità del Presidente del Collegio Sindacale o di altro componente del Collegio stesso, del Responsabile della Direzione Controllo Interno e del Responsabile Compliance; iii) partecipazione del Responsabile Compliance e del Responsabile della Direzione Controllo Interno, anche in qualità di membro interno, alle riunioni dell’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/01; iv) la Funzione Risk Management partecipa, almeno due volte l’anno, alle riunioni del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e agli incontri periodici del Collegio Sindacale.

Risultano inoltre in vigore le Linee Guida Gestione Flussi Informativi (di seguito, “Risultano inoltre in vigore le Linee Guida Gestione Flussi Informativi (di seguito, “Linee Guida”), che hanno lo scopo di definire la gestione di flussi informativi minimi sia tra le diverse società del Gruppo Fiera Milano che fra gli organi di controllo della Capogruppo (i.e. Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale, l’Organismo di Vigilanza, comitati endo-consiliari di Fiera Milano, la Direzione Controllo Interno, la Funzione Risk Management, la Funzione Compliance, il Dirigente Preposto ex L. 262/2005) volti a favorire la trasmissione delle informazioni tra gli organi societari e le società del Gruppo, per garantire migliore efficienza ed efficacia nella gestione dei processi.

10 Interesse degli amministratori e operazioni con parti correlate

La Società si è dotata di una Procedura in materia di operazioni con Parti Correlate (di seguito, la “La Società si è dotata di una Procedura in materia di operazioni con Parti Correlate (di seguito, la “Procedura”). La Procedura, adottata in data 5 novembre 2010 e in vigore dal 1° gennaio 2011, è stata redatta in conformità alle previsioni contenute nel Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate approvato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato, da ultimo, con delibera n. 21624 del 10 dicembre 2020 (di seguito, il “Regolamento") e alle indicazioni e orientamenti per l’applicazione del Regolamento sulle operazioni con parti correlate fornite dalla Consob con la Comunicazione n. DEM/10078683 del 24 settembre 2010, oltre che alle raccomandazioni contenute nel Codice di Corporate Governance.

La vigente Procedura è stata aggiornata, da ultimo, con delibera consiliare del 16 giugno 2021, al fine di allineare il documento e le previsioni in esso contenute alle modifiche intervenute nel contesto normativo di riferimento, ed è entrata in vigore dal 1° luglio 2021. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, valuterà periodicamente, e comunque con cadenza almeno triennale, se procedere ad un aggiornamento della Procedura tenendo conto, tra l’altro, delle modifiche eventualmente intervenute negli assetti proprietari, nonché dell’efficacia dimostrata nella prassi applicativa dalle regole e dai presidi adottati.

In termini generali, la Procedura individua le regole e i presidi volti ad assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate realizzate direttamente da Fiera Milano o per il tramite di società controllate. In particolare, individua il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità come organo deputato a esprimere un parere motivato sull’interesse della Società e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni circa il compimento di operazioni con parti correlate.

Nella Procedura ci si è avvalsi della deroga concessa dal Regolamento medesimo, che, ferme restando le disposizioni in materia di informazione al pubblico, prevede per le società quotate di minori dimensioni - ovvero quelle per le quali né l’attivo dello stato patrimoniale né i ricavi, come risultanti dall’ultimo bilancio consolidato approvato, superino i 500 milioni di Euro - la possibilità di applicare alle c.d. Operazioni di Maggiore Rilevanza le modalità di istruzione ed approvazione previste per le Operazioni di Minore Rilevanza.

La Società si è altresì dotata di Istruzioni Organizzative Attuative della Procedura Parti Correlate – anch’esse aggiornate nel corso della seduta consiliare del 16 giugno 2021 – allo scopo di:

- stabilire modalità e tempistiche per la predisposizione e l’aggiornamento del database parti correlate predisposto specificamente ai fini della Procedura;

- disciplinare le regole di individuazione delle operazioni con parti correlate in via preventiva alla loro conclusione e di regolamentarne le modalità di istruzione preliminare mediante l’individuazione dei soggetti tenuti a fornire e/o ricevere informazioni, dei soggetti incaricati di accertare se una specifica operazione rientra nell’ambito di applicazione della procedura nonché delle modalità attraverso le quali garantire la tracciabilità delle operazioni oggetto di analisi;

- stabilire modalità, tempistiche e responsabilità inerenti alla gestione del processo di informativa al pubblico ai sensi della Procedura.

Si precisa, inoltre, che ai sensi dell’art. 2391 codice civile e del Regolamento del Consiglio di Amministrazione, ciascun Consigliere è tenuto a dare comunicazione al Consiglio ed al Collegio Sindacale di ogni interesse che, per conto proprio o di terzi, abbia in una determinata operazione, fornendo adeguata informativa ai sensi della normativa vigente.

La Procedura è stata pubblicata sul sito internet della Società nella sezione Investitori/Governance/Procedura Parti Correlate.

11 Collegio Sindacale

11.1 Nomina e sostituzione

Lo Statuto sociale dispone attualmente che la nomina dei Sindaci sia effettuata sulla base di liste presentate dagli Azionisti; è previsto che la presidenza del Collegio Sindacale spetti al primo candidato della lista risultata seconda per numero di voti e che non è collegata, neppure indirettamente, con i Soci che hanno presentato, concorso a presentare, ovvero votato la lista risultata prima per numero di voti. Hanno diritto a presentare una lista gli Azionisti che da soli o insieme ad altri Azionisti rappresentino almeno il 2,5% delle azioni aventi diritto di voto nell'assemblea ordinaria come stabilito sia dallo Statuto sociale che dalla determinazione Consob n. 60 del 28 gennaio 2022. Il Socio che intende presentare una lista di candidati e che non detiene una partecipazione di controllo o la maggioranza relativa nel capitale della Società deve depositare un’attestazione in cui dichiari l’assenza di rapporti di collegamento con i Soci di riferimento, come definiti dalle disposizioni regolamentari. Le liste devono essere depositate presso la sede della Società entro il venticinquesimo giorno prima di quello fissato per l'Assemblea in prima convocazione e devono essere messe a disposizione del pubblico almeno ventuno giorni prima.

La titolarità della quota minima necessaria alla presentazione delle liste è determinata avendo riguardo alle azioni che risultano registrate a favore del Socio nel giorno in cui le liste sono depositate presso la Società. Al fine di comprovare la titolarità del numero di azioni necessarie alla presentazione delle liste, gli Azionisti dovranno produrre, entro il termine per la pubblicazione delle liste da parte della Società, la relativa certificazione rilasciata ai sensi di legge dagli intermediari abilitati.

Unitamente a ciascuna lista, entro il termine del venticinquesimo giorno prima di quello fissato per l'Assemblea in prima convocazione, devono essere depositate le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità anche con riferimento al limite del cumulo degli incarichi di cui più avanti, l'esistenza dei requisiti prescritti dalla normativa vigente per l'assunzione della carica nonché il curriculum professionale di ciascun candidato con indicazione degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti.

Le liste presentate dagli azionisti devono essere composte da due sezioni: l’una per la nomina dei Sindaci effettivi e l’altra per la nomina dei Sindaci supplenti. Le liste contengono un numero di candidati non superiore al numero dei membri da eleggere, elencati mediante un numero progressivo. Le liste devono essere composte da candidati appartenenti ad entrambi i generi. Ogni candidato potrà presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.

Lo Statuto sociale prevede, inoltre, che, ferme restando le situazioni di incompatibilità previste dalla normativa vigente, non possono assumere la carica di Sindaco e se eletti decadono dalla carica coloro che già sono Sindaci effettivi in 4 società emittenti titoli quotati nei mercati regolamentati, salvo i limiti diversi stabiliti dalla normativa di volta in volta vigente.

Lo Statuto sociale, infine, con riferimento alla nomina e sostituzione dei componenti il Collegio Sindacale, in ottemperanza alle disposizioni dell’articolo 148, comma 1-bis, del TUF e dell’articolo 144-undecies.1 del Regolamento Emittenti, reca i medesimi criteri e principi previsti per la nomina e sostituzione dei membri del Consiglio di Amministrazione sopra illustrati.

Per completezza di riferimento, si segnala che il testo integrale dello Statuto sociale, recante la disciplina sopra illustrata, è consultabile sul sito internet della Società nella sezione Investitori/Governance/Statuto.

11.2 Composizione e funzionamento

Il Collegio Sindacale è stato nominato dall’Assemblea dei Soci del 28 aprile 2021, sulla base dell’unica lista presentata dall’Azionista di maggioranza Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano e scadrà con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023.

Il Collegio Sindacale è attualmente composto dai membri di seguito indicati, di cui viene riportato anche un breve curriculum vitae dal quale emergono le caratteristiche personali e professionali di ciascun Sindaco.

Monica Mannino, Presidente del Collegio Sindacale di Fiera Milano dal 28 aprile 2021. Nata a Palermo il 18 ottobre 1969, è laureata in Economia Aziendale presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi nel 1994. È abilitata all’esercizio della professione di Dottore Commercialista dal 1995 ed è iscritta al Registro dei Revisori legali.

La Dottoressa Mannino è specializzata nella consulenza di corporate governance societaria, nelle problematiche di fiscalità nazionale ed internazionale, nei principi contabili italiani ed internazionali, nel bilancio e nel bilancio consolidato di società di capitali, anche a partecipazione pubblica, e gruppi multinazionali italiani ed esteri.

Ha maturato importanti esperienze in ambito di perizie, valutazioni e consulenze tecniche, due diligence fiscali e contabili e ha ricoperto e ricopre cariche di Amministratore non esecutivo, Sindaco e componente di Organismi di Vigilanza ai sensi del D.Lgs. 231/01. Inoltre, ha svolto e svolge tuttora incarichi come Revisore legale.

Attualmente ricopre i seguenti incarichi: Presidente del Collegio Sindacale di DiaSorin SpA, ERAMET ALLOYS Italia S.r.l., Tinexta Cyber SpA, Corvallis S.r.l. e componente del Collegio Sindacale di TINEXTA SpA, Istituto Stomatologico Italiano Soc Coop Sociale ONLUS, FBS Next SpA e LUXMASTER SpA

Dal 2004 è Consulente Tecnico di Parte della Procura di Milano in materia di reati societari e fallimentari.

Daniele Federico Monarca, Sindaco Effettivo di Fiera Milano dal 23 aprile 2018 e Sindaco Effettivo di Fiera Milano Media SpA dal 3 aprile 2019 al 16 dicembre 2021 (data di efficacia della fusione per incorporazione della società controllata in Fiera Milano).

Nato a Milano il 22 aprile 1959, è laureato in Economia aziendale presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi nel 1981. È abilitato all’esercizio della professione di Dottore Commercialista dal 1982 ed è iscritto al Registro dei Revisori Legali.

Ha ricoperto diversi incarichi di amministrazione e controllo, attualmente è Sindaco Effettivo della Industrie Costruzioni Maltauro SpA, Amministratore Indipendente della BFC Blue Financial Communication SpA, Partner/Co-founder e Amministratore Delegato di Pigreco Corporate Finance S.r.l., Sindaco Effettivo di Foodness SpA, First Advisory S.r.l., Investitori First SpA, D.P.I. SpA in liquidazione, Magifin SpA  e Sindaco effettivo con compiti di revisione legale di FHS&C SpA

Iscritto all’Albo dei CTU presso il Tribunale di Milano, ad oggi è anche Professore a contratto in materia di contabilità presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano per il Corso di Perfezionamento per Giuristi di Impresa, nonché Docente nel master in Family Officer organizzato da AIFO Academy.

Piero Antonio Capitini, Sindaco Effettivo di Fiera Milano dal 28 aprile 2021 (già Presidente dell’OdV di Fiera Milano sino al 24 maggio 2021).

Nato a Mede l’11 ottobre 1972, laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Pavia nel 1998.  È abilitato all’esercizio della professione di Dottore Commercialista dal 2009 ed è iscritto al Registro dei Revisori Legali.

Il Dottor Capitini ha una pluriennale esperienza nelle attività di revisione contabile di bilanci civilistici e consolidati di società, anche quotate su mercati regolamentati e nella valutazione del sistema di controllo interno e gestione dei rischi, oltre che nell’ambito del D.Lgs. 231/2001. Ha svolto e svolge tuttora la propria attività con riferimento ad amministrazioni giudiziarie e consulenze tecniche presso diverse Procure della Repubblica.

Ha ricoperto diversi incarichi di amministrazione e controllo; attualmente è sindaco Effettivo di Polti SpA, Sirton Pharmaceuticals SpA, Panta Distribuzione SpA, Knorr-Bremse Sistemi Per Autoveicoli Commerciali SpA, Friem SpA e Sevecom SpA, Costamp Group, ABG Systems SpA, Nelsa S.r.l. E’ inoltre consigliere indipendente di Cubi S.r.l.

Livia Amidani Aliberti, Sindaco Supplente di Fiera Milano dal 28 aprile 2021.

Nata a Roma il 15 luglio 1961, è laureata in Economia e Commercio presso l’Università LUISS di Roma nel 1983. E’ abilitata all’esercizio della professione di Dottore Commercialista dal 1998.

La Dottoressa Aliberti ha una consolidata esperienza come Amministratore Indipendente e componente di comitati endoconsiliari in Italia e all’estero. Attualmente ricopre il ruolo di Sindaco effettivo presso Recordati SpA, è componente del Supervisory Board di UniCredit Bank Austria AG e amministratore indipendente di Cassa Depositi e Prestiti S.p.A, nonche’ di Messaggerie Italiane SpA. E’ inoltre Amministratore e fondatore di Centre for European Social Research Ltd, Centro di ricerche a livello europeo, con focus su temi di genere e sociali. E di AgriCult Ltd, piattaforma per la sostenibilità alimentare.

Esperta internazionale nel campo della Gender Diversity, speaker ad eventi nazionali ed internazionali su temi collegati alla diversità di genere, è autrice di ricerche e relatrice a convegni in materia di corporate governance e diversità di genere, sia in Italia che all’estero.

Simone Bruno, Sindaco Supplente di Fiera Milano dal 28 aprile 2021.

Nato a Pisa il 9 maggio 1965, è laureato in Economia e Commercio presso l’Università La Sapienza di Roma nel 1993. È abilitato all’esercizio della professione di Dottore Commercialista dal 1995 ed è iscritto al Registro dei Revisori Legali.

Attualmente ricopre le seguenti cariche sociali: amministratore di RBG S.r.l. e membro del Consiglio Direttivo di Associazione Italia Professioni.

Riveste, inoltre, la carica di Presidente del Collegio Sindacale di Capac, Centro Intermodale SpA, CIM SpA, Fondazione Educatori III Millennio, Hupac SpA, Sixtema SpA, Termi SpA, oltre a incarichi quali sindaco effettivo, revisore legale in altre società.

Ai sensi dell’art. 20 dello Statuto sociale ed in conformità con le previsioni contenute nel Codice di Corporate Governance, nell’ambito del Collegio Sindacale sono ben rappresentate sia la diversità di genere – essendo composto da tre sindaci effettivi di cui almeno uno è esponente del genere meno rappresentato, e due supplenti, uno per ciascun genere – che la diversità generazionale – essendo composto da individui appartenenti a fasce diversificate di età anagrafica e professionale (nota 26).

Le procedure di sostituzione assicurano il rispetto della disciplina inerente all’equilibrio tra generi.

È altresì richiesto che i componenti del Collegio Sindacale siano scelti tra coloro che possiedono i requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza previsti dalla legge e dalle disposizioni regolamentari; devono, inoltre, essere qualificati indipendenti in base ai criteri previsti con riferimento agli amministratori dal Codice di Corporate Governance.

Con particolare riferimento ai criteri quantitativi e qualitativi per valutare la significatività delle circostanze rilevanti ai sensi del Codice ai fini della valutazione di indipendenza - come già esposto nel capitolo 4.2 della presente Relazione - si ricorda che il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di utilizzare, nella determinazione della soglia di rilevanza della «significativa relazione commerciale» e «significativa remunerazione aggiuntiva» di cui alla raccomandazione 7 lettere c) e d) (nota 27) i criteri già adottati dalla Società nella Procedura in materia di Operazioni con Parti Correlate, che qualifica come di Importi Esigui le relazioni commerciali con persone fisiche entro la soglia di Euro 50.000,00.

All’atto della nomina i sindaci hanno dichiarato di essere in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall’articolo 148, comma 3 del D.Lgs. 58/1998 e dalle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance delle Società Quotate. In occasione della valutazione annuale del Collegio Sindacale, lo stesso ha verificato il mantenimento dei requisiti di indipendenza in capo a ciascuno degli stessi, mediante raccolta di autocertificazioni da parte di ciascun sindaco, mantenute agli atti della Società, relazionando il Consiglio di Amministrazione delle relative risultanze.

L’indicazione di ulteriori requisiti per la nomina alla carica di sindaco non è stata ritenuta necessaria in quanto le regole vigenti consentono l’individuazione di soggetti dotati delle competenze e delle esperienze richieste allo svolgimento dell’incarico.

Nel corso dell’esercizio 2021 il Collegio Sindacale ha svolto 22 riunioni, 15 delle quali sono state svolte dal Collegio Sindacale attualmente in carica (nominato dall’Assemblea dei Soci del 28 aprile 2021). La durata media delle riunioni del Collegio Sindacale, attualmente in carica, è stata di circa 3 ore. Nell’esercizio in corso, alla data di approvazione della presente Relazione, si sono già svolte 4 riunioni.

Il Collegio Sindacale, ai sensi dell’art. 149 del TUF, vigila, anche mediante l’esercizio dei poteri di cui all’art. 2403-bis codice civile, sull’osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull’adeguatezza della struttura organizzativa della Società per gli aspetti di competenza, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste da codici di comportamento redatti da società di gestione di mercati regolamentati ed infine sull’adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi dell’art. 114 comma 2 del D.Lgs. 58/98. Inoltre, ai sensi dell’art. 19 del D.Lgs. 39/2010, il Collegio Sindacale vigila sia sulla revisione legale dei conti annuali e consolidati che sull’efficacia dei sistemi di controllo interno, di revisione interna e di gestione del rischio, nonché sul processo di “informativa finanziaria”. Il Collegio Sindacale vigila, altresì, sull’osservanza delle disposizioni previste in materia di dichiarazione di carattere non finanziario dal D.Lgs. 254/2016 e riferisce in proposito nella relazione annuale all’Assemblea.

A norma dell’art. 20.1 dello Statuto sociale, oltre ai doveri di cui all’articolo 2403 codice civile, comma 1, ed ai poteri di cui all’articolo 2403-bis codice civile, all’organo di controllo compete la responsabilità di vigilare su:

  1. la funzionalità del complessivo sistema di controlli interni, accertando l’efficacia di tutte le strutture e funzioni coinvolte nel sistema dei controlli e l’adeguato coordinamento delle medesime, promuovendo gli interventi correttivi delle carenze e delle irregolarità eventualmente rilevate;
  2. il processo di informativa societaria;
  3. la revisione legale dei conti annuali;
  4. l’indipendenza del revisore legale o della società di revisione legale, in particolare per quanto concerne la prestazione a favore della Società di servizi non di revisione.

Inoltre, il Collegio Sindacale, quale Comitato per il controllo interno e la revisione contabile sempre ai sensi dell’art. 19 del D.Lgs.39/2010, è responsabile per la procedura di selezione della società di revisione. Spetta altresì al Collegio Sindacale informare il Consiglio di Amministrazione sull’esito della revisione legale e trasmettere a tale organo la relazione aggiuntiva di cui all’art.11 del Reg. (UE) 537/2014 che riceve dalla società di revisione, corredata da eventuali osservazioni.

Il Collegio Sindacale vigila anche sull’indipendenza della società di revisione, verificando tanto il rispetto delle disposizioni normative in materia, quanto la natura e l’entità dei servizi diversi dal controllo contabile prestati alla Società e alle sue controllate da parte della stessa società di revisione e delle entità appartenenti alla rete della medesima. Inoltre, nello svolgimento della propria attività, il Collegio Sindacale si è coordinato con la Direzione Controllo Interno e con il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità su tematiche di comune interesse attraverso incontri e scambi di informazioni.

Il Collegio Sindacale partecipa alle sedute del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e alle sedute del Comitato per le Nomine e per la Remunerazione.

I componenti dell’Organo di Controllo percepiscono un compenso adeguato alla competenza, alla professionalità e all’impegno richiesti dalla rilevanza del ruolo ricoperto, alle caratteristiche dimensionali e settoriali dell’impresa. Si rammenta sul punto che l’Azionista di maggioranza - dalla cui lista, in assenza di presentazione di liste di minoranza, è stato tratto il Collegio Sindacale nella sua interezza - ha proposto all’Assemblea di determinare il compenso del nuovo Organo di Controllo tenendo in considerazione quanto esposto nel paragrafo dedicato alle “Considerazioni in tema di remunerazione” degli “Orientamenti agli Azionisti sul rinnovo del Collegio Sindacale” redatti dal Collegio Sindacale uscente.

– Autovalutazione del Collegio Sindacale

In conformità a quanto previsto dalle Norme di Comportamento del Collegio Sindacale delle Società Quotate, pubblicate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili - CNDCEC - il 26 aprile 2018, il Collegio Sindacale compie una valutazione in relazione a:

  • l’idoneità dei componenti e l’adeguata composizione dell’organo, con riferimento ai requisiti di professionalità, competenza, onorabilità e indipendenza richiesti dalla normativa;
  • la disponibilità di tempo e risorse adeguate alla complessità dell’incarico.
  • Il Collegio Sindacale effettua, altresì, autovalutazioni periodiche del proprio operato in relazione alla concreta pianificazione della propria attività.

Il procedimento di autovalutazione del Collegio Sindacale della Società, pertanto, in continuità rispetto allo scorso anno, è stato strutturato sulla base delle linee guida emesse in materia dal CNDCEC e sulla base delle indicazioni contenute nel documento “L’autovalutazione del Collegio Sindacale”, pubblicato dal CNCEC nel maggio 2019.

Il Presidente del Collegio Sindacale, con il supporto operativo delle strutture aziendali preposte, predispone il documento di autovalutazione del Collegio che illustra la metodologia e le singole fasi di cui il processo di autovalutazione si è composto: i soggetti coinvolti; i risultati ottenuti, evidenziando eventuali punti di forza e di debolezza; le azioni correttive necessarie proposte dai Sindaci; lo stato di avanzamento o il grado di attuazione delle eventuali misure correttive definite nella precedente autovalutazione. Il documento di autovalutazione presentato al Collegio Sindacale per l’approvazione è poi condiviso con il Consiglio di Amministrazione.

Le domande formulate nel questionario per l’autovalutazione hanno avuto ad oggetto l’analisi (i) della dimensione e composizione del Collegio Sindacale con riferimento anche alle caratteristiche e esperienze professionali dei Sindaci; (ii) del suo funzionamento; (iii) della composizione (iv) della conoscenza della normativa di settore e della partecipazione dei Sindaci alle riunioni ed al processo decisionale.

Tale questionario è stato compilato da ciascun Sindaco e i risultati emergenti dall’analisi di quanto indicato sono stati portati, in termini aggregati ed anonimi, all’attenzione del Collegio Sindacale.

I risultati dell’autovalutazione sono stati ottenuti grazie all’attiva collaborazione di tutti i Sindaci, raccolti ed elaborati con il supporto operativo della Segreteria Societaria di Fiera Milano. Questi ultimi sono quindi stati oggetti di approvazione da parte del Collegio Sindacale nella riunione del 17 febbraio 2022 e formalizzati in apposito documento presentato al Consiglio di Amministrazione nella seduta del 25 febbraio 2022.

Con riferimento ai Requisiti e alle Competenze personali e collegiali dei membri del Collegio Sindacale si può evidenziare che:

  • la totalità dei componenti risulta in possesso dei requisiti previsti all’art. 2382 codice civile;
  • ciascun componente del Collegio Sindacale è in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dalla legge e dalle disposizioni regolamentari (i.e. T.U.F. e codice di Corporate Governance);
  • il Collegio Sindacale garantisce la diversità dei suoi componenti; in particolare:
    • la diversità di genere è ben rappresentata in Collegio, essendo composto per due quinti da sindaci appartenenti al genere meno rappresentato, ovvero, nel caso di specie, quello femminile;
  • la diversità generazionale è ben rappresentata in Collegio, essendo composto da individui appartenenti a fasce diversificate di età anagrafica e professionale;
  • ciascun Sindaco presenta una buona conoscenza ed esperienza nella maggioranza delle aree di competenza indicate;
  • l’organo di controllo ha una composizione adeguata ad assicurare l’indipendenza e la professionalità della propria funzione.

Con riferimento ai risultati emersi dall’attività di Autovalutazione sul funzionamento del Collegio Sindacale si può evidenziare che:

  • la dimensione del Collegio risulta adeguata all’espletamento delle proprie funzioni;
  • la composizione del Collegio risulta equilibrata e risultano ben rappresentate competenze professionali diverse che garantiscono l’appropriato presidio delle diverse aree di verifica; in particolare, risultano ben rappresentate le seguenti competenze:
  • competenze contabili di lettura e interpretazione di documenti finanziari periodici;
  • competenze finanziarie e di operazioni straordinarie;
  • competenze di risk management;
  • competenze in materia contabile;
  • competenze di revisione legale;
  • competenze in materia fiscale;
  • conoscenza dei processi di internal audit;

e, altresì, risultano ben rappresentate le seguenti aree di esperienza:

  • conoscenza dei processi di gestione e di organizzazione aziendale;
  • esperienza maturata /competenze nel settore e nei mercati specifici in cui opera la società;
  • esperienze maturate in società quotate in Borsa;
  • conoscenza del sistema normativo interno alla Società;
  • capacità di vigilanza sull’adeguatezza e sul concreto funzionamento dell’assetto organizzativo, con riguardo ai processi di gestione dei rischi, di revisione interno e di informativa finanziaria.
  • ciascun componente del Collegio dichiara di disporre di appropriata disponibilità di tempo per lo svolgimento dell’incarico, alla luce della complessità dell’incarico medesimo;
  • il funzionamento del Collegio risulta generalmente adeguato alle necessità di Fiera Milano; in particolare, si evidenziano:
    • la tempestività della programmazione, anche straordinaria, delle riunioni;
    • lo svolgimento efficace delle riunioni, con focus su problematiche significative;
    • la costante partecipazione dei membri alle riunioni del Collegio;
    • l’attiva partecipazione dei sindaci al dibattito;
    • la qualità dell’apporto dei sindaci in relazione alle rispettive conoscenze e competenze;
    • la puntualità e chiarezza della verbalizzazione del dibattito collegiale;
    • l’adeguatezza della verbalizzazione e la corretta tenuta e conservazione del libro delle adunanze;
    • lo spirito di collaborazione e fiducia reciproca;
    • il rispetto del numero massimo di incarichi;
    • la disponibilità dei sindaci alla partecipazione delle attività aziendali;
    • l’efficacia del lavoro svolto dal Collegio nel suo complesso.
  • il flusso informativo tra il Collegio Sindacale e gli altri organi sociali risulta adeguato;
  • il flusso informativo tra il Collegio Sindacale e la Società di Revisione risulta adeguato.

Il ruolo svolto dal Presidente del Collegio risulta centrale; in particolare, si evidenziano:

  • l’efficace gestione delle riunioni del Collegio;
  • l’attenzione al conseguimento di un adeguato approfondimento dei temi trattati;
  • la funzione di impulso dell’organizzazione del Collegio;
  • il coordinamento con i Presidenti degli altri organi sociali e i soggetti apicali della Società;
  • la corretta gestione del flusso informativo con le funzioni aziendali;
  • l’espressione della necessaria leadership.

In conclusione, alla luce delle analisi dei profili inerenti alla composizione e al funzionamento dell’Organo di Controllo, il Collegio Sindacale reputa l’esercizio della funzione di controllo come adeguato, avuto riguardo al ruolo da esso svolto in materia di vigilanza sull’osservanza delle norme di legge, regolamentari e statutarie sulla corretta amministrazione, sull’adeguatezza degli assetti organizzativi e contabili della Società, nonché sulla funzionalità del complessivo sistema dei controlli interni.

I singoli componenti del Collegio Sindacale monitoreranno periodicamente la situazione al fine di poter, se del caso, adottare adeguate salvaguardie.

12 Rapporti con gli Azionisti

– Accesso alle informazioni

La Società ha adottato una politica di comunicazione volta ad instaurare un costante dialogo con la generalità degli Azionisti e in particolare con gli investitori istituzionali, garantendo la sistematica diffusione di un’informativa esauriente e tempestiva sulla propria attività, nel rispetto comunque della disciplina sulle informazioni privilegiate.

La Società è dotata di un ufficio Investor Relations & CSR, deputato ai rapporti con la comunità finanziaria, la cui responsabilità – a seguito delle dimissioni dell’Investor Relations Manager, Dottor Pietro Gasparri – è stata affidata ad interim al Chief Financial Officer, Dottor Andrea Maldi.

Le modalità seguite per la comunicazione finanziaria sono quelle di contatti sistematici con analisti finanziari, investitori istituzionali e stampa specializzata al fine di garantire una piena e corretta percezione sull’evoluzione degli orientamenti strategici, la loro implementazione e l’impatto sui risultati di business.

Inoltre, si è ritenuto di favorire ulteriormente il dialogo con gli investitori in modo anche da consentire a questi ultimi un esercizio consapevole dei propri diritti attraverso un adeguato allestimento dei contenuti del sito internet della Società ( nella sezione Investitori). All’interno di tale sezione possono essere reperite informazioni riguardanti le tematiche di governo societario (la composizione degli organi sociali, lo statuto della Società, le relazioni sulla Corporate Governance, le relazioni sulla remunerazione, i documenti relativi alle Assemblee degli Azionisti, il regolamento assembleare, la procedura per le operazioni con parti correlate) e quelle di carattere economico-finanziario (quali bilanci, relazioni semestrali e relazioni intermedie di gestione, presentazioni alla comunità finanziaria, andamento del titolo Fiera Milano) e di sostenibilità (Bilancio di Sostenibilità/Dichiarazione non Finanziaria) nonché le modalità di contatto della Funzione Investor Relations.

Nella sezione “Investitori” del sito internet della Società è presente, inoltre, una sezione dedica ai comunicati stampa e altri documenti aggiornati di interesse per la generalità degli Azionisti (quali informazioni sulla struttura del capitale, andamento del titolo, calendario finanziario, presentazioni alla comunità finanziaria). I comunicati stampa caratterizzati da contenuto price sensitive sono diffusi secondo le modalità previste dalla disciplina stabilita dalla Consob in materia di diffusione al pubblico delle informazioni regolamentate.

– Dialogo con gli Azionisti

Fiera Milano attribuisce grande importanza ad instaurare e mantenere un dialogo costante, trasparente e costruttivo con gli Investitori, con la generalità dei suoi Azionisti e, più in generale, con l’intera comunità finanziaria. Questo, contribuisce a migliorare il livello di comprensione della strategia e degli obiettivi della Società e del Gruppo di cui è a capo, dei risultati conseguiti e su ogni aspetto – di carattere finanziario e non finanziario – rilevante ai fini delle scelte di investimento e del consapevole esercizio dei diritti sociali. L’interlocuzione con gli Investitori, inoltre, nel rispetto delle disposizioni normative vigenti e del principio di parità di trattamento, rappresenta una preziosa occasione di confronto e di scambio di informazioni ed opinioni ed è una leva strategica di creazione di valore nel medio-lungo termine.

llll Consiglio di Amministrazione, nell’interesse della Società e dei suoi Azionisti, promuove il dialogo con gli Investitori e, in conformità con le previsioni del Codice del Codice di Corporate Governance, in occasione della riunione consiliare del 28 luglio 2021 ha approvato la “Politica avente ad oggetto la gestione del dialogo con gli investitori istituzionali e con la generalità degli azionisti” (di seguito, “Engagement Policy”).

L’Engagement Policy è stata redatta con la finalità di assicurare che il dialogo con gli Investitori e in generale con l’intera comunità degli azionisti avvenga nel rispetto della normativa vigente, ivi inclusa quella riguardante il trattamento delle informazioni privilegiate, e delle buone pratiche societarie e sia improntato a principi di correttezza, trasparenza, tempestività e simmetria informativa.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, coadiuvato dall’Amministratore Delegato, assicura che l’organo di amministrazione sia tempestivamente informato sullo sviluppo e sui contenuti significativi del dialogo intercorso con gli Investitori Istituzionali e, in particolare, con gli Azionisti, in base alle previsioni dell’Engagement Policy.

L’Engagement Policy è pubblicata sul sito internet della Società nella sezione Investitori/Governance/Engagement Policy.

13 Assemblee (ex art. 123-bis, comma 2, lettera c), TUF)

L’Assemblea rappresenta l’universalità dei Soci e le sue deliberazioni prese in conformità alla legge ed allo Statuto sociale obbligano e vincolano tutti i Soci anche se non intervenuti, astenuti o dissenzienti, salvo per questi ultimi il diritto di recesso nei casi consentiti.

L’Assemblea dei Soci in data 23 aprile 2013 ha adottato un Regolamento, disponibile sul sito internet della Società nella sezione Investitori/ Governance/Assemblea degli Azionisti, volto a proceduralizzare lo svolgimento dell’assemblea ordinaria e straordinaria.

In particolare, il suddetto Regolamento definisce le procedure da seguire al fine di consentire l’ordinato e funzionale svolgimento delle riunioni assembleari, garantendo, al contempo, il diritto di ciascun Socio di prendere la parola sugli argomenti posti in discussione.

L’Assemblea è convocata e delibera secondo le disposizioni di legge e regolamentari previste per le società con titoli quotati sulle materie ad essa riservate dalla legge.

L’Assemblea dei Soci è competente a deliberare tra l’altro, in sede ordinaria o straordinaria, in merito (i) alla nomina ed alla revoca dei componenti il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale e circa i relativi compensi e responsabilità, (ii) all’approvazione del Bilancio ed alla destinazione degli utili, (iii) all’acquisto ed alla alienazione delle azioni proprie, (iv) alle modificazioni dello Statuto sociale, (v) all’emissione di obbligazioni convertibili.

La legittimazione all’intervento in assemblea e al diritto di voto è attribuita, in ottemperanza alle vigenti disposizioni di legge, a coloro che risultino titolari delle azioni al termine del settimo giorno di mercato aperto precedente la data dell’assemblea, ed attestata da una comunicazione all’emittente, effettuata dall’intermediario, in conformità alle proprie scritture contabili, in favore del soggetto cui spetta il diritto di voto in base al meccanismo suddetto.

14 Ulteriori pratiche di governo societario (ex art. 123-bis, comma 2, lettera a), TUF)

14.1 Procedura di gestione delle segnalazioni, anche anonime, ricevute da Fiera Milano e dalle società controllate

In data 8 novembre 2016 è stata adottata la Procedura di gestione delle segnalazioni, anche anonime (Whistleblowing) ricevute dalle società del Gruppo, il cui ultimo aggiornamento è stato effettuato nel corso della seduta del Consiglio di Amministrazione della Società tenutasi in data 11 maggio 2018 e di cui è previsto un aggiornamento nel 2022 al fine di allineare il documento al.

La Procedura ha lo scopo di regolamentare il processo di ricezione, analisi e trattamento delle segnalazioni, anche in forma anonima o confidenziale (c.d. whistleblowing), effettuate da terzi e dal personale delle società del Gruppo Fiera Milano in merito a presunte irregolarità.

Le segnalazioni possono riguardare, tra l’altro: reati, illeciti o irregolarità e/o comportamenti di qualsivoglia natura, anche omissivi, riferibili al personale del Gruppo Fiera Milano o a terzi posti in essere in violazione del Codice Etico, dei Modelli 231 adottati dalle Società del Gruppo Fiera Milano, di normative interne emesse, di leggi o regolamenti o provvedimenti delle autorità o comunque atti a cagionare danno o pregiudizio, di qualsiasi natura, al Gruppo Fiera Milano.

In sede di ultima revisione della Procedura, è stata modificata la composizione del Comitato Segnalazioni, al quale attualmente partecipa, oltre che il Responsabile Security, il Direttore Controllo Interno e il Direttore Risorse Umane. Tale Comitato, in caso di violazioni inerenti tematiche rilevanti ex D. Lgs. 231/01 riferisce all’Organismo di Vigilanza, in merito ai controlli effettuati.

Ferma restando la possibilità di trasmettere le Segnalazioni con qualsiasi mezzo, sono stati attivati diversi canali di trasmissione, tra cui: il sito web, una casella di posta elettronica, numero verde e la posta ordinaria. Rimangono, altresì, validi i canali istituiti per le segnalazioni dirette agli Organismi di Vigilanza 231 delle società del Gruppo (account dedicati).

14.2 Linee Guida Direzione e Coordinamento

La Società si è dotata di Linee Guida in materia di esercizio del potere di direzione e coordinamento da parte della La Società si è dotata di Linee Guida in materia di esercizio del potere di direzione e coordinamento da parte della Capogruppo (di seguito, “Linee Guida”), che hanno sostituito il “Regolamento in materia di esercizio del potere di direzione e coordinamento da parte della Capogruppo” precedentemente vigente (si rammenta che l’ultima versione di tale documento era stata approvata dall’Assemblea degli Azionisti nell’aprile 2013).

In considerazione delle modifiche normative intervenute medio tempore, nonché in ragione dei cambiamenti apportati alla struttura organizzativa del Gruppo Fiera Milano, è stato ritenuto opportuno procedere alla revisione di tale documento.

Si tratta di un documento predisposto al fine di determinare le linee guida in cui si concretano le modalità di svolgimento dell’attività di direzione e coordinamento della sovraordinata sulle sottoposte, con l’obiettivo di porre solide basi per ricercare e sviluppare maggiori e più funzionali interrelazioni.

Nelle Linee Guida vengono individuate precise responsabilità rispettivamente della Società e delle controllate, in un quadro di univoca e reciproca assunzione di impegni nonché stabiliti precisi processi di governance, opportunamente calibrati in funzione di un equo bilanciamento tra esigenze di accentramento e rispetto dell’autonomia gestionale delle proprie controllate. Le Linee Guida ed eventuali modifiche o integrazioni alle stesse vengono presentate ai Consigli di Amministrazione delle Società del Gruppo per la relativa approvazione e, successivamente, portate per conoscenza all’attenzione delle assemblee di tutte le società del Gruppo.

Si precisa che le Linee Guida sono state approvate dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 31 luglio 2019 e, successivamente, per la loro adozione, sono state presentate ai Consigli di Amministrazione delle singole società componenti il Gruppo, affinché ciascuna di esse, pur nella sua autonomia, potesse assumerle alla base della propria attività. Le stesse sono quindi state oggetto di presentazione nel corso dell’Assemblea degli Azionisti di Fiera Milano del 20 aprile 2020.

15 Cambiamenti dalla chiusura dell’esercizio di riferimento

Non vi sono cambiamenti significativi da segnalare.

16 Raccomandazioni del Comitato per la Corporate Governance per il 2022 (lettera del 3 dicembre 2021)

Con lettera del 3 dicembre 2021, il Presidente del Comitato per la Corporate Governance ha inviato all’attenzione dei presidenti degli organi di amministrazione delle società quotate, e per conoscenza agli amministratori delegati ed ai presidenti degli organi di controllo, la relazione del Comitato per il 2021.

Con la medesima comunicazione il Presidente ha formulando una serie di raccomandazioni volte a favorire e supportare il processo di adeguamento alle prescrizioni del Codice di Corporate Governance. Nel dettaglio le raccomandazioni hanno avuto ad oggetto i seguenti temi:

sostenibilità;

applicazione dei criteri di indipendenza;

qualità dell’informativa al Consiglio di Amministrazione;

parità di genere;

politiche di remunerazione;

nomina e successione degli amministratori.

Le suddette raccomandazioni – immediatamente portate a conoscenza del Presidente del Consiglio di Amministrazione e del Presidente del Collegio Sindacale – sono state condivise con l’intero Consiglio di Amministrazione di Fiera Milano nel corso della seduta tenutasi in data 25 febbraio 2022. In tale occasione, il Consiglio di Amministrazione ha verificato che la Società risulta in linea con le raccomandazioni emanate dal Comitato per la Corporate Governance.

In particolare, esaminate le raccomandazioni e gli specifici punti di attenzione sollevati per ciascuna di queste, si evidenzia che:

  1. Sostenibilità: la sostenibilità è inclusa come punto integrante e cardine del Piano Strategico approvato da Fiera Milano in data 22 febbraio 2021. La Società potrà quindi dare atto nella Relazione sulla Corporate Governance che il tema sostenibilità è già integrato nell’attività di business di Fiera Milano, nelle strategie di lungo periodo e nel sistema di controllo interno e gestione dei rischi, così come nella politica della remunerazione. Si ricorda inoltre, che dal 1° gennaio 2021 i compiti tipici del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità sono stati ulteriormente ampliati con riferimento alle attività di verifica dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo periodo e per il successo sostenibile dell’impresa.
  2. Applicazione dei criteri di indipendenza: si rammenta sul punto che con delibera del 15 dicembre 2020 la Società, ai fini della valutazione della sussistenza del requisito di indipendenza degli amministratori, ha definito i parametri quantitativi da adottare per la valutazione della significatività dei rapporti esistenti. La Società potrà pertanto dare atto nella Relazione sulla Corporate Governance delle delibere assunte e del fatto che non vi sono criteri fissati dal Codice di Corporate Governance disattesi nella qualifica dei criteri di indipendenza.
  3. Qualità dell’informativa al consiglio di amministrazione: il Regolamento del Consiglio di Amministrazione – come da ultimo aggiornato – prevede espressamente un termine di 3 giorni per la messa a disposizione di consiglieri e sindaci dei documenti oggetto di discussione. Inoltre, ai sensi delle Linee Guida del Dirigente Preposto i documenti di Bilancio che devono essere posti a disposizione del Consiglio con una settimana di anticipo). La Società, nel corso del 2021, ha usualmente rispettato i termini previsti, salvo limitati casi il cui ritardo è stato giustificato dalle condizioni di eccezionale urgenza connesse alle tematiche oggetto di approfondimento e/o delibera.
  4. Parità di genere: come già noto al mercato, l’Organo Amministrativo di Fiera Milano è composto per due quinti dal genere meno rappresentato, ovvero da quello maschile (4 uomini a fronte di 5 donne). La diversità di genere è ben rappresentata anche nel Collegio Sindacale, ove il ruolo di Presidente è attualmente ricoperto dal sindaco appartenente al genere meno rappresentato, quello femminile. Per quanto attiene alle politiche in materia di diversità applicate dalla Società all’interno della propria organizzazione aziendale, si segnala inoltre che, in coerenza con quanto previsto nel proprio Codice Etico, Fiera Milano offre a tutti i lavoratori le medesime opportunità di lavoro, facendo in modo che tutti possano godere di un trattamento equo basato su criteri di merito, senza discriminazione alcuna.
  5. Politiche di remunerazione: Fiera Milano, supportata dall’attività del Comitato per le Nomine e per la Remunerazione, continua il suo impegno nel fissare remunerazioni fisse e variabili, quest’ultime con obiettivi di breve e lungo periodo anche connessi a obiettivi non finanziari e di sostenibilità. Nel rispetto della Politica sulla Remunerazione in essere bonus ad hoc vengono concessi solo in ipotesi del tutto eccezionali e garantiti da un processo autorizzativo che vede coinvolti i massimi livelli aziendali.
  6. Nomina e successione degli amministratori: Fiera Milano, in occasione dell’aggiornamento del Regolamento del Consiglio di Amministrazione, ha provveduto ad integrare l’art. 13.5 del citato documento, prevedendo che: “in vista di ogni suo rinnovo, il Consiglio di Amministrazione esprime un orientamento sulla sua composizione quantitativa e qualitativa ritenuta ottimale, tenuto conto degli esiti dell’autovalutazione”. Si rammenta inoltre che in occasione del recente rinnovo dell’organo di gestione, avvenuto in occasione dell’Assemblea dei Soci del 20 aprile 2020, il Consiglio di Amministrazione uscente aveva espresso il proprio orientamento sulla composizione quantitativa e qualitativa ritenuta ottimale, mettendo a disposizione degli azionisti gli “Orientamenti sulla composizione del nuovo Consiglio di Amministrazione di Fiera Milano SpA per il triennio 2020-2022”.

Tabelle

Nelle pagine che seguono vengono riportate due tabelle di sintesi sulle modalità di adozione da parte della Società dei principali aspetti di corporate governance previsti dal Codice di Corporate Governance.

La prima tabella sintetizza la struttura del Consiglio di Amministrazione e dei comitati interni. Vengono evidenziati gli Amministratori e la categoria di appartenenza (esecutivi, non esecutivi e indipendenti). È poi prevista l’indicazione della composizione dei diversi comitati.

La seconda tabella riassume le caratteristiche del Collegio Sindacale. Sono indicati i componenti, effettivi e supplenti, del collegio e la loro eventuale designazione da parte delle liste di minoranza.

In entrambe le tabelle sono previsti appositi riquadri per il numero delle riunioni, del Consiglio di Amministrazione, dei comitati e del Collegio Sindacale, e per la frequenza percentuale di partecipazioni alle riunioni dei singoli membri. Apposito riquadro è anche previsto per il numero di incarichi rilevanti in altre società, esplicitati nella Relazione, utilizzati per le verifiche necessarie ad accertare il rispetto del Cumulo degli Incarichi.

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Proposte per l’Assemblea Ordinaria degli Azionisti

Assemblea Ordinaria di Fiera Milano SpA convocata per il giorno 22 aprile 2022 alle ore 15.30 in unica convocazione.

(Relazione ex art. 125-ter, comma 1, del Decreto Legislativo 24/02/1998, n. 58 e successive modificazioni)

1 Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2021.

1.1 Approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2021, della Relazione del Consiglio di Amministrazione, della Relazione del Collegio Sindacale e della Società di Revisione. Presentazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2021 e della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2021 ex D.Lgs. n. 254/2016;

1.2 Destinazione del risultato di esercizio.

Signori Azionisti,

il progetto di Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021, che sottoponiamo alla Vostra attenzione chiude con un utile netto di Euro 36.621.672,14, che ci consente di proporVi di portare a nuovo l’utile netto di esercizio.

Sottoponiamo, inoltre, alla Vostra attenzione il Bilancio consolidato di Gruppo dell'esercizio al 31 dicembre 2021, il quale, pur non essendo oggetto di approvazione da parte dell'Assemblea, costituisce complemento di informativa fornita con il Bilancio di esercizio di Fiera Milano SpA

Tutto ciò premesso, sottoponiamo alla Vostra approvazione le seguenti

proposte di delibera

1.1 Approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2021, della Relazione del Consiglio di Amministrazione, della Relazione del Collegio Sindacale e della Società di Revisione. Presentazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2021 e della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2021 ex D.Lgs. n. 254/2016

"L’Assemblea degli Azionisti di Fiera Milano SpA, preso atto della Relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione, della Relazione del Collegio Sindacale e della Relazione della società di revisione, esaminato il Bilancio al 31 dicembre 2021,

delibera

di approvare il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021, costituito dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, dal prospetto di conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalle relative note esplicative ed integrative ai prospetti contabili, che evidenzia un utile netto di Euro 36.621.672,14 così come presentato dal Consiglio di Amministrazione nel suo complesso, nelle singole appostazioni e con gli stanziamenti proposti, nonché la relativa Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione”.

1.2 Destinazione del risultato di esercizio

"L’Assemblea degli Azionisti di Fiera Milano SpA, preso atto della Relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione, della Relazione del Collegio Sindacale e della Relazione della società di revisione, esaminato il Bilancio al 31 dicembre 2021,

delibera

di approvare la proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione di riportare a nuovo l’utile netto di esercizio di Euro 36.621.672,14.

Si procede, inoltre, alla presentazione all’Assemblea della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ex D.Lgs. n. 254/2016 redatta dalla Società.

2 Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti ai sensi dell’articolo 123-ter del D.Lgs.58/98:

2.1 delibera vincolante sulla prima sezione;

2.2 delibera non vincolante sulla seconda sezione.

Signori Azionisti,

il Consiglio di Amministrazione, in data 15 marzo 2022, ha approvato, in conformità alle vigenti disposizioni di legge, la Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti predisposta ai sensi dell’articolo 123–il Consiglio di Amministrazione, in data 15 marzo 2022, ha approvato, in conformità alle vigenti disposizioni di legge, la Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti predisposta ai sensi dell’articolo 123–ter delTUF(di seguito, la “Relazione”), che verrà messa a disposizione del pubblico in data 31 marzo 2022.

Ai sensi del comma 3 ter dell’articolo 123-ter del TUF, l’Assemblea è chiamata ad esprimersi, con delibera vincolante, in senso favorevole o contrario, sulla Sezione Prima della Relazione e, ai sensi del comma 6 della medesima disposizione, con delibera non vincolante, in senso favorevole o contrario, sulla Sezione Seconda della Relazione.

In relazione a quanto precede, gli Amministratori sottopongono pertanto al Vostro esame la suddetta Relazione, che illustra nella Sezione Prima la politica della Società in materia di remunerazione (di seguito, la “In relazione a quanto precede, gli Amministratori sottopongono pertanto al Vostro esame la suddetta Relazione, che illustra nella Sezione Prima la politica della Società in materia di remunerazione (di seguito, la “Politica”), alla quale il Consiglio di Amministrazione si attiene per la definizione della remunerazione spettante ai componenti il Consiglio di Amministrazione, e specificatamente agli Amministratori con particolari cariche, ai componenti dei Comitati e agli altri Dirigenti con Responsabilità Strategica del Gruppo.

La Sezione Seconda, invece, fornisce una adeguata rappresentazione di ciascuna delle voci che compongono la remunerazione dei componenti del Consiglio di Amministrazione, degli altri Dirigenti con Responsabilità Strategiche, nonché dei componenti del Collegio Sindacale della Società e ne illustra analiticamente i compensi corrisposti, nell’esercizio di riferimento, a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma, dalla Società, da società controllate dalla stessa o alla stessa collegate.

La Politica è il risultato di un processo chiaro e trasparente, nel quale rivestono un ruolo centrale il Consiglio di Amministrazione della Società e il Comitato per le Nomine e per la Remunerazione.

Il Consiglio di Amministrazione della Società, su proposta del Comitato per le Nomine e per la Remunerazione, ha adottato la Politica, redatta anche alla luce delle previsioni di cui all’articolo 5 del Codice di Corporate Governance e relative raccomandazioni e delle modifiche al Regolamento Emittenti nelle disposizioni attuative dell’art. 123-ter del TUF, come novellato dal D.Lgs. n. 49/2019.

In particolare, si segnala che la Politica della Società ha la finalità di:

  • attrarre, motivare e trattenere le risorse in possesso delle qualità professionali richieste per perseguire proficuamente gli obiettivi del Gruppo;
  • allineare gli interessi del Management con quelli degli Azionisti, perseguendo l’obiettivo prioritario della creazione di valore sostenibile nel medio-lungo periodo, attraverso la creazione di un forte legame tra retribuzione, da un lato, performance individuali e del Gruppo, dall’altro;
  • riconoscere il merito al fine di valorizzare adeguatamente il contributo individuale delle risorse.

Per i contenuti specifici della Relazione sulla Remunerazione si sottopone al Vostro esame, si rinvia al documento che sarà reso disponibile sul sito internet della Società, all’indirizzo nella sezione Investitori/Governance.

Tutto ciò premesso, sottoponiamo alla Vostra approvazione le seguenti

proposte di delibera

2.1 delibera vincolante sulla prima sezione

"L’Assemblea degli Azionisti di Fiera Milano "L’Assemblea degli Azionisti di Fiera Milano SpA, preso atto della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti ex articolo 123–ter del D.Lgs. 58/98e, in particolare, della Sezione Prima,

delibera

di approvare il contenuto della Sezione Prima della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti predisposta ai sensi dell’articolo 123–ter del D. Lgs. 58/98, relativa alla politica della Società in materia di remunerazione dei componenti il Consiglio di Amministrazione, ed in particolare degli Amministratori con particolari cariche, dei componenti dei Comitati e dei Dirigenti con Responsabilità Strategica del Gruppo, nonché le procedure utilizzate per l’adozione e l’attuazione di tale politica”.

2.2 delibera non vincolante sulla seconda sezione

“L’Assemblea degli Azionisti di Fiera Milano SpA, preso atto della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti ex articolo 123–ter del D.Lgs. 58/98 e, in particolare, della Sezione Seconda,

delibera

in senso favorevole al contenuto della Sezione Seconda della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti predisposta ai sensi dell’articolo 123–ter del D. Lgs. 58/98, relativa ai compensi attribuiti ai membri del Consiglio di Amministrazione, ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche, nonché ai componenti del Collegio Sindacale della Società”.

3 Autorizzazione all'acquisto e disposizione di azioni proprie a norma degli articoli 2357 e 2357-ter del codice civile.

(Relazione ex art. 73 e Allegato 3A del Regolamento Emittenti)

Signori Azionisti,

preliminarmente, ricordiamo che in data 12 ottobre 2021 è venuta a scadenza l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie - nonché alla disposizione in tutto e/o in parte delle azioni proprie acquistate senza limiti temporali e anche prima di aver esaurito gli acquisti - concessa alla Società, per un periodo di 18 mesi, dall’Assemblea degli Azionisti tenutasi il 20 aprile 2020.

Nel periodo di validità della sopra menzionata autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, la Società non ha acquistato azioni proprie e, pertanto,alla data odierna, detiene n. 273.758 azioni proprie, pari allo 0,38% del capitale sociale.

Per i motivi esposti nel proseguo, riteniamo quindi utile proporVi di procedere con l’autorizzazione all'acquisto e disposizione di azioni proprie ai sensi degli artt. 2357 cod. civ. e seguenti.

L'acquisto di azioni ordinarie della Società verrà eseguito nel rispetto delle disposizioni vigenti per le società quotate e di ogni altra norma applicabile, comunitaria e nazionale.

Di seguito vengono indicati i motivi e le modalità dell'acquisto e della disposizione di azioni proprie per i quali Vi chiediamo l'autorizzazione.

A Motivazioni per le quali è richiesta l’autorizzazione all’acquisto ed alla disposizione di azioni proprie

L’autorizzazione è richiesta perché è opinione del Consiglio di Amministrazione che l’acquisto di azioni proprie possa rappresentare un’interessante opportunità di investimento e/o possa essere funzionale al miglioramento della struttura finanziaria della Società, così come possa agevolare eventuali accordi che presuppongano lo scambio di pacchetti azionari.

L’autorizzazione è, altresì, richiesta al fine di disporre di azioni proprie da utilizzare nell’ambito di piani di incentivazione azionaria adottati nel rispetto delle forme previste dalla legge, oppure nell’ambito di eventuali emissioni di prestiti obbligazionari convertibili in azioni della Società.

L’autorizzazione è richiesta, inoltre, per svolgere, anche nel rispetto della normativa regolamentare vigente, un’azione stabilizzatrice dei corsi del titolo azionario in relazione ad anomalie contingenti di mercato, migliorando la liquidità del titolo stesso.

Si propone inoltre all’Assemblea, alle condizioni e nei limiti di seguito specificati, di autorizzare contestualmente il Consiglio di Amministrazione anche alla disposizione delle azioni che saranno eventualmente acquistate, oltre che delle azioni già in portafoglio, ritenendosi tale possibilità un importante strumento di flessibilità gestionale e strategica.

B Numero massimo e valore nominale delle azioni cui si riferisce l’autorizzazione; rispetto delle disposizioni di cui al 3° comma dell’art. 2357 cod. civ.

L’acquisto per il quale si richiede l’autorizzazione è riferito alle azioni ordinarie della Società prive di valore nominale il cui ammontare, nel rispetto dei limiti di cui all'art. 2357, comma 3, cod. civ., non potrà eccedere, incluse le azioni già possedute alla data odierna dalla Società e dalle società controllate, il 5% delle azioni in cui è suddiviso il capitale sociale. Alle società controllate saranno impartite disposizioni per la tempestiva comunicazione di eventuali acquisti di azioni di Fiera Milano SpA al fine di assicurare il rispetto del suddetto limite complessivo del 5% delle azioni in cui è suddiviso il capitale sociale della Società.

Alla data della presente Relazione il capitale sociale sottoscritto e versato è pari a Euro 42.445.141,00 (quarantaduemilioniquattrocentoquarantacinquemilacentoquarantuno/00), ed è composto da n. 71.917.829 (settantunomilioninovecentodiciassettemilaottocentoventinove) azioni nominative prive del valore nominale.

Il corrispettivo pagato o ricevuto a fronte delle operazioni di compravendita delle azioni proprie sarà rilevato direttamente a Patrimonio netto sulla base del Principio contabile internazionale "IAS 32" e, comunque, la loro rilevazione contabile avverrà nelle forme previste dalla disciplina di volta in volta vigente.

C Durata dell’autorizzazione

L’autorizzazione all’acquisto è richiesta per un periodo di 18 mesi a far tempo dalla data in cui l’Assemblea avrà adottato la relativa deliberazione, mentre l’autorizzazione alla disposizione è richiesta senza limiti temporali.

D Corrispettivi dell’acquisto e della disposizione delle azioni

Fermo restando quanto previsto alla successiva lettera E), le azioni potranno essere acquistatenel rispetto delle condizioni relative alla negoziazione stabilite nell’art. 3 del Regolamento Delegato (UE) 2016/1052 (di seguito, il “Regolamento 1052”) in attuazione del Regolamento (UE) 596/2014 e delle applicabili disposizioni del codice civile, e ad un corrispettivo che non sia superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta indipendente più elevata corrente nelle sedi di negoziazione dove viene effettuato l’acquisto, fermo restando che il corrispettivo unitario nondovrà essere né inferiore né superiore al 10% rispetto al prezzo di riferimento rilevato per il titolo Fiera Milano sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA nella seduta precedente ad ogni singola operazione di acquisto.

Le azioni potranno essere cedute, anche prima di aver esaurito gli acquisti, in una o più volte, ad un prezzo non inferiore al minore fra i prezzi di acquisto.

Talelimitedi prezzo non sarà applicabile qualora la cessione di azioni avvenga nell’ambito di piani di incentivazione azionaria. Qualora le azioni siano utilizzate nell’ambito di operazioni straordinarie, incluse, a titolo esemplificativo e non esaustivo, operazioni di scambio, permuta, conferimento o al servizio di operazioni sul capitale o altre operazioni societarie e/o finanziarie e/o altre operazioni di natura straordinaria o comunque per qualsiasi altro atto di disposizione non in denaro, i termini economici dell’operazione saranno determinati dal Consiglio di Amministrazione in ragione della natura e delle caratteristiche dell’operazione, anche tenendo conto dell’andamento di mercato del titolo di Fiera Milano SpA

E Modalità attraverso le quali potranno essere effettuati gli acquisti di azioni proprie

Gli acquisti di azioni proprie potranno essere effettuati in una o più volte, nel rispetto delle norme di legge e regolamentari applicabili, ivi incluse, eventualmente, le prassi di mercato ammesse.

In particolare, le operazioni di acquisto di azioni proprie dovranno essere effettuate nel rispetto delle condizioni di cui all’articolo 3del Regolamento 1052, ovvero delle applicabili disposizioni del codice civile, ein modo da assicurare la parità di trattamento tra gli Azionisti ai sensi dell’art. 132 del TUF, esclusivamente tramite le seguenti modalità:

- offerta pubblica di acquisto o scambio;

- sui mercati regolamentati secondo le modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita.

Le cessioni potranno essere effettuate, in una o più volte, anche prima di aver esaurito gli acquisti, mediante vendita nei mercati regolamentati e/o non regolamentati ovvero fuori mercato, offerta pubblica, ovvero quale corrispettivo dell’acquisto di partecipazioni ed eventualmente per assegnazione a favore di azionisti.

Tutto ciò premesso, sottoponiamo alla Vostra approvazione la seguente

proposta di delibera

"L’Assembleadegli Azionisti di Fiera Milano SpA, esaminate la relazione del Consiglio di Amministrazione predisposta ai sensi dell’art. 125 ter del D.Lgs. 58/98, nonché dell’art. 73 del Regolamento emanato dalla Consob con delibera del 14 maggio 1999, n. 11971 ed in conformità all’Allegato 3A – Schema 4, dello stesso Regolamento e la proposta ivi contenuta tenuto conto delle disposizioni degli artt. 2357 e 2357-ter cod. civ.,

proposta di delibera

"L’Assembleadegli Azionisti di Fiera Milano SpA, esaminate la relazione del Consiglio di Amministrazione predisposta ai sensi dell’art. 125 ter del D.Lgs. 58/98, nonché dell’art. 73 del Regolamento emanato dalla Consob con delibera del 14 maggio 1999, n. 11971 ed in conformità all’Allegato 3A – Schema 4, dello stesso Regolamento e la proposta ivi contenuta tenuto conto delle disposizioni degli artt. 2357 e 2357-ter cod. civ.,

delibera

1) di autorizzare il Consiglio di Amministrazione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 2357 cod. civ. e ss., ad acquistare azioni proprie della Società, per il quantitativo, al prezzo, nei termini e con le modalità di seguito riportate:

- l’acquisto può essere effettuato in una o più volte, entro 18 mesi dalla data della presente deliberazione;

- il corrispettivo per l’acquisto di ciascuna azione non dovrà essere superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta indipendente più elevata corrente nelle sedi di negoziazione dove viene effettuato l’acquisto, fermo restando che il corrispettivo unitario non dovrà essere né inferiore né superiore al 10% rispetto al prezzo di riferimento rilevato per il titolo Fiera Milano sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA nella seduta precedente ad ogni singola operazione di acquisto;

- il numero massimo delle azioni acquistate non potrà, incluse le azioni possedute dalla Società e dalle società controllate, eccedere il 5% delle azioni in cui è suddiviso il capitale sociale;

- gli acquisti di azioni proprie potranno essere effettuati in una o più volte, nel rispetto delle norme di legge e regolamentari applicabili, ivi incluse, eventualmente, le prassi di mercato ammesse. Le operazioni di acquisto di azioni proprie dovranno essere effettuate nel rispetto delle condizioni di cui all’articolo 3 del Regolamento Delegato (UE) 2016/1052 e in conformità a quanto previsto dall’art. 132 del D.Lgs. 58/98, dall’art. 144-bis del Regolamento emanato dalla Consob con delibera del 14 maggio 1999, n. 11971, e da ogni altra normativa, anche comunitaria, applicabile;

2) di autorizzare il Consiglio di Amministrazione, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, a disporre in tutto o in parte, senza limiti di tempo, delle azioni proprie acquistate anche prima di aver esaurito gli acquisti; le cessioni potranno essere effettuate, in una o più volte, anche prima di aver esaurito gli acquisti, mediante vendita nei mercati regolamentati e/o non regolamentati ovvero fuori mercato, offerta pubblica, ovvero quale corrispettivo dell’acquisto di partecipazioni ed eventualmente per assegnazione a favore di azionisti. Il prezzo di cessione non dovrà essere inferiore al minore tra i prezzi di acquisto. Tale limite di prezzo non sarà applicabile qualora la cessione di azioni avvenga nell’ambito di piani di incentivazione azionaria. Qualora le azioni siano utilizzate nell’ambito di operazioni straordinarie, incluse, a titolo esemplificativo e non esaustivo, operazioni di scambio, permuta, conferimento o al servizio di operazioni sul capitale o altre operazioni societarie e/o finanziarie e/o altre operazioni di natura straordinaria o comunque per qualsiasi altro atto di disposizione non in denaro, i termini economici dell’operazione saranno determinati dal Consiglio di Amministrazione in ragione della natura e delle caratteristiche dell’operazione, anche tenendo conto dell’andamento di mercato del titolo Fiera Milano;

3) di conferire al Consiglio di Amministrazione e per esso al suo Presidente e all’Amministratore Delegato in carica, in via tra loro disgiunta, ogni potere occorrente per effettuare gli acquisti e le cessioni e comunque per dare attuazione alle deliberazioni che precedono, anche a mezzo di procuratori, ottemperando a quanto eventualmente richiesto dalle autorità competenti."

Rho (Milano), 16 marzo 2022

p. Il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

Carlo Bonomi

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Note piè di pagina.

1 IMF; World Economic Outlook Update, Gennaio 2022

2 European Economic Forecast Winter 2022

3 ISTAT

4 Centro Studi Confindustria Febbraio 2022, Gennaio 2022, Dicembre 2021, Novembre 2021

5 WTO, ottobre 2021

6 IATA, ottobre 2021

7 Ufi– The Global Association of the Exhibition Industry - Global Barometer, Febbraio 2022

8 AEFI

9 UFI - The Global Association of the Exhibition Industry - Global Recovery Insights 2021 – The road to recovery

10 Global DMC Partners – 2021 Q2 Meetings & Events Pulse Survey

11 A preliminary view on our industry and its foreseeable future, 2021

12 L’impatto del COVID-19 sulla meeting industry italiana: la prospettiva delle sedi per eventi e congressi nel 2021, ASERI, 2021

13 Ufi– The Global Association of the Exhibition Industry - Global Barometer, Febbraio 2022

14 2022 Global Meetings and Events Forecast, American Express

15 L’impatto del COVID-19 sulla meeting industry italiana: la prospettiva delle sedi per eventi e congressi nel 2021, ASERI, 2021

16 IMF; World Economic Outlook Update, Gennaio 2022

17 European Economic Forecast Winter 2022

18 AMR Globex 2021

19 Si ricorda che l’Assemblea straordinaria dei soci del 5 ottobre 2021, al fine di consentire una più agevole gestione della Società ha deliberato la modifica della lettera (i) dell’art. 17.2 dello Statuto Sociale.

20 L’art. 14.4 dello Statuto sociale risulta essere stato adeguato alle previsioni normative con deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 10 marzo 2020 e debitamente iscritto al Registro Imprese.

21 Raccomandazione 7 del Codice di Corporate Governance:

c) se, direttamente o indirettamente (ad esempio attraverso società controllate o delle quali sia amministratore esecutivo, o in quanto partner di uno studio professionale o di una società di consulenza), ha, o ha avuto nei tre esercizi precedenti, una significativa relazione commerciale, finanziaria o professionale: (i) con la società o le società da essa controllate, o con i relativi amministratori esecutivi o il top management; (ii) con un soggetto che, anche insieme ad altri attraverso un patto parasociale, controlla la società; o, se il controllante è una società o ente, con i relativi amministratori esecutivi o il top management;

d) se riceve, o ha ricevuto nei precedenti tre esercizi, da parte della società, di una sua controllata o della società controllante, una significativa remunerazione aggiuntiva rispetto al compenso fisso per la carica e a quello previsto per la partecipazione ai comitati raccomandati dal Codice o previsti dalla normativa vigente.

22 Lo Statuto di Fiera Milano nel corso del 2020 ha subito una modifica ad opera del Consiglio di Amministrazione, per rendere lo stesso coerente alle nuove previsioni della L. 160/2019 in materia di riparto tra i generi dei membri degli organi sociali.

23 Raccomandazione 7 del Codice di Corporate Governance:

c) se, direttamente o indirettamente (ad esempio attraverso società controllate o delle quali sia amministratore esecutivo, o in quanto partner di uno studio professionale o di una società di consulenza), ha, o ha avuto nei tre esercizi precedenti, una significativa relazione commerciale, finanziaria o professionale: (i) con la società o le società da essa controllate, o con i relativi amministratori esecutivi o il top management; (ii) con un soggetto che, anche insieme ad altri attraverso un patto parasociale, controlla la società; o, se il controllante è una società o ente, con i relativi amministratori esecutivi o il top management;

d) se riceve, o ha ricevuto nei precedenti tre esercizi, da parte della società, di una sua controllata o della società controllante, una significativa remunerazione aggiuntiva rispetto al compenso fisso per la carica e a quello previsto per la partecipazione ai comitati raccomandati dal Codice o previsti dalla normativa vigente.

24 Si ricorda che con delibera del 15 dicembre 2020, il Consiglio di Amministrazione di Fiera Milano, nel deliberare l’adesione al Codice di Corporate Governance, ha altresì quantificato nella somma annuale di Euro 50.000,00 la «significativa relazione commerciale» e la «significativa remunerazione aggiuntiva» per la valutazione dei requisiti di indipendenza di amministratori e sindaci di cui ai punti c) e d) dell’art. 2, raccomandazione 7 del Codice di Corporate Governance.

25 Intendendosi per top management gli alti dirigenti che non sono membri dell’organo di amministrazione e hanno il potere e la responsabilità della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della società e del gruppo ad essa facente capo; fermo restando che il Comitato dovrà fare riferimento, per l’identificazione di volta in volta degli stessi, all’individuazione del top management riportata nella Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell’articolo 123-ter del TUF.

26 Si ricorda che lo Statuto di Fiera Milano nel corso del 2020 ha subito una modifica, ad opera del Consiglio di Amministrazione per rendere lo stesso coerente alle nuove previsioni della L. 160/2019 in materia di riparto tra i generi dei membri degli organi sociali.

27 Raccomandazione 7 del Codice di Corporate Governance:

c) se, direttamente o indirettamente (ad esempio attraverso società controllate o delle quali sia amministratore esecutivo, o in quanto partner di uno studio professionale o di una società di consulenza), ha, o ha avuto nei tre esercizi precedenti, una significativa relazione commerciale, finanziaria o professionale: (i) con la società o le società da essa controllate, o con i relativi amministratori esecutivi o il top management; (ii) con un soggetto che, anche insieme ad altri attraverso un patto parasociale, controlla la società; o, se il controllante è una società o ente, con i relativi amministratori esecutivi o il top management;

d) se riceve, o ha ricevuto nei precedenti tre esercizi, da parte della società, di una sua controllata o della società controllante, una significativa remunerazione aggiuntiva rispetto al compenso fisso per la carica e a quello previsto per la partecipazione ai comitati raccomandati dal Codice o previsti dalla normativa vigente.

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Bilancio Consolidato del Gruppo Fiera Milano al 31 dicembre 2021
Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimoniale – finanziaria consolidata

Conto economico consolidato

Altre componenti di conto economico complessivo consolidato

Rendiconto finanziario consolidato

Variazioni del Patrimonio netto consolidato

Allegato 1 - Elenco delle Società incluse nell’area di consolidamento e delle altre partecipazioni

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Company Information
Name of reporting entityFiera Milano S.p.A.
Principal ActivitiesOrganizzazione manifestazioni fieristiche e congressuali
Address of registered officePiazzale Carlo Magno, 1 Milano, Italia
Country of incorporationItalia
Domicile of entityItalia
Principal place of businessPiazzale Carlo Magno, 1 Milano, Italia
Legal form of entitySocietà per Azioni
Name of parent entityEnte Autonomo Fiera Internazionale di Milano
Name of ultimate parent group0
Description of nature of financial statementsIAS/IFRS
Date of end of reporting period31/12/2021
Period covered by financial statements01/01/2021 to 31/12/2021
Description of presentation currencyEUR
Level of rounding used in financial statements1000
ExplanationsExplications

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Prospetto della situazione patrimoniale - finanziaria consolidata
note(migliaia di euro)31/12/202131/12/2020
ATTIVITA'
Attività non correnti
4Immobili, impianti e macchinari5.8087.040
5Diritti d'uso delle attività in locazione392.512431.668
53di cui parti correlate388.247426.153
Investimenti immobiliari non strumentali--
6Avviamenti95.03695.036
7Attività immateriali a vita definita18.51817.006
8Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto15.73316.226
9Altre partecipazioni8282
10-53Altre attività finanziarie5.8475.127
11Crediti commerciali ed altri31.96123.471
53di cui parti correlate31.85223.373
12Attività fiscali per imposte differite14.0113.283
Totale579.508598.939
Attività correnti
13Crediti commerciali e altri31.13026.705
53di cui parti correlate2.5288.678
14-53Rimanenze3.3545.557
15Attività finanziarie2.4291.320
53di cui parti correlate2.4291.320
16Disponibilità liquide e mezzi equivalenti148.29820.442
Totale185.21154.024
Attività destinate alla vendita
Attività destinate alla vendita--
Totale attivo764.719652.963
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
17Patrimonio netto
Capitale sociale42.28442.284
Riserva da sovrapprezzo azioni10.25610.256
Altre riserve2.6231.708
Risultato netto di esercizi precedenti8.79242.578
Utili (perdite) netto esercizio44.359-33.943
Totale Patrimonio netto di Gruppo108.31462.883
Interessenza di minoranza671348
Totale Patrimonio netto108.98563.231
Passività non correnti
Obbligazioni in circolazione--
18Debiti verso banche98.159-
19Debiti finanziari relativi al diritto d'uso delle attività in locazione370.568405.961
53di cui parti correlate367.703401.848
20Altre passività finanziarie70-
21Fondo per rischi e oneri72379
22Fondi relativi al personale9.52910.062
23Imposte differite passive3.64311.260
24Altre passività655-
Totale482.696427.662
Passività correnti
Obbligazioni in circolazione--
25Debiti verso banche93849.018
26Debiti verso fornitori50.60219.904
27-53Acconti35.99230.577
28Debiti fin.relativi al diritto d'uso delle attività in locazione41.37643.611
53di cui parti correlate39.82142.068
29Altre passività finanziarie9.9941.743
53di cui parti correlate9.5601.313
30Fondi per rischi ed oneri6.4371.777
31Debiti tributari4.9553.849
32-53Altre passività22.74411.591
Totale173.038162.070
Passività destinate alla dismissione
Attività destinate alla vendita--
Totale passivo764.719652.963
Prospetto di conto economico consolidato
note(migliaia di euro)20212020
36Ricavi delle vendite e delle prestazioni129.75673.635
53di cui parti correlate1.6504.682
Totale ricavi129.75673.635
37Costi per materiali1.7221.586
38Costo per servizi74.34445.519
53di cui parti correlate1.651276
39Costi per godimento di beni di terzi517453
40-53Costi del personale41.48931.852
41-53Altre spese operative2.9422.467
Totale Costi Operativi121.01481.877
42Proventi diversi73.14616.875
53di cui parti correlate6.26414.913
54di cui operazioni non ricorrenti66.99014.000
43Risultati operativi di Società valutate al PN1.207532
44Svalutazione crediti e altri accantonamenti5.925-1.278
Risultato operativo ante ammortamenti e rettifiche di valore di attività non correnti (EBITDA)77.17010.443
45Ammortamenti di immobili, impianti e macchinari e attività per diritto d'uso42.01742.513
45Ammortamenti attività immateriali3.1952.248
46Rettifiche di valore di attività22-
Risultato operativo (EBIT)31.936-34.318
47-53Proventi finanziari e assimilati1.028274
48Oneri finanziari e assimilati14.42012.981
53di cui parti correlate11.71512.568
Risultato prima delle imposte18.544-47.025
49Imposte sul reddito-24.365-12.873
53di cui parti correlate-8.745-12.535
Risultato netto dell'esercizio delle attività in continuità42.909-34.152
50Risultato netto dell'esercizio delle attività discontinue1.172-
Risultato netto dell'esercizio44.081-34.152
51Risultato netto dell'esercizio attribuibile a:
Soci della controllante44.359-33.943
Interessenze di minoranza-278-209

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Prospetto delle altre componenti di economico complessivo consolidato
note(migliaia di euro)20212020
17Altre componenti del conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificati nel risultato dell'esercizio
Rimisurazione piani a benifici definiti145-64
Effetto fiscale415
17Altre componenti del conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificati nel risultato dell'esercizio
Differenze di conversione dei bilanci di imprese estere52-869
2Altre componenti del conto economico complessivo di pertinenza di joint venture contabilizzate con il metodo del patrimonio netto che non saranno successivamente riclassificati nel risultato dell'esercizio
Rimisurazione piani a benifici definiti1215
Effetto fiscale-3-4
Differenze di conversione dei bilanci di imprese estere197-252
Totale altre componenti del conto economico complessivo dell'esercizio al netto degli effetti fiscali407-1.159
Risultato netto complessivo dell'esercizio44.488-35.311
Risultato netto complessivo dell'esercizio attribuibili a:
Soci della Controllante44.765-35.079
Interessenze di minoranza-277-232
52Risultato per azioni (in euro)
Base0,6192-0,4752
Diluito0,6192-0,4752

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Rendiconto finanziario consolidato
note(migliaia di euro)20212020
Disponibilità monetarie nette iniziali20.44268.031
Flusso finanziario derivante dalla gestione operativa
16Disponibilità monetarie generate dalle operazioni124.794-41.777
53di cui verso parti correlate1.887-5.314
33Interessi corrisposti-941-117
33Interessi corrisposti sui debiti relativi al diritto d'uso delle attività in locazione-11.971-12.689
33Interessi percepiti847225
49Imposte sul reddito pagate-730
Totale derivante da attività in continuità111.999-54.358
Flusso finanziario derivante dalle attività di investimento
4Investimenti in attività materiali-1.246-867
4Decrementi di attività materiali301
7Investimenti in attività immateriali-4.699-5.247
2Partecipazioni in Joint Venture1.4033.970
9Altre partecipazioni--50
Totale derivante da attività in continuità-4.512-2.193
Flusso derivante dalle attività finanziarie
17Patrimonio netto600-
10Crediti finanziari non correnti-720-5.077
20Debiti finanziari non correnti98.159-
19Debiti finanziari non correnti relativi al diritto d'uso delle attività in locazione--
15-53Crediti finanziari correnti-1.956-
28Debiti finanziari correnti relativi al diritto d'uso delle attività in locazione-38.041-26.145
53di cui verso parti correlate-36.693-24.483
25-29Debiti finanziari correnti-38.89249.773
53di cui verso parti correlate8.247864
17Dividendi corrisposti-9.314
Totale derivante da attività in continuità19.1509.237
17Totale differenze di conversione nette47-275
Flusso finanziario netto dell'esercizio da attività in continuità126.637-47.314
Flusso finanziario netto dell'esercizio da attività destinate alla vendita1.172-
Disponibilità monetarie nette finali148.29820.442
Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto consolidato
(migliaia di euro) nota 17Capitale socialeRiserva da sovrappr. azioniAltre riserveRisultato netto di esercizi precedentiRisultato netto dell'esercizioTotale Patrimonio netto di GruppoCapitale e riserve delle interessenze di minoranzaRisultato netto delle interessenze di minoranzaTotale delle interessenze di minoranzaTotale Patrimonio Netto
Saldo al 31 dicembre 201941.6459.3244.40017.48234.425107.276677-97580107.856
Ripartizione risultato esercizio al 31.12.201934.425-34.425--9797--
utilizzo riserve---
distribuzione dividendi-9.314-9.314--9.314
Fair value stock grant639932-1.571---
Altre variazioni--------
Risultato netto complessivo dell'esercizio-1.121-15-33.943-35.079-23-209-232-35.311
Saldo al 31 dicembre 202042.28410.2561.70842.578-33.94362.883557-20934863.231
Ripartizione risultato esercizio al 31.12.2020-33.94333.943--209209--
utilizzo riserve---
distribuzione dividendi----
Fair value stock grant--736736-736
Altre variazioni---70--70600-600530
Risultato netto complessivo dell'esercizio24915744.35944.7651-278-27744.488
Saldo al 31 dicembre 202142.28410.2562.6238.79244.359108.314949-278671108.985

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Note esplicative ed integrative ai prospetti contabili consolidati

Il bilancio consolidato del Gruppo Fiera Milano, per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 15 marzo 2022, che ne ha autorizzato la pubblicazione.

Il Gruppo Fiera Milano presidia tutte le fasi caratteristiche del settore fieristico e congressuale, proponendosi come uno dei maggiori operatori integrati a livello mondiale.

L’attività del Gruppo consiste nell'ospitare manifestazioni fieristiche e altri eventi, promuovendo e mettendo a disposizione gli spazi espositivi attrezzati, offrendo anche supporto progettuale e servizi correlati. In particolare, in questo ambito rientrano le attività finalizzate all’offerta di manifestazioni fieristiche (inclusi i servizi finali a espositori e visitatori).

L’attività del Gruppo presenta connotazioni di stagionalità di duplice natura: (i) maggiore concentrazione delle manifestazioni fieristiche nel semestre gennaio-giugno; (ii) manifestazioni fieristiche a cadenza pluriennale.

Per maggiori dettagli sulla struttura del Gruppo si rimanda allo specifico capitolo della relazione sulla gestione.

Covid-19 ed effetti sul bilancio consolidato

Il settore fieristico è stato uno dei comparti maggiormente coinvolti nella crisi generatasi a seguito dell’emergere della pandemia di Covid-19 che ha comportato la sospensione delle attività fieristiche in Italia, stabilita dalle normative per il contenimento e la prevenzione della pandemia. La ripartenza delle fiere è stata possibile solo a partire dal 15 giugno 2021 mentre quella dei congressi dal 1° luglio 2021, pertanto i risultati conseguiti dal Gruppo nel corso dell’esercizio riflettono, in larga misura, l’attività svolta nel secondo semestre.

Si segnala che nell’esercizio in esame, sono stati ricevuti contributi pubblici pari a 43,4 milioni di euro per l’anno 2020 e 18,1 milioni di euro per il 2021 quale ristoro della riduzione del margine operativo lordo subìta negli esercizi 2020 e 2021 a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Proseguono inoltre le azioni, già in precedenza intraprese, necessarie per tutelare la salute e la sicurezza dei propri clienti, fornitori e dipendenti, utilizzando, tra le altre misure, iniziative di remote working.

Gli impatti della pandemia Covid-19 sulla posizione patrimoniale, sui risultati economici per l’esercizio, sull’indebitamento finanziario netto e sui rischi e le incertezze ad essa riconducibili sono esposti negli specifici paragrafi: “Risultati in sintesi e fatti rilevanti nell’esercizio”, “Rischi di contesto esterno e strategici”, Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio”, “Prevedibile evoluzione della gestione e valutazione sulla continuità aziendale” della Relazione sulla gestione e “Rischio di Liquidità” delle Note esplicative ed integrative ai prospetti contabili consolidati.

1) Principi contabili e criteri di consolidamento

1.1 Principi di redazione

Il presente bilancio consolidato è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS in vigore al 31 dicembre 2021, emessi dall’International Accounting Standard Board (IASB) ed omologati dall’Unione Europea, dei relativi documenti interpretativi nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell’art.9 del D.Lgs. n. 38/2005.

I principi contabili adottati nella predisposizione del presente bilancio consolidato sono gli stessi utilizzati nel bilancio al 31 dicembre 2020, ad eccezione di quelli applicabili dal 1° gennaio 2021 e successivamente illustrati.

Avendo riguardo alla situazione economico patrimoniale del 2021, alle proiezioni economico-finanziarie 2022-2026 approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 25 febbraio 2022 che confermano le previsioni di medio lungo termine già incluse nel Piano Strategico CONN.E.C.T. 2025 approvato il 22 febbraio 2021, e tenuto conto delle previsioni di andamento del capitale circolante e della situazione finanziaria e patrimoniale del Gruppo, il bilancio è stato redatto nella prospettiva della continuità aziendale, come ampiamente descritto nella relazione sulla gestione al paragrafo “Prevedibile evoluzione della gestione e valutazione sulla continuità aziendale”.

Il bilancio è presentato in euro e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro, se non altrimenti indicato. Il bilancio fornisce informazioni comparative riferite all’esercizio precedente.

Nel corso dell’esercizio 2021 non sono state concluse operazioni atipiche e/o inusuali.

I rischi e le incertezze relative al business e al Gruppo sono descritti nella Relazione sulla gestione al paragrafo “Principali fattori di rischio cui il Gruppo è esposto” e nelle Note esplicative ed integrative alla nota 34 e nel paragrafo 1.6 “Uso di Stime”.

Il presente bilancio è assoggettato a revisione legale da parte della società di revisione EY SpA.

Impatti climatici e ambientali

Anche a seguito delle recenti osservazioni dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) circa l’importanza degli aspetti legati ai cambiamenti climatici, nonché delle evoluzioni del contesto normativo a livello comunitario, il Gruppo Fiera Milano ha avviato le prime valutazioni qualitative rispetto ai potenziali rischi, fisici e transizionali, derivanti dai cambiamenti climatici. In questo contesto, le prime valutazioni sopraccitate portano a ritenere che il Gruppo non risulti essere particolarmente esposto, sul breve termine, ai rischi fisici connessi al cambiamento climatico, in considerazione della natura del proprio business e della localizzazione geografica dell’attività del Gruppo.

1.2 Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati

Il Gruppo ha adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2021.

Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emesso ma non ancora in vigore.

Con riguardo al del 29 aprile 2021, la CONSOB ha dichiarato l'intenzione di conformare le proprie prassi di vigilanza ai nuovi Orientamenti ESMA (European Securities and Markets Authority) in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129. Gli Orientamenti aggiornano le precedenti Raccomandazioni CESR (ESMA/2013/319, nella versione rivisitata del 20 marzo 2013) in materia di indebitamento.

A partire dalla data di applicazione del 5 maggio 2021, pertanto, i riferimenti contenuti in precedenti comunicazioni della CONSOB alle sopra richiamate Raccomandazioni CESR sul prospetto s’intendono sostituiti con gli Orientamenti ESMA in oggetto, ivi inclusi i riferimenti presenti nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28-7-2006 in materia di indebitamento finanziario, ora rinominata in “Indebitamento finanziario”. Si segnala inoltre che la voce "Debiti commerciali e altri debiti non correnti" include i debiti non remunerati, che presentano una significativa componente di finanziamento implicito o esplicito ed eventuali altri prestiti infruttiferi.

La natura e l’impatto di ogni nuovo principio contabile o modifica vengono di seguito descritti:

  • Emendamento IFRS 16 – Leasing

Il 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato una modifica al principio IFRS 16. La modifica consente ad un locatario di non applicare i requisiti nell’IFRS 16 sugli effetti contabili delle modifiche contrattuali per le riduzioni dei canoni di lease concesse dai locatori che sono diretta conseguenza dell’epidemia da Covid-19. La modifica introduce un espediente pratico secondo cui un locatario può scegliere di non valutare se le riduzioni dei canoni di leasing rappresentano modifiche contrattuali. Un locatario che sceglie di utilizzare questo espediente contabilizza queste riduzioni come se le stesse non fossero modifiche contrattuali nello scopo dell’IFRS 16.

Le modifiche dovevano essere applicabili fino al 30 giugno 2021, ma poiché l'impatto della pandemia di Covid-19 continua, il 31 marzo 2021, lo IASB ha prorogato il periodo di applicazione dell’espediente pratico fino al 30 giugno 2022.

L’applicazione dell’emendamento alle riduzioni dei pagamenti dei canoni, ottenuti in conseguenza della pandemia Covid-19, ha riguardato i contratti in essere con la controllante Fondazione Fiera Milano ed ha avuto i seguenti effetti sui valori del bilancio consolidato:

  • miglioramento dell’indebitamento finanziario netto complessivo di 6.622 migliaia di euro;
  • miglioramento dell’EBITDA di 5.500 migliaia di euro;
  • miglioramento del risultato netto dell’esercizio di 4.180 migliaia di euro.
  • Emendamento IFRS 4 – Contratti assicurativi

Il Regolamento, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea in data 16 dicembre 2020, apporta modifiche all’IFRS 4 che mirano a rimediare alle conseguenze contabili temporanee dello sfasamento tra la data di entrata in vigore dell’IFRS 9 Strumenti finanziari e la data di entrata in vigore del futuro IFRS 17 Contratti assicurativi. In particolare, le modifiche prorogano la scadenza dell’esenzione temporanea dall’applicazione dell’IFRS 9 fino al 2023 al fine di allineare la data di entrata in vigore dell’IFRS 9 al nuovo IFRS 17.

Le modifichenon hanno avuto effetti sui valori del bilancio consolidato.

  • IAS 39 e IFRS 4, 7, 9 e 16 - Adeguamento alla riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse

Il Regolamento, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea in data 14 gennaio 2021, comporta modifiche ai principi e prevede un trattamento contabile specifico per ripartire nel tempo le variazioni di valore degli strumenti finanziari o dei contratti di leasing dovute alla sostituzione dell’indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse.

Le modifichenon hanno avuto effetti sui valori del bilancio consolidato.

Nel seguito si riportano le principali novità derivanti dalle modifiche agli standard introdotte con il Regolamento (UE) 2021/1080 della Commissione del 28 giugno 2021 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. L239 del 2 luglio 2021, che entreranno in vigore il 1° gennaio 2022;

  • IFRS 3 Aggregazioni aziendali: aggiorna il riferimento presente nell’IFRS 3 al Quadro concettuale nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni dello standard;
  • IAS 16 Immobili, impianti e macchinari: non consente di dedurre dal costo dell’immobilizzazione l’importo ricevuto dalla vendita di beni prodotti prima che l’asset fosse pronto per l’uso. Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno rilevati a conto economico;
  • IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali: chiarisce quali voci di costo si devono considerare per valutare se un contratto sarà in perdita;
  • Ciclo annuale di miglioramenti apportati all‘IFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standard, all’IFRS 9 Strumenti finanziari e allo IAS 41 Agricoltura.

È stato inoltre pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 23 novembre 2021, L.416, il Regolamento (UE) 2021/2036 della Commissione del 19 novembre 2021, il quale modifica il Regolamento (CE) n. 1126/2008 che adotta taluni principi contabili internazionali conformemente al Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l’International Financial Reporting Standard 17, introducendo così tra i principi internazionali adottati quello dedicato ai Contratti assicurativi.

Le disposizioni trovano applicazione a partire dalla data di inizio del loro primo esercizio finanziario che cominci il 1° gennaio 2023 o successivamente.

1.3 Forma e contenuto dei prospetti contabili consolidati

Relativamente alla forma e al contenuto dei prospetti contabili consolidati il Gruppo ha operato le seguenti scelte:

  • il prospetto della situazione patrimoniale - finanziaria consolidata viene presentato a sezioni contrapposte con separata indicazione delle Attività, Passività e Patrimonio Netto. A loro volta le Attività e le Passività vengono esposte sulla base della loro classificazione in correnti, non correnti e destinate alla vendita;
  • Il conto economico è classificato in base alla natura dei costi; esso è presentato con due prospetti, il primo (conto economico) mostra le componenti del risultato dell’esercizio; il secondo (conto economico complessivo) invece, partendo dal risultato dell’esercizio, contiene le voci di ricavo e di costo che non sono rilevate nell’utile (perdita) del periodo bensì nel patrimonio netto;
  • il rendiconto finanziario consolidato viene rappresentato secondo il metodo indiretto;
  • il prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato viene presentato con evidenza separata del risultato di conto economico complessivo e delle transazioni poste in essere con i Soci.

1.4 Area e principi di consolidamento

Il presente bilancio consolidato include la Capogruppo Fiera Milano SpA, le Società controllate e le imprese a controllo congiunto.

Il bilancio consolidato è redatto sulla base dei bilanci al 31 dicembre 2021 approvati dagli Organi Amministrativi delle società incluse nell’area di consolidamento, predisposti in base ai principi contabili di Gruppo in conformità agli IAS/IFRS.

In relazione all’area di consolidamento si segnala che in data 14 dicembre 2021 è stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione della società controllata al 100% Fiera Milano Media SpA nella Controllante Fiera Milano SpA che ha efficacia, ai fini contabili e fiscali, a decorrere dal 1° gennaio 2021. La fusione non ha previsto alcun concambio, essendo la società incorporanda già interamente posseduta da Fiera Milano SpA. L’operazione è successiva alla cessione del ramo d’azienda relativo all’attività editoriale avvenuto in data 25 gennaio 2021 che ha determinato, nell’ultima parte dell’esercizio, l’integrazione delle residue attività del settore operativo Media nel settore Attività fieristiche Italia.

In data 25 gennaio 2021 Fiera Milano Media SpA, società incorporata in Fiera Milano SpA in data 16 dicembre 2021, ha sottoscritto con la società Quine Srl, editrice specializzata in riviste tecniche nei settori dell’ingegneria, della meccanica, del food e delle costruzioni, un contratto preliminare per la cessione del ramo relativo all’attività editoriale. In particolare, oggetto della cessione sono state le testate editoriali dei settori Tech, Ho.Re.Ca. e ICT, i relativi dipendenti e gli agenti ad esse correlati. L’operazione è stata perfezionata in data 23 febbraio 2021 con la sottoscrizione del contratto definitivo avente efficacia dal 1° marzo 2021. Il prezzo convenuto per la compravendita del ramo è pari alla differenza fra attività e passività come risultante dalla situazione patrimoniale del ramo il cui valore di avviamento è stato determinato in 1.300 migliaia di euro.

Di seguito si evidenzia in dettaglio il conto economico relativo alle attività discontinue:

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L'elenco delle società incluse nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2021 è riportato nell’Allegato 1.

Imprese controllate

Le società controllate sono consolidate a partire dalla data in cui il controllo è stato effettivamente trasferito al Gruppo e cessano di essere consolidate alla data in cui il controllo è trasferito a terzi.

Il valore di carico delle partecipazioni consolidate viene eliminato contro la corrispondente quota di patrimonio netto alla data di acquisizione, a fronte dell’assunzione delle attività e delle passività risultanti dai rispettivi bilanci secondo il metodo dell’integrazione globale. Per la contabilizzazione delle acquisizioni di controllate viene utilizzato il metodo dell’acquisto così come richiesto dall’IFRS 3 rivisto nel 2008.

L’ammontare del capitale e delle riserve delle società controllate corrispondente a partecipazioni di minoranza è iscritto nella voce del patrimonio netto denominata “Capitale e riserve – interessenze di minoranza” e la quota del risultato economico consolidato corrispondente a partecipazioni di minoranza è iscritta nella voce denominata “Risultato netto – interessenze di minoranza”.

Joint venture

Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell’accordo. Il Gruppo rileva la propria interessenza nella joint venture come una partecipazione e deve contabilizzarla seguendo il metodo del patrimonio netto in conformità allo IAS 28 Partecipazioni in società collegate e joint venture.

Nel passaggio dal metodo proporzionale al metodo del patrimonio netto, viene rilevata la partecipazione nella joint venture all’inizio del primo esercizio oggetto di presentazione. Al momento della rilevazione iniziale, tale partecipazione deve essere calcolata come l’ammontare complessivo dei valori contabili delle attività e delle passività che l’entità aveva in precedenza consolidato proporzionalmente, incluso qualsiasi avviamento derivante dall’acquisizione. Se l’avviamento precedentemente apparteneva a una unità generatrice di flussi finanziari di dimensioni maggiori, o a un gruppo di unità generatrici di flussi finanziari, l’entità deve attribuire l’avviamento alla joint venture in base ai relativi valori contabili della joint venture e dell’unità generatrice di flussi finanziari, o del gruppo di unità generatrici di flussi finanziari di appartenenza.

Operazioni infragruppo

Nella predisposizione del bilancio consolidato sono elisi i saldi derivanti da rapporti intercorsi tra le società incluse nell’area di consolidamento in particolare le partite di debito e credito, i costi e i ricavi così come gli utili e le perdite non ancora realizzati e tutte le altre operazioni poste fra le entità consolidate.

Conversione di bilanci in moneta diversa dall’euro

Alla data di chiusura dell’esercizio, le attività e le passività delle società consolidate la cui valuta di conto è diversa dall’euro, sono convertite nella valuta di presentazione dei conti consolidati di Gruppo al tasso di cambio in vigore a tale data. Le voci di conto economico sono convertite al cambio medio dell’esercizio e le differenze derivanti dall’adeguamento del patrimonio netto iniziale ai cambi correnti di fine esercizio nonché le differenze derivanti dalla diversa metodologia usata per la conversione del risultato dell’esercizio sono rilevate nelle altre componenti del conto economico complessivo, accumulate in una specifica riserva di patrimonio netto.

I tassi di cambio utilizzati per la conversione in euro dei bilanci 2021 e 2020 delle società estere sono esposti nella tabella che segue:

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1.5 Sintesi dei principi contabili e criteri di valutazione

Business combination

Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell’acquisto (purchase method) previsto dall’IFRS 3 rivisto nel 2008. Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in una business combination è valutato al fair value, determinato come somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo dell’entità acquisita. Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel prospetto di conto economico complessivo nel momento in cui sono sostenuti e classificati tra le spese amministrative.

I corrispettivi sottoposti a condizione, considerati parte del prezzo di trasferimento, sono valutati al fair value alla data di acquisizione. Eventuali variazioni successive di fair value, sono rilevate nel prospetto di conto economico complessivo.

Alla data di acquisizione le attività identificabili acquisite e le passività assunte sono rilevate al fair value.

L’avviamento è determinato come l’eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell’aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza delle interessenze di minoranza e del fair value dell’eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell’impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di pertinenza delle interessenze di minoranza e del fair value dell’eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell’impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel prospetto di conto economico complessivo come provento derivante dalla transazione conclusa.

Le quote di patrimonio netto delle interessenze di minoranza, alla data di acquisizione, possono essere valutate al fair value oppure in proporzione alla quota di partecipazione di minoranza nelle attività identificabili dell’entità acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata transazione per transazione.

Nel processo di valutazione di fair value delle business combination il Gruppo Fiera Milano si avvale delle informazioni disponibili e, per le business combination più significative, anche del supporto di valutazioni esterne.

Le aggregazioni aziendali concluse antecedentemente al 1° gennaio 2010 sono state rilevate secondo le disposizioni contenute nella precedente versione dell’IFRS 3.

Business combination realizzate in più fasi

Qualora una business combination sia realizzata in più fasi, la partecipazione precedentemente detenuta dal Gruppo nell’entità acquisita è valutata al fair value alla data di acquisizione del controllo e l’eventuale utile o perdita che ne consegue è rilevata nel prospetto di conto economico complessivo. La partecipazione precedentemente detenuta viene quindi trattata come se fosse venduta e riacquisita alla data in cui si ottiene il controllo.

Opzioni put

Relativamente ai derivati non di copertura sia lo IASB che il codice civile prevedono che le valutazioni successive a quella iniziale devono essere fatte al fair value e le variazioni devono essere imputate a conto economico.

La concessione di opzioni put ai soci di minoranza conferisce il diritto a questi ultimi di richiedere al Gruppo di acquistare le azioni da loro possedute a una data futura. Lo IAS 32, paragrafo 23, stabilisce che un contratto che contiene un’obbligazione per un’entità di acquisire azioni per cassa o a fronte di altre attività finanziarie, dia luogo a una passività finanziaria per il valore attuale del prezzo di esercizio dell’opzione. Pertanto, qualora l’entità non abbia il diritto incondizionato a evitare la consegna di cassa o di altri strumenti finanziari al momento dell’eventuale esercizio di una opzione put su azioni d’imprese controllate, si deve procedere all’iscrizione del debito. La passività finanziaria è inizialmente iscritta al fair value corrispondente al valore attuale dell’importo di rimborso stimato sulla base delle migliori informazioni disponibili e la variazione del fair value fra un esercizio e l’altro viene contabilizzata a conto economico come oneri/proventi finanziari.

Qualora il contratto scada senza che vi sia consegna, il valore contabile della passività finanziaria è trasferito al patrimonio netto.

Transazioni relative a quote di minoranza

Le modifiche nella quota di interessenza di una controllata che non costituiscono una perdita di controllo sono trattate come equity transaction. Pertanto, per acquisti successivi alla presa di controllo l'eventuale differenza positiva o negativa tra il costo di acquisto e la corrispondente quota di patrimonio netto contabile è rilevata direttamente nel patrimonio netto di Gruppo, per cessioni parziali di controllate senza perdita di controllo l'eventuale plusvalenza è contabilizzata direttamente nel patrimonio netto di Gruppo.

Nel caso in cui le cessioni parziali di controllate determinino la perdita del controllo, la partecipazione mantenuta è adeguata al relativo fair value e la rivalutazione concorre alla formazione della plusvalenza (minusvalenza) derivante dall’operazione.

Immobilizzazioni materiali

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari sono iscritti in bilancio al costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri di diretta imputazione, e rettificati dai rispettivi ammortamenti e delle perdite di valore cumulate.

Le immobilizzazioni materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti, sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei cespiti.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati a conto economico al momento del loro sostenimento.

I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono imputati all'attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo della componente oggetto di sostituzione è imputato a conto economico.

Le migliorie su beni di terzi sono classificate negli immobili, impianti e macchinari in base alla natura del costo sostenuto; il periodo di ammortamento corrisponde al minore tra la vita utile residua dell’immobilizzazione materiale e la durata residua del contratto di locazione.

Le aliquote di ammortamento applicate sono quelle di seguito riportate:

- Mobili e macchine d’ufficio
12%
- Mobili e attrezzature fieristiche
27%
- Elementi per stand a noleggio
40%
- Beni in metallo destinati al noleggio
13,5%
- Macchine, apparecchiature ed attrezzature varie
15%
- Autovetture
25%
- Macchine elettroniche
20%
- Impianti e macchinari
10%
- Impianti telefonici
20%
- Impianti d’allarme
30%
- Arredi
10%-12%

Rispetto all’esercizio precedente non vi sono cambiamenti di aliquote.

Se vi sono indicatori di svalutazione le immobilizzazioni materiali sono assoggettate a una verifica di recuperabilità (impairment test) attraverso il procedimento illustrato nel paragrafo “Perdita di valore delle attività”.

Immobilizzazioni immateriali

Un’attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile e controllabile, è prevedibile che generi benefici economici futuri ed il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Avviamenti e attività immateriali a vita non definita

L’avviamento derivante da operazioni di business combination è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione, come indicato al precedente paragrafo “business combination” e allocato, ai fini dell’impairment test, alle cash-generating unit (o gruppi di cash-generating unit) che beneficiano delle sinergie consentite dall’acquisizione che lo hanno generato. Dopo l’iscrizione iniziale, l’avviamento viene valutato al costo diminuito delle eventuali perdite di valore derivanti da analisi di impairment test (vedi paragrafo “Perdita di valore delle attività”). Un’attività immateriale viene considerata a vita utile non definita quando non è prevedibile un limite all’esercizio fino al quale si ritiene che l’attività possa generare flussi finanziari in entrata per il Gruppo. Le attività immateriali a vita utile non definita, così come l’avviamento, non sono soggette ad ammortamento.

Attività immateriali a vita definita

Le attività immateriali a vita definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli eventuali oneri accessori, ed ammortizzate sistematicamente a quote costanti per il periodo della loro prevista utilità futura. Se vi sono indicatori di svalutazione esse sono assoggettate a una verifica di recuperabilità (impairment test) che è illustrata nel paragrafo “Perdita di valore delle attività”.

A partire dall’ultimo trimestre 2008 i marchi di manifestazioni fieristiche (intesi come lista espositori, lista visitatori e lo stesso marchio della manifestazione) sono stati riclassificati unitamente alle testate editoriali dalla categoria avviamenti e attività a vita non definita alla categoria attività immateriali a vita definita. La scelta iniziale si basava sulla considerazione che i business sottostanti a tali asset, vale a dire le manifestazioni fieristiche e le pubblicazioni specializzate, si caratterizzavano come non passibili di una valutazione precisa circa la loro durata nel tempo. In sostanza, al momento della scelta iniziale, non erano emersi fattori né di carattere economico, normativo o legale, né di carattere specifico dell’entità o del settore di riferimento di questi intangibili, tali da consentire di fissare un limite prevedibile al periodo di generazione dei flussi finanziari netti in entrata.

In effetti, l’evoluzione dei mercati nazionali ed internazionali in genere, unitamente alle dinamiche competitive interne dei settori di riferimento delle manifestazioni fieristiche e delle pubblicazioni specializzate, hanno suggerito di sottoporre a verifica i presupposti inizialmente considerati. La conclusione cui si è pervenuti, anche attraverso una comparazione con le prassi adottate dai principali competitori italiani e stranieri, è di stimare una vita utile definita, pari a 20 anni nella generalità dei casi, sia per le manifestazioni fieristiche che per le testate editoriali.

Inoltre, quando le analisi condotte hanno mostrato per alcuni intangibili un livello di incertezza maggiore nella stima dell’orizzonte temporale di riferimento, la vita utile è stata considerata pari a 10 anni.

Pertanto, le aliquote di ammortamento applicate sono quelle di seguito riportate:

- Marchi di manifestazioni fieristiche
5% o 10%
- Altri marchi e Testate editoriali
5% o 10%

I diritti di brevetto industriale e i diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno, le licenze e le concessioni sono ammortizzati su un periodo da tre a dieci anni a partire da quello di sostenimento.

I costi di ricerca vengono addebitati a conto economico quando sostenuti. In osservanza dello IAS 38 i costi di sviluppo relativi a specifici progetti, incluso il lancio di nuove manifestazioni, vengono capitalizzati quando il loro beneficio futuro è ritenuto ragionevolmente certo eI costi di ricerca vengono addebitati a conto economico quando sostenuti. In osservanza dello IAS 38 i costi di sviluppo relativi a specifici progetti, incluso il lancio di nuove manifestazioni, vengono capitalizzati quando il loro beneficio futuro è ritenuto ragionevolmente certo eil loro costo può essere determinato in modo attendibileed ammortizzati per il periodo in cui i benefici futuri attesi si manifesteranno a fronte del medesimo progetto. Il valore di carico dei costi viene riesaminato alla chiusura dell’esercizio, o con cadenza più ravvicinata se particolari ragioni lo richiedono, per l’effettuazione di un’analisi di congruità ai fini della rilevazione di eventuali perdite di valore.

Perdita di valore delle attività

L’avviamento e le altre attività immateriali a vita non definita sono sottoposti a una sistematica verifica di recuperabilità (impairment test) effettuata alla data di chiusura dell’esercizio, o con cadenze più brevi, qualora emergano indicatori di perdite di valore.

Le attività materiali e le attività immateriali a vita definita, oggetto di ammortamento, sono sottoposte a impairment test solo qualora emergano indicatori di perdite di valore.

La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d’uso del bene. Il prezzo netto di vendita è l’importo ottenibile dalla vendita di un’attività in una operazione fra parti indipendenti, consapevoli e disponibili, dedotti i costi di dismissione; in assenza di accordi vincolanti occorre riferirsi alle quotazioni espresse da un mercato attivo, ovvero alle migliori informazioni disponibili tenuto conto, tra l’altro, delle recenti transazioni per attività simili effettuate nel medesimo settore economico. Il valore d’uso è definito sulla base dell’attualizzazione ad un tasso espressivo del costo medio ponderato del capitale di un’impresa con profilo di rischio e di indebitamento omogeneo, dei flussi di cassa attesi dall’utilizzo del bene (o da una aggregazione di beni – le c.d. cash generating unit) e dalla sua dismissione al termine della sua vita utile.

Quando successivamente, una perdita su attività, diversa dall’avviamento, viene meno o si riduce, il valore contabile dell’attività è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzioni di valore. Il ripristino di una perdita di valore, diversa dall’avviamento, è iscritto a conto economico.

Beni in leasing

Un contratto è un leasing, o contiene un leasing, se trasferisce la titolarità del diritto di controllare l’utilizzo di uno specifico asset, per un periodo di tempo, stabilito all’origine, in cambio di un corrispettivo pattuito, definendone le condizioni d’uso dello stesso e anche se non esplicitato, il mantenimento della sua efficienza nel tempo.

Con l’adozione dell’IFRS 16 la figura del Locatario subisce cambiamenti di rilievo; non è più tenuto a distinguere tra leasing operativo e leasing finanziario, in quanto la distinzione tra le due tipologie è superata dalla distinzione tra contratto di leasing e contratto di servizi. Quindi se si tratta di leasing, a prescindere si applicherà un unico modello contabile indipendente dalle caratteristiche del contratto stesso.

I Right Of Use più significativi che si determinano nel Gruppo Fiera Milano in conseguenza dell’applicazione del principio IFRS 16 non generano flussi di cassa indipendenti e dunque la verifica del loro valore recuperabile viene effettuata esclusivamente nell’ambito delle CGU di appartenenza.

Controllo e identificabilità del bene

Per stabilire che il bene in oggetto sia in leasing o si tratta di un contratto di servizio si tiene conto di due elementi sostanziali: il controllo e l’identificabilità del bene.

Per quanto concerne il controllo questo riguarda la direzione da parte del locatario sull’uso e l’ottenimento di benefici economici derivanti dall’utilizzo del bene, identificato, oggetto del contratto.

Per quanto riguarda invece l’identificabilità essa sussiste ogni qualvolta un asset può essere identificato in maniera univoca, a patto che non sia presente un diritto di sostituzione a favore del locatore lungo la durata del contratto, al quale sarebbe consentito continuare ad avere il controllo del bene.

Il Gruppo in veste di locatario

Il Gruppo adotta un unico modello di riconoscimento e misurazione per tutti i leasing, eccetto per i leasing di breve termine ed i leasing di beni di modico valore. Il Gruppo riconosce le passività relative ai pagamenti del leasing e l’attività per diritto d’uso che rappresenta il diritto ad utilizzare il bene sottostante il contratto.

i) Attività per diritto d’uso

Il Gruppo riconosce le attività per il diritto d'uso alla data di inizio del leasing (cioè la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per il diritto d'uso sono misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi rimisurazione delle passività di leasing. Il costo delle attività per il diritto d'uso comprende l'ammontare delle passività di leasing rilevate, i costi diretti iniziali sostenuti e i pagamenti di leasing effettuati alla data di decorrenza o prima dell'inizio al netto di tutti gli eventuali incentivi ricevuti. Le attività per diritto d’uso sono ammortizzate in quote costanti dalla data di decorrenza alla fine della vita utile dell'attività consistente nel diritto di utilizzo o, se anteriore, al termine della durata del leasing, come segue:

- Immobili strumentali
da 1 a 12 anni
- Parco auto
da 1 a 4 anni

Rispetto all’esercizio precedente non vi sono cambiamenti di aliquote.

Se il leasing trasferisce la proprietà dell'attività sottostante al locatario al termine della durata del leasing o se il costo dell'attività consistente nel diritto di utilizzo riflette il fatto che il locatario eserciterà l'opzione di acquisto, il locatario deve ammortizzare l'attività consistente nel diritto d’uso dalla data di decorrenza fino alla fine della vita utile dell'attività sottostante.

Le attività per il diritto d'uso sono soggette a Impairment. Si rinvia a quanto indicato al paragrafo 1.6 “Uso di stime”.

ii) Passività legate al leasing

Alla data di decorrenza del leasing, il Gruppo rileva le passività di leasing misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora versati a tale data. I pagamenti dovuti includono i pagamenti fissi (compresi i pagamenti fissi nella sostanza) al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili di leasing che dipendono da un indice o un tasso, e gli importi che si prevede dovranno essere pagati a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un'opzione di acquisto se si è ragionevolmente certi che tale opzione sarà esercitata dal Gruppo e i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene conto dell'esercizio da parte del Gruppo dell'opzione di risoluzione del leasing stesso.

I pagamenti di leasing variabili che non dipendono da un indice o da un tasso vengono rilevati come costi nel periodo (salvo che non siano stati sostenuti per la produzione di rimanenze) in cui si verifica l'evento o la condizione che ha generato il pagamento.

Nel calcolo del valore attuale dei pagamenti dovuti, il Gruppo usa il tasso di finanziamento marginale alla data di inizio se il tasso d’interesse implicito non è determinabile facilmente. Dopo la data di decorrenza, l’importo della passività del leasing si incrementa per tener conto degli interessi sulla passività del leasing e diminuisce per considerare i pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile dei debiti per leasing è rideterminato nel caso di eventuali modifiche del leasing o per la revisione dei termini contrattuali per la modifica dei pagamenti; è rideterminato, altresì, in presenza di modifiche in merito alla valutazione dell’opzione dell’acquisto dell’attività sottostante o per variazioni dei pagamenti futuri che deriva da una modifica dell’indice o del tasso utilizzato per determinare tali pagamenti.

iii) Leasing di breve durata e leasing di attività a modesto valore

Il Gruppo applica l'esenzione per la rilevazione di leasing di breve durata relativi ai macchinari ed attrezzature (i.e., i leasing che hanno una durata di 12 mesi o inferiore dalla data di inizio e non contengono un'opzione di acquisto). Il Gruppo ha applicato inoltre l’esenzione per i leasing relativi ad attività a modesto valore in riferimento ai contratti di leasing relativi ad apparecchiature per ufficio il cui valore è considerato basso. I canoni relativi a leasing a breve termine e a leasing di attività a modesto valore sono rilevati come costi in quote costanti lungo la durata del leasing.

Il Gruppo in veste di locatore

I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo al Gruppo tutti i rischi e benefici legati alla proprietà del bene sono classificati come leasing operativi. I proventi da leasing derivanti da leasing operativi devono essere rilevati in quote costanti lungo la durata del leasing, e sono inclusi tra ricavi nel conto economico data la loro natura operativa. I costi iniziali di negoziazione sono aggiunti al valore contabile del bene locato e rilevati in base alla durata del contratto sulla medesima base dei proventi da locazione. Affitti non preventivati sono rilevati come ricavi nel periodo in cui maturano.

Attività finanziarie

l’IFRS 9 predispone che qualora specifiche opzioni non vengano esercitate, gli strumenti finanziari sono classificati sulla base di entrambi i seguenti criteri:

- Business Model definito dall’entità per la gestione degli strumenti finanziari, e

- caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali degli strumenti finanziari.

L’IFRS 9 prevede tre categorie di attività:

- Attività detenute per ottenere i flussi di cassa contrattuali (o Held to Collect - HtC), valutate con il criterio del costo ammortizzato;

- Attività detenute sia per ottenere i flussi di cassa contrattuali sia per essere vendute (o Both held to collect and for sale - HtC&S) valutate al fair value al conto economico (FVTPL) o conto economico complessivo (FVOCI);

- Altri strumenti finanziari valutati al fair value al conto economico. Detta categoria residuale può comprendere tutti i Business Model diversi da quelli sopra citati.

Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value normalmente rappresentato dal prezzo della transazione, aumentato degli oneri accessori all’acquisto stesso.

Il criterio del costo ammortizzato risulta la migliore rappresentazione in bilancio per le attività finanziarie costituite da titoli di debito ed i crediti, in quanto consente di ripartire gli interessi lungo il periodo di detenzione nel rispetto del principio della competenza.

Le valutazioni successive alla rilevazione iniziale vengono effettuate al costo ammortizzato o al fair value e tali modalità vengono applicate in base alla categoria di appartenenza dello strumento finanziario considerato.

Riguardo alla classificazione delle passività finanziarie, l’IFRS 9 prevede la regola generale per cui un’entità valuta le passività finanziarie al costo ammortizzato usando il metodo dell’interesse effettivo (come accadeva precedentemente con lo IAS 39). Riguardo alle attività e passività misurati al fair value, le eventuali variazioni di valore sono imputate a conto economico partecipando, quindi, alla determinazione del risultato d’esercizio; tuttavia, qualora tali variazioni siano determinate da un cambiamento del credit risk l’imputazione delle variazioni del fair value avviene a patrimonio netto.

Le attività possedute con l’intento di mantenerle sino a scadenza sono classificate fra le attività finanziarie correnti se la scadenza è inferiore a dodici mesi e non correnti se superiore. Sono valutate con il criterio del costo ammortizzato. Quest’ultimo è determinato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo, tenendo conto di eventuali sconti o premi al momento dell’acquisto per ripartirli lungo l’intero periodo di tempo intercorrente fino alla scadenza, diminuito di eventuali perdite di valore.

I finanziamenti e crediti sono valutati al costo ammortizzato sulla base del tasso effettivo di rendimento originario dell’attività finanziaria. Ad ogni chiusura di bilancio le Società appartenenti al Gruppo valutano la recuperabilità di tali crediti tenendo conto dei flussi di cassa futuri attesi.

Le attività disponibili per la vendita sono classificate nelle attività non correnti, a meno che non si intenda dismetterle entro dodici mesi dalla data di bilancio, e valutate al fair value. Gli utili o le perdite risultanti da questa valutazione sono rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo, accumulate in una specifica riserva di patrimonio netto fino a che esse non sono vendute, recuperate o comunque cessate.

Partecipazioni

Rientrano nell’ambito di applicazione delle norme sulla classificazione e misurazione del principio IFRS 9 le partecipazioni azionarie escluse le interessenze azionarie in società controllate, collegate e a controllo congiunto e derivati su di esse che rientrino nella definizione di strumenti di capitale dello IAS 32. In tale classe residuale le partecipazioni sono misurate al fair value con impatto a conto economico.

Le partecipazioni in società collegate identificate come joint venture vengono valutate con il metodo del patrimonio netto che prevede la rilevazione in una specifica voce nel prospetto del risultato economico complessivo della quota di pertinenza del Gruppo dei risultati delle società sulle quali viene esercitata una influenza notevole.

Rimanenze

Le rimanenze sono valutate al minore tra il costo di acquisto e il valore netto di presunto realizzo. Le rimanenze del Gruppo sono costituite prevalentemente da costi sospesi relativi ad attività di competenza di futuri esercizi, nonché da materiale di consumo.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa, i depositi bancari a vista e gli altri investimenti di tesoreria con scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi. La definizione di disponibilità liquide e mezzi equivalenti del rendiconto finanziario consolidato corrisponde a quella dello stato patrimoniale.

Attività e passività destinate alla vendita

Includono le attività e le passività (o gruppi di attività e passività in dismissione/discontinued operation) il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l’utilizzo continuativo.

Perchè ciò si verifichi devono essere rispettate le seguenti condizioni:

- le attività (o gruppi in dismissione) devono essere disponibili per la vendita immediata nelle loro condizioni attuali;

- la vendita deve essere altamente probabile, ossia la società deve essersi impegnata in un programma per la loro dismissione, devono essere state avviate le attività per individuare un acquirente, ed il completamento della vendita dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.

Le attività destinate alla vendita sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il relativo fair value al netto dei costi di vendita.

Nel caso in cui un’attività oggetto di ammortamento sia riclassificata nella voce in oggetto, il processo di ammortamento si interrompe al momento della riclassifica.

In conformità all'IFRS 5, i dati relativi alle discontinued operation vengono presentati come segue:

- in due specifiche voci del Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata: Attività destinate alla vendita e Passività destinate alla vendita;

- in una specifica voce del Prospetto di conto economico complessivo consolidato: Risultato netto dell'esercizio delle attività discontinue.

Patrimonio netto

Azioni proprie

Le azioni proprie sono portate a riduzione del capitale sociale per il valore nominale e della riserva sovrapprezzo azioni per l’importo eccedente.

In applicazione dei principi contabili IAS/IFRS, con riferimento all’acquisto di azioni proprie, l’importo del valore nominale è portato direttamente in diminuzione del capitale sociale mentre il valore compreso tra il valore d’acquisto e il valore nominale delle azioni proprie è portato a diretta riduzione della riserva sovrapprezzo delle azioni. Con riferimento alla vendita di azioni proprie, i valori del capitale sociale e della riserva sovrapprezzo delle azioni sono ricostituiti allo stesso valore con cui si erano ridotte al momento dell’acquisto mentre gli utili/perdite derivanti dalla vendita, vengono rilevati direttamente a patrimonio netto tra le altre riserve, senza alcun impatto sul conto economico. Le azioni prese come riferimento per il calcolo degli utili/perdite derivanti dalla vendita sono state selezionate secondo il metodo FIFO.

Stock Grant

Secondo quanto stabilito dall’IFRS 2 - Pagamenti basati su azioni, l’ammontare complessivo del valore corrente delle stock grant (fair value) alla data di assegnazione è rilevato interamente al conto economico tra i costi del personale lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e la data di maturazione delle stesse e in contropartita è rilevata una riserva di patrimonio netto.

La determinazione del fair value delle stock grant è effettuata alla data di assegnazione delle stesse, riflettendo le condizioni di mercato esistenti alla data in questione.

Nel caso in cui sia previsto un “periodo di maturazione” nel quale debbano verificarsi alcune condizioni (raggiungimento di obiettivi) affinché gli assegnatari diventino titolari del diritto, il costo per compensi, determinato sulla base del valore corrente delle azioni alla data di assegnazione, è rilevato tra i costi del personale sulla base di un criterio a quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione.

In caso di assegnazione gratuita di azioni (c.d. “stock grant”) al termine del periodo di maturazione, viene registrato il corrispondente aumento di patrimonio netto.

Costi per operazioni sul capitale

I costi direttamente attribuibili a operazioni sul capitale sono contabilizzati a diretta riduzione del patrimonio netto.

Debiti verso fornitori, debiti tributari, acconti ed altre passività

I debiti, gli acconti e le altre passività sono inizialmente iscritti al loro fair value. Successivamente sono valutati al costo ammortizzato. L’eliminazione dei debiti dal bilancio avviene quando sono state estinte le obbligazioni finanziarie sottostanti.

Le passività, se con scadenza oltre dodici mesi, vengono attualizzate al fine di riportarle al valore corrente attraverso l’utilizzo di un tasso tale da riflettere le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici connessi alla passività. Gli interessi di attualizzazione vengono classificati negli oneri finanziari.

Strumenti derivati

Il derivato è uno strumento finanziario o qualsiasi altro contratto avente le seguenti caratteristiche: (i) il suo valore cambia in relazione al cambiamento di un tasso di interesse, di un prezzo di uno strumento finanziario, di un prezzo di una merce, di un tasso di cambio in valuta diversa dall’euro, di un indice di prezzi, di un indice di tassi, di un merito di credito o altra variabile sottostante prestabilita; (ii) non richiede un investimento netto iniziale o, se richiesto, è inferiore a quello che sarebbe richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una risposta similare a cambiamenti di fattori di mercato; (iii) sarà regolato a data futura, viene classificato come strumento finanziario e conseguentemente viene adeguato al fair value a ogni fine esercizio. Gli effetti dell’adeguamento sono riconosciuti a conto economico come oneri/proventi finanziari.

Fondi per rischi ed oneri

Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri sono effettuati quando il Gruppo deve far fronte a una obbligazione (legale o implicita) attuale, che deriva da un evento passato, il cui ammontare possa essere stimato in modo attendibile e per il cui adempimento è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse. Qualora le attese di impiego di risorse vadano oltre l’esercizio successivo l’obbligazione è iscritta al valore attuale determinato attraverso l’attualizzazione dei flussi futuri attesi scontati ad un tasso che tenga anche conto del costo del denaro e del rischio della passività.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono indicati nell’apposito paragrafo su “Informativa su garanzie prestate, impegni ed altre passività potenziali” e non si procede ad alcuno stanziamento.

Debiti verso banche ed altre passività finanziarie

I debiti finanziari sono riconosciuti inizialmente al costo rappresentato dal fair value del valore ricevuto al netto degli oneri accessori di acquisizione del finanziamento. Dopo tale rilevazione iniziale i finanziamenti vengono valutati con il criterio del costo ammortizzato calcolato tramite l’applicazione del tasso di interesse effettivo. Il costo ammortizzato è calcolato tenendo conto dei costi di emissione e di ogni eventuale sconto o premio previsti al momento del regolamento.

Benefici ai dipendenti

I benefici ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro sono costituiti principalmente dal Trattamento di Fine Rapporto (TFR), disciplinato dalla legislazione italiana all’art. 2120 del Codice Civile.

Il TFR è considerato, in base allo IAS 19, un piano a benefici definiti, vale a dire un programma formalizzato di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che costituisce un’obbligazione futura e per il quale il Gruppo si fa carico dei rischi attuariali e di investimento relativi. Come richiesto dallo IAS 19, il Gruppo utilizza il Metodo della Proiezione Unitaria del Credito per determinare il valore attuale delle obbligazioni e il relativo costo previdenziale delle prestazioni di lavoro corrente; questo calcolo richiede l’utilizzo di ipotesi attuariali obiettive e compatibili su variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi). Il Gruppo Fiera Milano rileva la variazione di utili e perdite attuariali (rimisurazione) tra le altre componenti del conto economico complessivo. A seguito della riforma sulla previdenza, a partire dal 1° gennaio 2007 il TFR maturando è destinato ai fondi pensione, al fondo di tesoreria istituito presso l’Inps ovvero, nel caso di imprese aventi meno di 50 dipendenti, può rimanere in azienda analogamente a quanto effettuato negli esercizi precedenti. I dipendenti hanno avuto la facoltà di operare la scelta della destinazione del proprio trattamento di fine rapporto fino al 30 giugno 2007.

In relazione a ciò, la destinazione delle quote maturande del TFR ai fondi pensione ovvero all’Inps comporta che il TFR maturando sia classificato come un piano a contributi definiti in quanto l’obbligazione dell’impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi al fondo pensione ovvero all’Inps. La passività relativa al TFR pregresso continua a rappresentare un piano a benefici definiti da valutare secondo ipotesi attuariali.

I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro non inclusi nel TFR vengono rilevati come passività ed oneri del personale quando l’impresa è impegnata, in modo comprovabile, a interrompere il rapporto di lavoro di un dipendente o di Gruppo di dipendenti prima del normale pensionamento o erogare benefici per la cessazione del rapporto di lavoro a seguito di una proposta per incentivare dimissioni volontarie per esuberi. I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro non procurano all’impresa benefici economici futuri e pertanto vengono rilevati immediatamente come costo.

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono rilevati solo quando si verifica il completo soddisfacimento degli obblighi contrattuali e il cliente acquisisce il controllo dell’attività trasferita. Sono iscritti al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, tenuto conto del valore di eventuali sconti commerciali e riduzioni legate alla quantità concessi.

Relativamente alla prestazione di servizi, il ricavo è riconosciuto al momento di adempimento della prestazione. Coerentemente con quanto prevede l’IFRS 15 nei par.31 e seguenti, i servizi attinenti le manifestazioni fieristiche e gli eventi congressuali si considerano trasferiti al cliente durante le manifestazioni e gli eventi, in quanto identifica il periodo di tempo durante il quale viene sostenuta la maggior parte dei relativi costi. Analogamente tali ricavi sono rilevati in modo lineare nel corso della manifestazione o evento in quanto anche le risorse impiegate e i costi sostenuti sono distribuiti uniformemente durante il loro svolgimento.

Quando è probabile che i costi totali di una manifestazione eccederanno i ricavi totali della manifestazione stessa, la perdita attesa viene rilevata come costo con l’iscrizione di un apposito fondo.

Costi operativi

I costi sono iscritti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell’esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l’utilità futura degli stessi.

Il costo del personale include altresì per competenza, tenendo presente il periodo di effettiva prestazione, i compensi agli amministratori, sia di natura fissa che variabile.

I costi che non soddisfano le condizioni per la loro rilevazione all’attivo patrimoniale sono imputati a conto economico nell’esercizio di sostenimento.

Proventi diversi

Tale voce ha natura residuale e comprende tra gli altri i ricavi per contributi e sovvenzioni.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari vengono rilevati con un criterio temporale che considera il rendimento/onere effettivo dell’attività/passività relativa.

Imposte

Le imposte sul reddito sono iscritte, per ciascuna società, in base alla stima del reddito imponibile in conformità alle aliquote e alle disposizioni vigenti nei Paesi nei quali il Gruppo opera. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, il cui effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.

Le imposte differite sono determinate sulla base delle differenze temporanee tassabili esistenti fra il valore di bilancio di attività e passività e il loro valore fiscale e sono classificate fra le attività e le passività non correnti.

Le attività fiscali per imposte differite sono contabilizzate nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati imponibili fiscali futuri a fronte dei quali utilizzare tale saldo attivo; il valore delle attività fiscali per imposte differite riportabile in bilancio è oggetto di una verifica alla data di chiusura dell’esercizio.

Le imposte differite attive e passive vengono determinate in base alle aliquote fiscali che ci si attende vengano applicate nel periodo in cui tali differimenti si realizzeranno, considerando le aliquote in vigore o quelle di nota successiva emanazione.

Le attività e passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione.

Si veda anche quanto riportato in merito al consolidato fiscale nella nota 47.

Operazioni in valuta estera

Le operazioni in valuta estera sono registrate al cambio corrente alla data dell’operazione. Le attività e passività monetarie denominate in valuta estera sono convertite al tasso di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall’estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell’esercizio o in bilanci precedenti. Le differenze cambio sono esposte negli oneri e nei proventi finanziari.

Dividendi

I ricavi per dividendi sono rilevati nel momento in cui sorge il diritto per gli azionisti a ricevere il pagamento, che normalmente corrisponde alla data dell’assemblea annuale dei soci che delibera sulla distribuzione dei dividendi.

Risultato per azione

L’utile (perdita) per azione base viene calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo attribuibile agli azionisti possessori di azioni ordinarie della Capogruppo per il numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione nell’esercizio, escludendo le azioni proprie.

L’utile (perdita) per azione diluito si ottiene attraverso la rettifica della media ponderata delle azioni in circolazione, per tenere conto di tutte le azioni ordinarie potenziali aventi effetto diluitivo.

1.6 Uso di stime

La redazione del bilancio in applicazione degli IFRS richiede l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, gli ammortamenti, i benefici ai dipendenti, le imposte e gli altri accantonamenti e fondi, nonché le eventuali rettifiche di valore di attività. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

L’ESMA, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, ha pubblicato il Public Statement ESMA32-63-1186 “European common enforcement priorities for 2021 annual financial reports”, che evidenzia le aree tematiche di particolare importanza nella redazione dei bilanci annuali 2021 delle società quotate dello Spazio economico europeo (SEE), in continuità con quanto già fatto per i rendiconti 2020. L’obiettivo delle priorità individuate nel documento è di favorire una uniforme applicazione degli standards contabili IFRS e di altri obblighi informativi di carattere finanziario e non finanziario, particolarmente importanti per la valutazione dei dati nell’ottica del clima.

Il gruppo Fiera Milano intercetta il rischio climatico in relazione ai seguenti principi contabili:

• IAS 16 e IAS 38 (vita utile e valore residuo)

• IAS 36 (test di impairment e sensitività)

• IAS 37 (passività legate a fattori ambientali)

Di seguito vengono indicate le stime più significative relative alla redazione del bilancio perché comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime:

  • perdita di valore dell’avviamento, che viene sottoposto a verifica di recuperabilità (impairment test) per eventuali perdite di valore con periodicità annuale o con cadenze più brevi qualora emergano indicatori di perdite di valore. Detta verifica richiede una stima discrezionale dei valori d’uso dell’unità generatrice di flussi finanziari cui è attribuito l’avviamento a sua volta basata sulla stima dei flussi finanziari attesi dall’unità e sulla loro attualizzazione in base ad un tasso di sconto identificato. La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d’uso del bene. Il prezzo netto di vendita è l’importo ottenibile dalla vendita di un’attività in una operazione fra parti indipendenti, consapevoli e disponibili, dedotti i costi di dismissione; in assenza di accordi vincolanti occorre riferirsi alle quotazioni espresse da un mercato attivo oppure determinarlo ai sensi del principio contabile IFRS 13 Fair Value Measurement. Il valore d’uso è definito sulla base dell’attualizzazione ad un tasso espressivo del costo medio ponderato del capitale di un’impresa con profilo di rischio e di indebitamento omogeneo, dei flussi di cassa attesi dall’utilizzo del bene (o da una aggregazione di beni – le c.d. cash generating unit) e dalla sua dismissione al termine della sua vita utile. Occorre rilevare che i piani utilizzati ai fini del test di impairment si basano per loro natura su alcune ipotesi ed assunzioni riguardanti l’andamento futuro caratterizzate da incertezze. Conseguentemente non si può escludere il concretizzarsi di risultati diversi da quanto stimato.Tali assunzioni sono inoltre soggette alle conseguenze di medio e lungo termine dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia di Covid-19, con riferimento in particolare alla tempistica di ritorno ai livelli di performance esistenti prima della pandemia. Conseguentemente non si può escludere il concretizzarsi di risultati diversi da quanto stimato. Il piano sarà assoggettato a continua verifica da parte degli Amministratori in relazione all’effettivo concretizzarsi delle azioni e previsioni e degli effetti sull’andamento economico-finanziario del Gruppo.
  • Perdita di valore delle attività immateriali a vita utile definita, che vengono sottoposte a verifica per eventuali perdite di valore qualora siano identificati indicatori esterni o interni di impairment; detta verifica richiede una stima discrezionale dei valori d’uso dell’unità generatrice di flussi finanziari cui sono attribuite tali attività a sua volta basata sulla stima dei flussi finanziari attesi dall’unità e sulla loro attualizzazione in base ad un tasso di sconto adeguato.
  • Attività per imposte differite, le quali sono rilevate a fronte delle perdite fiscali riportate a nuovo e delle altre differenze temporanee, nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati utili fiscali futuri a fronte dei quali tali perdite e le differenze temporanee potranno essere utilizzate. Una significativa valutazione discrezionale è richiesta agli amministratori per determinare l’ammontare delle imposte differite attive che possono essere contabilizzate. Nell’effettuare la verifica di recuperabilità di tali attività per imposte differite attive è stato preso in considerazione il piano delle Società.
  • Fondi rischi ed oneri: la stima dei fondi per rischi ed oneri che viene effettuata facendo riferimento alle migliori informazioni disponibili alla data del presente bilancio comporta l’elaborazione di stime discrezionali basate sia su dati storici che prospettici riguardanti l’esito futuro di contenziosi o eventi, la cui valutazione in termini di profili di rischio e le cui stime in termini di impatti economici finanziari sono soggette a incertezze e complessità che potrebbero determinare variazioni nelle stime.

Per quanto riguarda l’utilizzo di stime sui rischi finanziari si rimanda allo specifico paragrafo nelle Note esplicative e integrative ai prospetti contabili, mentre per la valutazione dei fondi rischi si fa riferimento alle migliori informazioni disponibili alla data del bilancio.

2) Informativa su Joint Venture

Il Gruppo detiene una partecipazione del 49% in Hannover Milano Global Germany GmbH, contabilizzata con il metodo del patrimonio netto e sulla quale esercita un controllo congiunto con Deutsche Messe AG.

A seguito dell'applicazione del principio IFRS 11 Joint arrangements, il Gruppo ha valutato che il contratto di controllo congiunto rappresenta una joint venture, difatti le decisioni concernenti le attività rilevanti di Hannover Milano Global Germany GmbH richiedono il consenso unanime delle parti, le quali non vantano né diritti specifici sulle singole attività né obbligazioni sulle singole passività della società dell’entità legale.

La quota di patrimonio netto di pertinenza del Gruppo è calcolata in base ai risultati ottenuti nel corso degli esercizi dalle varie manifestazioni fieristiche, come previsto dell’accordo di joint venture con Deutsche Messe AG, e passa dal 44,80% del 2020 al 40,24% del 2021.

I valori patrimoniali ed economici della joint venture e la quota di pertinenza del Gruppo sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

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Il Gruppo detiene una partecipazione del 49% in Ipack Ima Srl, contabilizzata con il metodo del patrimonio netto e sulla quale esercita un controllo congiunto con UCIMA (Unione costruttori Italiani Macchine Automatiche per il confezionamento e l’imballaggio).

I valori patrimoniali ed I valori patrimoniali edeconomici della joint venture e la quota di pertinenza del Gruppo sonoriepilogati nelle tabelle seguenti:

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Il Gruppo detiene, indirettamente tramite Fiera Milano Congressi SpA, una partecipazione del 51% in MiCo DMC Srl, inizialmente consolidata col metodo integrale.

In data 4 dicembre 2018 è stato modificato l’accordo di governance, riguardante MiCo DMC Srl con il partner AIM Group International SpA, definendo una maggiore condivisione nelle scelte per la gestione dell’attività. In applicazione dell’IFRS 11 tali accordi qualificano la società come joint venture e, a partire dal dicembre 2018, determinano la valutazione della partecipazione con il metodo del patrimonio netto.

I valori patrimoniali della joint venture e la quota di pertinenza del Gruppo sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

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Non sussistono passività potenziali o impegni significativi relative alla partecipazione della Società Capogruppo nelle joint venture al 31 dicembre 2021 e 2020.

3) Informativa per settori operativi

Secondo quanto previsto dall’IFRS 8 l’identificazione dei settori operativi e delle relative informazioni riportate nell’informativa di settore si è basata sugli elementi che il management utilizza per prendere le proprie decisioni operative, in coerenza con il modello di gestione e controllo utilizzato. In particolare, la rendicontazione interna, rivista ed utilizzata periodicamente dai più alti livelli decisionali del Gruppo stesso, fornisce un’informativa per settori ulteriormente dettagliata società per società.

L’indirizzo strategico del Gruppo, nell’ottica di una integrazione dei processi commerciali e operativi, ha determinato la struttura organizzativa interna e del sistema di misurazione delle performance. In particolare, sono accorpate in un unico settore operativo denominato «Attività Fieristiche Italia» tutte le attività svolte in Fiera Milano SpA, in Nolostand SpA, in Ipack Ima Srl e in MADE eventi Srl come descritto più ampiamente alla nota 6 con riguardo alle Cash Generating Unit. Inoltre, a seguito della cessione a terzi del ramo d’azienda “testate editoriali” le attività residue del settore operativo Media sono state integrate nel business della Capogruppo e confluite nel settore Attività Fieristiche Italia.

Di conseguenza, secondo il criterio del management approach, i settori operativi sono ora definiti come segue:

  • Attività fieristiche Italia: tale settore si identifica per l’attività finalizzata all’organizzazione e all’ospitalità di manifestazioni fieristiche e altri eventi in Italia, attraverso l’utilizzo, la promozione e la messa a disposizione di spazi espositivi attrezzati; l’erogazione di servizi di allestimento, tecnici e di quartiere connessi all’attività fieristica e congressuale; l’offerta di supporto progettuale oltre che di servizi correlati; la produzione di contenuti e fornitura di servizi pubblicitari e digitali, nonché l’organizzazione di conferenze e di percorsi formativi. In particolare, in questo ambito rientrano le attività finalizzate all’offerta di manifestazioni fieristiche (inclusi i servizi finali a espositori e visitatori):

- direttamente organizzate dal Gruppo, anche in partnership con terzi;

- organizzate da terzi, attraverso la contrattualizzazione di spazi e servizi.

Tali attività sono svolte dalla Capogruppo Fiera Milano SpA, Ipack Ima Srl, Nolostand SpA e MADE eventi Srl.

  • Attività fieristiche Estero: tale settore si identifica per l’attività finalizzata all’organizzazione di manifestazioni fieristiche e altri eventi all’estero, attraverso l’utilizzo, la promozione e la messa a disposizione di spazi espositivi attrezzati, l’offerta di supporto progettuale oltre che di servizi correlati. In particolare, in questo ambito rientrano le attività finalizzate all’offerta di manifestazioni fieristiche (inclusi i servizi finali a espositori e visitatori) direttamente organizzate dal Gruppo, anche in partnership con terzi o in qualità di agenti.

Tali attività sono svolte dalle seguenti società:

- Hannover Milano Global Germany GmbH, joint venture con Deutsche Messe AG di Hannover, attiva in Cina attraverso le due controllate Hannover Milano Fairs China Ltd e Hannover Milano Fairs Shanghai Co. Ltd e dalle sue partecipate Hannover Milano Best Exhibitions Co. Ltd detenuta al 51% e Hannover Milano XZQ Exhibitions detenuta al 60%. Inoltre, è attiva in India attraverso la controllata Hannover Milano Fairs India Pvt Ltd;

- Cipa Fiera Milano Publicações e Eventos Ltda (di seguito “Cipa FM”), con sede a San Paolo;

- Fiera Milano Exhibitions Africa PTY Ltd con sede a Cape Town.

  • Congressi: tale settore si identifica per l’attività riferita alla gestione di congressi ed eventi e servizi di destination management facenti capo a Fiera Milano Congressi SpA e a MiCo DMC Srl.

Nelle tabelle seguenti sono riportati i dati economici e patrimoniali di settore, relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2021.

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Note alle voci del bilancio consolidato

STATO PATRIMONIALE

ATTIVITA’

Attività non correnti

4) Immobili, impianti e macchinari

La composizione e le variazioni intervenute negli ultimi due esercizi sono le seguenti:

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Le consistenze e le variazioni delle diverse voci sono dettagliate nel seguito:

Impianti e macchinari

La voce ammonta a 1.053 migliaia di euro al netto di ammortamenti dell’esercizio per 343 migliaia di euro e si riferisce principalmente a impianti elettrici, termici, di allarme ed audiovisivi.

Gli incrementi, pari a 90 migliaia di euro, si riferiscono ad investimenti della Capogruppo relativi ad impianti del polo fieristico di Rho.

Attrezzature industriali e commerciali

La voce ammonta a 646 migliaia di euro al netto di ammortamenti dell’esercizio per 391 migliaia di euro e riguarda attrezzature ed arredi a supporto dell’attività fieristica.

Gli incrementi sono pari a 213 migliaia di euro e si riferiscono principalmente ad investimenti della società Nolostand SpA relativi all’acquisto di attrezzature fieristiche e beni da destinare al noleggio durante le manifestazioni.

Altri beni

La voce ammonta a 4.109 migliaia di euro al netto di ammortamenti dell’esercizio per 1.686 migliaia di euro e si riferisce per 2.750 migliaia di euro a costi per migliorie su beni di proprietà Fondazione Fiera Milano e per 1.359 migliaia di euro a mobili, arredi, attrezzature minori, mezzi di trasporto e macchine elettroniche.

Gli incrementi pari a 943 migliaia di euro sono riconducibili:

  • a Fiera Milano Congressi SpA per 823 migliaia di euro, riferiti per 754 migliaia di euro ai lavori di ristrutturazione e di adeguamento, anche finalizzati al risparmio energetico, eseguiti alle strutture congressuali Momec, Mico Nord e Mico Sud date in locazione da Fondazione Fiera Milano alla Società, oltre ad acquisti di apparecchiature audio-video per 69 migliaia di euro;
  • alla Capogruppo per 117 migliaia di euro riferiti a investimenti dell’esercizio in ambito digitale;
  • ad altre società per le restanti 3 migliaia di euro.

L’ammortamento dei costi per migliorie su beni di terzi è calcolato sulla base della durata residua del contratto di locazione immobiliare a cui fanno riferimento.

5) Diritti d’uso delle attività in locazione

La composizione e le variazioni intervenute negli ultimi due esercizi sono le seguenti:

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Le consistenze e le variazioni delle diverse voci nell’esercizio in esame sono dettagliate nel seguito:

Diritto d’uso su beni immobili

La voce ammonta a 392.306 migliaia di euro al netto di ammortamenti dell’esercizio per 39.428 migliaia di euro e si riferisce alla rilevazione del diritto d’uso dei contratti di locazione degli immobili, in seguito all’applicazione del principio contabile IFRS 16, in vigore a partire dal 1° gennaio 2019. L’incremento pari a 577 migliaia di euro si riferisce principalmente alla società Fiera Milano Congressi per 301 migliaia di euro per la rivalutazione monetaria dei contratti di locazione e alla Capogruppo per 197 migliaia di euro.

Diritto d’uso su mezzi di trasporto

La voce ammonta a 206 migliaia di euro al netto di ammortamenti dell’esercizio per 169 migliaia di euro e si riferisce alla rilevazione del diritto d’uso del parco auto aziendale, in seguito all’applicazione del principio contabile IFRS 16, in vigore a partire dal 1° gennaio 2019.

La voce Diritti d’uso delle attività in locazione include incrementi per 301 migliaia di euro (1.726 migliaia di euro 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni verso parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 53 dedicata a tali operazioni.

6) Avviamenti

La composizione e le variazioni della voce intervenute negli ultimi due esercizi sono le seguenti:

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Come anticipato nel capitolo relativo ai “Criteri di valutazione”, gli Avviamenti vengono sottoposti alla procedura di verifica delle perdite di valore (impairment test) alla data di chiusura dell’esercizio o più frequentemente se vi sono indicatori di perdita di valore. Inoltre, si richiama quanto già detto al paragrafo 1.6 “Uso di stime” circa le modalità con cui si è proceduto all’effettuazione dell’impairment test.

Si ricorda che gli avviamenti sono allocati alle rispettive cash-generating unit o gruppi di cash-generating unit (CGU) di appartenenza.

In particolare, volendo individuare “il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività” (IAS 36), si è data una definizione di CGU specifica per i diversi reportable segment del Gruppo.

Nell’ambito del Reportable Segment “Attività Fieristiche Italia”, le CGU corrispondono alle singole manifestazioni fieristiche e includono le attività svolte dalla Capogruppo Fiera Milano SpA, da Nolostand SpA e da MADE eventi Srl.

Nell’ambito del Reportable Segment “Estero” la situazione è diversa nei Paesi in cui il Gruppo è presente con proprie manifestazioni (come in Brasile e Sudafrica) rispetto ai Paesi in cui il Gruppo opera attraverso accordi di Joint Venture e contratti di licenza d’uso di marchi (come in Cina). Nel primo caso le CGU corrispondono alle singole manifestazioni, nel secondo caso le CGU sono rappresentate dal singolo mercato di riferimento.

Infine, nel Reportable Segment “Congressi” sono individuabili due CGU corrispondenti alle attività di Fiera Milano Congressi e della sua controllata MiCo DMC.

Ai fini del test di impairment, per non incorrere in criteri di ripartizione arbitrari, gli avviamenti sono stati allocati in base ad opportuni raggruppamenti, che riflettono la visione strategica dell’impresa, nonché le modalità di costituzione degli avviamenti stessi.

Di seguito si riportano i livelli di allocazione degli avviamenti:

- Raggruppamento CGU Attività Fieristiche Italia per complessive 89.581 migliaia di euro: comprende le CGU corrispondenti a tutte le manifestazioni organizzate o ospitate da Fiera Milano SpA e da Made Eventi Srl, inclusi i servizi di allestimento realizzati da Nolostand SpA. E’ allocato a questo raggruppamento l’avviamento di Fiera Milano SpA (pari a 76.091 migliaia di euro), l’avviamento di Nolostand SpA (pari a 12.581 migliaia di euro) e l’avviamento di Made Eventi Srl (pari a 909 migliaia di euro). L’avviamento di Fiera Milano SpA è così composto: 29.841 migliaia di euro derivano dal conferimento in Fiera Milano SpA dell’azienda fieristica da parte di Fondazione Fiera Milano in data 17 dicembre 2001; 40.223 migliaia di euro derivano dalle acquisizioni di società organizzatrici di manifestazioni fieristiche successivamente incorporate in Fiera Milano SpA nell’ambito di diverse operazioni di fusione; 5.947 migliaia di euro derivante dalle acquisizioni legate al digital publishing; infine 80 migliaia di euro derivano dall’acquisizione da parte della Capogruppo del ramo d’azienda “Information Communication Technology”. L’avviamento di Nolostand deriva dall’acquisto del ramo d’azienda “allestimenti standard” da parte di Nolostand SpA.

- CGU “Congressi”: include l’avviamento, pari a 5.455 migliaia di euro, derivante dall’acquisizione di Fiera Milano Congressi SpA.

Il valore recuperabile delle unità generatrici di cassa o gruppi di cash-generating unit, cui i singoli avviamenti sono stati attribuiti, è verificato attraverso la determinazione del valore d’uso.

La metodologia di impairment utilizzata è quella dei flussi di cassa operativi attualizzati (Discounted Cash Flow), basata su previsioni finanziarie, approvate dai rispettivi Organi Amministrativi delle società del gruppo. L’orizzonte temporale di riferimento per il test al 31.12.2021 è di cinque esercizi (2022-2026).

La proiezione dei flussi finanziari successivi al periodo di piano è stata calcolata partendo dalla media del margine operativo lordo dell’ultimo biennio delle previsioni finanziarie e ricostruendo un flusso finanziario normalizzato, senza considerare variazioni del capitale circolante ed includendo gli investimenti di mantenimento o di sostituzione.La proiezione dei flussi finanziari successivi al periodo di piano è stata calcolata partendo dalla media del margine operativo lordo dell’ultimo biennio delle previsioni finanziarie e ricostruendo un flusso finanziario normalizzato, senza considerare variazioni del capitale circolante ed includendo gli investimenti di mantenimento o di sostituzione.Si ritiene che l’ultimo biennio (2025-2026) delle proiezioni finanziarie costituisca una corretta base di calcolo per il flusso finanziario normale successivo al periodo di piano. A tale riguardo, il piano 2022-2026, in coerenza con le evidenze esterne sull’andamento del settore fieristico in Italia e in Europa, prevede che nell’ultimo biennio si ritorni sostanzialmente alle performance economiche pre Covid-19.

Il valore terminale è stato calcolato come rendita perpetua ottenuta Il valore terminale è stato calcolato come rendita perpetua ottenutacapitalizzando il flusso finanziario normalizzato ad un tasso di attualizzazione determinato per singolo Paese di riferimento per le diverse CGU.Si è assunto un fattore di crescita pari a zero in termini reali, considerando nel tasso di crescita solo il livello di inflazione attesa nel medio lungo termine nella specifica area monetaria di riferimento.

Il WACC (WACC-Weighted Average Cost of Capital) utilizzato per le attività in Italia comprende: (i) un tasso risk free pari a 0,78 %; (ii) un Market Risk Premium del 6,0%; (iii) un beta levered, rappresentativo della media di settore, pari a 1,231; (iv) un premio per il rischio specifico variabile nelle diverse CGU; (v) un costo del debito finanziario pari a 2,33%; (vi) un’incidenza del debito sul capitale investito del 25% (target di settore).

I singoli parametri sono stati determinati facendo il più ampio riferimento a fonti pubblicamente disponibili.  Si è applicato un tasso netto di imposte a flussi di cassa netti di imposte.

Il WACC utilizzato nelle diverse CGU varia in funzione: (i) del diverso tasso risk free (assunto pari al rendimento del titolo di stato a 10 anni del Paese di riferimento della CGU); (ii) del diverso coefficiente di rischio specifico a copertura del rischio di execution relativo ai flussi di cassa previsionali. Tale fattore di rischio riflette le evidenze derivanti dagli scostamenti storici tra dati previsionali e consuntivi nonché da valutazioni prospettiche riguardanti le iniziative di business; (iii) del diverso costo del debito finanziario in ragione del tasso di inflazione attesa nelle singole aree monetarie di riferimento di ogni CGU.

Per i raggruppamenti di CGU o per le CGU a cui sono stati allocati gli avviamenti (Attività Fieristiche Italia e Congressi) il wacc ottenuto con l’applicazione dei parametri sopra descritti è pari a 7,32%.

Si evidenzia che in nessun caso per gli avviamenti sono emerse perdite di valore.

Per gli avviamenti in essere sono inoltre state effettuate “analisi di sensitività”, variando sia il WACC (+0,5%) sia i flussi di cassa operativi previsionali (-10%), ottenendo risultati positivi in entrambi i casi.

Si è inoltre effettuata un’ulteriore analisi di sensitività sul valore recuperabile per tenere conto del fattore incertezza che ancora grava sul contesto economico e sulla ripresa post Covid-19, simulando scenari peggiorativi rispetto alle assunzioni di piano. In particolare, si è quantificato l’impatto del calcolo del valore terminale partendo dalla media del margine operativo lordo degli ultimi quattro anni di piano, includendo in questo modo anche esercizi ancora significativamente condizionati dalle conseguenze economiche della pandemia di Covid-19.

Infine, si è voluto calcolare anche il “punto di rottura”, cioè la riduzione permanente di flussi finanziari, rispetto alle proiezioni 2022-2026, che si dovrebbe manifestare, in ogni CGU o raggruppamento, affinché si renda necessaria una svalutazione degli intangibili.

I risultati di entrambe queste analisi supplementari consentono di concludere che gli avviamenti non presentano svalutazioni.

Per le CGU maggiormente impattate dall’applicazione dell’IFRS16 è stato anche eseguito il test sui valori emersi a seguito dell’applicazione di questo principio (con definizione di flussi di cassa coerenti) confermando i risultati raggiunti.

Inoltre, con riferimento alla voce “Diritto d’uso delle attività in locazione”, si segnala che tale voce non genera flussi di cassa indipendenti, pertanto la verifica del valore recuperabile, determinato quale il maggiore tra il valore d’uso e il fair value meno i costi di dismissione, può essere effettuata esclusivamente nell’ambito delle CGU cui afferisce.

7) Attività immateriali a vita definita

La composizione e le variazioni intervenute negli ultimi due esercizi sono le seguenti:La composizione e le variazioni intervenute negli ultimi due esercizi sono le seguenti:

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Marchi e Testate editoriali

La voce ammonta a 8.847 migliaia di euro e risulta composta dai seguenti marchi di manifestazioni:

Milan Games Week 1.895 migliaia di euro;

Host 1.131 migliaia di euro;

MADE expo 1.118 migliaia di euro;

Mipap Milano Prêt-à-Porter 1.063 migliaia di euro;

Promotion Trade Exhibition 996 migliaia di euro;

Exposec 584 migliaia di euro;

Fisp 572 migliaia di euro;

G! Come Giocare 520 migliaia di euro;

Transpotec & Logitec 297 migliaia di euro;

Cartoomics 241 migliaia di euro;

Salone Franchising Milano 141 migliaia di euro;

Tubotech 87 migliaia di euro;

Miart 78 migliaia di euro;

BtoBio Expo 60 migliaia di euro;

Festivity 50 migliaia di euro;

Tuttofood 7 migliaia di euro;

Fruit&Veg Innovation 7 migliaia di euro.

I marchi sono essenzialmente riconducibili a determinate manifestazioni fieristiche organizzate direttamente dal Gruppo.

I marchi sono pervenuti sotto il controllo del Gruppo attraverso diverse operazioni di aggregazioni aziendali che si sono succedute nel tempo. In seguito alla stima di una vita utile definita delle relative manifestazioni e pubblicazioni, a partire dal quarto trimestre 2008 sono stati sottoposti ad ammortamento, in contrapposizione al precedente criterio di contabilizzazione di vita utile indefinita.

I marchi di manifestazioni sono ammortizzati in base a una vita utile di dieci e venti anni. La determinazione della vita utile dei singoli marchi è stata ottenuta, considerando per ogni intangibile specifico la presenza continuativa su un dato mercato di riferimento, il posizionamento competitivo, la marginalità operativa.

Al 31 dicembre 2021 non sono emerse indicazioni di perdite di valore sui marchi iscritti in bilancio.

Le altre variazioni sono di seguito dettagliate:

- quote di ammortamento per 1.049 migliaia di euro;

- effetto cambio positivo per 12 migliaia di euro.

Concessioni, licenze e diritti simili

La voce ammonta a 472 migliaia di euro al netto di ammortamenti dell’esercizio per 420 migliaia di euro. L’incremento di 280 migliaia di euro si riferisce all’acquisizione da parte della Capogruppo di licenze software con diritti d’uso limitati nel tempo.

Le licenze software a tempo determinato sono ammortizzate su un periodo di tre anni.

Diritti di brevetto industriale e di utilizzo opere dell’ingegno

La voce ammonta a 6.703 migliaia di euro al netto di ammortamenti dell’esercizio per 1.726 migliaia di euro. Gli incrementi complessivi della Capogruppo pari a 5.931 migliaia di euro si riferiscono ai costi relativi all’implementazione di progetti digitali e ad acquisti di software.

L’ammortamento è calcolato sul periodo di prevista utilità pari a tre anni.

Immobilizzazioni in corso e acconti

La voce ammonta a 2.496 migliaia di euro e si riferisce ai costi sostenuti per le attività di sviluppo dei nuovi sistemi informativi aziendali dalla Capogruppo.

Le attività, non appena completate, verranno riclassificate alla corrispondente voce degli immobilizzi con decorrenza dell'ammortamento.

8) Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto

La voce ammonta a 15.733 migliaia di euro (16.226 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e si riferisce:

- alla partecipazione del 49% in Hannover Milano Global Germany GmbH per 13.651 migliaia di euro;

- alla partecipazione del 49% in Ipack Ima Srl per 1.859 migliaia di euro;

- alla partecipazione del 51% in MiCo DMC Srl per 223 migliaia di euro.

Tale voce ha subìto nell’esercizio la seguente movimentazione:

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Per maggiori dettagli si rinvia alla nota 2 “Informativa su Joint Venture e Business Combination”.

9) Altre partecipazioni

La voce ammonta a 82 migliaia di euro (82 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Per 32 migliaia di euro rappresenta la quota di partecipazione al Comitato Golden Card e per 50 migliaia di euro all’Associazione Milano&Partners.

10) Altre attività finanziarie

Ammontano a 5.847 migliaia di euro (5.127 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono così composte:

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Le quote nei fondi comuni di investimento sono valutate al fair value calcolato sulla base del valore di mercato al 31 dicembre 2021.

La voce Altre attività finanziarie include 50 migliaia di euro (50 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni verso parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 53 dedicata a tali operazioni.

11) Crediti commerciali e altri

Ammontano a 31.961 migliaia di euro (23.471 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono così composte:

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Comprendono:

- altri crediti verso Controllante per 10.544 migliaia di euro (10.808 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Si riferiscono per 10.412 migliaia di euro al deposito cauzionale relativo ai contratti di locazione immobiliare dei quartieri fieristici e congressuali di Rho e di Milano. Il valore equivale al canone per un trimestre dei due contratti di locazione; la rimanente parte, pari a 132 migliaia di euro, riguarda la quota a medio-lungo termine del credito derivante dal diritto alla restituzione da parte di Fondazione Fiera Milano del deposito cauzionale versato in virtù dei due precedenti contratti di locazione parzialmente compensato con il debito di Fiera Milano SpA per il deposito cauzionale relativo ai nuovi contratti. Tale credito sarà rimborsato da Fondazione Fiera Milano lungo la durata del contratto in quote semestrali mediante compensazione con i canoni di locazione dovuti da Fiera Milano SpA;

- crediti verso Controllante per consolidato fiscale per 21.308 migliaia di euro (12.565 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Si riferiscono alla remunerazione delle perdite fiscali degli esercizi 2020 e 2021 apportate al consolidato fiscale con Fondazione Fiera Milano e iscritte a fronte della valutazione sulla recuperabilità, nei limiti dell’orizzonte temporale dei piani approvati;

- altri depositi cauzionali per 109 migliaia di euro (98 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

La voce Crediti commerciali e altri include 31.852 migliaia di euro (23.373 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni verso parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 53 dedicata a tali operazioni.

12) Attività fiscali per imposte differite

Ammontano a 14.011 migliaia di euro (3.283 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e rappresentano il saldo tra imposte differite attive e passive compensate a livello di singole società oggetto di consolidamento.

Per le analisi relative alla movimentazione delle imposte differite attive si rimanda alla nota 49 del conto economico.

Attività correnti

13) Crediti commerciali e altri
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Ammontano a 31.130 migliaia di euro (26.705 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

Vengono nel seguito descritte le principali tipologie di crediti.

I Crediti verso clienti sono pari a 22.843 migliaia di euro (12.545 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) al netto del fondo svalutazione crediti per 3.037 migliaia di euro. Rappresentano i crediti verso organizzatori, espositori ed altri per le prestazioni relative alla messa a disposizione di spazi espositivi ed alla fornitura dei servizi connessi alle manifestazioni e congressi. La variazione è dovuta principalmente al maggior volume di attività correlata alla ripresa delle attività fieristiche in presenza a partire dalla metà di giugno dopo la sospensione prolungata nell’esercizio 2020 per pandemia da Covid-19.

L’ammontare dei crediti è stato rettificato mediante l’accantonamento di un fondo svalutazione crediti, al fine di ricondurre il valore nominale dei crediti ritenuti di dubbia recuperabilità al valore di presunto realizzo. L’utilizzo del fondo si riferisce a crediti per i quali se ne è accertata l’inesigibilità nell’esercizio in commento.

Tale fondo, ha subìto nell’esercizio la seguente movimentazione:

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I Crediti verso Controllante per 2.307 migliaia di euro (8.271 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) sono così composti:

- crediti per IVA di Gruppo pari a 986 migliaia di euro (3.833 migliaia di euro al 31 dicembre 2020);

- altri crediti pari a 1.321 migliaia di euro (4.438 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

Gli Altri crediti pari a 4.251 migliaia di euro (4.085 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) sono costituiti da:

- anticipi a fornitori per 1.693 migliaia di euro (1.375 migliaia di euro al 31 dicembre 2020);

- altri crediti tributari per 755 migliaia di euro (237 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) attribuibili principalmente alla società Cipa FM per 203 migliaia di euro e alla Capogruppo per 508 migliaia di euro;

- crediti IVA per 83 migliaia di euro (480 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riferiti principalmente al credito IVA della società MADE eventi Srl che non rientra nell’ambito della liquidazione IVA del gruppo;

- crediti per acconti di imposta su TFR per 335 migliaia di euro (322 migliaia di euro al 31 dicembre 2020);

- crediti verso dipendenti per 96 migliaia di euro (639 migliaia di euro al 31 dicembre 2020);

- acconti e crediti Inail per 149 migliaia di euro (407 migliaia di euro al 31 dicembre 2020);

- altri crediti per 1.140 migliaia di euro (625 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

I Ratei e risconti attivi pari a 1.508 migliaia di euro (1.397 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) sono riferiti a premi assicurativi ed altri costi di competenza di esercizi futuri.

La voce Crediti commerciali e altri include 2.528 migliaia di euro (8.678 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni verso parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 53 dedicata a tali operazioni.

14) Rimanenze

Ammontano a 3.354 migliaia di euro (5.557 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono così composte:

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I costi sospesi si riferiscono a manifestazioni e congressi che si svolgeranno successivamente al 31 dicembre 2021.

Nella tabella seguente se ne analizzano i dettagli per manifestazione:

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La variazione rispetto all’esercizio precedente è conseguente principalmente alla cadenza biennale o pluriennale di alcune manifestazioni oltre che all’effetto dell’evoluzione epidemiologica di Covid-19 che ha portato variazioni al calendario relativo al business fieristico. I costi del personale direttamente attribuibili alle manifestazioni sono riconosciuti nel conto economico nel periodo in cui si svolge l’evento e conseguentemente sono inclusi nella voce rimanenze. L’impatto di tale fattispecie ammonta a 998 migliaia di euro.

La voce Rimanenze include 25 migliaia di euro (140 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni verso parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 53 dedicata a tali operazioni.

15) Attività finanziarie

Ammontano a 2.429 migliaia di euro (1.320 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono così composte:

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La voce si riferisce al finanziamento concesso per 2.408 migliaia di euro dalla Capogruppo alla società in joint venture Ipack Ima Srl, il cui tasso applicato è pari all’1,30%, ed al finanziamento concesso da Fiera Milano Congressi SpA alla società in joint venture MiCo DMC Srl per 21 migliaia di euro con un tasso applicato pari al 3%.

L’intera voce riguarda operazioni verso parti correlate (1.320 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 53 dedicata a tali operazioni.

16) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Ammontano a 148.298 migliaia di euro (20.442 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono costituite pressoché interamente da depositi bancari per impieghi temporanei della liquidità.

La variazione rispetto all’esercizio precedente è principalmente imputabile ai finanziamenti e ai contributi pubblici ottenuti per fronteggiare la sospensione delle attività fieristiche a seguito dell’emergenza di Covid-19.

La dinamica dei flussi finanziari rispetto al 31 dicembre 2020 si rileva nel prospetto “Rendiconto finanziario consolidato".

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PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA’

17) Patrimonio netto

Il Patrimonio netto consolidato è così costituito:

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Si segnala che, a seguito del riallineamento delle divergenze tra valori contabili e fiscali di avviamenti e marchi iscritti in bilancio, ai sensi di quanto previsto dall’art.110 del D.L. 104/20 successivamente modificato dall’art. 1 c. 83 della legge n.178 del 30 dicembre 2020 (Legge di bilancio 2021), è apposto il vincolo della sospensione di imposta sul capitale sociale e sulle riserve esistenti per un ammontare pari a 64.087 migliaia di euro, corrispondente ai maggiori valori oggetto di riallineamento al netto dell’imposta sostitutiva del 3%.

Le consistenze e le variazioni delle voci sono dettagliate nel seguito:

Capitale sociale

Al 31 dicembre 2021 la voce in esame ammonta a 42.284 migliaia di euro (42.284 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), al netto delle azioni proprie per 161 migliaia di euro. Il capitale sociale, interamente versato, è suddiviso in n° 71.917.829 azioni ordinarie, senza vincoli riguardo la distribuzione dei dividendi e il rimborso di capitale, a eccezione di quanto previsto dalla legge per le azioni proprie.

La consistenza delle azioni in circolazione è riportata nella tabella che segue:

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In applicazione dei principi contabili IAS/IFRS, con riferimento all’acquisto di azioni proprie, l’importo del valore nominale è stato portato direttamente in diminuzione del capitale sociale mentre il valore compreso tra il valore d’acquisto e il valore nominale delle azioni proprie è stato portato a diretta riduzione della riserva sovrapprezzo delle azioni.

Si ricorda che, l’Assemblea straordinaria degli Azionisti della Capogruppo, con la delibera del 31 luglio 2015, contestualmente all’aumento di capitale ha deliberato di eliminare il valore nominale delle azioni rappresentative del capitale sociale. Pertanto, a partire da tale data, il valore nominale, è calcolato implicitamente dividendo il valore del capitale sociale per il numero delle azioni ordinarie emesse. Al 31 dicembre 2021, il valore nominale implicito è pari a 0,59 euro.

La Capogruppo alla data del 31 dicembre 2021 detiene 273.758 azioni proprie.

Riserva da sovrapprezzo azioni

Ammonta a 10.256 migliaia di euro (10.256 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) al netto delle azioni proprie pari a 2.272 migliaia di euro.

Altre riserve

La voce è pari 2.623 migliaia di euro (1.708 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) ed è costituita:

- per 8.489 migliaia di euro dalla Riserva legale della Capogruppo;

- per -6.532 migliaia di euro dalla Riserva di conversione valute;

- per -70 migliaia di euro dalla riserva per operazioni di copertura finanziaria;

- per 736 migliaia di euro si riferisce alla riserva per stock grant relativa al costo figurativo del “Piano di Performance Shares” inserito all’interno del piano di incentivazione per il management relativo al periodo 2021-2022.

Risultato netto di esercizi precedenti

Ammonta a 8.792 migliaia di euro (42.578 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

Le variazioni intervenute nel corso dell’esercizio sono le seguenti:

- decremento di 33.943 migliaia di euro per destinazione della perdita dell’esercizio precedente;

- incremento di 157 migliaia di euro per la rimisurazione dei piani a benefici definiti al netto dell’effetto fiscale.

Risultato netto dell’esercizio

L’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 presenta un risultato positivo netto di Gruppo di 44.359 migliaia di euro (perdita di 33.943 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

Capitale e riserve - interessenze di minoranza

Ammontano a 949 migliaia di euro (557 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

Le variazioni intervenute nel corso dell’esercizio sono le seguenti:

- decremento di 209 migliaia di euro per destinazione del risultato dell’esercizio precedente;

- incremento di 600 migliaia di euro per l’aumento di capitale sociale di MADE eventi Srl.

- incremento di 1 migliaia di euro per la rimisurazione dei piani a benefici definiti al netto dell’effetto fiscale.

Risultato netto - interessenze di minoranza

Il risultato netto riferito alle interessenze di minoranza è negativo per 278 migliaia di euro (-209 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

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PASSIVITA’

Passività non correnti

18) Debiti verso banche
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I debiti verso banche non correnti pari a 98.159 migliaia di euro (saldo pari a zero al 31 dicembre 2020).

Riguardano i seguenti finanziamenti riconducibili alla Capogruppo:

  • per 55.084 migliaia di euro la quota del finanziamento sottoscritto in data 17 febbraio 2021 da un pool di primari istituti di credito (Intesa Sanpaolo, Banco BPM e Unicredit) con scadenza 31 dicembre 2025 e con 24 mesi di preammortamento. Tale finanziamento è remunerato a tasso di interesse variabile con copertura finanziaria (Interest Rate Swap) ed è soggetto alla misurazione su base semestrale di covenant finanziari. Con riferimento alla misurazione semestrale al 31 dicembre 2021 i covenant sono stati rispettati;
  • per 20.081 migliaia di euro la quota del finanziamento sottoscritto in data 22 febbraio 2021 da Cassa Depositi e Prestiti con scadenza 31 dicembre 2025 e con 24 mesi di preammortamento. Tale finanziamento è remunerato a tasso di interesse fisso ed è soggetto alla misurazione su base semestrale di covenant finanziari. Con riferimento alla misurazione semestrale al 31 dicembre 2021 i covenant sono stati rispettati;

I finanziamenti descritti sopra, sono assistiti per il 90% dell’importo erogato dalla garanzia rilasciata da SACE, nell’ambito del programma “Garanzia Italia” ai sensi dell’Art. 1 del Decreto Legge n.23/2020, convertito, con modificazioni dalla Legge n.40/2020 (c.d. “Decreto Liquidità”).

  • Per 7.000 migliaia di euro la quota del finanziamento sottoscritto in data 28 aprile 2021 da Simest con scadenza 31 dicembre 2027 e con 36 mesi di preammortamento. Tale finanziamento è remunerato a tasso di interesse fisso. Il finanziamento è stato concesso nell’ambito delle disponibilità della sezione del Fondo 394/8, ai sensi dell’articolo 91, commi 1 e 2, del decreto-legge 14 agosto 2020, n.104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n.126, e dell’articolo 6, comma 3, n. 1, del decreto-legge 28 ottobre 2020, n.137;
  • per 4.062 migliaia di euro la quota a medio-lungo termine del finanziamento di 5.000 migliaia di euro sottoscritto in data 19 maggio 2021 dalla Banca Carige con scadenza 31 marzo 2026 e con 12 mesi di preammortamento. Tale finanziamento è remunerato a tasso di interesse variabile;
  • per 9.932 migliaia di euro la quota del finanziamento sottoscritto in data 22 ottobre 2021 da Banca Bper con scadenza 30 settembre 2025 e con 21 mesi e 68 giorni di preammortamento. Tale finanziamento è remunerato a tasso di interesse variabile ed è soggetto alla misurazione su base semestrale di covenant finanziari. Con riferimento alla misurazione semestrale al 31 dicembre 2021 i covenant sono stati rispettati.

Per 2.000 migliaia di euro si riferiscono al finanziamento a medio lungo termine concesso a MADE Eventi Srl, in data 27 settembre 2021, dalla Banca Monte dei Paschi di Siena con scadenza 30 settembre 2024 e con 12 mesi di preammortamento. Tale finanziamento è remunerato al tasso di interesse fisso pari allo 0,95%. Il finanziamento è assistito per l’80% dell’importo erogato dalla garanzia rilasciata da SACE, nell’ambito del programma “Garanzia Italia” ai sensi dell’Art. 1 del Decreto Legge n.23/2020, convertito, con modificazioni dalla Legge n.40/2020 (c.d. “Decreto Liquidità”).

19) Debiti finanziari relativi al diritto d'uso delle attività in locazione

Ammontano a 370.568 migliaia di euro (405.961 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono così composti:

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Si riferiscono alla quota a medio-lungo termine della lease liability. Tale passività rappresenta l’obbligazione ad effettuare i pagamenti previsti dai contratti di locazione degli immobili e del parco auto, derivante dall’applicazione del principio IFRS 16 in vigore a partire dal 1° gennaio 2019.

La voce Debiti finanziari relativi al diritto d’uso delle attività in locazione include 367.703 migliaia di euro (401.848 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni verso parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 53 dedicata a tali operazioni.

20) Altre passività finanziarie

Ammontano a 70 migliaia di euro (saldo pari a zero al 31 dicembre 2020) e sono così composti:

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Gli Strumenti derivati si riferiscono a contratti di copertura finanziaria del rischio tasso su alcuni finanziamenti bancari a medio-lungo termine della Capogruppo.

21) Fondi per rischi e oneri

Ammontano a 72 migliaia di euro (379 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono così composti:

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La voce fondi per rischi ed oneri fa riferimento alla Capogruppo per passività presunte, connesse a situazioni che determineranno probabili esborsi futuri, calcolati in base al presumibile esito delle stesse.

La variazione in diminuzione si riferisce al fondo indennità suppletiva di clientela agenti.

22) Fondi relativi al personale

Ammontano a 9.529 migliaia di euro (10.062 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

I fondi per piani a benefici definiti, valutati applicando tecniche attuariali e riferiti al Trattamento di fine rapporto maturato al 31 dicembre 2021, si analizzano come segue:

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Il Gruppo nella determinazione dei conteggi attuariali si avvale del supporto di un professionista iscritto ad apposito Albo.

Di seguito sono evidenziate le principali ipotesi/assunzioni utilizzate per la determinazione attuariale dei Piani a benefici definiti:

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Il tasso di attualizzazione è stato determinato prendendo come riferimento l’indice per l’Eurozona Iboxx Corporate AA con durata uguale o maggiore a 10 anni.

Nella tabella seguente è fornita un’analisi di sensitività del debito al variare delle principali ipotesi utilizzate.

23) Imposte differite passive
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Ammontano a 3.643 migliaia di euro (11.260 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e rappresentano il saldo tra imposte differite attive ed imposte differite passive compensate a livello di singole società oggetto di consolidamento.

La voce comprende:

  • fondo imposte differite Ires pari a 3.152 migliaia di euro;
  • fondo imposte differite Irap pari a 491 migliaia di euro.

Per analisi relative alla movimentazione delle imposte differite passive si rimanda alla nota 49 del conto economico.

24) Altre passività

Ammontano a 655 migliaia di euro (saldo pari a zero al 31 dicembre 2020) e sono così composte:

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Si riferiscono alla quota a medio-lungo termine del debito relativo all’imposta sostitutiva sorta in seguito al riallineamento fiscaledi avviamenti e marchi di manifestazione. La quota corrente del fondo, pari a 655 migliaia di euro è stata classificata nei debiti tributari correnti. Pertanto, al 31 dicembre 2021 il debito complessivo ammonta a 1.310 migliaia di euro. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 49 del conto economico.

Passività correnti

25) Debiti verso banche

Ammontano a 938 migliaia di euro (49.018 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e risultano così composti:

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I debiti verso banche riguardano la Capogruppo, si riferiscono alla quota a breve termine del finanziamento concesso dalla banca Carige già descritto alla nota 18.

La variazione rispetto all’esercizio precedente è dovuta all’assenza di utilizzi delle linee di credito a breve termine (24.005 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e all’estinzione del debito relativo alle quote a breve termine del finanziamento concesso in data 30 aprile 2020 dall’Unione di Banche Italiane SpA (25.013 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

26) Debiti verso fornitori

Ammontano a 50.602 migliaia di euro (19.904 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). I debiti verso fornitori riguardano prevalentemente fornitori italiani e si riferiscono per la maggior parte ad acquisti di servizi necessari allo svolgimento delle manifestazioni fieristiche inerenti l’attività tipica del Gruppo. La variazione consegue principalmente al maggior volume di attività correlata alla ripresa delle attività fieristiche in presenza a partire dalla metà di giugno dopo la sospensione prolungata nell’esercizio 2020 a seguito della pandemia di Covid-19.

27) Acconti

Ammontano a 35.992 migliaia di euro (30.577 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

Riguardano gli acconti fatturati a clienti per le manifestazioni e i congressi che si svolgeranno successivamente alla chiusura dell’esercizio. La rilevazione dei ricavi è, infatti, posticipata sino allo svolgimento della manifestazione fieristica.

La variazione rispetto all’esercizio precedente è conseguente principalmente alla cadenza biennale o pluriennale di alcune manifestazioni oltre che all’effetto dell’evoluzione epidemiologica di Covid-19 che ha portato variazioni al calendario relativo al business fieristico.

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La voce Acconti include 1.339 migliaia di euro (771 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni verso parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 53 dedicata a tali operazioni.

28) Debiti finanziari relativi al diritto d'uso delle attività in locazione

Ammontano a 41.376 migliaia di euro (43.611 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono così composti:

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Si riferiscono alla quota a breve termine della lease liability. Tale passività rappresenta l’obbligazione ad effettuare i pagamenti previsti dai contratti di locazione degli immobili e del parco auto, ed è rilevata in applicazione del principio IFRS 16 in vigore a partire dal 1° gennaio 2019.

La voce Debiti finanziari relativi al diritto d’uso delle attività in locazione include 39.821 migliaia di euro (42.068 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni verso parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 53 dedicata a tali operazioni.

29) Altre passività finanziarie

Ammontano a 9.994 migliaia di euro (1.743 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono così composte:

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La voce “Debiti finanziari verso Controllante” si riferisce al saldo del conto corrente di corrispondenza in essere nella Capogruppo con Fondazione Fiera Milano. Il tasso fissato è pari all’euribor a 30 giorni più uno spread dello 0,75%. La variazione rispetto all’esercizio precedente è principalmente imputabile alla regolazione del canone di locazione.

La voce “Altri debiti finanziari” si riferisce alla valorizzazione del debito per l’acquisizione delle rimanenti quote di terzi della società Cipa FM.

La voce Altre passività finanziarie include 9.560 migliaia di euro (1.313 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni verso parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 53 dedicata a tali operazioni.

30) Fondi per rischi e oneri

Ammontano a 6.437 migliaia di euro (1.777 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono così composti:

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La voce si riferisce principalmente:

  • per 581 migliaia di euro a Cipa FM per rischi diversi costituiti a fronte di controversie legali;
  • per 5.584 migliaia di euro ai fondi per rischi relativi alla stima di probabili passività correlate alla riorganizzazione aziendale, calcolate in base al presumibile esito delle stesse sia attraverso valutazioni interne che con il supporto di legali esterni.
31) Debiti tributari

Ammontano a 4.955 migliaia di euro (3.849 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono così composti:

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La variazione dei debiti verso Erario per imposte dell’esercizio è principalmente imputabile al saldo dell’IRAP relativo all’esercizio 2019, la cui scadenza è stata prorogata al 30 giugno 2022.

La variazione dei debiti verso Erario per Irpef lavoratori dipendenti è dovuta a minori ritenute operate sui redditi di lavoro dipendente e assimilati a fronte della sospensione nell’esercizio 2020 dei versamenti conseguente alle misure governative adottate per l’emergenza sanitaria Covid-19.

Gli altri debiti tributari si sono incrementati nella società Gli altri debiti tributari si sono incrementati nella società Cipa per 1.032 migliaia di euro a fronte della chiusura di un contenzioso tributario e nella Capogruppo in relazione allaquota a breve termine del debito relativo all’imposta sostitutiva, sorta in seguito al riallineamento fiscaledi avviamenti e marchi di manifestazione.

32) Altre passività

Ammontano a 22.744 migliaia di euro (11.591 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono così composte:

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La variazione consegue principalmente al maggior volume di attività correlata alla ripresa delle attività fieristiche in presenza a partire dalla metà di giugno dopo la sospensione prolungata nell’esercizio 2020 a seguito della pandemia di Covid-19.

La voce Altre passività include 968 migliaia di euro (453 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni verso parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 53 dedicata a tali operazioni.

33) Attività e passività finanziarie

L’indebitamento finanziario di Gruppo e la relativa composizione sono riportate nella tabella che segue:

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L’indebitamento finanziario di Gruppo, non comprensivo della lease liability IFRS 16, al 31 dicembre 2021 presenta una disponibilità finanziaria netta di 47.413 migliaia di euro rispetto a un indebitamento finanziario netto di 23.872 migliaia di euro al 31 dicembre 2020.

Il miglioramento pari a 71.285 migliaia di euro è conseguente al cash flow positivo generato dalla ripresa dell’attività operativa oltre che ai contributi pubblici ricevuti quale ristoro delle riduzioni di margine operativo lordo causate dalla pandemia da Covid 19 negli esercizi 2020 e 2021.

L’indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS 16 ammonta a 364.531 migliaia di euro (473.444 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

Di seguito vengono esposte le informazioni integrative relative agli strumenti finanziari del Gruppo che consentono di meglio valutare:

  1. la rilevanza degli strumenti finanziari con riferimento alla situazione patrimoniale-finanziaria ed al risultato economico;
  2. la natura e l’entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari ai quali il Gruppo è stato esposto nel corso dell’esercizio e del precedente e le relative modalità di gestione.

Classi degli strumenti finanziari

Le voci espresse nello stato patrimoniale e le tipologie di rischio relative agli strumenti finanziari al 31 dicembre 2021 ed al 31 dicembre 2020 sono esposte nella matrice sottostante.

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Rilevanza degli strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari e la relativa rilevanza, con riferimento alla situazione patrimoniale ed al risultato economico al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2021, sono esposti nelle tabelle che seguono.

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Il valore contabile delle attività e passività finanziarie, come desumibile da quanto rappresentato nelle precedenti tabelle, rappresenta con ragionevole approssimazione il fair value (valore equo); infatti, gli strumenti finanziari sono rappresentati dal deposito cauzionale sui contratti di locazione immobiliare e dall’indebitamento a breve e medio-lungo termine.

Tali valori sono classificati al livello 3 della gerarchia prevista dal principio contabile IFRS 13.

Le variazioni delle passività derivanti dalle attività di finanziamento sono dettagliate nella tabella seguente:

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34) Gestione dei rischi finanziari e di mercato

I principali strumenti finanziari del Gruppo comprendono finanziamenti bancari, depositi bancari a vista a breve termine e debiti finanziari correnti nei confronti della Controllante Fondazione Fiera Milano.

Il Gruppo Fiera Milano presenta un favorevole ciclo di tesoreria grazie al profilo finanziario che caratterizza le società che organizzano manifestazioni fieristiche ed eventi congressuali. Infatti, gli operatori che organizzano fiere e congressi richiedono ai propri clienti un anticipo a conferma della loro iscrizione a partecipare all’evento ed il saldo viene generalmente incassato prima che l’evento abbia inizio o a conclusione dello stesso. I fornitori di beni e servizi sono, invece, pagati secondo i termini di pagamento comunemente in uso. Per gli organizzatori si genera, quindi, un capitale circolante negativo che porta ad un surplus di tesoreria.

Fiera Milano SpA, la Capogruppo che affitta a sua volta gli spazi espositivi agli Organizzatori, svolge per gli stessi il servizio di amministrazione e di tesoreria, incassando per loro conto tutto quanto gli espositori delle manifestazioni pagano all’Organizzatore. Dopo l’incasso, Fiera Milano SpA, in base alle condizioni contrattualmente definite, retrocede all’Organizzatore quanto di sua competenza e trattiene il corrispettivo per gli spazi affittati del quartiere fieristico e per servizi forniti. Questo sistema consente anche a Fiera Milano SpA di incassare in anticipo i propri corrispettivi, in linea con quanto avviene per gli Organizzatori. Quindi, nell’ambito del Gruppo Fiera Milano, le società che godono di tale favorevole ciclo di tesoreria sono le società organizzatrici di manifestazioni e la Capogruppo.

Si descrivono di seguito le principali tipologie di rischio a cui il Gruppo è esposto.

34.1 Rischi di credito

Il rischio di credito rappresenta l’esposizione del Gruppo a potenziali perdite derivanti dall’inadempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. Il rischio di credito è adeguatamente monitorato anche in relazione al ciclo di tesoreria che caratterizza le attività del Gruppo. Fiera Milano, peraltro, ospita ed organizza manifestazioni leader nei rispettivi settori, per le quali il grado di fidelizzazione degli espositori è molto elevato. Per la Capogruppo Fiera Milano SpA, il sistema vigente fa sì che tutti gli incassi provenienti dagli espositori convergano nelle casse di Fiera Milano SpA e che quest’ultima retroceda ai propri clienti-organizzatori quanto a loro spettante.

Con riguardo alle società MADE eventi Srl e Ipack Ima Srl, va segnalato che una parte dei servizi resi ad espositori di manifestazioni viene fatturata ed incassata per conto della singola società del Gruppo sempre da Fiera Milano SpA. In ogni caso, tali società svolgono le consuete verifiche di solvibilità dei potenziali clienti ed il saldo viene costantemente monitorato dalle funzioni preposte per l’avvio di ogni opportuna azione di recupero.

Relativamente ai rischi di credito sono state individuate tre differenti categorie: organizzatori, espositori e altri crediti.

La prima classe di rischio è identificata negli La prima classe di rischio è identificata negliorganizzatoridelle manifestazioni; i crediti appartenenti a questa classe sono stati catalogati come i meno rischiosi in quanto la Capogruppo Fiera Milano SpA gestisce la tesoreria di quasi tutte le manifestazioni che si svolgono nei due Quartieri. Il fondo svalutazione derivante da questa classe di crediti rappresenta infatti una minima parte dei volumi effettivi di incasso e riguarda prevalentemente alcune situazioni creditorie la cui evoluzione fa temere una difficile recuperabilità.

La seconda classe di rischio è identificata negli La seconda classe di rischio è identificata negliespositoridelle manifestazioni; i crediti di questa classe sono stati considerati come livello di rischio medio in quanto gli espositori devono effettuare il pagamento prima del termine della manifestazione.

La terza classe di rischio è identificata negli La terza classe di rischio è identificata neglialtricrediti, che si riferiscono principalmente alle attività accessorie alle manifestazioni (allestimenti, congressi, promozioni, servizi internet) e ad attività non di mostra (sponsor, pubblicità e altri). Per questi crediti gli incassi avvengono a normale scadenza delle fatture.

Come ulteriore strumento di attenuazione del rischio di credito è previsto il ricorso a specifiche garanzie.

L’emergenza Covid-19 non ha manifestato ulteriori rischi specifici in merito alla recuperabilità dei crediti.

Le classi di rischio di credito, al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2021, con l’evidenza della relativa composizione dello scaduto sono di seguito riportate:

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Il fondo svalutazione crediti è calcolato in base ai criteri di presunta recuperabilità, sia attraverso valutazioni interne che con il supporto di legali esterni.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021, con la suddivisione per classi di appartenenza è dettagliata nelle tabelle che seguono:

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34.2 Rischio di liquidità

Il Gruppo ha posto in essere misure volte ad assicurare che siano mantenuti livelli adeguati di capitale circolante e liquidità. L’impatto delle restrizioni sulle attività fieristiche dettate dalla pandemia Covid-19, sui risultati economici e sui flussi finanziari, è stato compensato dalla ripartenza dell’attività fieristica a partire 15 giugno 2021, da quella dei congressi dal 1° luglio 2021, e dai contributi pubblici ricevuti quale ristoro delle riduzioni di margine operativo lordo causate dalla pandemia da Covid 19 negli esercizi 2020 e 2021.

A tale riguardo si dà evidenza dell’indebitamento finanziario netto, non comprensivo della A tale riguardo si dà evidenza dell’indebitamento finanziario netto, non comprensivo della lease liability IFRS 16,che alla data del 31 dicembre 2021 presenta una disponibilità di 47.413 migliaia di euro, in miglioramento rispetto al dato del 31 dicembre 2020.

L’obiettivo di risk management del Gruppo è quello di garantire, anche in presenza di indebitamento finanziario, un adeguato livello di liquidità, minimizzando il relativo costo opportunità e mantenendo un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito.

Nel mese di febbraio 2021 sono stati sottoscritti due finanziamenti a 5 anni, con 24 mesi di preammortamento per complessivi 75 milioni di euro, entrambi assistiti per il 90% dell’importo erogato dalla garanzia rilasciata da SACE, nell’ambito del programma “Garanzia Italia” ai sensi dell’Art. 1 del Decreto Legge n. 23/2020, convertito, con modificazioni dalla Legge n.40/2020 (c.d. “Decreto Liquidità”). In particolare, è stato sottoscritto un finanziamento con un pool di primari istituti di credito (Intesa Sanpaolo, Banco BPM e Unicredit) per 55 milioni di euro e un finanziamento con Cassa Depositi e Prestiti per 20 milioni di euro, soggetti alla misurazione su base semestrale di covenant finanziari a partire dal 30 giugno 2021.

La Capogruppo ha sottoscritto con SIMEST il 28 aprile 2021, un finanziamento da 7 milioni di euro concesso nell’ambito delle disponibilità della sezione del Fondo 394/8, ai sensi dell’articolo 91, commi 1 e 2, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, e dell’articolo 6, comma 3, n. 1, del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137. Il finanziamento ha scadenza 31 dicembre 2027, con termine del periodo di preammortamento il 31 dicembre 2023.

Nel mese di maggio è stato sottoscritto con Banca Carige un finanziamento pari a 5 milioni di euro, a 5 anni con 12 mesi di preammortamento, garantito al 90% da SACE nell’ambito del programma “Garanzia Italia” sopra citato.

In data 22 ottobre è stato sottoscritto un finanziamento con Banca Bper pari a 10 milioni di euro, con scadenza 30 settembre 2025 e 21 mesi di preammortamento.

Made Eventi Srl in data 27 settembre 2021 ha sottoscritto un finanziamento con Banca Monte dei Paschi di Siena pari a 2 milioni di euro, con scadenza 30 settembre 2024 e 12 mesi di preammortamento, garantito all’80% da SACE nell’ambito del programma “Garanzia Italia” sopra citato.

Il Gruppo ha la disponibilità di utilizzare linee di credito per un ammontare pari a 75 milioni di euro, pertanto, dispone ad oggi di risorse finanziarie adeguate a coprire i fabbisogni finanziari di breve e medio periodo, anche tenendo conto del contesto economico generale, tuttora caratterizzato da una situazione di incertezza circa la tempistica della ripresa delle attività conseguenti alla pandemia di Covid-19. Le proiezioni finanziarie 2022-2026 evidenziano che il Gruppo tornerà a produrre flussi di cassa adeguati al rimborso dei finanziamenti ricevuti, nel rispetto dei covenant concordati e dell’equilibrio patrimoniale e finanziario.

Nelle tabelle che seguono vengono esposte le analisi per scadenze delle passività finanziarie e la stima dei relativi interessi passivi per periodo di maturazione al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021.

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34.3 Rischi di mercato

Il Gruppo si riserva di utilizzare adeguati strumenti di copertura qualora i rischi di mercato divenissero rilevanti.

a) Rischio di tasso di interesse

Il Gruppo dispone di accesso a linee di credito a condizioni competitive e quindi è in grado di ben fronteggiare eventuali fluttuazioni dei tassi. Peraltro, il Gruppo svolge un continuo monitoraggio delle condizioni di mercato allo scopo di intervenire prontamente in presenza di variazioni di scenario.

Per quanto riguarda la composizione dei debiti nei confronti del sistema bancario, si fa riferimento a quanto esposto nelle note 18 e 25.

Di seguito viene esposta un’analisi di sensitività al rischio tasso di interesse, che evidenzia gli oneri ed i proventi finanziari che si sarebbero avuti sul patrimonio netto e sul conto economico 2020 e 2021 per effetto di variazioni del tasso di interesse considerando un range di oscillazione in più o in meno di 0,5 punti.

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b) Rischio di cambio

Il Gruppo, che opera su più mercati a livello mondiale, è naturalmente esposto a rischi di mercato connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio.

In continuità con il precedente esercizio, tale rischio è considerato poco significativo nonostante l’attività del Gruppo nei mercati internazionali. Ciò è dovuto al fatto che il Gruppo non ha acceso finanziamenti in valute estere; inoltre, in relazione alle attività estere, il rischio cambio è sostanzialmente limitato in quanto ogni paese sostiene i costi nella stessa valuta nella quale realizza i ricavi e deriva principalmente da transazioni infragruppo per riaddebiti relativi a cost sharing agreement, che determinano un’esposizione al rischio cambio in capo alla società che ha una valuta funzionale diversa da quella nella quale la transazione infragruppo è denominata.

c) Rischi di variazione prezzo delle materie prime

L’esposizione a tale fattore di rischio è descritta nel paragrafo Rischio di aumento del prezzo delle materie prime e di scarsità di materiali e manodopera presente nella Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione.

35) Informativa su garanzie prestate, impegni ed altre passività potenziali

Garanzie prestate

Ammontano complessivamente a 4.948 migliaia di euro e sono così composte:

  • 3.186 migliaia di euro per la fideiussione rilasciata a favore di SIMEST SpA a garanzia delle obbligazioni assunte con il contratto di finanziamento richiesto dalla Società a valere sulle risorse del Fondo di cui alla legge 394/81;
  • 924 migliaia di euro per la fideiussione rilasciata dalla Capogruppo a favore di Conserva Holding Srl per conto della società controllata Nolostand SpA a garanzia delle obbligazioni assunte con il contratto di locazione del magazzino;
  • 501 migliaia di euro per la fideiussione rilasciata dalla Capogruppo a favore dell’Agenzia delle Entrate per conto della società La Fabbrica del Libro SpA liquidata in data 10 novembre 2019 a garanzia della richiesta di rimborso IVA anno d’imposta 2019;
  • 213 migliaia di euro per la fideiussione rilasciata dalla Capogruppo a favore dell’Amministrazione Finanziaria - Agenzia delle Entrate di Milano per conto della società La Fabbrica del Libro SpA liquidata in data 10 novembre 2019 a copertura delle compensazioni effettuate nell’ambito del consolidato IVA di Gruppo;
  • 74 migliaia di euro per fideiussioni rilasciate a garanzia dei contratti di locazione della società controllata MADE eventi Srl;
  • 50 migliaia di euro per la fideiussione rilasciata a favore di Fabrica Immobiliare SGR SpA a garanzia dell’immobile in affitto relativo alla sede operativa di Roma della divisione Business International.

Passività potenziali

Si segnala che sono in essere alcuni procedimenti legali il cui rischio di soccombenza, stimato in circa 960 migliaia di euro, è stato ritenuto possibile dal legale incaricato.

CONTO ECONOMICO

36) Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Ammontano a 129.756 migliaia di euro (73.635 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

La composizione per tipologie di ricavi è la seguente:

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L’aumento dei ricavi è dovuto alla ripresa delle attività fieristiche e congressuali in presenza a partire dalla metà di giugno per le fiere e dal mese di luglio per i congressi. La variazione è dovuta principalmente alla presenza nell’esercizio in esame delle “biennali anno dispari” Host, Sicurezza, Tuttofood e Made Expo, delle pluriennali ospitate EMO e CPHI oltre che delle biennali ospitate Vitrum e Made in Steel. Tutto questo grazie alla riprogrammazione del calendario fieristico e congressuale, che è stato rivisto posticipando quando possibile gli eventi originariamente pianificati nel corso del primo semestre nella seconda metà dell’anno. Inoltre, a differenza dell’anno in corso, nel 2020, alcune manifestazioni si erano svolte in forma ridotta, tra le quali: la direttamente organizzata HOMI Fashion&Jewels e le ospitate The Micam autunno e Lineapelle-A new point of view. La sospensione prolungata nel primo semestre dell’anno per pandemia da Covid-19 ha portato all’annullamento di alcune importanti manifestazioni (Lineapelle I semestre, Milano Unica primavera e The Micam primavera). Si segnala il posticipo nel 2022 della biennale Transpotec Logitec.

Per quanto riguarda i congressi al MiCo si sono svolti due importanti eventi sui cambiamenti climatici: Youth4Climate e Pre Cop 26 oltre che Driving Ambition a settembre. Nel mese di ottobre MiCo ha ospitato World Routes, il più importante evento dell'industria dell’aviazione, organizzato da Informa Markets, mentre nello stesso periodo del 2020 l’attività congressuale era stata sospesa.

La voce Ricavi delle vendite e delle prestazioni include 1.650 migliaia di euro (4.682 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni con parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 53 dedicata a tali operazioni.

37) Costi per materiali

Ammontano a 1.722 migliaia di euro (1.586 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

La composizione per tipologia di costo è la seguente:

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38) Costi per servizi

Ammontano a 74.344 migliaia di euro (45.519 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

La composizione per tipologia di costo è la seguente:

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La voce “Costi per servizi” comprende, prevalentemente, costi per la gestione dei quartieri nelle fasi di mobilitazione, svolgimento e smobilitazione delle manifestazioni e dei congressi.

La variazione consegue principalmente al maggior volume di attività correlata alla ripresa delle attività fieristiche in presenza a partire dalla metà di giugno dopo la sospensione prolungata nell’esercizio 2020 a seguito della pandemia di Covid-19.

La voce Costi per servizi include 1.651 migliaia di euro (276 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni con parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 53 dedicata a tali operazioni.

39) Costi per godimento di beni di terzi

Ammontano a 517 migliaia di euro (453 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e risultano così ripartiti:

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La voce “Altri affitti passivi” è prevalentemente riconducibile alla licenza d’uso di un marchio di manifestazione.

40) Costi del personale

Ammontano a 41.489 migliaia di euro (31.852 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e risultano così ripartiti:

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I salari e stipendi e gli oneri sociali ad essi correlati si incrementano principalmente per l’attivazione nell’esercizio precedente, del Fondo d’Integrazione Salariale (FIS).

La voce “Altri costi” comprende, per 736 migliaia di euro, i costi relativi al “Piano di incentivazione a medio termine” approvato in data 28 aprile 2021 dall’Assemblea degli Azionisti di Fiera Milano SpA. Tale piano ha lo scopo di incentivare il management al raggiungimento degli obiettivi strategici della Società e ad allineare gli interessi dei beneficiari con quelli degli azionisti. Il Piano prevede l’attribuzione a favore dei beneficiari di un determinato numero di azioni ordinarie a fronte del raggiungimento di specifici e predeterminati “obiettivi di performance”, relativi al periodo 2021-2022.

La voce Costi del personale include 4 migliaia di euro (10 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni con parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 53 dedicata a tali operazioni.

Il numero medio dei Dipendenti (inclusi i Lavoratori con contratto a termine), ripartito per categorie, è indicato nella tabella che segue:

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41) Altre spese operative

Ammontano a 2.942 migliaia di euro (2.467 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e risultano così ripartite:

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La variazione in aumento della voce “Imposte non sul reddito e tasse” si riferisce principalmente all’incremento della quota variabile della tassa sui rifiuti parametrata ai maggiori volumi di raccolta correlati alla ripresa delle attività fieristiche a partire dalla metà di giugno.

La voce Altre spese operative include 298 migliaia di euro (230 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni con parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 53 dedicata a tali operazioni.

42) Proventi diversi

Ammontano a 73.146 migliaia di euro (16.875 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e risultano così ripartiti:

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La variazione in aumento si riferisce principalmente ai contributi pubblici non ricorrenti pari a 61.490 migliaia di euro che sono stati ricevuti a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

In particolare, in data 21 luglio Fiera Milano SpA ha ricevuto da Simest un contributo, pari a 10.000 migliaia di euro, a valere sul Fondo per la Promozione Integrata a ristoro dei costi fissi non coperti da utili relativi al periodo dal 1° marzo 2020 al 31 dicembre 2020.

Lo scorso dicembre la Capogruppo e le controllate Fiera Milano Congressi SpA e Made eventi Srl, hanno ricevuto contributi per 33.417 migliaia di euro a valere sul fondo istituito dal decreto-legge n. 34 del 19 maggio 2020 (convertito con modificazioni dalla legge n. 77 del 17 luglio 2020) relativi all’anno 2020, e per 18.073 migliaia di euro a valere sul fondo istituito dal decreto-legge n. 41 del 22 marzo 2021 (convertito con modificazioni dalla legge n. 69 del 21 maggio 2021) relativi all’anno 2021. Tali contributi sono stati calcolati sulle riduzioni di margine operativo lordo subìte nei periodi di lockdown conseguenti all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Nella tabella che segue se ne descrivono i dettagli salienti:

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La voce “Altri proventi” comprende il provento non ricorrente per 5.500 migliaia di euro, relativo alla riduzione temporanea per l’anno 2021, dei canoni di locazione dei poli fieristici di Rho e Milano e del centro congressi, concessa dalla Controllante Fondazione Fiera Milano a seguito della situazione emergenziale legata alla pandemia di Covid-19 che ha comportato la sospensione dell’attività del settore fieristico per un prolungato periodo di tempo nel corso del corrente esercizio.

La voce Proventi diversi include 6.264 migliaia di euro (14.913 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni con parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 53 dedicata a tali operazioni.

43) Risultato di Società collegate e joint venture valutate a patrimonio netto

La voce ammonta a 1.207 migliaia di euro (532 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e si riferisce alle seguenti partecipazioni in joint venture:

  • Hannover Milano Global Germany GmhH per 1.586 migliaia di euro (693 migliaia di euro al 31 dicembre 2020);
  • Ipack Ima Srl per -255 migliaia di euro (-262 migliaia di euro al 31 dicembre 2020);
  • MiCo DMC Srl per -124 migliaia di euro (101 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
44) Svalutazione dei crediti e altri accantonamenti

Ammontano a 5.925 migliaia di euro (-1.278 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

La movimentazione della voce è evidenziata nella seguente tabella:

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Per una più dettagliata analisi relativa alla movimentazione del fondo svalutazione crediti e dei fondi rischi dell’esercizio si rimanda a quanto in precedenza commentato alle note 13, 21 e 30.

45) Ammortamenti

Ammortamenti di immobili, impianti e macchinari e attività per diritto d'uso

Ammontano a 42.017 migliaia di euro (42.513 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

Il dettaglio degli ammortamenti è riportato nella relativa sezione delle Note Esplicative a commento della voce Immobili, impianti e macchinari e della voce Diritti d’uso delle attività in locazione.

Ammortamenti Attività immateriali

Ammontano a 3.195 migliaia di euro (2.248 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

Il dettaglio degli ammortamenti è riportato nella relativa sezione delle Note Esplicative a commento della voce Attività immateriali a vita definita.

46) Rettifiche di valore di attività

Ammontano a 22 migliaia di euro (saldo pari a zero al 31 dicembre 2020).

Il dettaglio della voce è evidenziato nella seguente tabella:

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47) Proventi finanziari e assimilati

Ammontano a 1.028 migliaia di euro (274 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono così suddivisi:

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La voce Proventi finanziari e assimilati include 27 migliaia di euro (24 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni con parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 53 dedicata a tali operazioni.

48) Oneri finanziari e assimilati

Ammontano a 14.420 migliaia di euro (12.981 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono così suddivisi:

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La variazione è conseguente principalmente al maggiore indebitamento medio su scadenze a medio-lungo termine e alla quota finanziaria di una sanzione amministrativa, parzialmente compensate dal decremento degli oneri finanziari su attività in leasing, riferiti alla lease liability derivante dall’applicazione del principio contabile IFRS 16.

La voce Oneri finanziari e assimilati include 11.715 migliaia di euro (12.568 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni con parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 53 dedicata a tali operazioni.

49) Imposte sul reddito

La voce imposte sul reddito è pari a -24.365 migliaia di euro (-12.873 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

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Le imposte dell’esercizio comprendono principalmente gli effetti del riallineamento fiscale di avviamenti e marchi di manifestazione previsto dall’art.110 del D.L. 104/20 come modificato dall’art. 1 c. 83 della legge nr.178 del 30 dicembre 2020 (Legge di bilancio 2021). L’esercizio di tale facoltà ha permesso la realizzazione di un beneficio pari a 15.888 migliaia di euro, composto da iscrizioni di nuove imposte anticipate per 8.577 migliaia di euro, da rilasci di imposte differite passive per 9.293 migliaia di euro a fronte di un costo per imposta sostitutiva pari a 1.982 migliaia di euro classificato nelle imposte correnti.

L’analisi delle imposte correnti al 31 dicembre 2021 è di seguito evidenziata:

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Le imposte correnti IRAP si riferiscono all’imposta relativa all’esercizio 2019, la cui scadenza è stata prorogata al 30 giugno 2022.

I proventi da consolidato fiscale riflettono il provento riconosciuto da Fondazione Fiera Milano per l’apporto della perdita fiscale Ires maturata nel presente esercizio che sarà remunerata una volta compensata con gli imponibili Ires presenti nel consolidato fiscale stesso e sulla base della valutazione sulla recuperabilità delle stesse nei limiti dell’orizzonte temporale dei piani approvati.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite, suddivise per tipologia, sono così dettagliate:

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Le imposte differite a carico dell’esercizio ammontano a -18.364 migliaia di euro e rappresentano il saldo tra imposte differite attive (-9.018 migliaia di euro) e imposte differite passive (-9.346 migliaia di euro).

La variazione delle imposte differite è dovuta principalmente agli effetti del riallineamento fiscale di avviamenti e marchi di manifestazione come già commentato alla voce “Imposte sul reddito”. Si segnala che le imposte differite attive relative al riallineamento fiscale pari a 8.577 migliaia di euro sono state utilizzate in chiusura di esercizio per 430 migliaia di euro.

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La voce Imposte sul reddito include -8.745 migliaia di euro (-12.535 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni verso parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 53 dedicata a tali operazioni.

50) Risultato netto dell’esercizio delle attività discontinue

Il Risultato netto dell’esercizio delle attività discontinue ammonta a 1.172 migliaia di euro, e si riferisce alla vendita del ramo d’azienda “Testate editoriali”.

51) Risultato netto dell’esercizio attribuibile ai soci della Controllante

L’utile dell’esercizio del Gruppo al 31 dicembre 2021 ammonta a 44.359 migliaia di euro, rispetto a una perdita di 33.943 migliaia di euro al 31 dicembre 2020.

52) Risultato per azione

L’esercizio 2021 presenta un risultato per azione di 0,6192 euro rispetto a -0,4752 euro per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, determinato dividendo il risultato netto per il numero medio ponderato delle azioni di Fiera Milano SpA in circolazione durante l’esercizio.

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Il valore utilizzato come numeratore nel calcolo dell’utile (perdita) base e dell’utile (perdita) diluito per azione è pari a 44.359 migliaia di euro nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 (-33.943 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

La media ponderata delle azioni ordinarie utilizzata nel calcolo dell’utile (perdita) base e dell’utile (perdita) diluito per azione, con relativa riconciliazione tra i due dati, è indicata nella tabella che segue:

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Nel corso dell’esercizio non sono stati emessi strumenti, incluse azioni di potenziale emissione, che potrebbero diluire l’utile base per azione in futuro, inoltre, dopo la data di chiusura dell’esercizio non sono state concluse operazioni concernenti le azioni ordinarie o le potenziali azioni ordinarie.

53) Rapporti con parti correlate

I rapporti intrattenuti dalle società sia nell’ambito del Gruppo che con le altre parti correlate sono di norma regolate a condizioni di mercato.

Nell’ambito delle azioni intraprese in materia di governo societario, Fiera Milano SpA ha approvato in data 16 giugno 2021, con entrata in vigore dal 1° luglio, l’aggiornamento della procedura riguardante i “Principi di Comportamento in materia di operazioni con parti correlate”, come indicato nel capitolo dedicato al “Governo societario e gli assetti proprietari” della Relazione finanziaria annuale cui si rinvia.

I rapporti di natura commerciale tra le società del Gruppo Fiera Milano sono volti alla organizzazione e gestione delle manifestazioni e degli altri eventi gestiti dal Gruppo. Fiera Milano SpA presta servizi di tipo amministrativo nei confronti di alcune controllate al fine di ottimizzare l’impiego di risorse e competenze professionali oltre a servizi di comunicazione anche al fine di un’adeguata armonizzazione dell’immagine del Gruppo.

Tutte le società controllate italiane, eccetto MADE eventi Srl, in qualità di società consolidate, hanno inoltre optato ai fini dell’Ires per il regime del “consolidato fiscale nazionale”, della durata obbligatoria di tre esercizi.

L’adozione del consolidato fiscale consente al Gruppo Fiera Milano un indubbio vantaggio economico e finanziario, rappresentato in particolare dalla possibilità di utilizzare immediatamente le perdite fiscali del Gruppo stesso, conseguite negli esercizi di validità dell’opzione, in compensazione del reddito delle società consolidate, realizzando quindi in via immediata il risparmio fiscale derivante dall’utilizzo di tali perdite.

I rapporti giuridici interni tra le società partecipanti al consolidato fiscale sono disciplinati da un regolamento che prevede, altresì, una procedura uniforme per un corretto adempimento degli obblighi fiscali e delle connesse responsabilità delle società partecipanti.

Nei prospetti di stato patrimoniale e di conto economico gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate, se significative, sono evidenziate distintamente dalle voci di riferimento. Il Gruppo tenuto conto dell’ammontare complessivo delle partite patrimoniali ed economiche ha ritenuto di individuare in 2 milioni di euro la soglia di significatività per l’indicazione separata degli importi patrimoniali e in 1 milione di euro per gli importi di natura economica.

Con riferimento alle parti correlate, nel seguito si forniscono informazioni di dettaglio sulle operazioni realizzate, suddividendole tra “Rapporti con la Controllante Fondazione Fiera Milano”, “Rapporti con Società a controllo congiunto” e “Rapporti con altre parti correlate”.

Rapporti con la Controllante Fondazione Fiera Milano

I rapporti di tipo ricorrente sono riepilogati nel seguito.

I Contratti di locazione immobiliare con Fiera Milano SpA

Come esposto in seguito in data 31 marzo 2014 sono stati stipulati i nuovi contratti di locazione del polo fieristico di Rho e di Milano. Tali contratti hanno avuto effetto a partire dal secondo semestre 2014.

In data 18 gennaio 2003, Fiera Milano SpA aveva stipulato con Fondazione Fiera Milano un contratto di locazione riguardante il Quartiere Fieristico di Rho. Nel medesimo contratto era stato definito il canone per la locazione del Polo Urbano, con allineamento della data di decorrenza per i Quartieri Espositivi dal 1° gennaio 2006.

Il termine per la disdetta era inizialmente fissato entro 18 mesi dalla scadenza del 31 dicembre 2014. In data 31 marzo 2014 sono stati stipulati i nuovi contratti di locazione dei Quartieri Fieristici. I nuovi contratti di locazione prevedono entrambi una durata di 9 anni a decorrere dal 1° luglio 2014 (previa risoluzione consensuale anticipata dei contratti in vigore, la cui scadenza era prevista per il 31 dicembre 2014) e sono rinnovabili automaticamente per ulteriori 9 anni.

Per quanto riguarda il contratto di locazione del Quartiere Fieristico di Rho, rispetto al precedente contratto le cui condizioni economiche hanno avuto validità fino al 30 giugno 2014, è stata concordata una riduzione del canone di locazione di 2.000 migliaia di euro nel secondo semestre 2014 e di 14.000 migliaia di euro per anno dal 2015 e per gli anni successivi. Il canone di locazione è pertanto fissato in 24.400 migliaia di euro per il secondo semestre 2014 e in 38.800 migliaia di euro per anno dal 2015 e per gli anni successivi, aggiornato annualmente sulla base del 100% della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.

Con riferimento al Polo Urbano, le parti, con il rinnovo dell’anno 2014, hanno inizialmente concordato di confermare il canone di locazione, pari a 2.850 migliaia di euro per anno, aggiornato annualmente sulla base del 100% della variazione dell’indice ISTAT. Successivamente, in data 8 maggio 2019 Fiera Milano ha raggiunto un accordo modificativo di tale canone che, con efficacia a partire dal 1° giugno 2019, ha previsto una riduzione di 1.500 migliaia di euro all’anno, nonché l’esclusione dalla locazione di talune aree del polo fieristico di Milano principalmente adibite a parcheggio. A fronte della predetta riduzione del canone di locazione, a partire dal 1° giugno 2019, Fiera Milano corrisponde a Fondazione Fiera Milano, in quattro rate trimestrali anticipate, un canone di locazione annuo pari a 1.413 migliaia di euro, indicizzato al 100% della variazione dell’indice ISTAT.

La modifica del contratto di locazione nei termini sopra descritti costituisce una modifica sostanziale di un’Operazione di Maggiore Rilevanza tra parti correlate. Pertanto, l’operazione è stata approvata in data 8 maggio 2019 - ai sensi dell’articolo 9.1 della Procedura Parti Correlate - dal Consiglio di Amministrazione della Società, previo ottenimento del parere motivato favorevole del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità in data 7 maggio 2019. Nei termini di legge, è stato depositato e messo a disposizione del pubblico presso la sede legale e la sede operativa e amministrativa di Fiera Milano, sul sito internet e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato, un Documento Informativo redatto ai sensi dell’articolo 10.2 della Procedura Parti Correlate e del Regolamento Consob n. 17221/2010. Con particolare riguardo alla suddetta procedura, si ricorda che Fiera Milano è una società quotata di minori dimensioni e, in quanto tale, beneficia della deroga concessa ai sensi dell’art. 10, comma 1, del Regolamento Consob 17221/2010.

A conferma delle condizioni di mercato applicate, i canoni di locazione sono stati determinati dalle parti anche tenendo conto degli elaborati peritali redatti per Fiera Milano SpA da un esperto indipendente.

Riduzione temporanea canoni di locazione con Fiera Milano SpA per emergenza Covid-19

Alla luce della situazione emergenziale legata alla pandemia Covid-19 che, di fatto, ha comportato per cause di forza maggiore la sospensione dell’attività del settore fieristico per un prolungato periodo di tempo nel corso del corrente esercizio, le parti hanno concordato, per eccessiva onerosità sopravvenuta, una temporanea riduzione dei canoni di locazione dei poli fieristici di Rho e di Milano per l’anno 2021, nonché l’estensione a tutto il 2021 e 2022 del regime di pagamento differito delle rate trimestrali dei canoni previsti dai Contratti di Locazione già convenuto per l’esercizio precedente a partire dal 31 marzo 2020.

L’importo complessivo della riduzione è pari a 5.054 migliaia di euro.

Le modifiche dei suddetti contratti di locazione si qualificano come Operazioni di Maggiore Rilevanza ai sensi della Procedura Parti Correlate e del Regolamento Consob 17221/2010 costituendo una modifica di un’Operazione di Maggiore Rilevanza fra parti correlate. Ai sensi dell’articolo 9.1 della Procedura Parti Correlate della Società, l’operazione è stata quindi approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 20 dicembre 2021, previo ottenimento del parere favorevole rilasciato in pari data da parte del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità. Nella stessa data, il Documento Informativo redatto ai sensi dell’articolo 10.2 della Procedura Parti Correlate e del Regolamento Consob n. 17221/2010 è stato depositato e messo a disposizione del pubblico presso la sede operativa e amministrativa di Fiera Milano, sul sito internet della Società e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato. In merito alla suddetta procedura si ricorda che Fiera Milano è una società quotata di minori dimensioni e che, in quanto tale, beneficia della deroga concessa ai sensi dell’art. 10, comma 1, del Regolamento Consob 17221/2010, pertanto, fermi restando gli obblighi di informativa al pubblico, sono applicati alle operazioni di maggiore rilevanza gli stessi presidi previsti nella Procedura per le operazioni di minore rilevanza.

Le riduzioni operate sono state contabilizzate nel rispetto del principio contabile IFRS 16 Leases e successivi emendamenti con impatto diretto sul conto economico alla voce “Altri proventi”, come meglio descritto al capitolo 1.2 Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati. Tali proventi si riferiscono ad operazioni non ricorrenti e sono evidenziati con separata indicazione nella voce di riferimento.

II Contratto di locazione immobiliare con Fiera Milano Congressi SpA

In data 24 gennaio 2000, Fondazione Fiera Milano ha stipulato con Fiera Milano Congressi SpA un contratto, avente durata fino al 31 dicembre 2012, relativo alla disponibilità di parte dell’ex Padiglione n.17 all’interno del Polo Urbano. In data 15 marzo 2005 tale contratto è stato aggiornato per tenere conto dell’ampliamento del centro congressi. Il nuovo accordo tra Fondazione Fiera Milano e Fiera Milano Congressi SpA prevedeva la scadenza in data 30 giugno 2011 rinnovabile fino al 30 giugno 2017.  Con lettera datata 9 febbraio 2016, Fondazione non ha esercitato la disdetta del contratto stesso entro il 30 giugno 2016, pertanto, il contratto si è automaticamente rinnovato fino al 30 giugno 2023.

Nella convenzione in essere Fiera Milano Congressi SpA corrisponde un canone fisso annuo pari a 350 migliaia di euro (rivalutato annualmente dell’ISTAT) cui si aggiunge un canone variabile del 5% sull’eccedenza dei ricavi rispetto ad una soglia minima di fatturato generato sull’area in locazione.

Con riguardo alla locazione dei padiglioni 5 e 6 all’interno del Polo Urbano, in data 18 maggio 2009, Fondazione Fiera Milano ha stipulato con Fiera Milano Congressi SpA un contratto preliminare riguardante la costruzione del nuovo centro congressi inaugurato nel mese di maggio 2011 che, integrato con le aree congressuali del Padiglione 17, è stato denominato MiCo - Milano Congressi. Il contratto definitivo di locazione dell’area denominata “South Wing” (ex padiglioni 5 e 6) decorre dal 1° maggio 2011 con durata di nove anni, automaticamente rinnovato per un ulteriore periodo di nove anni salvo disdetta da una delle parti. Il canone annuo di locazione a regime è stato definito in una quota fissa pari a 3.000 migliaia di euro oltre a una quota variabile pari al 5% dell’eccedenza del fatturato realizzato da Fiera Milano Congressi SpA sull’area in oggetto per i soli periodi di business plan 2011/2014. Il canone è aggiornato annualmente in misura pari al 100% della variazione dell’indice ISTAT, registrato nell’anno precedente. Nello stesso contratto è stata prevista la riduzione del canone di locazione a regime per i primi quattro anni. In particolare, è stato concordato il canone del primo anno di locazione pari a 750 migliaia di euro e di aumentare tale canone di 750 migliaia di euro nei successivi tre anni fino al raggiungimento della quota fissa del canone a regime pari a 3.000 migliaia di euro. A seguito del raggiungimento della quota fissa a regime non è più dovuto a partire dall’esercizio 2015 alcun canone variabile.

In data 30 luglio 2021 è stato sottoscritto l’accordo con il quale la Capogruppo ha concesso in sublocazione a Fiera Milano Congressi il Polo Interno (padiglioni 3 e 4) ai fini congressuali. Il presente Contratto avrà durata di sei anni a far data 1° settembre 2021 e si intenderà automaticamente rinnovato altri sei anni salvo il caso in cui sopravvenga disdetta da comunicarsi all'altra parte, a mezzo di lettera raccomandata almeno 18 mesi prima della scadenza rispetto a ciascuna scadenza contrattuale.

Riduzione temporanea canoni di locazione con Fiera Milano Congressi SpA per emergenza Covid-19

Alla luce della situazione emergenziale legata alla pandemia Covid-19 che, di fatto, ha comportato per cause di forza maggiore la sospensione dell’attività del settore congressuale per un prolungato periodo di tempo nel corso del corrente esercizio, le parti hanno concordato, per eccessiva onerosità sopravvenuta, una temporanea riduzione dei canoni di locazione del centro congressi di Milano per l’anno 2020, nonché l’estensione a tutto il 2021 e 2022 del regime di pagamento differito delle rate trimestrali dei canoni previsti dai Contratti di Locazione già convenuto per il 2020.

L’importo della riduzione, per l’esercizio 2021, è pari a 446 migliaia di euro.

Le riduzioni operate sono state contabilizzate nel rispetto del principio contabile IFRS 16 Leases e successivi emendamenti con impatto diretto sul conto economico alla voce “Altri proventi”, come meglio descritto al capitolo 1.2 Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati. Tali proventi si riferiscono ad operazioni non ricorrenti e sono evidenziati con separata indicazione nella voce di riferimento.

Le modifiche dei suddetti contratti di locazione si qualificano come Operazioni di Maggiore Rilevanza ai sensi della Procedura Parti Correlate e del Regolamento Consob 17221/2010. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto indicato al paragrafoLe modifiche dei suddetti contratti di locazione si qualificano come Operazioni di Maggiore Rilevanza ai sensi della Procedura Parti Correlate e del Regolamento Consob 17221/2010. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto indicato al paragrafoRiduzione temporanea canoni di locazione con Fiera Milano SpA per emergenza Covid-19”.

III Liquidazione IVA di Gruppo

Avvalendosi della facoltà prevista dal DPR 633/72, il Gruppo ha aderito alla procedura, gestita dalla Controllante Fondazione, relativa alla liquidazione di gruppo dell’IVA. Tale meccanismo rende più agevole l’assolvimento dell’obbligo tributario, senza comportare alcun onere aggiuntivo.

IV Consolidato fiscale di Gruppo con la Controllante Fondazione Fiera Milano

Nell’esercizio 2016, Fiera Milano SpA e alcune società controllate italiane non hanno rinnovato l’opzione per il consolidato fiscale di Fiera Milano SpA e hanno invece esercitato l’opzione per l’adesione al consolidato fiscale di Fondazione Fiera Milano in qualità di soggetto consolidante. L’opzione è stata rinnovata per il triennio 2019, 2020 e 2021.

Il Regolamento adottato del Consolidato fiscale di Fondazione Fiera Milano, prevede che le perdite fiscali delle società consolidate, prodotte in ciascun esercizio di validità dell’opzione, siano utilizzate in compensazione degli imponibili positivi delle società partecipanti al consolidato fiscale formatisi nello stesso esercizio, dopo che sono state computate le perdite fiscali di Fiera Milano SpA e della società consolidante; le perdite fiscali delle società consolidate sono remunerate nei limiti dell’effettivo vantaggio conseguito dal consolidato fiscale.

V Contratto di fornitura di servizi

Fiera Milano SpA ha in corso con Fondazione Fiera Milano un contratto annuale per la reciproca fornitura di servizi, resi opportuni o necessari dallo svolgimento delle rispettive attività. Il contratto è rinnovabile di anno in anno previo accordo scritto tra le parti.

Il contratto prevede la fornitura di due tipologie di servizi: (i) servizi di carattere generale, rientranti nel complesso delle attività del soggetto che li fornisce, resi al committente su base continuativa e sistematica; (ii) servizi specifici, ossia servizi erogati su richiesta e relativi ad attività specifiche da concordare di volta in volta tra soggetto committente e soggetto fornitore, anche sulla base di offerte/preventivi appositi. Il contratto di fornitura di servizi è regolato a condizioni di mercato.

VI Contratti di licenza d'uso del marchio Fiera Milano

In data 17 dicembre 2001, Fondazione Fiera Milano, quale proprietario del marchio "Fiera Milano" ha concesso a Fiera Milano SpA una licenza d'uso, in esclusiva, del citato marchio al fine di contraddistinguere la propria attività, anche mediante l'apposizione dello stesso sulla carta intestata, sulle proprie pubblicazioni di carattere commerciale nonché per contraddistinguere le proprie sedi ed uffici. La licenza è stata concessa per il territorio italiano e per tutti i Paesi e le classi dove il marchio è stato o sarà depositato o registrato.

Il corrispettivo simbolico corrisposto da Fiera Milano SpA a Fondazione Fiera Milano è pari ad Euro 1. Fondazione Fiera Milano, in quanto soggetto che ha nel proprio scopo sociale lo sviluppo del settore fieristico, ha inteso mantenere nella propria titolarità il marchio Fiera Milano non includendolo nel ramo d'azienda "Gestione dell'Attività Fieristica" conferito alla Capogruppo nel 2001, ma prevedendo l'utilizzo di detto marchio da parte di Fiera Milano per un periodo di tempo molto lungo e senza oneri per il suo utilizzo.

Si segnala che tale licenza si rinnova di anno in anno con scadenza al 31 dicembre 2032.

VII Contratto di Conto corrente di corrispondenza con Fiera Milano SpA

In data 24 giugno 2016 con decorrenza 1° luglio 2016 è stato stipulato il nuovo contratto di conto corrente di corrispondenza. Il contratto scade il 31 dicembre e si intende automaticamente rinnovato di anno in anno, salvo disdetta da inviarsi a cura di una delle Parti entro il 30 settembre precedente alla scadenza.

Con il presente contratto, le parti hanno risolto per mutuo consenso il conto corrente di corrispondenza preesistente che è stato considerato prima rimessa del nuovo conto corrente di corrispondenza.

Le parti regolano gli incassi e i pagamenti derivanti dai contratti cui sono reciprocamente obbligati, quali in particolare i canoni di locazione dei Quartieri Fieristici e i sevizi resi tra le parti.

Il tasso fissato pari all’euribor a 30 giorni più uno spread dello 0,75%.

Sui crediti derivanti dalle fatture emesse dalle parti matureranno interessi a 60 giorni data fattura fine mese e resteranno inesigibili ed indisponibili fino alla chiusura del conto corrente, fatto salvo per le fatture scadute da oltre 180 giorni che saranno sempre immediatamente esigibili.

Le fatture relative ai canoni di locazione dei Quartieri Fieristici sono inserite nel rapporto ma maturano interessi e restano esigibili nel rispetto dei termini previsti dai contratti di riferimento. Il saldo delle fatture scadute da almeno 180 giorni, unitamente al saldo delle fatture relative ai contratti di locazione dei Quartieri Fieristici divenuti esigibili secondo i termini dei contratti di riferimento, rappresenta il saldo esigibile.

Sono esclusi dal conto corrente i crediti che non sono suscettibili di compensazione.

E’ facoltà della parte il cui saldo esigibile a credito, o a debito, supera l’importo di 5.000 migliaia di euro chiederne il pagamento, o procedere al pagamento; nel caso di richiesta di pagamento il saldo della stessa dovrà essere effettuato entro 15 giorni lavorativi dalla richiesta stessa.

La chiusura del conto corrente di corrispondenza con la liquidazione degli interessi deve essere effettuata ogni trimestre.

VIII Piano di investimenti “Corporate Think Tank”

In data 14 maggio 2018, Fondazione Fiera Milano, nell’ambito del piano per la competitività e la sostenibilità delle strutture fieristiche e congressuali ha stipulato un accordo con Fiera Milano SpA e Fiera Milano Congressi SpA tramite il quale si impegna a sostenere importanti progetti di investimento. Le parti hanno sviluppato la loro collaborazione attraverso la costituzione di un "Corporate Think Tank” per l’analisi, il confronto e la valutazione congiunta delle modalità di esecuzione degli investimenti. Le parti concordano che per il coordinamento e l’alta sorveglianza delle attività di investimento Fondazione Fiera Milano, riconoscerà a Fiera Milano SpA e a Fiera Milano Congressi SpA una fee a valore di mercato pari al 4% sul valore totale dei relativi investimenti.

IX Contratto di sublocazione immobiliare

In data 21 marzo 2019 Fiera Milano ha pubblicato, ai sensi dell'articolo 5 del Regolamento Consob 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche in materia di Operazioni con Parti Correlate, il Documento Informativo avente per oggetto gli accordi relativi alla sublocazione delle coperture degli spazi espositivi di Rho-Pero per la realizzazione di un impianto fotovoltaico e al connesso contratto di acquisto dell’energia rinnovabile, conclusi con Fair renew S.r.l., il cui capitale sociale è detenuto da A2A Rinnovabili SpA (60%), società del Gruppo A2A, e da Fondazione Fiera Milano (40%).

Rapporti con Società a controllo congiunto

In data 29 novembre 2021 Hannover Milano Global Germany GmbH, società in joint venture partecipata da Fiera Milano SpA e Deutsche Messe AG, contestualmente all’approvazione del bilancio annuale 2020 ha deliberato la distribuzione dei dividendi per 4.330 migliaia di euro. La quota di competenza del Gruppo Fiera Milano pari a 1.906 migliaia di euro è stata incassata nel mese di dicembre 2021.

Fiera Milano SpA e Ipack Ima Srl società in joint venture con UCIMA, in data 21 febbraio 2016 hanno sottoscritto un contratto di finanziamento per un importo massimo pari a 3.000 migliaia di euro, con scadenza annuale e tacito rinnovo, al tasso dell’1,30%. Alla data del 31 dicembre 2021 il finanziamento risulta utilizzato per un importo nominale pari a 2.400 migliaia di euro.

Ipack Ima Srl inoltre intrattiene con il Gruppo rapporti commerciali connessi alla preparazione delle due manifestazioni pluriennali organizzate dalla Società (Ipack Ima e Meat-Tech) e usufruisce della gestione centralizzata di alcuni servizi amministrativi e tecnici.

In data 4 dicembre 2018 è stato modificato l’accordo di governance riguardante MiCo DMC Srl con il partner AIM Group International Spa definendo una maggiore condivisione nelle scelte per gestione dell’attività. In applicazione dell’IFRS 11 tali accordi qualificano la società come joint venture e, a partire dal 31 dicembre 2018, determinano la valutazione della partecipazione con il metodo del patrimonio netto in luogo del consolidamento integrale.

I rapporti con il Gruppo sono legati al residuo finanziamento decennale concesso in data 18 maggio 2015 dalla controllante Fiera Milano Congressi Spa per 50 migliaia di euro nominali al tasso del 3% e all’erogazione dei servizi logistici di “destination management”.

Rapporti con altre parti correlate

Le voci più significative sono rappresentate da:

  • passività verso Federlegno Arredo Eventi SpA e Federlegno Arredo in seguito al trasferimento nel corso del 2019 di personale dipendente da MADE eventi Srl. A fronte di tale cessione la Società ha iscritto un debito corrispondente ai ratei maturati dai dipendenti;
  • ricavi e spese operative verso Fiera Parking SpA, società interamente posseduta da Fondazione Fiera Milano. In data 5 luglio 2018 Fiera Milano SpA ha stipulato con Fiera Parking SpA un contratto di affidamento della gestione dei parcheggi al servizio del centro espositivo fieramilanocity. Il contratto ha durata di sette anni a decorrere dal 1° settembre 2018.

Le partite patrimoniali-finanziarie ed economiche intercorrenti con parti correlate non consolidate sono riepilogate nella tabella che segue.

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Per l’informativa relativa ai compensi corrisposti ai componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo, ai Direttori Generali ed ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche, relativi all’esercizio al 31 dicembre 2021, si rimanda alla tabella riportata nelle altre informazioni.

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54) Altre informazioni

Eventi ed operazioni significative non ricorrenti

Le operazioni significative non ricorrenti avvenute nel corso dell’esercizio, indicate ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, si riferiscono al contributo di 10.000 migliaia di euro erogato da SIMEST a valere sul Fondo per la Promozione Integrata a ristoro dei costi fissi non coperti da utili oltre che ai contributi di 33.417 migliaia di euro a valere sul fondo istituito dal decreto-legge n. 34 del 19 maggio 2020 (convertito con modificazioni dalla legge n. 77 del 17 luglio 2020) per l’anno 2020, e di 18.073 migliaia di euro a valere sul fondo istituito dal decreto-legge n. 41 del 22 marzo 2021 (convertito con modificazioni dalla legge n. 69 del 21 maggio 2021) per l’anno 2021. Tali contributi sono stati ricevuti quale ristoro delle riduzioni di margine operativo lordo causate dalla pandemia da Covid 19 negli esercizi 2020 e 2021. Inoltre, la Controllante Fondazione Fiera Milano ha concesso una temporanea riduzione dei canoni di locazione dei poli fieristici di Rho e di Milano per l’anno 2021 pari a 5.500 migliaia di euro. Per gli effetti che tali operazioni hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria si rimanda alla nota 53 Rapporti con parti correlate.

Tali benefici sono iscritti alla voce Proventi diversi.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2020 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

Informativa richiesta dalla legge n. 124/2017

Ai sensi della legge n. 124/2017 non vi sono contributi da segnalare.

Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio

La comparsa a fine novembre 2021 della variante Omicron, la più contagiosa fra quelle manifestatesi dall’inizio della pandemia da Covid-19, e la sua rapidissima diffusione a livello globale hanno introdotto nuovamente un elemento di incertezza sulla mobilità internazionale, che ha spinto gli organizzatori degli eventi fieristici programmati nella prima parte dell’anno a ricalendarizzarli in date successive, con l’obiettivo di facilitare la presenza di espositori e buyer internazionali.

In particolare, sono state ricalendarizzate sia mostre di proprietà del gruppo, fra cui Bit (da febbraio ad aprile), Transpotec Logitec (da gennaio a maggio), Homi (da gennaio a marzo), che mostre ospitate quali il Salone del Mobile (da aprile a giugno), Mido (da febbraio a maggio) e Mostra Convegno Expocomfort (da marzo a fine giugno). Tale ricalendarizzazione interessa comunque l’esercizio 2022, allo stato attuale non vengono registrati rinvii ad anni successivi o cancellazioni.

Fra le iniziative di rilievo adottate dal Governo, merita menzione il Decreto-legge Covid del 2 febbraio 2022, che favorisce il ritorno dei visitatori extra-UE attraverso il riconoscimento dello status vaccinale del paese di origine integrato da tampone in caso di non conformità con quello italiano.

Da menzionare infine i possibili effetti che il recente conflitto in Ucraina potrà riflettere sul business e sui prezzi delle materie prime così come evidenziato nei paragrafi sul “Rischi connessi al contesto economico generale, all’evoluzione e alla competitività del mercato fieristico” e “Rischio di aumento del prezzo delle materie prime e di scarsità di materiali e manodopera” nella parte della relazione sui principali fattori di rischio cui il Gruppo è esposto.

Compensi degli Organi di Amministrazione e di Controllo, dei Direttori Generali e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche

I Dirigenti con responsabilità strategiche sono identificabili con le figure che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività del Gruppo.

I Dirigenti strategici del Gruppo sono stati individuati nelle figure degli Amministratori, dei Sindaci, del Chief Financial Officer e del Chief Revenue Officer della Capogruppo.

La retribuzione complessiva di questa categoria di Dirigenti, in relazione al periodo chiuso al 31 dicembre 2021, ammonta a 2.932 migliaia di euro (1.555 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) ed è così suddivisa:

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Si segnala che per la categoria in oggetto il debito residuo al 31 dicembre 2021 è pari a 641 migliaia di euro (198 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Nella tabella alla pagina seguente vengono esposti i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2021 per i servizi resi dalla società di revisione.

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Rho (Milano), 15 marzo 2022

p. Il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

Carlo Bonomi

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Attestazione relativa al Bilancio consolidato ai sensi dell’art.154 bis comma 5 del D.Lgs. del 24 febbraio 1998, n. 58

1. I sottoscritti, Luca Palermo, in qualità di Amministratore Delegato, e Andrea Maldi, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Fiera Milano SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e
  • l’effettiva applicazione, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell’esercizio al 31 dicembre 2021.

2. Si attesta, inoltre, che:

2.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021:

  • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

2.2 la relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Rho (Milano), 15 marzo 2022

Firmato
Firmato
Amministratore Delegato
Dirigente preposto alla redazione
dei documenti contabili societari
Luca Palermo
Andrea Maldi

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Relazione della Società di Revisione
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Bilancio d’esercizio di Fiera Milano SpA al 31 dicembre 2021

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Prospetti contabili

Situazione patrimoniale-finanziaria Fiera Milano SpA

Conto economico complessivo Fiera Milano SpA

Rendiconto finanziario Fiera Milano SpA

Variazioni del Patrimonio netto Fiera Milano SpA

Allegato 1 - Elenco delle partecipazioni in imprese controllate ed in joint venture

Allegato 2 - Prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell’ultimo bilancio delle società controllate ed in joint venture incluse nel consolidamento

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Note esplicative e integrative ai prospetti contabili

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Il bilancio della società Fiera Milano SpA al 31 dicembre 2021 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 15 marzo 2022 che ne ha autorizzato la pubblicazione.

Fiera Milano SpA in qualità di Capogruppo ha inoltre provveduto a predisporre il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2021.

La società Fiera Milano SpA, anche attraverso le società Controllate, presidia tutte le fasi caratteristiche del settore fieristico, proponendosi come uno dei maggiori operatori integrati a livello mondiale.

L’attività della Società consiste nell'ospitare manifestazioni fieristiche e altri eventi, promuovendo e mettendo a disposizione gli spazi espositivi attrezzati, offrendo anche supporto progettuale e servizi correlati. In particolare, in questo ambito rientrano le attività finalizzate all’offerta di manifestazioni fieristiche (inclusi i servizi finali a espositori e visitatori).

L’attività della Società presenta connotazioni di stagionalità di duplice natura: (i) maggiore concentrazione delle manifestazioni fieristiche nel semestre gennaio-giugno; (ii) manifestazioni fieristiche a cadenza pluriennale.

Covid-19 ed effetti sul bilancio

Il settore fieristico è stato uno dei comparti maggiormente coinvolti nella crisi generatasi a seguito dell’emergere della pandemia di Covid-19 che ha comportato la sospensione delle attività fieristiche in Italia, stabilita dalle normative per il contenimento e la prevenzione della pandemia. La ripartenza delle fiere è stata possibile solo dal 15 giugno 2021 pertanto i risultati conseguiti dalla Società nel corso dell’esercizio riflettono, in larga misura, l’attività svolta nel secondo semestre.

Si segnala che nell’esercizio in esame, sono stati ricevuti contributi pubblici pari a 37,2 milioni di euro per l’anno 2020 e 13,6 milioni di euro per l’anno 2021 quale ristoro delle perdite di margine operativo lordo subìte nei periodi di lockdown conseguenti all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Proseguono inoltre le azioni, già in precedenza intraprese, necessarie per tutelare la salute e la sicurezza dei propri clienti, fornitori e dipendenti, utilizzando, tra le altre misure, iniziative di remote working.

Gli impatti della pandemia Covid-19 sulla posizione patrimoniale, sui risultati economici per l’esercizio, sull’indebitamento finanziario netto e sui rischi e le incertezze ad essa riconducibili sono esposti negli specifici paragrafi: “Risultati in sintesi e fatti rilevanti nell’esercizio”, “Rischi di contesto esterno e strategici”, “Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio”, “Prevedibile evoluzione delle gestione e valutazione sulla continuità aziendale” della Relazione sulla gestione e “Rischio di Liquidità” delle Note esplicative ed integrative ai prospetti contabili.

1) Principi contabili e criteri di redazione del bilancio

1.1 Principi di redazione

Il presente bilancio d’esercizio è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS in vigore al 31 dicembre 2021, emessi dall’International Accounting Standard Board (IASB) ed omologati dall’Unione Europea, dei relativi documenti interpretativi nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005.

I principi contabili adottati nella predisposizione del presente bilancio d’esercizio sono gli stessi utilizzati nel bilancio al 31 dicembre 2020, ad eccezione di quelli applicabili dal 1° gennaio 2021 e successivamente illustrati.

Avendo riguardo alla situazione economico patrimoniale dell’esercizio 2021, alle proiezioni economico-finanziarie 2022-2026, approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 25 febbraio 2022 che confermano le previsioni di medio-lungo termine già incluse nel Piano Strategico CONN.E.C.T. 2025 approvato il 22 febbraio 2021, e tenuto conto delle previsioni di andamento del capitale circolante e della situazione finanziaria e patrimoniale, il bilancio è stato redatto nella prospettiva della continuità aziendale, come ampiamente descritto nella Relazione sulla gestione al paragrafo “Prevedibile evoluzione della gestione e valutazione sulla continuità aziendale.”

Il bilancio è presentato in euro e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro, se non altrimenti indicato. Il bilancio fornisce informazioni comparative riferite all’esercizio precedente.

Nel corso dell’esercizio 2021 non sono state concluse operazioni atipiche e/o inusuali.

I rischi e le incertezze relative al business e alla Società sono descritti nella Relazione sulla gestione al paragrafo “Principali fattori di rischio cui il Gruppo è esposto” e nelle Note esplicative ed integrative alla nota 35 e al paragrafo 1.5 “Uso di Stime”.

Il presente bilancio è assoggettato a revisione legale da parte della società di revisione EY SpA.

Impatti climatici e ambientali

Anche a seguito delle recenti osservazioni dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) circa l’importanza degli aspetti legati ai cambiamenti climatici, nonché delle evoluzioni del contesto normativo a livello comunitario, la Società ha avviato le prime valutazioni qualitative rispetto ai potenziali rischi, fisici e transizionali, derivanti dai cambiamenti climatici. In questo contesto, le prime valutazioni sopraccitate portano a ritenere che la Società non risulti essere particolarmente esposta, sul breve termine, ai rischi fisici connessi al cambiamento climatico, in considerazione della natura del proprio business e della localizzazione geografica dell’attività.

1.2 Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati

La Società ha adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1La Società ha adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1°gennaio 2021.

La Società non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emesso ma non ancora in vigore.

Con riguardo al del 29 aprile 2021, la CONSOB ha dichiarato l'intenzione di conformare le proprie prassi di vigilanza ai nuovi Orientamenti ESMA (European Securities and Markets Authority) in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129. Gli Orientamenti aggiornano le precedenti Raccomandazioni CESR (ESMA/2013/319, nella versione rivisitata del 20 marzo 2013) in materia di indebitamento.

A partire dalla data di applicazione del 5 maggio 2021, pertanto, i riferimenti contenuti in precedenti comunicazioni della CONSOB alle sopra richiamate Raccomandazioni CESR sul prospetto s’intendono sostituiti con gli Orientamenti ESMA in oggetto, ivi inclusi i riferimenti presenti nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28-7-2006 in materia di indebitamento finanziario, ora rinominata in “Indebitamento finanziario”. Si segnala inoltre che la voce "Debiti commerciali e altri debiti non correnti" include i debiti non remunerati, che presentano una significativa componente di finanziamento implicito o esplicito ed eventuali altri prestiti infruttiferi.

La natura e l’impatto di ogni nuovo principio contabile o modifica vengono di seguito descritti:

EmendamentoIFRS 16 – Leasing

Il 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato una modifica al principio IFRS 16. La modifica consente ad un locatario di non applicare i requisiti nell’IFRS 16 sugli effetti contabili delle modifiche contrattuali per le riduzioni dei canoni di lease concesse dai locatori che sono diretta conseguenza dell’epidemia da Covid-19. La modifica introduce un espediente pratico secondo cui un locatario può scegliere di non valutare se le riduzioni dei canoni di leasing rappresentano modifiche contrattuali. Un locatario che sceglie di utilizzare questo espediente contabilizza queste riduzioni come se le stesse non fossero modifiche contrattuali nello scopo dell’IFRS 16.

Le modifiche dovevano essere applicabili fino al 30 giugno 2021, ma poiché l'impatto della pandemia di Covid-19 continua, il 31 marzo 2021, lo IASB ha prorogato il periodo di applicazione dell’espediente pratico fino al 30 giugno 2022.

L’applicazione dell’emendamento alle riduzioni dei pagamenti dei canoni, ottenuti in conseguenza della pandemia Covid-19, ha riguardato i contratti in essere con la controllante Fondazione Fiera Milano ed ha avuto i seguenti effetti sui valori del bilancio:

  • miglioramento dell’indebitamento finanziario netto complessivo di 6.084 migliaia di euro;
  • miglioramento dell’EBITDA di 5.054 migliaia di euro;
  • miglioramento del risultato netto dell’esercizio di 3.841 migliaia di euro.
  • Emendamento IFRS 4 – Contratti assicurativi

Il Regolamento, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea in data 16 dicembre 2020, apporta modifiche all’IFRS 4 che mirano a rimediare alle conseguenze contabili temporanee dello sfasamento tra la data di entrata in vigore dell’IFRS 9 Strumenti finanziari e la data di entrata in vigore del futuro IFRS 17 Contratti assicurativi. In particolare, le modifiche prorogano la scadenza dell’esenzione temporanea dall’applicazione dell’IFRS 9 fino al 2023 al fine di allineare la data di entrata in vigore dell’IFRS 9 al nuovo IFRS 17. Le modifichenon hanno avuto alcun impatto sul bilancio della Società.

  • IAS 39 e IFRS 4, 7, 9 e 16 - Adeguamento alla riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse

Il Regolamento, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea in data 14 gennaio 2021, comporta modifiche ai principi e prevede un trattamento contabile specifico per ripartire nel tempo le variazioni di valore degli strumenti finanziari o dei contratti di leasing dovute alla sostituzione dell’indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse. Le modifichenon hanno avuto alcun impatto sul bilancio della Società.

Nel seguito si riportano le principali novità derivanti dalle modifiche agli standard introdotte con il Regolamento (UE) 2021/1080 della Commissione del 28 giugno 2021 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. L.239 del 2 luglio 2021, che entreranno in vigore il 1° gennaio 2022;

  • IFRS 3 Aggregazioni aziendali: aggiorna il riferimento presente nell’IFRS 3 al Quadro concettuale nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni dello standard.
  • IAS 16 Immobili, impianti e macchinari: non consente di dedurre dal costo dell’immobilizzazione l’importo ricevuto dalla vendita di beni prodotti prima che l’asset fosse pronto per l’uso. Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno rilevati a conto economico.
  • IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali: chiarisce quali voci di costo si devono considerare per valutare se un contratto sarà in perdita.
  • Ciclo annuale di miglioramenti apportati all‘IFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standard, all’IFRS 9 Strumenti finanziari e allo IAS 41 Agricoltura.

È stato inoltre pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 23 novembre 2021, L.416, il Regolamento (UE) 2021/2036 della Commissione del 19 novembre 2021, il quale modifica il Regolamento (CE) n. 1126/2008 che adotta taluni principi contabili internazionali conformemente al Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l’International Financial Reporting Standard 17, introducendo così tra i principi internazionali adottati quello dedicato ai Contratti assicurativi.

Le disposizioni trovano applicazione a partire dalla data di inizio del loro primo esercizio finanziario che cominci il 1° gennaio 2023 o successivamente.

1.3 Forma e contenuto dei prospetti contabili

Relativamente alla forma e al contenuto dei prospetti contabili, Fiera Milano SpA ha operato le seguenti scelte:

il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria viene presentato a sezioni contrapposte con separata indicazione delle Attività, Passività e Patrimonio netto. A loro volta le Attività e le Passività vengono esposte sulla base della loro classificazione in correnti, non correnti e destinate alla vendita;

il prospetto di conto economico complessivo viene presentato su un prospetto unico in forma scalare e le voci sono analizzate per natura in quanto tale impostazione fornisce informazioni attendibili e più rilevanti rispetto alla classificazione per destinazione;

il rendiconto finanziario viene rappresentato secondo il metodo indiretto;

il prospetto delle variazioni del Patrimonio netto viene presentato con evidenza separata del risultato di conto economico complessivo e delle transazioni poste in essere con i Soci.

1.4 Sintesi dei principi contabili e criteri di valutazione

Business combination

Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell’acquisto (purchase method) previsto dall’IFRS 3 rivisto nel 2008. Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in una business combination è valutato al fair value, determinato come somma dei fair values delle attività trasferite e delle passività assunte dalla Società alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo dell’entità acquisita. Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel prospetto di conto economico complessivo nel momento in cui sono sostenuti e classificati tra le spese amministrative.

I corrispettivi sottoposti a condizione, considerati parte del prezzo di trasferimento, sono valutati al fair value alla data di acquisizione. Eventuali variazioni successive di fair value, sono rilevate nel prospetto di conto economico complessivo.

Alla data di acquisizione le attività identificabili acquisite e le passività assunte sono rilevate al fair value.

L’avviamento è determinato come l’eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell’aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza, di interessenze di minoranza e del fair value dell’eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell’impresa acquisita, rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di minoranza e del fair value dell’eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell’impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel prospetto di conto economico complessivo come provento derivante dalla transazione conclusa.

Nel processo di valutazione di fair value delle business combination la Società si avvale delle informazioni disponibili e, per le business combination più significative, anche del supporto di valutazioni esterne.

Business combination realizzate in più fasi

Qualora una business combination sia realizzata in più fasi, la partecipazione precedentemente detenuta dalla Società nell’entità acquisita è valutata al fair value alla data di acquisizione del controllo e l’eventuale utile o perdita che ne consegue è rilevata nel prospetto di conto economico complessivo. La partecipazione precedentemente detenuta viene quindi trattata come se fosse venduta e riacquisita alla data in cui si ottiene il controllo.

Business combination under common control

Le business combination under common control (effettuate cioè tra soggetti sottoposti a comune controllo) sono escluse dall’ambito di applicazione dell’IFRS 3 che disciplina le modalità di contabilizzazione delle aggregazioni aziendali. In mancanza di un principio che tratti in modo specifico tali operazioni, la scelta del principio contabile più idoneo deve essere guidata dall’obiettivo generale previsto dallo IAS 8 e cioè dalla rappresentazione attendibile e fedele dell’operazione e del principio di prevalenza della sostanza economica delle operazioni sulla forma giuridica.

Anche alla luce di quanto disciplinato dall’OPI 1 (Orientamenti Preliminari Assirevi in tema di IFRS) relativo al “Trattamento contabile delle aggregazioni aziendali sottoposte a comune controllo nel bilancio separato e nel bilancio consolidato”, la sostanza economica deve far riferimento a una generazione di valore aggiunto che si concretizzi in significative variazioni nei flussi di cassa, ante e post operazione, delle attività nette trasferite. Nel caso in cui per le attività nette trasferite non sia prevedibile un significativo incremento dei flussi di cassa futuri, il principio contabile selezionato per l’operazione in esame deve essere guidato dalla prudenza, che porta ad applicare il principio della continuità dei valori. Tale principio dà luogo alla rilevazione nel bilancio di valori uguali a quelli che sarebbero risultati se le attività nette oggetto di aggregazione fossero state unite da sempre. Le attività nette devono pertanto essere rilevate ai valori di libro che risultavano dalle relative contabilità prima dell’operazione, ovvero, se disponibili, ai valori risultanti dal bilancio consolidato della Controllante Fiera Milano SpA. Ove i valori di trasferimento risultino superiori a quelli storici, l’eccedenza deve essere eliminata rettificando in diminuzione il patrimonio netto dell’acquirente, con apposito addebito di una riserva.

Immobilizzazioni materiali

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari sono iscritti in bilancio al costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri di diretta imputazione, rettificati dai rispettivi ammortamenti e delle perdite di valore cumulate.

Le immobilizzazioni materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti, sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei cespiti.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati a conto economico al momento del loro sostenimento.

I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono imputati all’attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo delle componenti oggetto di sostituzione è imputato al conto economico.

Le migliorie su beni di terzi sono classificate negli immobili, impianti e macchinari in base alla natura del costo sostenuto; il periodo di ammortamento corrisponde al minore tra la vita utile residua dell’immobilizzazione materiale e la durata residua del contratto di locazione.

Le aliquote di ammortamento applicate sono quelle di seguito riportate e non vi sono cambiamenti rispetto all’esercizio precedente:

Mobili e macchine d’ufficio 12%

Mobili e attrezzature fieristiche 27%

Macchine, apparecchiature ed attrezzature varie 15%

Macchine elettroniche 20%

Impianti e macchinari 10%

Impianti telefonici 20%

Impianti d’allarme 30%

Arredi 12%

Se vi sono indicatori di svalutazione, le immobilizzazioni materiali sono assoggettate ad una verifica di recuperabilità (impairment test) attraverso il procedimento illustrato nel paragrafo “Perdita di valore delle attività”.

Immobilizzazioni immateriali

Un’attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile e controllabile ed è prevedibile che generi benefici economici futuri e il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Avviamenti e attività immateriali a vita non definita

L’avviamento derivante da operazioni di business combination è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione, come indicato al precedente paragrafo “business combination” e allocato, ai fini dell’impairment test, alle cash-generating unit (o gruppi di cash-generating unit) che beneficiano delle sinergie consentite dall’acquisizione che lo hanno generato. Dopo l’iscrizione iniziale, l’avviamento viene valutato al costo diminuito delle eventuali perdite di valore derivanti da analisi di impairment test (vedi paragrafo “Perdita di valore delle attività”). Un’attività immateriale viene considerata a vita utile non definita quando non è prevedibile un limite all’esercizio fino al quale si ritiene che l’attività possa generare flussi finanziari in entrata. Le attività immateriali a vita utile non definita, così come l’avviamento, non sono soggette ad ammortamento.

Attività immateriali a vita definita

Le attività immateriali a vita definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli eventuali oneri accessori e ammortizzate sistematicamente a quote costanti per il periodo della loro prevista utilità futura. Se vi sono indicatori di svalutazione esse sono assoggettate a una verifica di recuperabilità (impairment test) che è illustrata nel paragrafo “Perdita di valore delle attività”.

I diritti di brevetto industriale e i diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno, le licenze e le concessioni sono ammortizzati su un periodo di tre anni a partire da quello di sostenimento.

I marchi di manifestazioni fieristiche sono ammortizzati sulla base di una vita utile pari a dieci e venti anni, stimata tenendo conto delle dinamiche competitive interne del settore, anche attraverso una comparazione con le prassi adottate dai principali competitori italiani e stranieri.

I costi di ricerca vengono addebitati a conto economico quando sostenuti. In osservanza dello IAS 38 i costi di sviluppo relativi a specifici progettiI costi di ricerca vengono addebitati a conto economico quando sostenuti. In osservanza dello IAS 38 i costi di sviluppo relativi a specifici progetti, incluso il lancio di nuove manifestazioni, vengono capitalizzati quando il loro beneficio futuro è ritenuto ragionevolmente certo eil loro costo può essere determinato in modo attendibilee ammortizzato per il periodo in cui i benefici futuri attesi si manifesteranno a fronte del medesimo progetto. Il valore di carico dei costi viene riesaminato alla chiusura dell’esercizio, o con cadenza più ravvicinata se particolari ragioni lo richiedono, per l’effettuazione di un’analisi di congruità ai fini della rilevazione di eventuali perdite di valore.

Perdita di valore delle attività

L’avviamento e le altre attività immateriali a vita non definita sono sottoposti a una sistematica verifica di recuperabilità (impairment test) effettuata alla data di chiusura dell’esercizio, o con cadenze più brevi qualora emergano indicatori di perdite di valore.

Le attività materiali e le attività immateriali a vita definita, oggetto di ammortamento, sono sottoposte a impairment test solo qualora emergano indicatori di perdite di valore.

La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d’uso del bene. Il prezzo netto di vendita è l’importo ottenibile dalla vendita di un’attività in un’operazione fra parti indipendenti, consapevoli e disponibili, dedotti i costi di dismissione; in assenza di accordi vincolanti occorre riferirsi alle quotazioni espresse da un mercato attivo, ovvero alle migliori informazioni disponibili tenuto conto, tra l’altro, delle recenti transazioni per attività simili effettuate nel medesimo settore economico. Il valore d’uso è definito sulla base dell’attualizzazione a un tasso appropriato, espressivo del costo medio ponderato del capitale di un’impresa con profilo di rischio e di indebitamento omogeneo, dei flussi di cassa attesi dall’utilizzo del bene (o da una aggregazione di beni – le c.d. cash generating unit) e dalla sua dismissione al termine della sua vita utile.

Quando successivamente, una perdita su attività, diversa dall’avviamento, viene meno o si riduce, il valore contabile dell’attività è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzioni di valore. Il ripristino di una perdita di valore, diversa dall’avviamento, è iscritto a conto economico.

Beni in leasing

Un contratto è un leasing, o contiene un leasing, se trasferisce la titolarità del diritto di controllare l’utilizzo di uno specifico asset, per un periodo di tempo, stabilito all’origine, in cambio di un corrispettivo pattuito, definendone le condizioni d’uso dello stesso e anche se non esplicitato, il mantenimento della sua efficienza nel tempo.

Con l’adozione dell’IFRS 16 la figura del Locatario subisce cambiamenti di rilievo; non è più tenuto a distinguere tra leasing operativo e leasing finanziario, in quanto la distinzione tra le due tipologie è superata dalla distinzione tra contratto di leasing e contratto di servizi. Quindi se si tratta di leasing, a prescindere si applicherà un unico modello contabile indipendente dalle caratteristiche del contratto stesso.

I Right Of Use più significativi che si determinano nella Società in conseguenza dell’applicazione del principio IFRS 16 non generano flussi di cassa indipendenti e dunque la verifica del loro valore recuperabile viene effettuata esclusivamente nell’ambito della CGU di appartenenza “Attività Fieristiche Italia”.

Controllo e identificabilità del bene

Per stabilire che il bene in oggetto sia in leasing o si tratta di un contratto di servizio si tiene conto di due elementi sostanziali: il controllo e l’identificabilità del bene.

Per quanto concerne il controllo questo riguarda la direzione da parte del locatario sull’uso e l’ottenimento di benefici economici derivanti dall’utilizzo del bene, identificato, oggetto del contratto.

Per quanto riguarda invece l’identificabilità essa sussiste ogni qualvolta un asset può essere identificato in maniera univoca, a patto che non sia presente un diritto di sostituzione a favore del locatore lungo la durata del contratto, al quale sarebbe consentito continuare ad avere il controllo del bene.

La Società in veste di locatario

La Società adotta un unico modello di riconoscimento e misurazione per tutti i leasing, eccetto per i leasing di breve termine ed i leasing di beni di modico valore. La Società riconosce le passività relative ai pagamenti del leasing e l’attività per diritto d’uso che rappresenta il diritto ad utilizzare il bene sottostante il contratto.

i) Attività per diritto d’uso

La Società riconosce le attività per il diritto d'uso alla data di inizio del leasing (cioè la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per il diritto d'uso sono misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi rimisurazione delle passività di leasing. Il costo delle attività per il diritto d'uso comprende l'ammontare delle passività di leasing rilevate, i costi diretti iniziali sostenuti e i pagamenti di leasing effettuati alla data di decorrenza o prima dell'inizio al netto di tutti gli eventuali incentivi ricevuti. Le attività per diritto d’uso sono ammortizzate in quote costanti dalla data di decorrenza alla fine della vita utile dell'attività consistente nel diritto di utilizzo o, se anteriore, al termine della durata del leasing, come segue:

Immobili strumentali da 1 a 12 anni

Parco auto da 1 a 4 anni

Se il leasing trasferisce la proprietà dell'attività sottostante al locatario al termine della durata del leasing o se il costo dell'attività consistente nel diritto di utilizzo riflette il fatto che il locatario eserciterà l'opzione di acquisto, il locatario deve ammortizzare l'attività consistente nel diritto d’uso dalla data di decorrenza fino alla fine della vita utile dell'attività sottostante.

Le attività per il diritto d'uso sono soggette a impairment. Si rinvia a quanto indicato al paragrafo 1.5 “Uso di stime”.

ii) Passività legate al leasing

Alla data di decorrenza del leasing, la Società rileva le passività di leasing misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora versati a tale data. I pagamenti dovuti includono i pagamenti fissi (compresi i pagamenti fissi nella sostanza) al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili di leasing che dipendono da un indice o un tasso, e gli importi che si prevede dovranno essere pagati a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un'opzione di acquisto se si è ragionevolmente certi che tale opzione sarà esercitata dalla Società e i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene conto dell'esercizio da parte della Società dell’opzione di risoluzione del leasing stesso. I pagamenti di leasing variabili che non dipendono da un indice o da un tasso vengono rilevati come costi nel periodo (salvo che non siano stati sostenuti per la produzione di rimanenze) in cui si verifica l'evento o la condizione che ha generato il pagamento.

Nel calcolo del valore attuale dei pagamenti dovuti, la Società usa il tasso di finanziamento marginale alla data di inizio se il tasso d’interesse implicito non è determinabile facilmente. Dopo la data di decorrenza, l’importo della passività del leasing si incrementa per tener conto degli interessi sulla passività del leasing e diminuisce per considerare i pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile dei debiti per leasing è rideterminato nel caso di eventuali modifiche del leasing o per la revisione dei termini contrattuali per la modifica dei pagamenti; è rideterminato, altresì, in presenza di modifiche in merito alla valutazione dell’opzione dell’acquisto dell’attività sottostante o per variazioni dei pagamenti futuri che deriva da una modifica dell’indice o del tasso utilizzato per determinare tali pagamenti.

iii) Leasing di breve durata e leasing di attività a modesto valore

La Società applica l'esenzione per la rilevazione di leasing di breve durata relativi ai macchinari ed attrezzature (i.e., i leasing che hanno una durata di 12 mesi o inferiore dalla data di inizio e non contengono un'opzione di acquisto). La Società ha applicato inoltre l’esenzione per i leasing relativi ad attività a modesto valore in riferimento ai contratti di leasing relativi ad apparecchiature per ufficio il cui valore è considerato basso. I canoni relativi a leasing a breve termine e a leasing di attività a modesto valore sono rilevati come costi in quote costanti lungo la durata del leasing.

La Società in veste di locatore

I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo alla Società tutti i rischi e benefici legati alla proprietà del bene sono classificati come leasing operativi. I proventi da leasing derivanti da leasing operativi devono essere rilevati in quote costanti lungo la durata del leasing, e sono inclusi tra ricavi nel conto economico data la loro natura operativa. I costi iniziali di negoziazione sono aggiunti al valore contabile del bene locato e rilevati in base alla durata del contratto sulla medesima base dei proventi da locazione. Affitti non preventivati sono rilevati come ricavi nel periodo in cui maturano.

Attività finanziarie

l’IFRS 9 predispone che qualora specifiche opzioni non vengano esercitate, gli strumenti finanziari sono classificati sulla base di entrambi i seguenti criteri:

  • Business Model definito dall’entità per la gestione degli strumenti finanziari, e
  • caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali degli strumenti finanziari.

L’IFRS 9 prevede tre categorie di attività:

  • attività detenute per ottenere i flussi di cassa contrattuali (o Held to Collect - HtC), valutate con il criterio del costo ammortizzato;
  • attività detenute sia per ottenere i flussi di cassa contrattuali sia per essere vendute (o Both held to collect and for sale - HtC&S) valutate al fair value al conto economico (FVTPL) o conto economico complessivo (FVOCI);
  • altri strumenti finanziari valutati al fair value al conto economico. Detta categoria residuale può comprendere tutti i Business Model diversi da quelli sopra citati.

Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value normalmente rappresentato dal prezzo della transazione, aumentato degli oneri accessori all’acquisto stesso.

Il criterio del costo ammortizzato risulta la migliore rappresentazione in bilancio per le attività finanziarie costituite da titoli di debito ed i crediti, in quanto consente di ripartire gli interessi lungo il periodo di detenzione nel rispetto del principio della competenza.

Le valutazioni successive alla rilevazione iniziale vengono effettuate al costo ammortizzato o al fair value e tali modalità vengono applicate in base alla categoria di appartenenza dello strumento finanziario considerato.

Riguardo alla classificazione delle passività finanziarie, l’IFRS 9 prevede la regola generale per cui un’entità valuta le passività finanziarie al costo ammortizzato usando il metodo dell’interesse effettivo (come accadeva precedentemente con lo IAS 39). Riguardo alle attività e passività misurati al fair value, le eventuali variazioni di valore sono imputate a conto economico partecipando, quindi, alla determinazione del risultato d’esercizio. Tuttavia, qualora tali variazioni siano determinate da un cambiamento del credit risk l’imputazione delle variazioni del fair value avviene a patrimonio netto.

Le attività possedute con l’intento di mantenerle sino a scadenza sono classificate fra le attività finanziarie correnti se la scadenza è inferiore a dodici mesi e non correnti se superiore. Sono valutate con il criterio del costo ammortizzato. Quest’ultimo è determinato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo, tenendo conto di eventuali sconti o premi al momento dell’acquisto per ripartirli lungo l’intero periodo di tempo intercorrente fino alla scadenza, diminuito di eventuali perdite di valore.

I finanziamenti e crediti sono valutati al costo ammortizzato sulla base del tasso effettivo di rendimento originario dell’attività finanziaria. Ad ogni chiusura di bilancio la Società valuta la recuperabilità di tali crediti tenendo conto dei flussi di cassa futuri attesi.

Le attività disponibili per la vendita sono classificate nelle attività non correnti, a meno che non si intenda dismetterle entro dodici mesi dalla data di bilancio, e valutate al fair value. Gli utili o le perdite risultanti da questa valutazione sono rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo, accumulate in una specifica riserva di patrimonio netto fino a che esse non sono vendute, recuperate o comunque cessate.

Partecipazioni

Le partecipazioni in società Controllate e Collegate, dopo l’iscrizione iniziale, sono valutate al costo diminuito delle eventuali perdite di valore derivanti da analisi di impairment test svolte con cadenza annuale.

Rientrano nell’ambito di applicazione delle norme sulla classificazione e misurazione del principio IFRS 9 le partecipazioni azionarie escluse le interessenze in società Controllate, Collegate e a controllo congiunto e derivati su di esse che rientrino nella definizione di strumenti di capitale dello IAS 32. In tale classe residuale le partecipazioni sono misurate al fair value con impatto a conto economico.

Rimanenze

Le rimanenze sono valutate al minore tra il costo di acquisto e il valore netto di presunto realizzo. Le rimanenze della Società sono costituite prevalentemente da costi sospesi relativi ad attività di competenza di futuri esercizi.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa, i depositi bancari a vista e gli altri investimenti di tesoreria con scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi. La definizione di disponibilità liquide e mezzi equivalenti del rendiconto finanziario corrisponde a quella dello stato patrimoniale.

Attività e passività destinate alla vendita

Includono le attività e le passività o gruppi di attività e passività in dismissione (discontinued operation) il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l’utilizzo continuativo. Perché ciò si verifichi devono essere rispettate le seguenti condizioni:

  • le attività (o gruppi in dismissione) devono essere disponibili per la vendita immediata nelle loro condizioni attuali;
  • la vendita deve essere altamente probabile, ossia la Società deve essersi impegnata in un programma per la loro dismissione, devono essere state avviate le attività per individuare un acquirente, ed il completamento della vendita dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.

Le attività destinate alla vendita sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il relativo fair value al netto dei costi di vendita.

Nel caso in cui un’attività oggetto di ammortamento sia riclassificata nella voce in oggetto, il processo di ammortamento si interrompe al momento della riclassifica.

In conformità all'IFRS 5, i dati relativi alle discontinued operation vengono presentati come segue:

  • in due specifiche voci dello stato patrimoniale: Attività destinate alla vendita e Passività destinate alla vendita;
  • in una specifica voce del Prospetto di conto economico: Risultato netto dell'esercizio delle attività discontinue.

Patrimonio netto

Azioni proprie

Le azioni proprie sono portate a riduzione del capitale sociale per il valore nominale e della riserva sovrapprezzo azioni per l’importo eccedente.

In applicazione dei principi contabili IAS/IFRS, con riferimento all’acquisto di azioni proprie, l’importo del valore nominale è portato direttamente in diminuzione del capitale sociale mentre il valore compreso tra il valore d’acquisto e il valore nominale delle azioni proprie è portato a diretta riduzione della riserva sovrapprezzo delle azioni. Con riferimento alla vendita di azioni proprie, i valori del capitale sociale e della riserva sovrapprezzo delle azioni sono ricostituiti allo stesso valore con cui si erano ridotte al momento dell’acquisto mentre gli utili/perdite derivanti dalla vendita, vengono rilevati direttamente a patrimonio netto tra le altre riserve, senza alcun impatto sul conto economico. Le azioni prese come riferimento per il calcolo degli utili/perdite derivanti dalla vendita sono state selezionate secondo il metodo FIFO.

Stock Grant

Secondo quanto stabilito dall’IFRS 2 - pagamenti basati su azioni, l’ammontare complessivo del valore corrente delle stock grant (fair value) alla data di assegnazione è rilevato interamente al conto economico tra i costi del personale lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e la data di maturazione delle stesse e in contropartita è rilevata una riserva di patrimonio netto.

La determinazione del fair value delle stock grant è effettuata alla data di assegnazione delle stesse, riflettendo le condizioni di mercato esistenti alla data in questione.

Nel caso in cui sia previsto un “periodo di maturazione” nel quale debbano verificarsi alcune condizioni (raggiungimento di obiettivi) affinché gli assegnatari diventino titolari del diritto, il costo per compensi, determinato sulla base del valore corrente delle azioni alla data di assegnazione, è rilevato tra i costi del personale sulla base di un criterio a quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione.

In caso di assegnazione gratuita di azioni (c.d. “stock grant”) al termine del periodo di maturazione, viene registrato il corrispondente aumento di patrimonio netto.

Costi per operazioni sul capitale

I costi direttamente attribuibili a operazioni sul capitale sono contabilizzati a diretta riduzione del patrimonio netto.

Debiti verso fornitori, debiti tributari, acconti e altre passività

I debiti, gli acconti e le altre passività sono inizialmente iscritti al loro fair value. Successivamente sono valutati al costo ammortizzato. L’eliminazione dei debiti dal bilancio avviene quando sono state estinte le obbligazioni finanziarie sottostanti.

Le passività, se con scadenza oltre dodici mesi, vengono attualizzate al fine di riportarle al valore corrente attraverso l’utilizzo di un tasso tale da riflettere le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici connessi alla passività. Gli interessi di attualizzazione vengono classificati negli oneri finanziari.

Strumenti derivati

Il derivato è un strumento finanziario o qualsiasi altro contratto avente le seguenti caratteristiche: (i) il suo valore cambia in relazione al cambiamento di un tasso di interesse, di un prezzo, di uno strumento finanziario, di un prezzo di una merce, di un tasso di cambio in valuta diversa dall’euro, di un indice di prezzi, di un indice di tassi, di un merito di credito o altra variabile sottostante prestabilita; (ii) non richiede un investimento netto iniziale o, se richiesto, è inferiore a quello che sarebbe richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una risposta similare a cambiamenti di fattori di mercato; (iii) sarà regolato a data futura, viene classificato come strumento finanziario e conseguentemente viene adeguato al fair value a ogni fine esercizio. Gli effetti dell’adeguamento sono riconosciuti a conto economico come oneri/proventi finanziari.

Fondi per rischi e oneri

Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri sono effettuati quando la Società deve far fronte a una obbligazione (legale o implicita) attuale, che deriva da un evento passato, il cui ammontare possa essere stimato in modo attendibile e per il cui adempimento è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse. Qualora le attese di impiego di risorse vadano oltre l’esercizio successivo l’obbligazione è iscritta al valore attuale determinato attraverso l’attualizzazione dei flussi futuri attesi, scontati ad un tasso che tenga anche conto del costo del denaro e del rischio della passività.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono indicati nell’apposito paragrafo su “Informativa su garanzie prestate, impegni ed altre passività potenziali” e non si procede ad alcuno stanziamento.

Debiti verso banche e altre passività finanziarie

I debiti finanziari sono riconosciuti inizialmente al costo rappresentato dal fair value del valore ricevuto al netto degli oneri accessori di acquisizione del finanziamento. Dopo tale rilevazione iniziale i finanziamenti vengono valutati con il criterio del costo ammortizzato calcolato tramite l’applicazione del tasso di interesse effettivo. Il costo ammortizzato è calcolato tenendo conto dei costi di emissione e di ogni eventuale sconto o premio previsti al momento del regolamento.

Benefici ai dipendenti

I benefici ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro sono costituiti principalmente dal Trattamento di Fine Rapporto (TFR), disciplinato dalla legislazione italiana all’art. 2120 del Codice Civile.

Il TFR è considerato, in base allo IAS 19, un piano a benefici definiti, vale a dire un programma formalizzato di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che costituisce un’obbligazione futura e per il quale la Società si fa carico dei rischi attuariali e di investimento relativi. Come richiesto dallo IAS 19, la Società utilizza il Metodo della Proiezione Unitaria del Credito per determinare il valore attuale delle obbligazioni e il relativo costo previdenziale delle prestazioni di lavoro corrente; questo calcolo richiede l’utilizzo d‘ipotesi attuariali obiettive e compatibili su variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi). Fiera Milano SpA rileva la variazione di utili e perdite attuariali (rimisurazione) tra le altre componenti del conto economico complessivo.

A seguito della riforma sulla previdenza, a partire dal 1° gennaio 2007 il TFR maturando è destinato ai fondi pensione o al fondo di tesoreria istituito presso l’Inps. I dipendenti hanno avuto la facoltà di operare la scelta della destinazione del proprio trattamento di fine rapporto fino al 30 giugno 2007.

In relazione a ciò, la destinazione delle quote maturande del TFR ai fondi pensione ovvero all’Inps comporta che il TFR maturando sia classificato come un piano a contributi definiti in quanto l’obbligazione dell’impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi al fondo pensione ovvero all’Inps. La passività relativa al TFR pregresso continua a rappresentare un piano a benefici definiti da valutare secondo ipotesi attuariali.

I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro non inclusi nel TFR, vengono rilevati come passività e oneri del personale, quando l’impresa è impegnata in modo comprovabile a interrompere il rapporto di lavoro di un dipendente o di un gruppo di dipendenti prima del normale pensionamento, o erogare benefici per la cessazione del rapporto di lavoro a seguito di una proposta per incentivare dimissioni volontarie per esuberi. I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro non procurano all’impresa benefici economici futuri e pertanto vengono rilevati immediatamente come costo.

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono rilevati solo quando si verifica il completo soddisfacimento degli obblighi contrattuali e il cliente acquisisce il controllo dell’attività trasferita. Sono iscritti al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, tenuto conto del valore di eventuali sconti commerciali e riduzioni legate alla quantità concessi.

Relativamente alla prestazione di servizi, il ricavo è riconosciuto al momento di adempimento della prestazione. Coerentemente con quanto prevede l’IFRS 15 nei paragrafi 31 e seguenti, i servizi attinenti le manifestazioni fieristiche e gli eventi congressuali si considerano trasferiti al cliente durante le manifestazioni e gli eventi, in quanto identifica il periodo di tempo durante il quale viene sostenuta la maggior parte dei relativi costi. Analogamente tali ricavi sono rilevati in modo lineare nel corso della manifestazione o evento in quanto anche le risorse impiegate e i costi sostenuti sono distribuiti uniformemente durante il loro svolgimento.

Quando è probabile che i costi totali di una manifestazione eccederanno i ricavi totali della manifestazione stessa, la perdita attesa viene rilevata come costo con l’iscrizione di un apposito fondo.

Costi operativi

I costi sono iscritti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell’esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l’utilità futura degli stessi.

Il costo del personale include altresì per competenza, tenendo presente il periodo di effettiva prestazione, i compensi agli amministratori, sia di natura fissa che variabile.

I costi che non soddisfano le condizioni per la loro rilevazione nell’attivo patrimoniale sono imputati a conto economico nell’esercizio di sostenimento.

Proventi diversi

Tale voce ha natura residuale e comprende tra gli altri i ricavi per contributi e sovvenzioni.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari vengono rilevati con un criterio temporale che considera il rendimento/onere effettivo dell’attività/passività relativa.

Imposte

Le imposte sul reddito sono iscritte, in base alla stima del reddito imponibile in conformità alle aliquote e alle disposizioni vigenti. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, il cui effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.

Le imposte differite sono determinate sulla base delle differenze temporanee tassabili esistenti fra il valore di bilancio di attività e passività e il loro valore fiscale e sono classificate fra le attività e le passività non correnti.

Le attività per imposte anticipate sono contabilizzate nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati imponibili fiscali futuri a fronte dei quali utilizzare tale saldo attivo; il valore delle attività per imposte anticipate riportabile in bilancio è oggetto di una verifica alla data di chiusura dell’esercizio.

Le imposte differite attive e passive vengono determinate in base alle aliquote fiscali che ci si attende vengano applicate nel periodo in cui tali differimenti si realizzeranno, considerando le aliquote in vigore o quelle di nota successiva emanazione.

Le attività e passività fiscali correnti e differite sono compensate quando vi è un diritto legale di compensazione.

Si veda anche quanto riportato in merito al consolidato fiscale nella nota 49.

Operazioni in valuta estera

Le operazioni in valuta estera sono registrate al cambio corrente alla data dell’operazione. Le attività e passività monetarie denominate in valuta estera sono convertite al tasso di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall’estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell’esercizio o in bilanci precedenti. Le differenze cambio sono esposte negli oneri e nei proventi finanziari.

Dividendi

I ricavi per dividendi sono rilevati nel momento in cui sorge il diritto per gli azionisti a ricevere il pagamento, che normalmente corrisponde alla data dell’assemblea annuale dei soci che delibera sulla distribuzione dei dividendi.

1.5 Uso di stime

La redazione del bilancio in applicazione degli IFRS richiede l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, gli ammortamenti, i benefici ai dipendenti, le imposte e gli altri accantonamenti e fondi, nonché le eventuali rettifiche di valore di attività. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

L’ESMA, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, ha pubblicato il Public Statement ESMA32-63-1186 “European common enforcement priorities for 2021 annual financial reports”, che evidenzia le aree tematiche di particolare importanza nella redazione dei bilanci annuali 2021 delle società quotate dello Spazio economico europeo (SEE), in continuità con quanto già fatto per i rendiconti 2020. L’obiettivo delle priorità individuate nel documento è di favorire una uniforme applicazione degli standards contabili IFRS e di altri obblighi informativi di carattere finanziario e non finanziario, particolarmente importanti per la valutazione dei dati nell’ottica del clima.

La Società intercetta il rischio climatico in relazione ai seguenti principi contabili:

• IAS 16 e IAS 38 (vita utile e valore residuo);

• IAS 36 (test di impairment e sensitività);

• IAS 37 (passività legate a fattori ambientali).

Di seguito vengono indicate le stime più significative relative alla redazione del bilancio perché comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime:

  • perdita di valore dell’avviamento, che viene sottoposto a verifica per eventuali perdite di valore con periodicità almeno annuale o con cadenze più brevi qualora emergano indicatori di perdite di valore. Detta verifica richiede una stima discrezionale dei valori d’uso dell’unità generatrice di flussi finanziari cui è attribuito l’avviamento a sua volta basata sulla stima dei flussi finanziari attesi dall’unità e sulla loro attualizzazione in base ad un tasso di sconto identificato.La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d’uso del bene. Il prezzo netto di vendita è l’importo ottenibile dalla vendita di un’attività in una operazione fra parti indipendenti, consapevoli e disponibili, dedotti i costi di dismissione; in assenza di accordi vincolanti occorre riferirsi alle quotazioni espresse da un mercato attivo oppure determinarlo ai sensi del principio contabile IFRS 13 Fair Value Measurement. Il valore d’uso è definito sulla base dell’attualizzazione ad un tasso espressivo del costo medio ponderato del capitale di un’impresa con profilo di rischio e di indebitamento omogeneo, dei flussi di cassa attesi dall’utilizzo del bene (o da una aggregazione di beni – le c.d. cash generating unit) e dalla sua dismissione al termine della sua vita utile.Occorre rilevare che i piani utilizzati ai fini del test di impairment si basano per loro natura su alcune ipotesi ed assunzioni riguardanti l’andamento futuro caratterizzate da incertezze. Conseguentemente non si può escludere il concretizzarsi di risultati diversi da quanto stimato.Tali assunzioni sono inoltre soggette agli sviluppi dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia di Covid-19, con riferimento in particolare alle stime delle tempistiche della calendarizzazione delle fiere, caratterizzate dall’incertezza tuttora persistente sugli effetti della pandemia e delle relative misure restrittive.Il piano sarà assoggettato a continua verifica da parte degli Amministratori in relazione all’effettivo concretizzarsi delle azioni e previsioni e degli effetti sull’andamento economico-finanziario della Società.
  • Perdita di valore delle attività immateriali a vita utile definita, che vengono sottoposte a verifica per eventuali perdite di valore qualora siano identificati indicatori esterni o interni di impairment; detta verifica richiede una stima discrezionale dei valori d’uso dell’unità generatrice di flussi finanziari cui sono attribuite tali attività a sua volta basata sulla stima dei flussi finanziari attesi dall’unità e sulla loro attualizzazione in base ad un tasso di sconto adeguato.
  • Attività per imposte differite, le quali sono rilevate a fronte delle perdite fiscali riportate a nuovo e delle altre differenze temporanee, nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati utili fiscali futuri a fronte dei quali tali perdite e le differenze temporanee potranno essere utilizzate. Una significativa valutazione discrezionale è richiesta agli Amministratori per determinare l’ammontare delle imposte differite attive che possono essere contabilizzate. Nell’effettuare la verifica di recuperabilità di tali attività per imposte differite attive è stato preso in considerazione il piano della Società a se stante oltre che i piani delle società partecipanti al consolidato fiscale.
  • Fondi rischi ed oneri, la stima dei fondi per rischi ed oneri che viene effettuata facendo riferimento alle migliori informazioni disponibili alla data del presente bilancio comporta l’elaborazione di stime discrezionali basate sia su dati storici che prospettici riguardanti l’esito futuro di contenziosi o eventi, la cui valutazione in termini di profili di rischio e le cui stime in termini di impatti economici finanziari sono soggette a incertezze e complessità che potrebbero determinare variazioni nelle stime.

Per quanto riguarda l’utilizzo di stime sui rischi finanziari si rimanda allo specifico paragrafo nelle Note esplicative e integrative ai prospetti contabili, mentre per la valutazione dei fondi rischi si fa riferimento alle migliori informazioni disponibili alla data del bilancio di esercizio.

2) Informativa sulle attività discontinue

In data 25 gennaio 2021 Fiera Milano Media SpA, società incorporata in Fiera Milano SpA in data 16 dicembre 2021, ha sottoscritto con la società Quine Srl, editrice specializzata in riviste tecniche nei settori dell’ingegneria, della meccanica, del food e delle costruzioni, un contratto preliminare per la cessione del ramo relativo all’attività editoriale. In particolare, oggetto della cessione sono state le testate editoriali dei settori Tech, Ho.Re.Ca. e ICT, i relativi dipendenti e gli agenti ad esse correlati. L’operazione è stata perfezionata in data 23 febbraio 2021 con la sottoscrizione del contratto definitivo avente efficacia dal 1° marzo 2021. Il prezzo convenuto per la compravendita del ramo è pari alla differenza fra attività e passività come risultante dalla situazione patrimoniale del ramo il cui valore di avviamento è stato determinato in 1.300 migliaia di euro.

Ai sensi dell’IFRS 5 “Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate”, le attività operative cessate sono state rappresentate esponendo in un’unica riga del conto economico, alla voce “Risultato netto delle attività discontinue”, il risultato conseguito prima della cessione e la plusvalenza rilevata a seguito della dismissione delle attività.

Di seguito si evidenzia in dettaglio il conto economico relativo alle attività discontinue:

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3) Operazioni straordinarie dell’esercizio

In data 14 dicembre 2021 è stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione della società controllata al 100% Fiera Milano Media SpA nella Controllante Fiera Milano SpA. La sottoscrizione dell’atto fa seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione assunta in forza di quanto previsto dall’art. 2505 del Codice Civile in data 1° settembre 2021. La fusione, che ha acquisito efficacia giuridica dal 16 dicembre 2021, non ha previsto alcun concambio, essendo la società incorporanda già interamente posseduta da Fiera Milano SpA.

In linea generale, la fusione per incorporazione di società interamente possedute è esclusa dall’ambito di applicazione dell’IFRS 3 “business combination” in quanto, con riferimento alle attività che si aggregano, non comporta alcuno scambio con terze economie né un’acquisizione in senso economico.

In assenza di principi IFRS di riferimento, la fusione per incorporazione madre-figlia segue le disposizioni riportate negli Orientamenti Preliminari Assirevi in tema di IFRS (OPI 2 Revised).

In particolare, secondo tali disposizioni, nelle fusioni per incorporazione madre-figlia, con quota di partecipazione nell’incorporata del 100%, si segue il principio della continuità dei valori.

L’applicazione del principio della continuità dei valori ha comportato la rilevazione delle attività e delle passività oggetto di aggregazione sulla base dei valori contabili risultanti dal bilancio consolidato della società incorporante, senza l’emersione di maggiori valori correnti rispetto a quelli espressi nel bilancio consolidato né di un maggiore goodwill in quanto la fusione in oggetto non comporta alcuno scambio economico.

L’operazione di fusione ha soprattutto la finalità di rendere migliore e più efficace la gestione delle risorse e degli asset dedicati alle attività di promozione dei servizi digitali e di comunicazione digitale di prodotto, nonché di formazione/e-learning, consentendo una notevole sinergia organizzativa.

Gli effetti contabili e fiscali della fusione hanno avuto decorrenza retroattiva a far data dal 1° gennaio 2021. Pertanto, il disavanzo di fusione che si origina dall’operazione descritta, è dato dalla differenza tra il costo delle partecipazioni nella società incorporata iscritta nel bilancio dell’incorporante ed il patrimonio netto della società incorporata risultante dal bilancio consolidato della società incorporante rilevato al 1° gennaio 2021:

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L’OPI 2 (Revised) prevede che il controllo diretto sulle singole attività della società incorporata e, i relativi effetti economici, si ottengono a partire dal momento dell’efficacia reale della fusione, pertanto, i costi e i ricavi della società incorporata vengono inclusi nel conto economico della società incorporante soltanto a partire dalla data di efficacia reale della fusione.

Note alle voci del bilancio d’esercizio

STATO PATRIMONIALE

ATTIVITA’

Attività non correnti

4) Immobili, impianti e macchinari

La composizione e le variazioni intervenute negli ultimi due esercizi sono le seguenti:

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Le consistenze e le variazioni delle diverse voci nell’esercizio in esame sono dettagliate nel seguito:

Impianti e macchinari

La voce ammonta a 514 migliaia di euro al netto di ammortamenti dell’esercizio per 139 migliaia di euro e si riferisce a costi relativi a impianti elettrici, termici, di allarme e audiovisivi.

Gli incrementi complessivi, pari a 90 migliaia di euro, sono relativi a impianti del polo fieristico di Rho.

Attrezzature industriali e commerciali

La voce ammonta a 100 migliaia di euro al netto di ammortamenti dell’esercizio per 81 migliaia di euro e riguarda prevalentemente attrezzature e arredi a supporto dell’attività fieristica.

Gli incrementi complessivi, pari a 47 migliaia di euro, si riferiscono all’acquisto dei mobili e delle attrezzature per lo svolgimento delle manifestazioni nel polo fieristico di Rho.

Altri beni

La voce ammonta a 1.042 migliaia di euro al netto di ammortamenti dell’esercizio per 408 migliaia di euro e si riferisce agli acquisti di macchine elettroniche, mobili e complementi d’arredo oltre che ai costi sostenuti per migliorie effettuate sui cespiti di proprietà di Fondazione Fiera Milano di spettanza della Società, in base ai contratti di locazione vigenti.

Gli incrementi complessivi, pari a 117 migliaia di euro, si riferiscono agli investimenti dell’esercizio in ambito digitale.

L’ammortamento dei costi per migliorie su beni di terzi è calcolato sulla base della durata residua del contratto di locazione immobiliare.

5) Diritto d’uso delle attività in locazione

La composizione e le variazioni intervenute negli ultimi due esercizi sono le seguenti:

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Le consistenze e le variazioni delle diverse voci nell’esercizio in esame sono dettagliate nel seguito:

Diritto d’uso su beni immobili

La voce ammonta a 351.268 migliaia di euro al netto di ammortamenti dell’esercizio per 34.362 migliaia di euro, si riferisce alla rilevazione del diritto d’uso dei contratti di locazione degli immobili derivante dall’applicazione del principio contabile IFRS 16. Il decremento, pari a 13.360 migliaia di euro, è prevalentemente conseguente alla sublocazione alla controllata Fiera Milano Congressi SpA, del quartiere di fieramilanocity a seguito del contratto stipulato in data 30 luglio 2021 con efficacia a partire dal 1° settembre 2021.

Diritto d’uso su mezzi di trasporto

La voce ammonta a 151 migliaia di euro al netto di ammortamenti dell’esercizio per 134 migliaia di euro, si riferisce alla rilevazione del diritto d’uso delle auto a noleggio derivante dall’applicazione del principio contabile IFRS 16.

La voce Diritti d’uso delle attività in locazione non include incrementi riguardati operazioni verso parti correlate (1.726 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

6) Avviamenti

La composizione e le variazioni intervenute negli ultimi due esercizi sono le seguenti:

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Le consistenze e le variazioni delle diverse voci nell’esercizio in esame sono dettagliate nel seguito:

Avviamenti

La voce ammonta a 76.091 migliaia di euro.

L’avviamento è stato originariamente iscritto in bilancio per 29.841 migliaia di euro a seguito del conferimento dell’azienda fieristica da parte di Fondazione Fiera Milano, in data 17 dicembre 2001.

Nell’esercizio 2011 si è incrementato per 40.350 migliaia di euro in relazione alla fusione per incorporazione della società Controllata al 100% Rassegne SpA nella Controllante Fiera Milano SpA e per 80 migliaia di euro in corrispondenza dell’acquisizione del ramo d’azienda Information Communication Technology.

Nell’esercizio 2012 si è ulteriormente incrementato per 21 migliaia di euro in relazione alla fusione per incorporazione della società Controllata al 100% TL.TI Expo SpA nella Controllante Fiera Milano SpA e si è decrementato per 148 migliaia di euro, in relazione all’avviamento, relativo all’acquisizione del ramo di azienda F&M Fiere & Mostre Srl avvenuta nell’esercizio 2009, conseguente alla rettifica del prezzo a termine per il mancato raggiungimento degli obiettivi previsti sulle manifestazioni riferite all’anno 2012.

In data 14 dicembre 2021 è stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione della società Controllata al 100% Fiera Milano Media SpA nella Controllante Fiera Milano SpA per i cui dettagli si rimanda al commento della voce Partecipazioni.

Secondo quanto consentito dallo IAS 8, e interpretato dal documento Assirevi OPI 2 Revised, il bilancio di Fiera Milano SpA ha rilevato il disavanzo di fusione in continuità di valori rispetto all’avviamento risultante dal bilancio consolidato alla data del 1° gennaio 2021, data a partire dalla quale vengono fatti retrocedere gli effetti contabili della fusione; a seguito di tale operazione l’avviamento si è incrementato di 5.947 migliaia di euro.

Come anticipato nel capitolo 1 “Principi contabili e criteri di redazione del bilancio”, gli avviamenti non sono ammortizzati, ma vengono sottoposti alla verifica di riduzione del valore (impairment test) alla data di chiusura dell’esercizio o più frequentemente se vi sono indicatori di perdita di valore, avvalendosi della collaborazione di un qualificato esperto indipendente. Inoltre, si richiama a quanto già detto al paragrafo 1.5 “Uso di stime” circa le modalità con cui si è proceduto nel 2021 ai fini del processo di impairment test.

Il valore recuperabile delle unità generatrici di cassa cash-generating unit (CGU) è verificato attraverso la determinazione del maggior valore tra fair value al netto dei costi di vendita e valore d’uso.

Nel caso di Fiera Milano SpA, le CGU sono state definite a livello di singola manifestazione fieristica e in coerenza con il Segment Reporting del Gruppo.

Ai fini del test di impairment, per non incorrere in criteri di ripartizione arbitrari, gli avviamenti sono allocati ad opportuni raggruppamenti, coerenti con il Segment Reporting, che riflettono la visione strategica dell’impresa, l’organizzazione e la governance di Gruppo. In particolare, in Fiera Milano SpA è stato identificato il raggruppamento di CGU “Attività Fieristiche Italia”, che ricomprende tutte le attività relative alle manifestazioni fieristiche svolte nei Quartieri Espositivi di fieramilano e fieramilanocity a cui sono stati allocati avviamenti per complessivi 76.091 migliaia di euro. I flussi di cassa di Fiera Milano SpA relativi a questo raggruppamento di CGU hanno conseguito un risultato positivo sia nel test di impairment che nelle analisi di sensitivity.

La proiezione dei flussi finanziari successivi al periodo coperto dall’orizzonte temporale delle proiezioni economico-finanziarie 2022-2026 approvate dal Consiglio di Amministrazione è stata calcolata partendo dalla media del margine operativo lordo dell’ultimo biennio delle previsioni finanziarie e ricostruendo un flusso finanziario normalizzato, senza considerare variazioni del capitale circolante ed includendo gli investimenti di mantenimento o di sostituzione.La proiezione dei flussi finanziari successivi al periodo coperto dall’orizzonte temporale delle proiezioni economico-finanziarie 2022-2026 approvate dal Consiglio di Amministrazione è stata calcolata partendo dalla media del margine operativo lordo dell’ultimo biennio delle previsioni finanziarie e ricostruendo un flusso finanziario normalizzato, senza considerare variazioni del capitale circolante ed includendo gli investimenti di mantenimento o di sostituzione.Si ritiene che l’ultimo biennio (2025-2026) delle proiezioni finanziarie costituisca una corretta e prudente base di calcolo per il flusso finanziario normale successivo al periodo di piano, in coerenza con le evidenze esterne sull’andamento del settore fieristico in Italia e in Europa.

Si precisa che il valore terminale è stato calcolato come rendita perpetua ottenuta capitalizzando il flusso finanziario netto medio, come sopra specificato, al tasso di attualizzazione (WACC-Weighted Average Cost of Capital) del 7,32% e tenendo conto di un fattore di crescita del 1,7% in linea con il livello di inflazione attesa nel medio-lungo termine.

Nella determinazione del Nella determinazione del WACC si è utilizzato un costo del capitale di rischio pari al 9,16% e un costo del debito pari al 2,33% con un’incidenza del debito sul capitale investito del 25% (target di settore). I singoli parametri sono stati determinati facendo il più ampio riferimento a fonti pubblicamente disponibili.Si è applicato un tasso netto di imposte a flussi di cassa netti di imposte.

Il costo del capitale di rischio considera un tasso risk free del 0,78%, un market risk premium del 6,0% e un beta levered, rappresentativo della media di settore, pari a 1,23. Si è inoltre tenuto conto di un coefficiente di rischio specifico a copertura del rischio di execution relativo ai flussi di cassa previsionali.

Sono state effettuate “analisi di sensitività” variando sia il WACC (+0,5%) sia i flussi di cassa operativi previsionali (-10%) ottenendo in entrambi i casi un risultato positivo.

Si è infine effettuata una ulteriore analisi di sensitività sul valore recuperabile per tenere conto del fattore incertezza che ancora grava sul contesto economico e sulla ripresa post Covid-19, simulando scenari peggiorativi rispetto alle assunzioni di piano. In particolare, si è quantificato l’impatto del calcolo del valore terminale partendo dalla media del Margine Operativo Lordo degli ultimi quattro anni di piano, includendo in questo modo anche esercizi ancora significativamente condizionati dalle conseguenze economiche della pandemia di Covid-19. Infine, si è voluto calcolare anche il “punto di rottura”, cioè la riduzione permanente di flussi finanziari, rispetto alle proiezioni economico-finanziarie 2022-2026, che si dovrebbe manifestare nel raggruppamento di CGU “Attività fieristiche Italia” affinché si renda necessaria una svalutazione degli intangibili. I risultati di entrambe queste analisi supplementari consentono di concludere che gli intangibili non presentano svalutazioni.

E’, stato anche eseguito il test sui valori emersi a seguito dell’applicazione dell’IFRS 16 (con definizione di flussi di cassa coerenti) confermando i risultati raggiunti.

Inoltre, con riferimento alla voce “Diritto d’uso delle attività in locazione”, si segnala che tale voce non genera flussi di cassa indipendenti, pertanto la verifica del valore recuperabile, determinato quale il maggiore tra il valore d’uso e il fair value meno i costi di dismissione, può essere effettuata esclusivamente nell’ambito delle CGU cui afferisce.

7) Attività immateriali a vita definita

La composizione e le variazioni intervenute negli ultimi due esercizi sono le seguenti:

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Le consistenze e le variazioni delle diverse voci nell’esercizio in esame sono dettagliate nel seguito:

Diritti di brevetto industriale e di utilizzo opere dell’ingegno

La voce ammonta a 6.619 migliaia di euro al netto di ammortamenti dell’esercizio per 1.634 migliaia di euro. Gli incrementi complessivi pari a 5.931 migliaia di euro si riferiscono ai costi relativi all’implementazione di progetti digitali e ad acquisti di software.

L’ammortamento è calcolato sul periodo di prevista utilità, pari a tre anni.

Concessioni, licenze e diritti simili

La voce ammonta a 470 migliaia di euro al netto di ammortamenti dell’esercizio per 388 migliaia di euro. L’incremento complessivo di 280 migliaia di euro si riferisce ad acquisti di licenze software con diritti d’uso limitati nel tempo.

Le licenze software a tempo determinato sono ammortizzate su un periodo di tre anni.

Marchi

La voce ammonta a 6.553 migliaia di euro al netto di ammortamenti dell’esercizio per 853 migliaia di euro e risulta così composta:

- Milan Games Week 1.895 migliaia di euro;

- Host 1.131 migliaia di euro;

- Mipap Milano Prêt-à-Porter 1.063 migliaia di euro;

- Promotion Trade Exhibition 996 migliaia di euro;

- G! Come Giocare 520 migliaia di euro;

- Transpotec & Logitec 297 migliaia di euro;

- Cartoomics 241 migliaia di euro;

- Salone Franchising Milano 141 migliaia di euro;

- Miart 78 migliaia di euro;

- La Campionaria 67 migliaia di euro;

- BtoBio Expo 60 migliaia di euro;

- Festivity 50 migliaia di euro;

- Tuttofood 7 migliaia di euro;

- Fruit&Veg Innovation 7 migliaia di euro.

Con riferimento ai marchi a cui Fiera Milano SpA attribuisce una vita utile definita, al fine della valutazione della presenza di un indicatore di perdita di valore, sono state esaminate le fonti esterne e interne di informazione specificate ai paragrafi 12-14 dello IAS 36, riscontrando che non ci sono indicatori di perdite durevoli di valore.

I marchi di manifestazioni sono ammortizzati in base a una vita utile di dieci e venti anni. La determinazione della vita utile dei singoli marchi è stata ottenuta considerando, per ogni intangibile specifico, la presenza continuativa su un dato mercato di riferimento, il posizionamento competitivo, la marginalità operativa.

Immobilizzazioni immateriali in corso

La voce ammonta a 2.496 migliaia di euro e si riferisce ai costi sostenuti per le attività di sviluppo dei nuovi sistemi informativi aziendali. L’attività, non appena completata, sarà riclassificata alla corrispondente voce degli immobilizzi e l'ammortamento inizierà a decorrere.

8) Partecipazioni

La composizione e le variazioni intervenute nell’esercizio sono le seguenti:

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Il valore delle partecipazioni è esposto al netto del relativo fondo svalutazione.

Le variazioni della voce Partecipazioni sono di seguito dettagliate:

  • in data 28 settembre 2018, Fiera Milano SpA, quale socio unico della società Fiera Milano India Pvt Ltd ha deliberato lo stato di liquidazione della società. In data 22 maggio 2021, è stato approvato il bilancio finale di liquidazione e il conseguente piano di riparto dal quale è derivata una minusvalenza pari a 13 migliaia di euro. La procedura si concluderà con l’ultimo atto previsto dalla normativa locale sulla liquidazione societaria;
  • in data 14 dicembre 2021 è stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione della società controllata al 100% Fiera Milano Media SpA nella Controllante Fiera Milano SpA. La sottoscrizione dell’atto fa seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 1° settembre 2021. La decisione della fusione è stata assunta dal Consiglio di Amministrazione in forza di quanto previsto dall’art. 2505 del Codice Civile. La fusione, che ha acquisito efficacia giuridica dal 16 dicembre 2021, non ha previsto alcun concambio, essendo la società incorporanda già interamente posseduta da Fiera Milano SpA.

Fiera Milano SpA ha sommato l’attivo, il passivo ed il patrimonio netto della società incorporata annullando il valore della partecipazione pari a 7.618 migliaia di euro contro il patrimonio netto dell’incorporata;

  • in data 20 dicembre 2021, Fiera Milano SpA ha effettuato un versamento in conto capitale per 900 migliaia di euro nei confronti della società MADE eventi Srl al fine di ripianare il deficit patrimoniale. Tale atto si inquadra nell’ambito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 dicembre 2021 che aveva approvato di ripianare il deficit patrimoniale atteso, mediante versamenti a fondo perduto da effettuarsi in misura proporzionale alle rispettive quote di partecipazione dei soci.

In chiusura di esercizio le partecipazioni sono state assoggettate a test di impairment, avvalendosi della collaborazione di un qualificato esperto indipendente, il cui risultato ha evidenziato rettifiche di valore da apportare alle seguenti partecipazioni: Cipa Fiera Milano Publicações e Eventos Ltda per 458 migliaia di euro e MADE eventi Srl per 186 migliaia di euro.

La metodologia di impairment utilizzata è quella dei flussi di cassa operativi attualizzati (Discounted Cash Flow), basata sulle previsioni finanziarie 2022-2026 approvate dai rispettivi Organi Amministrativi.La proiezione dei flussi finanziari successivi al periodo di piano è stata calcolata partendo dalla media del margine operativo lordo dell’ultimo biennio delle previsioni finanziarie e ricostruendo un flusso finanziario normalizzato, senza considerare variazioni del capitale circolante ed includendo gli investimenti di mantenimento o di sostituzione.Si ritiene che l’ultimo biennio (2025-2026) delle proiezioni finanziarie costituisca una corretta e prudente base di calcolo per il flusso finanziario normale successivo al periodo di piano, in coerenza con le evidenze esterne sull’andamento del settore fieristico in Italia e in Europa.

Il valore terminale è stato calcolato come rendita perpetua ottenuta capitalizzando il flusso finanziario normalizzato ad un tasso di attualizzazione determinato per singolo Paese di riferimento per le diverse partecipazioni. Si è assunto un fattore di crescita pari a zero in termini reali, considerando nel tasso di crescita solo il livello di inflazione attesa nel medio-lungo termine nella specifica area monetaria di riferimento.

Il WACC (WACC-Weighted Average Cost of Capital) utilizzato nelle valutazioni è diverso per ogni partecipazione in funzione: (i) del diverso tasso risk free (assunto pari al rendimento del titolo di stato a 10 anni del Paese di riferimento della partecipazione); (ii) del diversocoefficiente di rischio specifico a copertura del rischio di execution relativo ai flussi di cassa previsionali. Tale fattore di rischio riflette le evidenze derivanti dagli scostamenti storici tra dati previsionali e consuntivi nonché da valutazioni prospettiche riguardanti le iniziative di business;(iii) del diverso costo del debito finanziario in ragione del tasso di inflazione attesa nelle singole aree monetarie di riferimento di ogni partecipazione.

La sintesi dei risultati ottenuti è esposta di seguito:

- Fiera Milano SpA 7,32%

- Fiera Milano Congressi SpA 7,32%

- Ipack-Ima Srl 7,32%

- Nolostand SpA 7,32%

- MADE eventi Srl 7,32%

- Cipa Fiera Milano Publicações e Eventos Ltda 13,99%

- Fiera Milano Exhibitions Africa Pty Ltd 13,94%

- Hannover Milano Global Germany GmbH 8,26%

Sono state effettuate “analisi di sensitività” variando sia il WACC (+0,5%) sia i flussi di cassa operativi previsionali (-10%) ottenendo risultati positivi in entrambi i casi.

Si è infine effettuata una ulteriore analisi di sensitività sul valore recuperabile per tenere conto del fattore incertezza che ancora grava sul contesto economico e sulla ripresa post Covid-19, simulando scenari peggiorativi rispetto alle assunzioni di piano. In particolare, si è quantificato l’impatto del calcolo del valore terminale partendo dalla media del Margine Operativo Lordo degli ultimi quattro anni di piano, includendo in questo modo anche esercizi ancora significativamente condizionati dalle conseguenze economiche della pandemia di Covid-19. Tutte le partecipazioni, che a seguito di test di impairment confermano il loro valore, presentano risultati positivi anche rispetto a questa sensitivity supplementare.

Infine, si è voluto calcolare anche il “punto di rottura”, cioè la riduzione permanente di flussi finanziari, rispetto alle proiezioni economico-finanziarie 2022-2026, che si dovrebbe manifestare in ogni società affinché si renda necessaria una svalutazione degli intangibili. I risultati di quest’ultima analisi sono diversificati tra società partecipate: in alcuni casi i valori delle partecipazioni non corrono il rischio di svalutazioni nemmeno a fronte di drastici e irreversibili peggioramenti di contesto economico; in altri casi si evidenzia un minor margine di sicurezza.

9) Crediti finanziari attività in locazione

Ammontano a 11.767 migliaia di euro (saldo pari a zero al 31 dicembre 2020) e sono così composte:

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Si riferiscono alla quota a medio-lungo termine del credito finanziario derivante dall’applicazione del principio contabile IFRS 16 per la sublocazione alla controllata Fiera Milano Congressi SpA, del quartiere di fieramilanocity a seguito del contratto stipulato in data 30 luglio 2021 con efficacia a partire dal 1° settembre 2021.

L’intera voce riguarda operazioni verso parti correlate (saldo pari a zero al 31 dicembre 2020). Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 51 dedicata a tali operazioni.

10) Altre attività finanziarie

Ammontano a 9.134 migliaia di euro (5.077 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono così composte:

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La voce accoglie:

  • per 3.336 migliaia di euro il finanziamento concesso alla società Controllata Cipa Fiera Milano Publicações e Eventos Ltda. Il tasso applicato pari all’1,50% è stato modificato a decorrere dal 1° ottobre 2021 con un tasso pari al 2,30%;
  • per 5.798 migliaia di euro le quote nei fondi comuni di investimento ESG valutate al fair value. Il fair value viene valutato sulla base del valore di mercato del titolo al 31 dicembre 2021 comprensivo di commissioni.

La voce Altre attività finanziarie include 3.336 migliaia di euro (saldo pari a zero al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni verso parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 51 dedicata a tali operazioni.

11) Crediti commerciali e altri

Ammontano a 29.940 migliaia di euro (21.579 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) di cui 100 migliaia di euro di durata oltre i cinque anni, e sono così composti:

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La voce accoglie:

  • altri crediti verso Controllante per 10.544 migliaia di euro (10.808 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Si riferiscono per 10.412 migliaia di euro al deposito cauzionale relativo ai contratti di locazione immobiliare dei due quartieri fieristici di Rho e di Milano. Il valore equivale al canone per un trimestre dei due contratti di locazione; la rimanente parte, pari a 132 migliaia di euro, riguarda la quota a medio-lungo termine del credito derivante dal diritto alla restituzione da parte di Fondazione Fiera Milano del deposito cauzionale versato in virtù dei due precedenti contratti di locazione parzialmente compensato con il debito di Fiera Milano SpA per il deposito cauzionale relativo ai nuovi contratti. Tale credito sarà rimborsato da Fondazione Fiera Milano lungo la durata del contratto in quote semestrali mediante compensazione con i canoni di locazione dovuti da Fiera Milano SpA;
  • crediti verso Controllante per consolidato fiscale per 19.296 migliaia di euro (10.679 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) si riferiscono alla remunerazione delle perdite fiscali degli esercizi 2020 e 2021 apportate al consolidato fiscale con Fondazione Fiera Milano e iscritte a fronte della valutazione sulla recuperabilità, nei limiti dell’orizzonte temporale dei piani approvati;
  • altri depositi cauzionali per 100 migliaia di euro (92 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

La voce Crediti commerciali e altri include 29.840 migliaia di euro (21.487 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni verso parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 51 dedicata a tali operazioni.

12) Attività fiscali per imposte differite

Ammontano a 11.476 migliaia di euro (saldo pari a zero al 31 dicembre 2020) e rappresentano il saldo tra imposte differite attive e imposte differite passive.

Per le analisi relative alla movimentazione delle imposte differite si rimanda alla nota 49 del conto economico.

Attività correnti

13) Crediti commerciali e altri
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Ammontano a 24.647 migliaia di euro (15.204 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e comprendono le seguenti principali voci:

  • crediti verso clienti per 16.173 migliaia di euro (6.741 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) al netto del fondo svalutazione crediti per 2.504 migliaia di euro. Rappresentano i crediti verso organizzatori, espositori e altri per le prestazioni relative alla messa a disposizione del Quartiere fieristico e alla fornitura dei servizi connessi alle manifestazioni. La variazione è dovuta principalmente al maggior volume di attività correlata alla ripresa delle attività fieristiche in presenza a partire dalla metà di giugno dopo la sospensione prolungata nell’esercizio 2020 per pandemia da Covid-19.

L’ammontare dei crediti è stato rettificato mediante l’accantonamento di un fondo svalutazione crediti, al fine di ricondurre il valore nominale dei crediti ritenuti di dubbia recuperabilità al valore di presunto realizzo. L’utilizzo del fondo si riferisce a crediti per i quali se ne è accertata l’inesigibilità nell’esercizio in commento.

Tale fondo, ha subìto nell’esercizio la seguente movimentazione:

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  • Crediti commerciali verso Controllate per 3.608 migliaia di euro (1.669 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). I crediti sono di natura commerciale e sono regolati a condizioni di mercato.

Le prestazioni e i servizi sono forniti nell’ambito dell’organizzazione e della gestione delle manifestazioni unitamente agli altri eventi gestiti nel Quartiere fieristico.

- Altri crediti pari a 2.026 migliaia di euro (1.454 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Sono costituiti da crediti verso dipendenti per 79 migliaia di euro, crediti per acconti di imposta sul TFR per 329 migliaia di euro, anticipi a fornitori per 515 migliaia di euro, crediti verso istituti previdenziali e assistenziali per 117 migliaia di euro, crediti Ires per 28 migliaia di euro, altri crediti tributari per 508 migliaia di euro, credito per la partecipazione al piano di formazione, nell’ambito del “Fondo Nuove Competenze” per 203 migliaia di euro e altri crediti a breve termine per 247 migliaia di euro.

- Risconti attivi per 1.251 migliaia di euro (1.137 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Si riferiscono a premi assicurativi e altri e riguardano quote di costi sostenuti entro l’esercizio in chiusura ma di competenza dell’esercizio successivo.

La voce Crediti commerciali e altri include 5.197 migliaia di euro (5.872 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni verso parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 51 dedicata a tali operazioni.

14) Rimanenze

La voce accoglie i costi sospesi per un valore di 1.876 migliaia di euro (3.583 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) relativi a manifestazioni che si svolgeranno successivamente al 31 dicembre 2021.

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La variazione rispetto all’esercizio precedente è conseguente principalmente alla cadenza biennale o pluriennale di alcune manifestazioni oltre che all’effetto dell’evoluzione epidemiologica di Covid-19 che ha portato variazioni al calendario relativo al business fieristico. I costi del personale direttamente attribuibili alle manifestazioni sono riconosciuti nel conto economico nel periodo in cui si svolge l’evento e conseguentemente sono inclusi nella voce rimanenze. L’impatto di tale fattispecie ammonta a 948 migliaia di euro.

La voce Rimanenze comprende 26 migliaia di euro (187 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni verso parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 51 dedicata a tali operazioni.

15) Crediti finanziari attività in locazione

Ammontano a 813 migliaia di euro (saldo pari a zero al 31 dicembre 2020) e sono così composte:

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Si riferiscono alla quota a breve termine del credito finanziario derivante dall’applicazione del principio contabile IFRS 16 per la sublocazione alla controllata Fiera Milano Congressi SpA, del quartiere di fieramilanocity a seguito del contratto stipulato in data 30 luglio 2021 con efficacia a partire dal 1° settembre 2021.

L’intera voce riguarda operazioni verso parti correlate (saldo pari a zero al 31 dicembre 2020). Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 51 dedicata a tali operazioni.

16) Attività finanziarie

Ammontano a 3.315 migliaia di euro (3.218 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono così composte:

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La voce accoglie le attività finanziarie verso alcune società Controllate e in joint venture. Tali attività sono regolate a tassi di mercato e comprendono:

  • per 907 migliaia di euro, il finanziamento concesso alla società Controllata MADE eventi Srl. Il tasso applicato è pari all’1,30%;
  • per 2.408 migliaia di euro, il finanziamento concesso alla società in joint venture Ipack Ima Srl. Il tasso applicato è pari all’1,30%.

L’intera voce riguarda operazioni verso parti correlate (3.218 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 51 dedicata a tali operazioni.

17) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Ammontano a 135.996 migliaia di euro (17.472 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono costituite pressoché interamente dalle disponibilità temporanee presso banche.

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La variazione rispetto all’esercizio precedente è principalmente imputabile ai finanziamenti e ai contributi pubblici ottenuti per fronteggiare la sospensione delle attività fieristiche a seguito dell’emergenza di Covid-19.

La dinamica dei flussi finanziari rispetto al 31 dicembre 2020 si rileva nel prospetto “Rendiconto finanziario”.

PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA’

18) Patrimonio netto

Il Patrimonio netto è così costituito:

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Si segnala che, a seguito del riallineamento delle divergenze tra valori contabili e fiscali di avviamenti e marchi iscritti in bilancio, ai sensi di quanto previsto dall’art.110 del D.L. 104/20 successivamente modificato dall’art. 1 c. 83 della legge n.178 del 30 dicembre 2020 (Legge di bilancio 2021), è apposto il vincolo della sospensione di imposta sul capitale sociale e sulle riserve esistenti per un ammontare pari a 64.087 migliaia di euro, corrispondente ai maggiori valori oggetto di riallineamento al netto dell’imposta sostitutiva del 3%.

Le consistenze e le variazioni delle voci rispetto al 31 dicembre 2020 sono dettagliate nel seguito:

Capitale sociale

Al 31 dicembre 2021 la voce in esame ammonta a 42.284 migliaia di euro (42.284 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), al netto delle azioni proprie per 161 migliaia di euro. Il capitale sociale, interamente versato, è suddiviso in n° 71.917.829 azioni ordinarie, senza vincoli riguardo la distribuzione dei dividendi e il rimborso di capitale, a eccezione di quanto previsto dalla legge per le azioni proprie.

La consistenza delle azioni in circolazione è riportata nella tabella che segue:

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In applicazione dei principi contabili IAS/IFRS, con riferimento all’acquisto di azioni proprie, l’importo del valore nominale è stato portato direttamente in diminuzione del capitale sociale mentre il valore compreso tra il valore d’acquisto e il valore nominale delle azioni proprie è stato portato a diretta riduzione della riserva sovrapprezzo delle azioni.

Si ricorda che, l’Assemblea straordinaria degli Azionisti della Società, con la delibera del 31 luglio 2015, contestualmente all’aumento di capitale ha deliberato di eliminare il valore nominale delle azioni rappresentative del capitale sociale. Pertanto, a partire da tale data, il valore nominale, è calcolato implicitamente dividendo il valore del capitale sociale per il numero delle azioni ordinarie emesse. Al 31 dicembre 2021, il valore nominale implicito è pari a 0,59 euro.

La Società alla data del 31 dicembre 2021 detiene 273.758 azioni proprie.

Riserva da sovrapprezzo azioni

La voce è pari a 8.557 migliaia di euro (8.557 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) al netto delle riserve per azioni proprie pari a 2.272 migliaia di euro.

Altre riserve

Ammontano a 9.155 migliaia di euro (8.489 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono costituite:

  • per 8.489 migliaia di euro (8.489 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) dalla riserva legale;
  • per 736 migliaia di euro (saldo pari a zero al 31 dicembre 2020) dalla riserva per stock grant relativa al costo figurativo del “Piano di Performance Shares” inserito all’interno del piano di incentivazione per il management relativo al periodo 2021-2022;
  • per -70 migliaia di euro (saldo pari a zero al 31 dicembre 2020) dalla riserva per operazioni di copertura finanziaria.

Risultato netto di esercizi precedenti

Ammonta a 5.515 migliaia di euro (30.594 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). La variazione di 25.079 migliaia di euro è dovuta alla diminuzione di 24.756 miglia di euro che consegue alla delibera assembleare del 28 aprile 2021 con la quale si è deciso di destinare a nuovo la perdita dell’esercizio 2020, alla diminuzione di 258 migliaia di euro da attribuirsi alla rimisurazione dei piani a benefici definiti al netto degli effetti fiscali e alla diminuzione di 65 migliaia di euro a seguito della fusione per incorporazione della società Fiera Milano Media SpA.

Risultato netto dell’esercizio

L’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 presenta un utile di 36.622 migliaia di euro, rispetto a una perdita di 24.756 migliaia di euro al 31 dicembre 2020.

Nell’apposito prospetto, di seguito riportato, viene fornita l’analisi delle voci del Patrimonio netto con riferimento alla possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi.

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PASSIVITA’

Passività non correnti

19) Debiti verso banche

Ammontano a 96.159 migliaia di euro (saldo pari a zero al 31 dicembre 2020):

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I debiti verso banche a medio-lungo termine riguardano i seguenti finanziamenti:

  • per 55.084 migliaia di euro la quota del finanziamento sottoscritto in data 17 febbraio 2021 da un pool di primari istituti di credito (Intesa Sanpaolo, Banco BPM e Unicredit) con scadenza 31 dicembre 2025 e con 24 mesi di preammortamento. Tale finanziamento è remunerato a tasso di interesse variabile con copertura finanziaria (Interest Rate Swap) ed è soggetto alla misurazione su base semestrale di covenant finanziari. Con riferimento alla misurazione semestrale al 31 dicembre 2021 i covenant sono stati rispettati;
  • per 20.081 migliaia di euro la quota del finanziamento sottoscritto in data 22 febbraio 2021 da Cassa Depositi e Prestiti con scadenza 31 dicembre 2025 e con 24 mesi di preammortamento. Tale finanziamento è remunerato a tasso di interesse fisso ed è soggetto alla misurazione su base semestrale di covenant finanziari. Con riferimento alla misurazione semestrale al 31 dicembre 2021 i covenant sono stati rispettati.

I finanziamenti descritti sopra, sono assistiti per il 90% dell’importo erogato dalla garanzia rilasciata da SACE, nell’ambito del programma “Garanzia Italia” ai sensi dell’Art. 1 del Decreto Legge n.23/2020, convertito, con modificazioni dalla Legge n.40/2020 (c.d. “Decreto Liquidità”).

  • Per 7.000 migliaia di euro la quota del finanziamento sottoscritto in data 28 aprile 2021 da Simest con scadenza 31 dicembre 2027 e con 36 mesi di preammortamento. Tale finanziamento è remunerato a tasso di interesse fisso. Il finanziamento è stato concesso nell’ambito delle disponibilità della sezione del Fondo 394/8, ai sensi dell’articolo 91, commi 1 e 2, del decreto-legge 14 agosto 2020, n.104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n.126, e dell’articolo 6, comma 3, n. 1, del decreto-legge 28 ottobre 2020, n.137;
  • per 4.062 migliaia di euro la quota a medio-lungo termine del finanziamento di 5.000 migliaia di euro sottoscritto in data 19 maggio 2021 dalla Banca Carige con scadenza 31 marzo 2026 e con 12 mesi di preammortamento. Tale finanziamento è remunerato a tasso di interesse variabile;
  • per 9.932 migliaia di euro la quota del finanziamento sottoscritto in data 22 ottobre 2021 da Banca Bper con scadenza 30 settembre 2025 e con 21 mesi e 68 giorni di preammortamento. Tale finanziamento è remunerato a tasso di interesse variabile ed è soggetto alla misurazione su base semestrale di covenant finanziari. Con riferimento alla misurazione semestrale al 31 dicembre 2021 i covenant sono stati rispettati.
20) Debiti finanziari relativi al diritto d’uso delle attività in locazione

Ammontano a 345.544 migliaia di euro (376.688 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono così composti:

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Si riferiscono alla quota a medio-lungo termine della lease liability. Tale passività rappresenta l’obbligazione ad effettuare i pagamenti previsti dai contratti di locazione degli immobili e delle auto a noleggio, derivante dall’applicazione del principio contabile IFRS 16.

La voce Debiti finanziari relativi al diritto d’uso delle attività in locazione include 345.340 migliaia di euro (376.627 migliaia di euro 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni verso parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 51 dedicata a tali operazioni.

21) Altre passività finanziarie

Ammontano a 70 migliaia di euro (saldo pari a zero al 31 dicembre 2020) e sono così composte:

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Si riferiscono a contratti di copertura finanziaria del rischio tasso su alcuni finanziamenti bancari a medio-lungo termine.

22) Fondi per rischi e oneri

La voce è pari a 72 migliaia di euro (saldo pari a zero al 31 dicembre 2020). Si riferisce a rischi diversi costituti per far fronte agli esborsi calcolati in base al presumibile esito degli stessi.

23) Fondi relativi al personale

Ammontano a 6.523 migliaia di euro (5.148 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

I fondi per piani a benefici definiti, valutati applicando tecniche attuariali e riferiti al Trattamento di Fine Rapporto maturato al 31 dicembre 2006 si analizzano come segue:

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La Società nella determinazione dei conteggi attuariali si avvale del supporto di un professionista iscritto ad apposito Albo.

Di seguito sono evidenziate le principali ipotesi/assunzioni utilizzate per la determinazione attuariale dei Piani a benefici definiti.

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Il tasso di attualizzazione è stato determinato prendendo come riferimento l’indice per l’Eurozona Iboxx Corporate AA con durata uguale o maggiore a 10 anni.

Nella tabella seguente è fornita un’analisi di sensitività del debito per piani a benefici definiti al variare delle principali ipotesi utilizzate.

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24) Imposte differite passive

La voce è pari a zero (7.195 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Il saldo netto delle imposte differite è iscritto nella voce “Attività fiscali per imposte differite”.

25) Altre passività

Ammontano a 655 migliaia di euro (saldo pari a zero al 31 dicembre 2020) e sono così composte:

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Si riferiscono alla quota a medio-lungo termine del debito relativo all’imposta sostitutiva sorta in seguito al riallineamento fiscaledi avviamenti e marchi di manifestazione. La quota corrente del fondo, pari a 655 migliaia di euro è stata classificata nei debiti tributari correnti. Pertanto, al 31 dicembre 2021 il debito complessivo ammonta a 1.310 migliaia di euro. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 49 del conto economico.

Passività correnti

26) Debiti verso banche

Ammontano a 938 migliaia di euro (49.018 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e risultano così composti:

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Si riferiscono alla quota a breve termine del finanziamento concesso dalla banca Carige già descritto alla nota 19.

La variazione rispetto all’esercizio precedente è dovuta all’assenza di utilizzi delle linee di credito, (24.005 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e all’estinzione del debito relativo alle quote a breve termine del finanziamento concesso in data 30 aprile 2020 dall’Unione di Banche Italiane SpA (25.013 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

27) Debiti verso fornitori

Ammontano a 29.818 migliaia di euro (14.368 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). I debiti verso fornitori riguardano prevalentemente fornitori italiani e si riferiscono per la maggior parte ad acquisti di servizi necessari allo svolgimento delle manifestazioni fieristiche inerenti all’attività tipica della Società. La variazione consegue principalmente al maggior volume di attività correlata alla ripresa delle attività fieristiche in presenza a partire dalla metà di giugno dopo la sospensione prolungata nell’esercizio 2020 a seguito della pandemia di Covid-19.

28) Acconti

Ammontano a 27.730 migliaia di euro (21.870 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e rappresentano gli acconti fatturati a clienti per le manifestazioni che si svolgeranno nell’esercizio successivo. La rilevazione dei ricavi è infatti posticipata sino allo svolgimento della manifestazione fieristica.

Nella tabella seguente se ne analizzano i dettagli per manifestazione.

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La variazione rispetto all’esercizio precedente è conseguente principalmente alla cadenza biennale o pluriennale di alcune manifestazioni oltre che all’effetto dell’evoluzione epidemiologica di Covid-19 che ha portato variazioni al calendario relativo al business fieristico.

La voce Acconti include 1.339 migliaia di euro (847 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni verso parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 51 dedicata a tali operazioni.

29) Debiti finanziari relativi al diritto d’uso delle attività in locazione

Ammontano a 35.689 migliaia di euro (37.141 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono così composti:

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Si riferiscono alla quota a breve termine della lease liability. Tale passività rappresenta l’obbligazione ad effettuare i pagamenti previsti dai contratti di locazione degli immobili e delle auto a noleggio, derivante dall’applicazione del principio contabile IFRS 16.

La voce Debiti finanziari relativi al diritto d’uso delle attività in locazione include 35.519 migliaia di euro (37.021 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni verso parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 51 dedicata a tali operazioni.

30) Altre passività finanziarie

Ammontano a 30.216 migliaia di euro (7.389 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono così composte:

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La voce “Debiti finanziari verso Controllante” si riferisce al saldo del conto corrente di corrispondenza in essere con Fondazione Fiera Milano. Il tasso fissato è pari all’euribor a 30 giorni più uno spread dello 0,75%. La variazione rispetto all’esercizio precedente è principalmente imputabile alla regolazione del canone di locazione.

La voce “Debiti finanziari verso Controllate” si riferisce al saldo del conto corrente di corrispondenza in essere con le seguenti società Controllate:

  • Fiera Milano Congressi SpA per 16.619 migliaia di euro;
  • Nolostand SpA per 4.037 migliaia di euro.

Tali rapporti di conto corrente traggono origine dai contratti di cash pooling stipulati in data 22 novembre 2018 con decorrenza a partire dal 10 dicembre 2018 e rilevano i saldi bancari giornalieri oggetto di compensazione tra le società. Il tasso applicato è pari all’euribor a 3 mesi (con floor pari a zero) più uno spread di mercato. Per tutto l’esercizio 2021 si è applicato lo spread dello 0,75%.

L’intera voce riguarda operazioni verso parti correlate (7.389 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 51 dedicata a tali operazioni.

31) Fondi per rischi e oneri
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Ammontano a 5.390 migliaia di euro (545 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e riguardano principalmente rischi relativi alla stima di probabili passività correlate alla riorganizzazione aziendale, calcolati in base al presumibile esito degli stessi sia attraverso valutazioni interne che con il supporto di legali esterni.

32) Debiti tributari

Ammontano a 3.510 migliaia di euro (3.063 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

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La variazione è principalmente imputabile al saldo dell’IRAP relativo all’esercizio 2019, la cui scadenza è stata prorogata al 30 giugno 2022 oltre che La variazione è principalmente imputabile al saldo dell’IRAP relativo all’esercizio 2019, la cui scadenza è stata prorogata al 30 giugno 2022 oltre che allaquota a breve termine del debito relativo all’imposta sostitutiva, sorta in seguito al riallineamento fiscaledi avviamenti e marchi di manifestazione.

Tale effetto è stato parzialmente compensato dal decremento dei debiti per ritenute operate sui redditi di lavoro dipendente e assimilati a fronte della sospensione nell’esercizio 2020 dei versamenti conseguente alle misure governative adottate per l’emergenza sanitaria Covid-19.

33) Altre passività

Ammontano a 33.570 migliaia di euro (15.049 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

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La variazione consegue principalmente al maggior volume di attività correlata alla ripresa delle attività fieristiche in presenza a partire dalla metà di giugno dopo la sospensione prolungata nell’esercizio 2020 a seguito della pandemia di Covid-19.

La voce Altre passività comprende 13.606 migliaia di euro (6.380 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni verso parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 51 dedicata a tali operazioni.

34) Attività e passività finanziarie

La Società presenta al 31 dicembre 2021 un indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS 16 di 347.591 migliaia di euro (indebitamento finanziario netto di 444.469 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), come dettagliato nella tabella che segue. Ove ricorrente, per ciascuna voce è indicata la quota riferibile a parti correlate.

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L’indebitamento finanziario netto non comprensivo della lease liability IFRS 16 presenta una disponibilità finanziaria netta di 21.062 migliaia di euro rispetto a un indebitamento finanziario netto di 30.640 migliaia di euro al 31 dicembre 2020.

Il miglioramento pari a 51.702 migliaia di euro è conseguente al cash flow positivo generato dall’attività operativa determinato dalla ripresa delle attività fieristiche oltre che all’incasso dei contributi pubblici ricevuti a seguito dall’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Di seguito vengono esposte le informazioni integrative relative agli strumenti finanziari della Società che consentono di meglio valutare:

  1. la rilevanza degli strumenti finanziari con riferimento alla situazione patrimoniale-finanziaria ed al risultato economico;
  2. la natura e l’entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari ai quali la Società è stata esposta nel corso dell’esercizio e del precedente e le relative modalità di gestione.

Classi di strumenti finanziari

Le voci espresse nello stato patrimoniale e le tipologie di rischio relative agli strumenti finanziari al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020 sono esposte nella matrice sottostante:

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Rilevanza degli strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari e la relativa rilevanza, con riferimento alla situazione patrimoniale ed al risultato economico al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021 sono esposti nelle tabelle sottostanti:

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Il valore contabile delle attività e passività finanziarie, come desumibile da quanto rappresentato nelle precedenti tabelle, rappresenta con ragionevole approssimazione il fair value (valore equo); infatti gli strumenti finanziari sono rappresentati dal deposito cauzionale sui contratti di locazione immobiliare e dall’indebitamento a breve e medio-lungo termine. Tali valori sono classificati al livello 3 della gerarchia prevista dal principio contabile IFRS 13.

Le variazioni delle passività derivanti dalle attività di finanziamento sono dettagliate nella tabella seguente:

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35) Gestione dei rischi finanziari e di mercato

I principali strumenti finanziari di Fiera Milano SpA comprendono finanziamenti bancari, depositi bancari a vista, a breve termine e debiti finanziari correnti nei confronti della Controllante Fondazione Fiera Milano.

La Società presenta un favorevole ciclo di tesoreria grazie all’attività di affitto degli spazi espositivi agli Organizzatori e il contestuale svolgimento del servizio di amministrazione e di tesoreria, che consente di incassare per loro conto, quanto gli espositori delle manifestazioni pagano all’Organizzatore. Dopo l’incasso, Fiera Milano SpA, in base alle condizioni contrattualmente definite, retrocede all’Organizzatore quanto di sua competenza e trattiene il corrispettivo per gli spazi affittati del Quartiere fieristico. I fornitori di beni e servizi sono, invece, pagati secondo i termini di pagamento comunemente in uso. Questo sistema permette alla Società di incassare in anticipo i propri corrispettivi con la generazione di un capitale della gestione operativa negativo che porta ad un surplus di tesoreria.

Si descrivono di seguito le principali tipologie di rischio a cui la Società è esposta.

35.1 Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l’esposizione di Fiera Milano SpA a potenziali perdite derivanti dall’inadempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. Il rischio credito è adeguatamente monitorato anche in relazione al ciclo di tesoreria che caratterizza le attività della Società. Fiera Milano SpA, peraltro, ospita ed organizza manifestazioni leader nei rispettivi settori, per le quali il grado di fidelizzazione degli espositori è molto elevato. Il sistema vigente fa sì che tutti gli incassi provenienti dagli espositori convergano nelle casse di Fiera Milano SpA e che, quindi, è quest’ultima a retrocedere ai propri clienti-organizzatori quanto a loro spettante.

Relativamente ai rischi di credito sono state individuate tre differenti categorie: organizzatori, espositori e altri crediti.

La prima classe di rischio è identificata negli organizzatori delle manifestazioni; i crediti inseriti in questa classe sono stati catalogati come i meno rischiosi in quanto la Società gestisce la tesoreria di tutte le manifestazioni che si svolgono nei due Quartieri. Il fondo svalutazione derivante da questa classe di crediti rappresenta infatti una minima parte dei volumi effettivi di incasso e riguarda prevalentemente alcune situazioni creditorie la cui evoluzione fa temere una difficile recuperabilità.

La seconda classe di rischio è identificata negli espositori delle manifestazioni; i crediti di questa classe sono stati considerati come livello di rischio medio in quanto gli espositori devono in genere effettuare il pagamento prima del termine della manifestazione.

La terza classe di rischio è identificata negli altri crediti, che si riferiscono principalmente alle attività accessorie alle manifestazioni (allestimenti, congressi, promozioni, servizi internet) e ad attività non di mostra (sponsor, pubblicità e altri). Per questi crediti gli incassi avvengono a normale scadenza delle fatture.

Come ulteriore strumento di attenuazione del rischio di credito, è previsto il ricorso a specifiche garanzie.

A seguito dell’emergenza Covid-19 non sono sorti ulteriori rischi specifici in merito alla recuperabilità dei crediti.

Le classi di rischio di credito, al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021, con l’evidenza della relativa composizione dello scaduto sono di seguito riportate:

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Il fondo svalutazione crediti è calcolato in base ai criteri di presunta recuperabilità, sia attraverso valutazioni interne che con il supporto di legali esterni.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021, con la suddivisione per classi di appartenenza è dettagliata nelle tabelle che seguono:

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35.2 Rischio di liquidità

La Società ha posto in essere misure volte ad assicurare che siano mantenuti livelli adeguati di capitale circolante e liquidità. L’impatto delle restrizioni sulle attività fieristiche dettate dalla pandemia Covid-19, sui risultati economici e sui flussi finanziari, è stato compensato dalla ripartenza dell’attività fieristica a partire dal 15 giugno 2021 e dai contributi pubblici ricevuti quale ristoro delle perdite di margine operativo lordo causate dalla pandemia Covid-19 negli esercizi 2020 e 2021.

A tale riguardo si dà evidenza dell’indebitamento finanziario netto che alla data del 31 dicembre 2021 presenta una disponibilità finanziaria netta non comprensiva della lease liability IFRS 16 di 21.062, in miglioramento rispetto al dato del 31 dicembre 2020.

L’obiettivo di risk management della Società è quello di garantire, anche in presenza di indebitamento finanziario, un adeguato livello di liquidità, minimizzando il relativo costo opportunità e mantenendo un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito.

Nel mese di febbraio 2021 sono stati sottoscritti due finanziamenti a 5 anni, con 24 mesi di preammortamento per complessivi 75 milioni di euro, entrambi assistiti per il 90% dell’importo erogato dalla garanzia rilasciata da SACE, nell’ambito del programma “Garanzia Italia” ai sensi dell’Art. 1 del Decreto Legge n. 23/2020, convertito, con modificazioni dalla Legge n.40/2020 (c.d. “Decreto Liquidità”). In particolare, è stato sottoscritto un finanziamento con un pool di primari istituti di credito (Intesa Sanpaolo, Banco BPM e Unicredit) per 55 milioni di euro e un finanziamento con Cassa Depositi e Prestiti per 20 milioni di euro, soggetti alla misurazione su base semestrale di covenant finanziari a partire dal 30 giugno 2021.

Nel mese di aprile 2021 è stato sottoscritto con SIMEST, un finanziamento da 7 milioni di euro concesso nell’ambito delle disponibilità della sezione del Fondo 394/8, ai sensi dell’articolo 91, commi 1 e 2, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, e dell’articolo 6, comma 3, n. 1, del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137. Il finanziamento ha scadenza 31 dicembre 2027 con 36 mesi di preammortamento.

Nel mese di maggio 2021 è stato sottoscritto con Banca Carige un finanziamento pari a 5 milioni di euro, a 5 anni con 12 mesi di preammortamento, garantito al 90% da SACE nell’ambito del programma “Garanzia Italia” sopra citato.

Nel mese di ottobre 2021 è stato sottoscritto un finanziamento con Banca Bper pari a 10 milioni di euro, con scadenza 30 settembre 2025 e 21 mesi e 68 giorni di preammortamento.

La Società ha la disponibilità di utilizzare linee di credito per un ammontare pari a 75 milioni di euro, pertanto, dispone ad oggi di risorse finanziarie adeguate a coprire i fabbisogni finanziari di breve e medio periodo, anche tenendo conto del contesto economico generale, tuttora caratterizzato da una situazione di incertezza circa la tempistica della ripresa delle attività conseguenti alla pandemia di Covid-19. Le proiezioni economico-finanziarie 2022-2026 evidenziano che la Società tornerà a produrre flussi di cassa adeguati al rimborso dei finanziamenti ricevuti, nel rispetto dei covenant concordati e dell’equilibrio patrimoniale e finanziario.

Nelle tabelle seguenti vengono esposte le analisi per scadenze delle passività finanziarie e la stima dei relativi interessi passivi per periodo di maturazione al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021.

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35.3 Rischi di mercato

La Società si riserva di utilizzare adeguati strumenti di copertura qualora i rischi di mercato divenissero rilevanti.

a) Rischio di tasso di interesse

La Società dispone di accesso a linee di credito a condizioni competitive e quindi è in grado di ben fronteggiare anche eventuali fluttuazioni dei tassi. Peraltro, la Società svolge un continuo monitoraggio delle condizioni di mercato allo scopo di intervenire prontamente in presenza di variazioni di scenario.

Per quanto riguarda la composizione dei debiti nei confronti del sistema bancario si fa riferimento a quanto esposto nelle note 19 e 26.

Di seguito viene esposta un’analisi di sensitività al rischio tasso di interesse che evidenzia gli effetti che si sarebbero avuti sul patrimonio netto e sul conto economico 2020 e 2021 a seguito di variazioni del tasso di interesse considerando un range di oscillazione in più o in meno di 0,5 punti.

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b) Rischio di cambio

Rimane poco significativo in quanto la Società nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 ha svolto la sua attività prevalentemente sul mercato domestico e non ha acceso finanziamenti in valute estere.

c) Rischi di variazione prezzo delle materie prime

L’esposizione di Fiera Milano SpA a tale fattore di rischio è descritta nel paragrafo “Rischio di aumento del prezzo delle materie prime e di scarsità di materiali e manodopera” nella parte della relazione sui principali fattori di rischio cui il Gruppo è esposto.

36) Informativa su garanzie prestate, impegni e altre passività potenziali

Garanzie prestate

La voce è pari a 4.874 migliaia di euro (1.638 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e risulta così composta:

  • 3.186 migliaia di euro per la fideiussione rilasciata a favore di SIMEST SpA a garanzia delle obbligazioni assunte con il contratto di finanziamento richiesto dalla Società a valere sulle risorse del Fondo di cui alla legge 394/81;
  • 924 migliaia di euro per la fideiussione rilasciata a favore di Conserva Holding Srl per conto della società Controllata Nolostand SpA a garanzia delle obbligazioni assunte con il contratto di locazione del magazzino;
  • 501 migliaia di euro per la fideiussione rilasciata a favore dell’Agenzia delle Entrate per conto della società La Fabbrica del Libro SpA liquidata in data 10 novembre 2019 a garanzia della richiesta di rimborso IVA anno d’imposta 2019;
  • 213 migliaia di euro per la fideiussione rilasciata a favore dell’Amministrazione Finanziaria - Agenzia delle Entrate di Milano per conto della società La Fabbrica del Libro SpA liquidata in data 10 novembre 2019 a copertura delle compensazioni effettuate nell’ambito del consolidato IVA di Gruppo;
  • 50 migliaia di euro per la fideiussione rilasciata a favore di Fabrica Immobiliare SGR SpA a garanzia dell’immobile in affitto relativo alla sede operativa di Roma della divisione Business International.

Passività potenziali

Si segnala che sono in essere alcuni procedimenti legali il cui rischio di soccombenza, stimato in circa 350 migliaia di euro, è stato ritenuto possibile dal legale incaricato.

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CONTO ECONOMICO

37) Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Ammontano a 106.908 migliaia di euro (63.038 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

La composizione per tipologie di ricavi è la seguente:

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L’aumento dei ricavi è dovuto alla ripresa delle attività fieristiche in presenza a partire dalla metà di giugno. La variazione è dovuta principalmente alla presenza nell’esercizio in esame delle “biennali anno dispari” Host, Sicurezza, Tuttofood e Made Expo, delle pluriennali ospitate EMO e CPHI oltre che delle biennali ospitate Vitrum e Made in Steel. Tutto questo grazie alla riprogrammazione del calendario fieristico, che è stato rivisto posticipando quando possibile gli eventi originariamente pianificati nel corso del primo semestre nella seconda metà dell’anno. Inoltre, a differenza dell’anno in corso, nel 2020, alcune manifestazioni si erano svolte in forma ridotta, tra le quali: la direttamente organizzata HOMI Fashion&Jewels e le ospitate The Micam autunno e Lineapelle - A new point of view. La sospensione prolungata nel primo semestre dell’anno per pandemia da Covid-19 ha portato all’annullamento di alcune importanti manifestazioni (Lineapelle I semestre, Milano Unica primavera e The Micam primavera). Si segnala, inoltre, il posticipo nel 2022 della biennale Transpotec Logitec.

La voce Ricavi delle vendite e delle prestazioni include 4.389 migliaia di euro (5.053 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni con parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 51 dedicata a tali operazioni.

L’attività è quasi esclusivamente concentrata entro l’ambito nazionale.

38) Costi per materiali

Ammontano a 242 migliaia di euro (164 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

La composizione per tipologia di costo è la seguente:

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La voce Costi per materiali non comprende operazioni verso parti correlate (16 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

39) Costi per servizi

Ammontano a 66.306 migliaia di euro (44.461 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

La composizione per tipologia di costo è la seguente:

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La voce “Costi per servizi” comprende, prevalentemente, costi per la gestione dei quartieri nelle fasi di mobilitazione, svolgimento e smobilitazione delle manifestazioni e dei congressi.

La variazione consegue principalmente al maggior volume di attività correlata alla ripresa delle attività fieristiche dopo la sospensione prolungata a seguito della pandemia di Covid-19.

La voce Costi per servizi include 20.023 migliaia di euro (18.397 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni verso parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 51 dedicata a tali operazioni.

40) Costi per godimento di beni di terzi

Ammontano a 601 migliaia di euro (416 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e risultano così ripartiti:

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La variazione in aumento della voce “Altri affitti passivi” è prevalentemente riconducibile alla licenza d’uso di un marchio di manifestazione.

La voce Costi per godimento beni di terzi include 155 migliaia di euro (229 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni con parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 51 dedicata a tali operazioni.

41) Costi del personale

Ammontano a 34.451 migliaia di euro (24.329 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e risultano così ripartiti:

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I salari e stipendi e gli oneri sociali ad essi correlati si incrementano principalmente per la presenza nell’esercizio 2020 del beneficio derivante dall’attivazione del Fondo d’Integrazione Salariale (FIS).

La voce “Altri costi” comprende, per 736 migliaia di euro, i costi relativi al “Piano di incentivazione a medio termine” approvato in data 28 aprile 2021 dall’Assemblea degli Azionisti di Fiera Milano SpA. Tale piano ha lo scopo di incentivare il management al raggiungimento degli obiettivi strategici della Società e ad allineare gli interessi dei beneficiari con quelli degli azionisti. Il Piano prevede l’attribuzione a favore dei beneficiari di un determinato numero di azioni ordinarie a fronte del raggiungimento di specifici e predeterminati “obiettivi di performance”, relativi al periodo 2021-2022.

La voce Costi del personale include 4 migliaia di euro (229 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni verso parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 51 dedicata a tali operazioni.

Il numero medio dei dipendenti (inclusi i lavoratori con contratto a termine) ripartito per categorie è indicato nella tabella che segue:

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42) Altre spese operative

Ammontano a 3.196 migliaia di euro (1.861 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e risultano così ripartite:

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La variazione in aumento si riferisce principalmente all’incremento della quota variabile della tassa sui rifiuti parametrata ai maggiori volumi di raccolta correlatialla ripresa delle attività fieristiche oltre che al corrispettivo riconosciuto alla controllata Fiera Milano Congressi SpA per oneri derivanti da alcune rinegoziazioni contrattuali.

La voce Altre spese operative include 933 migliaia di euro (311 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni verso parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 51 dedicata a tali operazioni.

43) Proventi diversi

Ammontano a 63.595 migliaia di euro (18.598 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e risultano così ripartiti:

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La variazione in aumento si riferisce principalmente ai contributi pubblici di natura non ricorrente pari a 50.768 migliaia di euro che sono stati ricevuti a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

In particolare, in data 21 luglio 2021 Fiera Milano SpA ha ricevuto da Simest un contributo, pari a 10.000 migliaia di euro, a valere sul Fondo per la Promozione Integrata a ristoro dei costi fissi non coperti da utili relativi al periodo dal 1° marzo 2020 al 31 dicembre 2020.

Lo scorso dicembre la Società ha ricevuto contributi per 27.204 migliaia di euro a valere sul fondo istituito dal decreto-legge n. 34 del 19 maggio 2020 (convertito con modificazioni dalla legge n. 77 del 17 luglio 2020) relativi all’anno 2020, e per 13.564 migliaia di euro a valere sul fondo istituito dal decreto-legge n. 41 del 22 marzo 2021 (convertito con modificazioni dalla legge n. 69 del 21 maggio 2021) relativi all’anno 2021. Tali contributi sono stati calcolati sulle perdite di margine operativo lordo subìte nei periodi di lockdown conseguenti all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Nella tabella che segue se ne descrivono i dettagli salienti:

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La voce “Altri proventi” comprende il provento non ricorrente per 5.054 migliaia di euro (12.871 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), relativo alla riduzione temporanea per l’anno 2021, dei canoni di locazione dei poli fieristici di Rho e Milano, concessa dalla Controllante Fondazione Fiera Milano a seguito della situazione emergenziale legata alla pandemia di Covid-19 che ha comportato la sospensione dell’attività del settore fieristico per un prolungato periodo di tempo nel corso del corrente esercizio.

La voce Proventi diversi include 9.017 migliaia di euro (17.434 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni con parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 51 dedicata a tali operazioni.

44) Svalutazione dei crediti e altri accantonamenti

Ammontano a 5.449 migliaia di euro (434 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e risultano così ripartiti:

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Per una più dettagliata analisi dei fondi rischi dell’esercizio si rimanda a quanto in precedenza commentato alla nota 31 dello stato patrimoniale.

45) Ammortamenti

Ammortamenti immobili, impianti e macchinari e attività per diritto d’uso

Ammontano a 35.124 migliaia di euro (35.615 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

Il dettaglio degli ammortamenti è riportato nella relativa sezione delle note esplicative a commento della voce Immobili, impianti e macchinari e della voce Diritto d’uso delle attività in locazione.

Ammortamenti attività immateriali

Ammontano a 2.875 migliaia di euro (1.905 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

Il dettaglio degli ammortamenti è riportato nella relativa sezione delle note esplicative a commento della voce Attività immateriali a vita definita.

46) Proventi finanziari e assimilati

Ammontano a 2.718 migliaia di euro (4.193 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono così suddivisi:

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I dividendi si riferiscono alla società in joint venture Hannover Milano Global Germany GmbH.

La voce Proventi finanziari e assimilati include 1.971 migliaia di euro (4.010 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni con parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 51 dedicata a tali operazioni.

47) Oneri finanziari e assimilati

Ammontano a 12.601 migliaia di euro (12.009 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono così suddivisi:

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La variazione è conseguente principalmente all’incremento degli oneri finanziari in relazione al maggior indebitamento medio su scadenze a medio-lungo termine, parzialmente compensata da minori oneri finanziari su attività in leasing, riferiti alla lease liability derivante dall’applicazione del principio contabile IFRS 16.

La voce Oneri finanziari e assimilati include 11.013 migliaia di euro (11.819 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni con parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 51 dedicata a tali operazioni.

48) Valutazione di attività finanziarie
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La voce è pari a -644 migliaia di euro (-11 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Si riferisce alla svalutazione della partecipazione nella società Cipa Fiera Milano Publicações e Eventos Ltda e nella società MADE eventi Srl come già commentato alla nota 8 dello stato patrimoniale.

49) Imposte sul reddito

La voce imposte sul reddito è pari a -23.717 migliaia di euro (-10.621 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

Sono così suddivise:

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Le imposte dell’esercizio comprendono principalmente gli effetti del riallineamento fiscale di avviamenti e marchi di manifestazione previsto dall’art.110 del D.L. 104/20 come modificato dall’art. 1 c. 83 della legge nr.178 del 30 dicembre 2020 (Legge di bilancio 2021). L’esercizio di tale facoltà ha permesso la realizzazione di un beneficio pari a 15.888 migliaia di euro, composto da iscrizioni di nuove imposte anticipate per 8.577 migliaia di euro, da rilasci di imposte differite passive per 9.293 migliaia di euro a fronte di un costo per imposta sostitutiva pari a 1.982 migliaia di euro classificato nelle imposte correnti.

L’analisi delle imposte correnti è di seguito evidenziata:

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I proventi da consolidato fiscale riflettono il provento riconosciuto da Fondazione Fiera Milano per l’apporto della perdita fiscale Ires maturata nel presente esercizio (pari a 36.228 migliaia di euro) che sarà remunerata una volta compensata con gli imponibili Ires presenti nel consolidato fiscale stesso e sulla base della valutazione sulla recuperabilità delle stesse nei limiti dell’orizzonte temporale dei piani.

Le imposte correnti si riferiscono all’IRAP relativa all’esercizio 2019, la cui scadenza è stata prorogata al 30 giugno 2022.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite, suddivise per tipologia, sono così dettagliate:

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Le imposte differite a carico dell’esercizio ammontano a -17.966 migliaia di euro e rappresentano il saldo tra imposte differite attive (-8.675 migliaia di euro) e imposte differite passive (-9.291 migliaia di euro).

La variazione delle imposte differite è dovuta principalmente agli effetti del riallineamento fiscale di avviamenti e marchi di manifestazione come già commentato alla voce “Imposte sul reddito”. Si segnala che le imposte differite attive relative al riallineamento fiscale pari a 8.577 migliaia di euro sono state utilizzate in chiusura di esercizio per 430 migliaia di euro.

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La voce Imposte sul reddito include -8.475 migliaia di euro (-10.650 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) riguardanti operazioni verso parti correlate. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 51 dedicata a tali operazioni.

50) Risultato netto dell’esercizio

L’utile dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 ammonta a 36.622 migliaia di euro, rispetto alla perdita di 24.756 migliaia di euro al 31 dicembre 2020.

51) Rapporti con parti correlate

Nell’ambito delle azioni intraprese in materia di governo societario, Fiera Milano SpA ha approvato in data 16 giugno 2021, con entrata in vigore dal 1° luglio, l’aggiornamento della procedura riguardante i principi di comportamento in materia di operazioni con parti correlate, come indicato nel capitolo dedicato al “Governo societario e gli assetti proprietari” della Relazione finanziaria annuale cui si rinvia.

I rapporti di Fiera Milano SpA con parti correlate sono stati di norma regolati a condizioni di mercato.

Nei prospetti della situazione patrimoniale e finanziaria, conto economico complessivo e rendiconto finanziario, gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate, se significative, sono stati evidenziati distintamente dalle voci di riferimento. Fiera Milano SpA, tenuto conto dell’ammontare complessivo delle partite patrimoniali ed economiche, ha ritenuto di individuare in 2 milioni di euro la soglia di significatività per l’indicazione separata degli importi dello Stato Patrimoniale e in 1 milione di euro la soglia per gli importi del Conto Economico.

Nel seguito si forniscono informazioni di dettaglio sulle operazioni poste in essere, suddividendole tra “Rapporti con la Controllante Fondazione Fiera Milano”, “Rapporti con Società Controllate”, “Rapporti con Società in joint venture” e “Rapporti con Società Consociate”.

Rapporti con la Controllante Fondazione Fiera Milano

I rapporti di tipo ricorrente sono riepilogati nel seguito.

I Contratti di locazione immobiliare

Come esposto in seguito in data 31 marzo 2014 sono stati stipulati i nuovi contratti di locazione del polo fieristico di Rho e di Milano. Tali contratti hanno avuto effetto a partire dal secondo semestre 2014.

In data 18 gennaio 2003, la Società aveva stipulato con Fondazione Fiera Milano un contratto di locazione riguardante il Quartiere Fieristico di Rho. Nel medesimo contratto era stato definito il canone per la locazione del Polo Urbano, con allineamento della data di decorrenza per i Quartieri Espositivi dal 1° gennaio 2006.

Il termine per la disdetta era inizialmente fissato entro 18 mesi dalla scadenza del 31 dicembre 2014. In data 31 marzo 2014 sono stati stipulati i nuovi contratti di locazione dei Quartieri Fieristici. I nuovi contratti di locazione prevedono entrambi una durata di 9 anni a decorrere dal 1° luglio 2014 (previa risoluzione consensuale anticipata dei contratti in vigore, la cui scadenza era prevista per il 31 dicembre 2014) e sono rinnovabili automaticamente per ulteriori 9 anni.

Per quanto riguarda il contratto di locazione del Quartiere Fieristico di Rho, rispetto al precedente contratto le cui condizioni economiche hanno avuto validità fino al 30 giugno 2014, è stata concordata una riduzione del canone di locazione di 2.000 migliaia di euro nel secondo semestre 2014 e di 14.000 migliaia di euro per anno dal 2015 e per gli anni successivi. Il canone di locazione è pertanto, fissato in 24.400 migliaia di euro per il secondo semestre 2014 e in 38.800 migliaia di euro per anno dal 2015 e per gli anni successivi, aggiornato annualmente sulla base del 100% della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.

Con riferimento al Polo Urbano, le parti hanno concordato di confermare il canone di locazione vigente, pari a 2.850 migliaia di euro per anno, aggiornato annualmente sulla base del 100% della variazione dell’indice ISTAT. Successivamente, in data 8 maggio 2019 Fiera Milano ha raggiunto un accordo modificativo di tale canone che, con efficacia a partire dal 1° giugno 2019, ha previsto una riduzione di 1.500 migliaia di euro all’anno, nonché l’esclusione dalla locazione di talune aree del polo fieristico di Milano principalmente adibite a parcheggio. A fronte della predetta riduzione del canone di locazione, a partire dal 1° giugno 2019, Fiera Milano corrisponde a Fondazione Fiera Milano, in quattro rate trimestrali anticipate, un canone di locazione annuo pari a 1.413 migliaia di euro, indicizzato al 100% della variazione dell’indice ISTAT.

La modifica del contratto di locazione nei termini sopra descritti costituisce una modifica sostanziale di un’Operazione di Maggiore Rilevanza tra parti correlate. Pertanto, l’operazione è stata approvata in data 8 maggio 2019 - ai sensi dell’articolo 9.1 della Procedura Parti Correlate - dal Consiglio di Amministrazione della Società, previo ottenimento del parere motivato favorevole del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità in data 7 maggio 2019. Nei termini di legge, è stato depositato e messo a disposizione del pubblico presso la sede legale e la sede operativa e amministrativa di Fiera Milano, sul sito internet e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato, un Documento Informativo redatto ai sensi dell’articolo 10.2 della Procedura Parti Correlate e del Regolamento Consob n. 17221/2010. Con particolare riguardo alla suddetta procedura, si ricorda che Fiera Milano è una società quotata di minori dimensioni e, in quanto tale, beneficia della deroga concessa ai sensi dell’art. 10, comma 1, del Regolamento Consob 17221/2010.

A conferma delle condizioni di mercato applicate, i canoni di locazione sono stati determinati dalle parti anche tenendo conto degli elaborati peritali redatti per Fiera Milano SpA da un esperto indipendente.

Riduzione temporanea canoni di locazione immobiliare con Fiera Milano SpA per emergenza di Covid-19

A partire dal 31 marzo 2020 per l’esercizio 2020 e come prorogato successivamente per gli esercizi 2021 e 2022, alla luce del grave impatto prodotto dall’emergenza di Covid-19, Fondazione Fiera Milano ha concesso la modifica temporanea dei termini di pagamento dei canoni di entrambi i Contratti di Locazione in modo che il pagamento venga effettuato con frequenza trimestrale posticipata, anziché trimestrale anticipata.

In data 20 dicembre 2021 la Società e Fondazione Fiera Milano hanno sottoscritto degli accordi aventi per oggetto alcune modifiche ai contratti di locazione in essere fra le medesime parti, rispettivamente in qualità di conduttore e locatore, relativi ai quartieri fieristici di Rho e di Milano.

Le modifiche dei suddetti contratti di locazione si qualificano come Operazioni di Maggiore Rilevanza ai sensi della Procedura Parti Correlate e del Regolamento Consob 17221/2010 costituendo una modifica di un’Operazione di Maggiore Rilevanza fra parti correlate. Ai sensi dell’articolo 9.1 della Procedura Parti Correlate della Società, l’operazione è stata quindi approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 20 dicembre 2021, previo ottenimento del parere favorevole rilasciato in pari data da parte del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità. Nella stessa data, il Documento Informativo redatto ai sensi dell’articolo 10.2 della Procedura Parti Correlate e del Regolamento Consob n. 17221/2010 è stato depositato e messo a disposizione del pubblico presso la sede operativa e amministrativa di Fiera Milano, sul sito internet della Società e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato. In merito alla suddetta procedura si ricorda che Fiera Milano è una società quotata di minori dimensioni e che, in quanto tale, beneficia della deroga concessa ai sensi dell’art. 10, comma 1, del Regolamento Consob 17221/2010, pertanto, fermi restando gli obblighi di informativa al pubblico, sono applicati alle operazioni di maggiore rilevanza gli stessi presidi previsti nella Procedura per le operazioni di minore rilevanza.

Alla luce della situazione emergenziale legata alla pandemia di Covid-19 che, ha fortemente penalizzato il settore fieristico, le parti hanno concordato, per eccessiva onerosità sopravvenuta, una temporanea riduzione dei canoni di locazione dei poli fieristici di Rho e di Milano per l’anno 2021.

L’importo complessivo della riduzione è pari a 5.054 migliaia di euro.

La riduzione operata è La riduzione operata èstata contabilizzata nel rispetto del principio contabile IFRS 16 Leases e successivi emendamenti con impatto diretto sul conto economico alla voce “Altri proventi”, come meglio descritto al capitolo 1 “Principi contabili e criteri di redazione del bilancio”. Tali proventi si riferiscono ad operazioni non ricorrenti e sono evidenziati con separata indicazione nella voce di riferimento.

Liquidazione Iva di Gruppo

Avvalendosi della facoltà prevista dal DPR 633/72, a partire dal 1° gennaio 2002, Fiera Milano SpA ha aderito alla procedura, gestita dalla Controllante Fondazione Fiera Milano, relativa alla liquidazione di Gruppo dell’IVA. Tale meccanismo rende più agevole l’assolvimento dell’obbligo tributario, senza comportare alcun onere aggiuntivo per la Società.

II Consolidato fiscale di Gruppo

A partire dall’esercizio 2016, Fiera Milano SpA e alcune società Controllate italiane hanno esercitato l’opzione per l’adesione al consolidato fiscale di Fondazione Fiera Milano in qualità di soggetto consolidante. L’opzione è stata rinnovata per il triennio 2019, 2020 e 2021.

Il Regolamento adottato del Consolidato fiscale di Fondazione Fiera Milano, prevede che le perdite fiscali delle società consolidate, prodotte in ciascun esercizio di validità dell’opzione, siano utilizzate in compensazione degli imponibili positivi delle società partecipanti al consolidato fiscale formatisi nello stesso esercizio, dopo che siano state computate le perdite fiscali di Fiera Milano SpA e della società consolidante; le perdite fiscali delle società consolidate sono remunerate nei limiti dell’effettivo vantaggio conseguito dal consolidato fiscale.

III Contratto di fornitura di servizi

Fiera Milano SpA ha in corso con Fondazione Fiera Milano un contratto annuale per la reciproca fornitura di servizi, resi opportuni o necessari dallo svolgimento delle rispettive attività. Il contratto è rinnovabile di anno in anno previo accordo scritto tra le parti.

Il contratto prevede la fornitura di due tipologie di servizi: (i) servizi di carattere generale, rientranti nel complesso delle attività del soggetto che li fornisce, resi al committente su base continuativa e sistematica; (ii) servizi specifici, ossia servizi erogati su richiesta e relativi ad attività specifiche da concordare di volta in volta tra soggetto committente e soggetto fornitore, anche sulla base di offerte/preventivi appositi. Il contratto di fornitura di servizi è regolato a condizioni di mercato.

IV Contratti di licenza d'uso del marchio Fiera Milano

In data 17 dicembre 2001, Fondazione Fiera Milano, quale proprietario del marchio "Fiera Milano" ha concesso a Fiera Milano SpA una licenza d'uso, in esclusiva, del citato marchio al fine di contraddistinguere la propria attività, anche mediante l'apposizione dello stesso sulla carta intestata, sulle proprie pubblicazioni di carattere commerciale nonché per contraddistinguere le proprie sedi e uffici. La licenza è stata concessa per il territorio italiano e per tutti i Paesi e le classi dove il marchio è stato o sarà depositato o registrato.

Il corrispettivo simbolico corrisposto da Fiera Milano SpA a Fondazione Fiera Milano è pari ad Euro 1. Fondazione Fiera Milano, in quanto soggetto che ha nel proprio scopo sociale lo sviluppo del settore fieristico, ha inteso mantenere nella propria titolarità il marchio Fiera Milano non includendolo nel ramo d'azienda "Gestione dell'Attività Fieristica" conferito alla Società nel 2001, ma prevedendo l'utilizzo di detto marchio da parte di Fiera Milano SpA per un periodo di tempo molto lungo e senza ulteriori oneri per il suo utilizzo. Si segnala che tale licenza si rinnova di anno in anno con scadenza al 31 dicembre 2032.

V Contratto di conto corrente di corrispondenza

In data 24 giugno 2016 è stato stipulato il nuovo contratto di conto corrente di corrispondenza. Il contratto scade il 31 dicembre e si intende automaticamente rinnovato di anno in anno, salvo disdetta da inviarsi a cura di una delle Parti entro il 30 settembre precedente alla scadenza.

Con il presente contratto, le parti hanno risolto per mutuo consenso il conto corrente di corrispondenza preesistente che è stato considerato prima rimessa del nuovo conto corrente di corrispondenza.

Le parti regolano gli incassi e i pagamenti derivanti dai contratti cui sono reciprocamente obbligati, quali in particolare i canoni di locazione dei Quartieri Fieristici e i sevizi resi tra le parti.

Il tasso fissato è pari all’euribor a 30 giorni più uno spread dello 0,75%.

Sui crediti derivanti dalle fatture emesse dalle parti matureranno interessi a 60 giorni data fattura fine mese e resteranno inesigibili ed indisponibili fino alla chiusura del conto corrente, fatto salvo per le fatture scadute da oltre 180 giorni che saranno sempre immediatamente esigibili.

Le fatture relative ai canoni di locazione dei Quartieri Fieristici sono inserite nel rapporto ma maturano interessi e restano esigibili nel rispetto dei termini previsti dai contratti di riferimento. Il saldo delle fatture scadute da almeno 180 giorni, unitamente al saldo delle fatture relative ai contratti di locazione dei Quartieri Fieristici divenuti esigibili secondo i termini dei contratti di riferimento, rappresenta il saldo esigibile.

Sono esclusi dal conto corrente i crediti che non sono suscettibili di compensazione.

E’, facoltà della parte il cui saldo esigibile a credito, o a debito, supera l’importo di 5.000 migliaia di euro chiederne il pagamento, o procedere al pagamento; nel caso di richiesta di pagamento il saldo della stessa dovrà essere effettuato entro 15 giorni lavorativi dalla richiesta stessa.

La chiusura del conto corrente di corrispondenza con la liquidazione degli interessi deve essere effettuata ogni trimestre.

VI Piano di investimenti “Corporate Think Tank”

In data 14 maggio 2018, Fondazione Fiera Milano, nell’ambito del piano per la competitività e la sostenibilità delle strutture fieristiche ha stipulato un accordo con Fiera Milano SpA tramite il quale si impegna a sostenere importanti progetti di investimento. Le parti hanno sviluppato la loro collaborazione attraverso la costituzione di un "Corporate Think Tank” per l’analisi, il confronto e la valutazione congiunta delle modalità di esecuzione degli investimenti. Le parti concordano che per il coordinamento e l’alta sorveglianza delle attività di investimento Fondazione Fiera Milano, riconoscerà a Fiera Milano SpA una fee a valore di mercato pari al 4% sul valore totale dei relativi investimenti.

VII Contratto di sublocazione immobiliare

In data 21 marzo 2019 Fiera Milano SpA ha pubblicato, ai sensi dell'articolo 5 del Regolamento Consob 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche in materia di Operazioni con Parti Correlate, il Documento Informativo avente per oggetto gli accordi relativi alla sublocazione delle coperture degli spazi espositivi di Rho-Pero per la realizzazione di un impianto fotovoltaico e al connesso contratto di acquisto dell’energia rinnovabile, conclusi con Fair renew S.r.l., il cui capitale sociale è detenuto da A2A Rinnovabili SpA (60%), società del Gruppo A2A, e da Fondazione Fiera Milano (40%).

Rapporti con Società Controllate

Fiera Milano SpA ha intrattenuto con le società Controllate rapporti di natura commerciale, volti all’organizzazione e gestione delle manifestazioni e degli altri eventi.

Nell’ambito del processo di riorganizzazione societaria finalizzato a ottenere una più efficiente gestione dei processi organizzativi, il rafforzamento del processo di accentramento e di gestione unitaria dei servizi strategici, Fiera Milano SpA presta i seguenti servizi nei confronti di alcune società Controllate per le seguenti funzioni di staff:

  • acquisti;
  • affari legali e societari;
  • amministrazione finanza e controllo;
  • information Communication Technology;
  • certificazione;
  • risorse umane.

Le società Controllate, Fiera Milano Congressi SpA e Nolostand SpA hanno in essere con Fiera Milano un contratto di licenza d’uso della denominazione “Fiera Milano” nei propri marchi. I contratti scadranno nel mese di dicembre 2022 e non è previsto il rinnovo tacito alla scadenza. Il corrispettivo pattuito è pari a 100 euro per ciascuna delle società licenziatarie.

Fiera Milano SpA ha stipulato in data 22 novembre 2018 con decorrenza a partire dal 10 dicembre 2018 con le società Fiera Milano Congressi SpA, e Nolostand SpA un contratto di cash pooling che rileva i saldi bancari giornalieri oggetto di compensazione tra le società. Il tasso applicato è pari all’euribor a 3 mesi (con floor pari a zero) più uno spread di mercato. Per l’esercizio 2021 si è applicato lo spread dello 0,75%. Si segnala che tale contratto si rinnova automaticamente di anno in anno, salvo disdetta di una delle parti.

Fiera Milano SpA presta pure servizi di comunicazione nei confronti delle società Controllate, anche al fine di un’adeguata armonizzazione dell’immagine del Gruppo.

I Fiera Milano Congressi SpA

In data 30 luglio 2021 Fiera Milano SpA ha stipulato con la Controllata Fiera Milano Congressi SpA un contratto avente ad oggetto la sublocazione del quartiere di fieramilanocity (padiglioni 3 e 4) per uso congressuale e fieristico. Il contratto ha una durata di 6 anni a decorrere dal 1° settembre 2021 rinnovabile automaticamente per ulteriori 6 anni salvo il caso in cui sopravvenga disdetta da comunicarsi all'altra parte, almeno 18 mesi prima della scadenza rispetto a ciascuna scadenza contrattuale.

II Nolostand SpA

In data 2 luglio 2018 Fiera Milano SpA ha stipulato con la Controllata Nolostand SpA un accordo avente ad oggetto la fornitura in esclusiva di servizi di allestimento a favore di clienti della Capogruppo in occasione di manifestazioni, eventi e altre iniziative nei Quartieri fieristici di fieramilano e fieramilanocity. In data 16 dicembre 2019 l’accordo è stato rinnovato per tenere conto di alcuni cambiamenti nella gestione operativa. Il corrispettivo pattuito è parametrato ai costi sostenuti più un margine a titolo di remunerazione. Si segnala che il contratto si rinnova tacitamente di anno in anno.

III MADE eventi Srl

In data 17 dicembre 2019 Fiera Milano SpA ha stipulato con la Controllata MADE eventi Srl un contratto di finanziamento per un importo massimo pari a 600 migliaia di euro. In data 6 maggio 2020 è stato incrementato per ulteriori 300 migliaia di euro. Il finanziamento si rinnova tacitamente di anno in anno, il tasso finito applicato è pari all’1,30%. Alla data del 31 dicembre 2021 il finanziamento risulta totalmente utilizzato.

IV Cipa Fiera Milano Publicações e Eventos Ltda

In data 11 marzo 2020 Fiera Milano SpA ha stipulato con la Controllata Cipa Fiera Milano Publicações e Eventos Ltda un contratto di finanziamento per un importo massimo pari a 1.000 migliaia di euro con scadenza 11 marzo 2022. In data 2 novembre 2021 è stata concessa un’ulteriore tranche pari a 2.300 migliaia di euro portando l’ammontare totale del finanziamento a 3.300 migliaia di euro. Il tasso applicato pari all’1,50% è stato modificato a decorrere dal 1° ottobre 2021 con un tasso pari al 2,30%. In data 7 marzo 2022 la scadenza del finanziamento è stata prorogata al 31 dicembre 2026.

Rapporti con Società in joint venture

Fiera Milano SpA ha intrattenuto con le società in joint venture rapporti di natura commerciale, volti all’organizzazione e gestione delle manifestazioni e degli altri eventi.

In data 21 febbraio 2016 Fiera Milano SpA ha sottoscritto con la società in joint venture Ipack Ima Srl un contratto di finanziamento per un importo massimo pari a 3.000 migliaia di euro. Il finanziamento si rinnova tacitamente di anno in anno, il tasso applicato è pari all’1,30%. Alla data del 31 dicembre 2021 il finanziamento risulta utilizzato per 2.400 migliaia di euro.

In data 29 novembre 2021 la società in joint venture Hannover Milano Global Germany GmbH, contestualmente all’approvazione del bilancio annuale 2020 ha deliberato la distribuzione dei dividendi per 4.330 migliaia di euro. La quota di competenza di Fiera Milano SpA pari a 1.906 migliaia di euro è stata incassata nel mese di dicembre 2021.

Rapporti con Società Consociate

Fiera Milano SpA ha intrattenuto con le Società Conosciate rapporti che rientrano nell’ambito della normale attività di gestione.

In data 5 luglio 2018 Fiera Milano SpA ha stipulato con la Consociata Fiera Parking SpA società interamente posseduta da Fondazione Fiera Milano un contratto di affidamento della gestione dei parcheggi al servizio del centro espositivo fieramilanocity. Il contratto ha durata di sette anni a decorrere dal 1° settembre 2018.

Le partite patrimoniali-finanziarie ed economiche intercorrenti con parti correlate sono riepilogate nel seguito.

Fiera Milano SpA

Partite patrimoniali ed economiche intercorrenti con parti correlate al 31 dicembre 2021

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Per l’informativa relativa ai compensi corrisposti ai componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo, ai Direttori Generali ed ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche, relativi all’esercizio al 31 dicembre 2021, si rimanda alla tabella riportata nelle altre informazioni.

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52) Altre informazioni

Eventi ed operazioni significative non ricorrenti

Le operazioni significative non ricorrenti avvenute nel corso dell’esercizio, indicate ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, si riferiscono al contributo di 10.000 migliaia di euro ricevuto da SIMEST a valere sul Fondo per la Promozione Integrata a ristoro dei costi fissi non coperti da utili oltre che ai contributi di 27.204 migliaia di euro a valere sul fondo istituito dal decreto-legge n. 34 del 19 maggio 2020 (convertito con modificazioni dalla legge n. 77 del 17 luglio 2020) per l’anno 2020, e di 13.564 migliaia di euro a valere sul fondo istituito dal decreto-legge n. 41 del 22 marzo 2021 (convertito con modificazioni dalla legge n. 69 del 21 maggio 2021) per l’anno 2021. Tali contributi sono stati calcolati sulle perdite di margine operativo lordo subìte nei periodi di lockdown conseguenti all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Inoltre, la Controllante Fondazione Fiera Milano ha concesso una temporanea riduzione dei canoni di locazione dei poli fieristici di Rho e di Milano per l’anno 2021. L’importo di tale riduzione è pari a 5.054 migliaia di euro. Per gli effetti che tali operazioni hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria si rimanda alla nota n.51 Rapporti con parti correlate.

Tali benefici sono iscritti alla voce Proventi diversi.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2021 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

Informativa richiesta dalla legge n.124/2017

Ai sensi della legge n. 124/2017 non vi sono contributi da segnalare.

Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio

La comparsa a fine novembre 2021 della variante Omicron, la più contagiosa fra quelle manifestatesi dall’inizio della pandemia da Covid-19, e la sua rapidissima diffusione a livello globale hanno introdotto nuovamente un elemento di incertezza sulla mobilità internazionale, che ha spinto gli organizzatori degli eventi fieristici programmati nella prima parte dell’anno a ricalendarizzarli in date successive, con l’obiettivo di facilitare la presenza di espositori e buyer internazionali.

In particolare, sono state ricalendarizzate sia mostre di proprietà, fra cui Bit (da febbraio ad aprile), Transpotec Logitec (da gennaio a maggio), Homi (da gennaio a marzo), che mostre ospitate quali il Salone del Mobile (da aprile a giugno), Mido (da febbraio a maggio) e Mostra Convegno Expocomfort (da marzo a fine giugno). Tale ricalendarizzazione interessa comunque l’esercizio 2022, allo stato attuale non vengono registrati rinvii ad anni successivi o cancellazioni.

Fra le iniziative di rilievo adottate dal Governo, merita menzione il Decreto-legge Covid del 2 febbraio 2022, che favorisce il ritorno dei visitatori extra-UE attraverso il riconoscimento dello status vaccinale del paese di origine integrato da tampone in caso di non conformità con quello italiano.

Da menzionare infine i possibili effetti che il recente conflitto in Ucraina potrà riflettere sul business e sui prezzi delle materie prime così come evidenziato nei paragrafi sui “Rischi connessi al contesto economico generale, all’evoluzione e alla competitività del mercato fieristico” e “Rischio di aumento del prezzo delle materie prime e di scarsità di materiali e manodopera” nella parte della relazione sui principali fattori di rischio cui il Gruppo è esposto.

Informazioni ai sensi dell’art.149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Nella tabella sottostante vengono esposti i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2021 per i servizi resi dalla società di revisione.

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Compensi corrisposti ai componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo, ai Direttori Generali ed ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche

I Dirigenti con Responsabilità Strategiche sono identificabili con le figure che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Società.

I Dirigenti strategici sono stati individuati nelle figure degli Amministratori, dei Sindaci e del Chief Financial Officer e del Chief Revenue Officer.

La retribuzione complessiva di questa categoria di Dirigenti, in relazione all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, ammonta a 2.888 migliaia di euro (1.504 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) ed è così suddivisa:

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Si segnala che per la categoria in oggetto il debito residuo al 31 dicembre 2021 è pari a 610 migliaia di euro (166 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

Rho (Milano), 15 marzo 2022

p. Il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

Carlo Bonomi

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Attestazione relativa al Bilancio di esercizio ai sensi dell’art. 154 bis comma 5 del D.Lgs. del 24 febbraio 1998, n. 58

1.I sottoscritti, Luca Palermo, in qualità di Amministratore Delegato, e Andrea Maldi, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Fiera Milano SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e
  • l’effettiva applicazione, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio nel corso dell’esercizio al 31 dicembre 2021.

2.Si attesta, inoltre, che:

2.1 il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021:

  • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente.

2.2 la relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell’emittente,unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

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Rho (Milano), 15 marzo 2022

Firmato
Firmato
Amministratore Delegato
Dirigente preposto alla redazione
dei documenti contabili societari
Luca Palermo
Andrea Maldi

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Relazione del Collegio Sindacale
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Relazione della Società di Revisione
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Deliberazioni dell’Assemblea ordinaria degli Azionisti

L’Assemblea ordinaria degli Azionisti, tenutasi il giorno 22 aprile 2022, ha deliberato

1 Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2021.

1.1 Approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2021, della Relazione del Consiglio di Amministrazione, della Relazione del Collegio Sindacale e della Società di Revisione. Presentazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2021 e della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2021 ex D.Lgs. n. 254/2016.

di approvare il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021, costituito dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, dal prospetto di conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalle relative note esplicative ed integrative ai prospetti contabili, che evidenzia un utile netto di Euro 36.621.672,14, così come presentato dal Consiglio di Amministrazione nel suo complesso, nelle singole appostazioni e con gli stanziamenti proposti, nonché la relativa Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione.

1.2 Destinazione del risultato di esercizio.

di approvare la proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione di riportare a nuovo l’utile netto di esercizio di Euro 36.621.672,14.

2 Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui compensi corrisposti ai sensi dell’articolo 123-ter del D.Lgs. 58/98.

2.1 Delibera vincolante sulla prima sezione.

di approvare il contenuto della Sezione Prima della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti predisposta ai sensi dell’articolo 123–ter del D. Lgs. 58/98, relativa alla politica della Società in materia di remunerazione dei componenti il Consiglio di Amministrazione, ed in particolare degli Amministratori con particolari cariche, dei componenti dei Comitati e dei Dirigenti con Responsabilità Strategica del Gruppo, nonché le procedure utilizzate per l’adozione e l’attuazione di tale politica.

2.2 Delibera non vincolante sulla seconda sezione.

in senso favorevole al contenuto della Sezione Seconda della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti predisposta ai sensi dell’articolo 123–ter del D. Lgs. 58/98, relativa ai compensi attribuiti ai membri del Consiglio di Amministrazione, ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche, nonché ai componenti del Collegio Sindacale della Società.

3. Autorizzazione all'acquisto e disposizione di azioni proprie a norma degli articoli 2357 e 2357-ter del codice civile.

1) di autorizzare il Consiglio di Amministrazione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 2357 cod. civ. e ss., ad acquistare azioni proprie della Società, per il quantitativo, al prezzo, nei termini e con le modalità di seguito riportate:

• l’acquisto può essere effettuato in una o più volte, entro 18 mesi dalla data della presente deliberazione;

• il corrispettivo per l’acquisto di ciascuna azione non dovrà essere superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta indipendente più elevata corrente nelle sedi di negoziazione dove viene effettuato l’acquisto, fermo restando che il corrispettivo unitario non dovrà essere né inferiore né superiore al 10% rispetto al prezzo di riferimento rilevato per il titolo Fiera Milano sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. nella seduta precedente ad ogni singola operazione di acquisto;

• il numero massimo delle azioni acquistate non potrà, incluse le azioni possedute dalla Società e dalle società controllate, eccedere il 5% delle azioni in cui è suddiviso il capitale sociale;

• gli acquisti di azioni proprie potranno essere effettuati in una o più volte, nel rispetto delle norme di legge e regolamentari applicabili, ivi incluse, eventualmente, le prassi di mercato ammesse. Le operazioni di acquisto di azioni proprie dovranno essere effettuate nel rispetto delle condizioni di cui all’articolo 3 del Regolamento Delegato (UE) 2016/1052 e in conformità a quanto previsto dall’art. 132 del D.Lgs. 58/98, dall’art. 144-bis del Regolamento emanato dalla Consob con delibera del 14 maggio 1999, n. 11971, e da ogni altra normativa, anche comunitaria, applicabile;

2) di autorizzare il Consiglio di Amministrazione, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, a disporre in tutto o in parte, senza limiti di tempo, delle azioni proprie acquistate anche prima di aver esaurito gli acquisti; le cessioni potranno essere effettuate, in una o più volte, anche prima di aver esaurito gli acquisti, mediante vendita nei mercati regolamentati e/o non regolamentati ovvero fuori mercato, offerta pubblica, ovvero quale corrispettivo dell’acquisto di partecipazioni ed eventualmente per assegnazione a favore di azionisti. Il prezzo di cessione non dovrà essere inferiore al minore tra i prezzi di acquisto. Tale limite di prezzo non sarà applicabile qualora la cessione di azioni avvenga nell’ambito di piani di incentivazione azionaria. Qualora le azioni siano utilizzate nell’ambito di operazioni straordinarie, incluse, a titolo esemplificativo e non esaustivo, operazioni di scambio, permuta, conferimento o al servizio di operazioni sul capitale o altre operazioni societarie e/o finanziarie e/o altre operazioni di natura straordinaria o comunque per qualsiasi altro atto di disposizione non in denaro, i termini economici dell’operazione saranno determinati dal Consiglio di Amministrazione in ragione della natura e delle caratteristiche dell’operazione, anche tenendo conto dell’andamento di mercato del titolo;

3) di conferire al Consiglio di Amministrazione e per esso al suo Presidente e all’Amministratore Delegato in carica, in via tra loro disgiunta, ogni potere occorrente per effettuare gli acquisti e le cessioni e comunque per dare attuazione alle deliberazioni che precedono, anche a mezzo di procuratori, ottemperando a quanto eventualmente richiesto dalle autorità competenti.